Visto bene (4K + laser, sala 3, IMG Cinemas Candiani, Mestre).
Pessimo. Persino quelli di Roger Moore sono meglio.
Intanto Craig, con questa ciofeca, si è messo in tasca la bellezza di 37.800.000 dollari.
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Visto bene (4K + laser, sala 3, IMG Cinemas Candiani, Mestre).
Pessimo. Persino quelli di Roger Moore sono meglio.
Intanto Craig, con questa ciofeca, si è messo in tasca la bellezza di 37.800.000 dollari.
Da Wikipedia:
Meno entusiastica è stata la critica americana. Il sito rogerebert.com ha espresso una valutazione medio-bassa, definendo il film "incoerente e incapace di sfruttare il suo enorme potenziale"[38]. Anche le recensioni di quotidiani come il Los Angeles Times non sono state entusiasmanti: esso rivela che il film "esaurisce la pazienza con il suo essere così blando", mentre ancora più pesante è stato il New York Times che rivela che il film non ha "nulla di sorprendente" e che ha "sacrificato la sua originalità in favore solo del botteghino"[39]. La rivista Forbes ha definito Spectre come "il peggior film di 007 degli ultimi 30 anni"[40]. L'attore Pierce Brosnan, che ha interpretato James Bond in quattro film tra il 1995 ed il 2002, ha criticato il film dicendo: "Ho pensato subito che fosse troppo lungo. La storia era piuttosto debole, l’hanno allungata troppo. Non è né carne né pesce. Non è né Bond né Bourne".
Il giudizio di Brosnan mi interessa: i film in cui è stato protagonista duravano circa due ore, un valore ottimale.
Io l'ho trovato invece godibile, impeccabile nella qualità visiva e spettacolarità, con rimandi vintage al vecchio Bond Conneryano che per noi appassionati sono una delizia, un atto d'amore verso la saga ed i suoi personaggi (il diabolico capo della spectre che elabora sofisticati metodi per eliminare l'odiato alter ego-fratello Bond, i fantastici pulsanti retrò della Aston Martin, il cattivo gigante e altro...), un perfetto capitolo conclusivo della saga Craig, che si riallaccia agli episodi precedenti donandogli un continuum logico-narrativo.
Non manca l'ironia e il senso di sospensione dalla realtà che è parte della magia dell'opera di Fleming. In definitiva un quarto capitolo assolutamente all'altezza del talento di Mendes a mio giudizio.
probabilmente, ma direi sicuramente, il più brutto Bond di sempre.