Ohe Fabio
Immagino che tutti gli impianti siano collegati con il cavetto di serie o con al massimo un tnt alla presa elettrica :D:D
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Ohe Fabio
Immagino che tutti gli impianti siano collegati con il cavetto di serie o con al massimo un tnt alla presa elettrica :D:D
Difficile, solitamente le sale sono allestite dai vari distributori nazionali che hanno in catalogo anche cavi ed altri accessori, pertanto li devono mettere in mostra, a volte sono i distributori stessi che li forniscono a questo o quello stand per farsi pubblicità; cosa che avviene anche nelle fiere qui da noi, se un distributore non ha in catalogo, ad esempio, i diffusori è molto probabile che si faccia dare questi componenti da un altro (a volte con mutuo scambio), in questo modo i prodotti assumono una visibilità più ampia e molti visitatori poi esclamano: "Hai visto quanti usavano il prodotto XY, quindi se lo usavano in tanti va sicuramente bene". :D
*
...cavi....diffusori..."
Concordo su entrambe le cose, visti tanti cavi e "ciabatte" (visti anche intarsiati,oltre che nelle 20.000 leghe più spaziali e cromate possibili) e sulla questione diffusori...*
va detto però che almeno le Wilson (viste in almeno 5 sale) hanno anche sostanza e non solo marketing...se è vero che costano un bel po' e vengon sempre abbinate a partner di eccellenza (che sia Pass, D Agostino o Dcs) è altrettanto vero che io le ho sentite suonare sempre a livelli buoni-ottimi mentre invece tanti altri brand, con impianti anche da N mila euri, riescon quasi sempre a deludere ed a fornire prestazioni a volte anche ridicole e neppure degne di definirsi Hifi, figurarsi Hiend.. ciò detto, personalmente (per quel che vale la mia opinione) non le ritengo per questo le migliori come effettivamente sembra stian diventando nell immaginario di molti audiofili ...ritengo.che ad es. altri brand con diffusori tradizionali come le Wilson (nel senso di non a tromba, elettrostatoci o omnidirezionali) anche più economici come Avalon, Egglestone ed altre del passato possano almeno competervi, ma sol perché meno presenti alle fiere o sulle recensioni delle riviste son cadute nel dimenticatoio....o peggio considerate meno buone di altre marche che campeggiano 1 mese si e 1 no sulla rivista dei Guru di turno.....ad ogni modo le Wilson non son di mio interesse concreto (anche per il.prezzo.x me inavvicinabile)*
...in attesa del Report di ADS, aggiungo qualche flash sui supporti :eek:Bluray Atmos, Cd e Vinile :eek::
1) Bluray : esperienza a dir poco deludente nella sala Kef ove ho partecipato alla demo Atmos (mai ascoltato prima) con i previsti 4 diffusori a soffitto ...sarò stato sfortunato forse, ma dopo 15 minuti di spiegazioni, clip audio video di foglie roteanti, pioggia e tempeste ( tanto x sfruttare i diffusori sopra la testa:confused:) mi aspettavo molto di più...spero proprio che ci sia anche qualche altra qualità nell Atmos oltre il "ricreare" l effetto pioggia, tale da giustificare i fastidi e i costi di nuovi diffusori a soffitto, aggiornamento elettroniche e Bluray o dischi UHD con Atmos (e la.speranza che nel film ci sia almeno una scena di pioggia:cool:
2) Cd : nella zona padiglioni a piano terra vi erano numerosi stand veramente molto forniti di Cd e Vinili audiophile e rari, a prezzi però ahime piuttosto elevati... faceva eccezione lo stand Naim al piano superiore, ove invece i Cd meno recenti erano in vendita alla modica cifra di 5 euro ("visto" il prezzo, ne ho presi 2 "al buio" ....ed ho fatto bene....oltre che ben registrati, anche molto belli)
3) Vinili : presente in numerose salette il vecchio amato Lp, spesso con performance di alto livello, son rimasto a dir poco sorpreso quando in una saletta (dopo aver ascoltato un primo brano su Lp molto ben riprodotto al punto da decidere di rimanere) l'espositore ha cambiato Lp e fatto suonare un brano italiano musicalmente molto interessante e particolare , che non conoscevo . Essendo però veramente pessimo come qualità registrazione (almeno su quell impianto, con un sound molto compresso, nasale, al punto che pensavo fosse una registrazione degli anni 60...qualcosa del periodo di Orietta Berti e simili:cool: ) mi son alzato per vedere quale fosse... con grande sorpresa leggo che si trattava nel nuovo disco di Ricci DOS di Pietropaoli e Bianchini :eek:
Zio si è scatenato... :p E chi lo ferma più... :D
(Sta preparando contromisure anticipate rispetto alla mia sfrenata e antica passione per le Wilson Audio, ma tanto non funziona! :cool:)
Non ero a Monaco (non mi piace la birra :D) ma concordo in pieno con lo Zio per quanto riguarda le impressioni circa il Dolby Atmos, sentito in varie occasioni qui in patria nel corso di alcune demo, nulla da dire appunto sulle foglie fruscianti e sulla pioggia, aggiungerei anche gli elicotteri e gli aerei, ma modificare l'impianto per avere queste sensazioni in modo più corretto per ora mi sembra prematuro.
