Re: Re: Re: piccolo contributo
Citazione:
ango ha scritto:
Michele,
ma la tua equalizzazione ambientale, tiene conto delle variabili fondamentali, quali:
- pressione barometrica
- temperatura ambiente
- umidità relativa
Io inoltre studierei un ulteriore parametro ( visto che l'inguinamento aumenta ) dove in funzione della percentuale di CO2 presente nell ambiente di ascolto.
ti sembra una cattiva idea? :cool:
Ilario.
:p :p :p
umidificatori o deumidificatori
fermo restando lo stress che subirebbero i cabinet dei nostri diffusori, non sarebbe male vedere cosa succede aumentando o diminuendo la percentuale di umidità nei nostri ambienti HT.
Pochi W, tanta umidità = tanti W, ambiente secco...
mandi.-
Re: umidificatori o deumidificatori
Citazione:
guz ha scritto:
fermo restando lo stress che subirebbero i cabinet dei nostri diffusori, non sarebbe male vedere cosa succede aumentando o diminuendo la percentuale di umidità nei nostri ambienti HT.
Pochi W, tanta umidità = tanti W, ambiente secco...
mandi.-
non cambierebbe l'assoluto nulla se non che il suono ti arriverebbe alle orecchie pochi decimi di milli-secondo prima nel caso di ambiente umido.
La variazione di velocità di propagazione dell'onda sonora non fa cambiare assolutamente le caratteristiche di questa: problemi possono invece esserci nel caso in cui il mezzo in cui l'onda si muove non sia a densità costante.
In questo caso si avrebbero fenomeni di riflessione/rifrazione analoghi a quelli ottici.
Questo è poi quello che accade quando le onde sonore colpiscono i muri delle nostre sale
Re: Re: umidificatori o deumidificatori
Citazione:
Michele Spinolo ha scritto:
non cambierebbe l'assoluto nulla se non che il suono ti arriverebbe alle orecchie pochi decimi di milli-secondo prima nel caso di ambiente umido.
La variazione di velocità di propagazione dell'onda sonora non fa cambiare assolutamente le caratteristiche di questa: problemi possono invece esserci nel caso in cui il mezzo in cui l'onda si muove non sia a densità costante.
In questo caso si avrebbero fenomeni di riflessione/rifrazione analoghi a quelli ottici.
Questo è poi quello che accade quando le onde sonore colpiscono i muri delle nostre sale
...ma l'energia richiesta per muovere la "massa d'aria" davanti al trasduttore, nel caso di aria molto umida, non dovrebbe essere maggiore?
Chiedo scusa, ma la mia conoscenza in materia fisica (anche se era la mia passione) si è fermata molti anni fa, dopo la maturità...
Dunque, parlo (scrivo) per curiosità, senza troppa cognizione di causa.
mandi.-
Re: Re: Re: umidificatori o deumidificatori
Citazione:
guz ha scritto:
...ma l'energia richiesta per muovere la "massa d'aria" davanti al trasduttore, nel caso di aria molto umida, non dovrebbe essere maggiore?
Chiedo scusa, ma la mia conoscenza in materia fisica (anche se era la mia passione) si è fermata molti anni fa, dopo la maturità...
Dunque, parlo (scrivo) per curiosità, senza troppa cognizione di causa.
mandi.-
generalmente la propagazione sonora è modellata come un trasformazione adiabatica, quindi con perdita di energia nulla.
In pratica si trascurano totalmente effetti dissipativi di alcun genere: questo non è ovviamente corretto, ma per brevi (quindi sempre per i casi di nostro interesse) il modello è ottimo.
Questo spiega anche come mai si è soliti considerare che ad un raddoppio della distanza si perdano 6dB di pressione sonora (i.e. la pressione sonora diventa un quarto): questo si spiega facilmente tramite la conservazione del flusso di energia sonora: ad un raddoppio della distanza l'area di emissione quadruplica il che, appunto per conservare l'energia (o meglio il suo flusso), si deve avere perdita di pressione sonora.
Re: Re: Re: Re: umidificatori o deumidificatori
Citazione:
Michele Spinolo ha scritto:
generalmente la propagazione sonora è modellata come un trasformazione adiabatica, quindi con perdita di energia nulla.
In pratica si trascurano totalmente effetti dissipativi di alcun genere: questo non è ovviamente corretto, ma per brevi (quindi sempre per i casi di nostro interesse) il modello è ottimo.
Questo spiega anche come mai si è soliti considerare che ad un raddoppio della distanza si perdano 6dB di pressione sonora (i.e. la pressione sonora diventa un quarto): questo si spiega facilmente tramite la conservazione del flusso di energia sonora: ad un raddoppio della distanza l'area di emissione quadruplica il che, appunto per conservare l'energia (o meglio il suo flusso), si deve avere perdita di pressione sonora.
...il mio professore di fisica non sarebbe stato così: chiaro, breve ed esaustivo;)
grazie.
mandi.-
Re: Re: Re: Re: Re: umidificatori o deumidificatori
Citazione:
guz ha scritto:
...il mio professore di fisica non sarebbe stato così: chiaro, breve ed esaustivo;)
grazie.
mandi.-
eheh anche tu un "mandi" come AlbertoPN?
Spero non abbia anche tu il difettaccio di essere astemio!:D :p
La spiegazione è un po'...mmmm...pane e salame, nel senso non tanto rigorosa, ma sono contento che si capisca!