Anche se qualcosetta di audio video c'era e non proprio schifosa... ;)
si ma Zio va cazziato a prescindere....;):D
comploppo......
Pensa se fossi venuto anche io.......
Gnangno mi "avrebbe bastonato" :cry:.
Posso chiedervi "la mia adorata" :p Klimo cosa esponesse e,
soprattutto, se avesse allestito una sala di ascolto?
L'anno prossimo non ve la scampate :Perfido:....mi farò trovare a Marienplatz......
Ovverosia: Il MOC di Monaco di Baviera in 20 mosse!
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(Courtesy gnagno1947)
Si fa presto a dire "Mostra", come se fossero tutte uguali...
Questa non lo è. O, per meglio dire, nel panorama europeo questa è la più interessante, estesa e ben realizzata. Da sempre.
Mi riferisco all'appuntamento monachese di maggio, che anche quest'anno vede presenti ben tre esponenti dell'AVMag Roman Panel: Gianpiero/ZioMartinLoganHT, Claudio/gnagno1947 ed io.
Prima prendo un volo Lufthansa economico, preciso (sono tedeschi!) e confortevole. Poi ritiro una piccolissima auto noleggiata a Roma, online, per 4 giorni, all'impressionante prezzo complessivo di 76€ (siamo in Germania, ragazzi!).
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Andando al MOC incontro l'Alliance Arena, che magari in qualcuno evocherà qualcosa...
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Accedo alla manifestazione con il biglietto gratuito per tutta la durata della manifestazione, courtesy gnagno1947. Nell'atrio, Art Vinyl espone molta interessante "arte musicofila".
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Mi soffermo un po' a guardare, ma poi "la fame" aumenta e mi fiondo dentro.
Nemmeno plano nella mostra che il Comandante Gnagno mi informa di aver già esplorato tutto: si è già fatto una completa e precisa mappa mentale della enorme manifestazione (richiamabile anche per coordinate geo, naturalmente) ed è quindi in grado di guidarmi ovunque. Io non mi meraviglio e faccio anzi finta di niente; beato lui: per lui è normale, tutto questo... :-)
Decidiamo lo stesso di rivedere, magari brevemente, ma con precisione chirurgica tutto o quasi tutto.
Dopo anni di visioni "mostrose" in Italia e all'estero ho capito che, come nel settore enologico, ci sono annate "sì" e annate "no". All'inizio questa, forse a causa di una certa flessione degli espositori e soprattutto del pubblico (anche se in un giorno e qualche ora di tempo avevano staccato ben 13.000 biglietti), mi era sembrata una annata no. Ma il tempo è galantuomo: nel tardo pomeriggio della domenica si era invece trasformata in un'ottima annata sì, con qualche conferma e qualche sorprendente scoperta.
Le conferme
La prima conferma è rappresentata dalle mie amatissime Wilson Audio, qui davvero "prezzemoline" e speakers d'eccezione di moltissimi sistemi, declinate nei modelli aggiornati di Sasha e Alexia.
La seconda conferma è rappresentata dagli speakers TAD, purtroppo - nella mia prima visita - non con il modello par excellence, le "Reference Evolution One" (da Nirvana) ma con uno nuovo, per così dire, più piccolo che però non ha affatto sfigurato, le Compact Evolution One e poi con le Reference Compact Evolution One (editio minor delle top di gamma). Sarà per la qualità dei progetti di Andrew Jones (ora passato a Elac, e si è notato!), sarà per la realizzazione di altissimo livello, sarà per la professionalità di "presentatori" dei programmi di ascolto ma di fatto passare lì qualche mezzora (con l'indispensabile tranquillità d'animo) apre nuovi orizzonti acustici e fa comprendere cosa voglia dire fare ascolti di qualità. Imperdibili!
Le scoperte
La prima scoperta è costituita dalle Focàl! Sì, proprio il celeberrimo marchio francese presente da anni a tutte le manifestazioni audio del mondo. Non sono mai impazzito, anche e soprattutto con le grandi, per quel suono (per così dire) soprattutto in gamma bassa. Da Di Prinzio qualche tempo fa e a questa mostra ho però ascoltato i modelli 2 e 3 della nuova serie "Sopra", che hanno costituito per me una autentica sorpresa: belle, tonicamente equilibrate, particolarmente piacevoli all'ascolto. Senz'altro da considerare positivamente.
In accoppiamento alle elettroniche D'Agostino Inc. per la prima volta ho potuto apprezzare anche le Sonus Faber, per la precisione il modello Lilium; si tratta di un notissimo o blasonatissimo marchio italiano che, per miei evidenti limiti personali, non ho mai amato particolarmente a causa della singolarissima resa in gamma bassa. Per mia ignoranza non so se si tratti ancora di un progetto di Franco Serblin, ma quel paio di altoparlanti aveva una pregiata ebanisteria, emetteva un eccellente suono e creava una spaventosa e dimensionalmente enorme immagine sonora. In quel set le SF suonavano divinamente, anche se in questa sede forse è meglio non quantificare il costo totale delle elettroniche, va... ;)
Fantastico mi è sembrato anche il nuovo prodotto del citato Andrew Jones, le nuove Elac Concentro con le "specchiose" elettroniche Burmester (altra sorpresa: queste notissime e blasonate elettroniche in questo set stavolta suonavano, eccome!): maestose ma pacate, equilibrate ma profonde, limpide ma non stridenti, grande scena. Congratulazioni!
L'impianto forse meno conosciuto e meglio suonante di tutti, per me e Claudio, è stato quello con elettroniche valvolari Triode, Junone + Audio Zen, per circa 70K complessivi. Suono pieno e profondo, medio acuto esteso ma non tagliente: davvero eccellente! Abbiamo passato lì una buona mezzora, alla faccia dei marchi blasonati e dei vari fanboysmi di maniera!
Altro bell'impianto (purtroppo costoso anche questo) quello di "Kawero!" e "Kondo", con elettroniche valvolari ex Audio Note (Japan). A basso volume aveva una resa meravigliosa, ma alzando un po' si irrigidiva non poco. Eccellente per ascolti rilassati.
Tralascio le solite meravigliose (per chi ama il genere) MBL e Martin Logan per passare a parlare di una autentica sorpresa: gli (a me sconosciuti) speakers Atohm. Non so se ci fosse un workaround del tipo di un sub nascosto da qualche parte, magari dietro al "paraventone" (mi auguro davvero di no), ma la dinamicità, la vividezza di quella roba ci ha davvero impressionato. La gente andava dietro all'installazione a cercare i sub, Claudio si è alzato per verificare che la coppia di sub posti ai lati non emettesse suoni o vibrazioni e non fosse collegata. Boh! Sarei portato a dire: troppo bello per essere vero. Ripasseremo il prossimo anno e approfondiremo la questione.
La delusione
La profonda delusione è rappresentata dal ciclopico sistema di speaker Konzept/Concept di Burmester, dal peso complessivo di 1ton. Sì, avete letto bene: una tonnellata, 500 kg. per speaker! Movimentazione difficilissima, costo elevatissimo, risonanze (immagino) azzerate per un suono complessivamente davvero deludente, malgrado i nuovi finaloni mono 159. Peccato!
Comunque tutto è andato molto bene. Nel corso delle giornate passate con i miei amici dell'AVMag Roman Panel ho incontrato prima K (di cui i più avvezzi alle discussioni di Oppo e Krell ricorderanno molto) e poi il patron di AVMag, Emidio Frattaroli, della cui compagnia abbiamo potuto godere in occasione della solita visita al sistema audiovideo di CineMike, causa (provvidenziale? Fantomatica? :rolleyes:) chiamata in sala stampa.
Esaurita una prima succinta panoramica generale, passiamo a pubblicare qualche immagine.