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Commento # 7 di: g_andrini pubblicato il 28 Aprile 2015, 01:14
Non ho visto il film, ma si tratta certamente di una produzione commerciale.
Andrini ma che cavolo significa? Anche senza vedere un film si può SEMPRE asserire che trattasi di produzione commerciale. Il cinema è un'industria, ci sono investitori che SPERANO di investire 1 e MAGARI guadagnare 2, quando va bene. Se per "produzione commerciale" intendi un popcorn-movie usa e getta per “Interstellar” sei lontano anni luce da ciò che a me è parsa da subito un'opera ardita e complessa sia tecnicamente che artisticamente, questo non è cinema spazzatura è un film con aspetti certo pretenziosi, dove la licenza artistica a tratti fa letteralmente a cazzotti (si ma cazzotti come quelli di “Fight Club”!) con l'astrofisica, ma che non mi hanno impedito di sognare a occhi aperti come poche altre volte mi è capitato in oltre 40 anni di cinema (il viaggio verso la destinazione finale di Bowman in "2001" oppure il viaggio della Arroway subito dopo lo sgancio dell'unità in “Contact” giusto per citarne un paio ma la lista sarebbe lunga).
Commento # 7 di: g_andrini pubblicato il 28 Aprile 2015, 01:14
“I capolavori possono diventare famosi ma hanno altre finalità”
Se un film può diventare un capolavoro è il popolo del cinema MONDIALE, non solo la critica per fortuna, a decretarlo NEL TEMPO, e poi un 'capolavoro' può esserlo per me e per nessun altro, arte è sinonimo di soggettività, anche se poi oggettivamente un milione di persone decretano quel film un'emerita porcheria. Forse per “capolavoro” intendi cinema d'autore, lontano da quelle vuote produzioni (principalmente) hollywoodiane che mirano all'incasso, che dentro una storiella ci buttano tutto quello che può far staccare biglietti per soddisfare investitori che hanno messo 1 e PRETENDONO 10, 100, 1000 a costo di danneggiare artisticamente la visione di chi il film lo crea ma i soldi non li ha (qui la lista sarebbe lunghissima). Si insomma gente che guarda al danaro a cui non frega nulla dell'arte, mi viene sempre in mente il personaggio, criminale con velleità da produttore di cinema, interpretato da Delroy Lindo in “Get Shorty” di Sonnenfeld, quando rivolgendosi al regista di z-movie Harry Zimm dice “Pensi che mi piacciano i tuoi film? Preferirei leggere delle radiografie!”. Più che mai nel cinema d'autore, che spesso non va molto d'accordo con quello “di genere”, ci sono o ci si augura ci siano ALTRI intenti: comunicare, sensibilizzare, far nascere discussioni, portare alla luce fatti che l'autore riconosce degni di nota e che si spera riesca a raccontare creando un'opera che sappia catturare l'attenzione dello spettatore e a farlo ragionare. “Interstellar” è una porcheria? E' cinema d'autore? E' un capolavoro? Concediti del tempo e inizia a vederlo...
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Citazione:
Originariamente scritto da
renato_blu
....Per il discorso obiettivi di sicuro facendo scelte meno estreme la pellicola specie IMAX avrebbe reso di più ma io, non essendo un fan del razor a tutti i costi...[CUT]
Anch'io non sono un fan del "razor-ad-ogni-costo". D'altronde, se penso a tutte le scene dei dialoghi e dei primi piani riprese con le camere IMAX, credo che spendere tutti quei soldi per il negativo 65mm e avere come vantaggio rispetto al 35mm solo la diminuzione del rumore, mi sembra un grande spreco. Tutto qui.
D'altra parte, il fascino di una proiezione in 70mm non ha prezzo:
https://www.youtube.com/watch?v=bq62t7kD9V8
Emidio
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D'accordissimo nemmeno io avrei utilizzato l'IMAX in cucina nella fattoria.
Si sarebbe davvero piaciuto vedere almeno una volta una proiezione 70mm ma non credo ne avrò più la possibilità a meno di prendere un'aereo e venire su al Nord:)
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Sono abbastanza d'accordo, però per quanto mi riguarda trovo l'audio ita scandaloso...darei non più di un 5.5 regalato...molto piatto, poco definito e sezione lfe totalmente fuori controllo.
Audio inglese mooooolto meglio ma in ogni caso si poteva fare meglio. Peccato
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Perdonatemi ma non ho resistito: stavo preparando del nuovo materiale (anche in 4K) per i prossimi due shoot-out dell'8 e del 9 maggio a Roma e Bologna e tra i nuovi riferimenti ci sarà - ovvimente - Lucy. Ebbene vi propongo un paragone di un paio di primi piani tra Interstellar e Lucy, IMAX contro digitale, ovvero il meglio dell'analogico contro il meglio - probabilmente - del digitale: IMAX contro Sony Cinealta F65 6K (usata probabilmente in 4K).
http://www.avmagazine.it/i/n/2015_04_28_imax_01s.jpg http://www.avmagazine.it/i/n/2015_04_28_lucy_01s.jpg
D'accordo, sono due screenshot da Blu-ray Disc, quindi con compressione component 4:2:0 (la crominanza è solo 960x540), compressione H.264, decompressione H.264 e ricompressione JPEG, sebbene molto bassa. Quindi, a maggior ragione, se il Blu-ray Disc fosse un collo di bottiglia per Interstellar, non dovrebbero esserci differenze. Eppure...
http://www.avmagazine.it/i/n/2015_04_28_imax_02s.jpg http://www.avmagazine.it/i/n/2015_04_28_lucy_02s.jpg
Non limitatevi solo all'analisi della risoluzione e del dettaglio, quindi anche della messa a fuoco. Andate oltre. verificate le "dimensioni" e la qualità del rumore video e soprattutto l'esposizione. Non fatevi distrarre dai colori: cercate di quantificare la dinamica e la ricchezza di sfumature...
Per il confronto, cliccate sulle immagini e verificate che i fotogrammi siano riprodotti pixe-to-pixel, quindi che non siano ridimensionati. Usate un buon monitor, possibilmente calibrato. Anche se le differenze sono così eclatanti che anche con un monitor starato e con dinamica di 500:1 dovreste poter giudicare con relativa tranquillità. Non aggiungo altro.
Emidio
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Citazione:
Originariamente scritto da
Emidio Frattaroli
Perdonatemi ma non ho resistito: stavo preparando del nuovo materiale (anche in 4K) per i prossimi due shoot-out dell'8 e del 9 maggio a Roma e Bologna e tra i nuovi riferimenti ci sarà - ovvimente - Lucy. Ebbene vi propongo un paragone di un paio di primi piani tra Interstellar e Lucy, IMAX contro digitale, ovvero il meglio dell'analogico contro i..........[CUT]
Emidio per me resta un paragone tra mele e pere; non capisco assolutamente perché raffrontare due produzioni che non c'entrano nulla una con l'altra per scelte tecniche e fotografiche per di più in una riduzione 1080p che è circa 1/6 della risoluzione del negativo IMAX a sua volta ridotto a 8K in fase di scansione...
Poi se vogliamo far passare l'idea che il digitale di Lucy sia meglio della pellicola di Interstellar va bene (anche se io non condivido per niente) ma non lo concepisco proprio come paragone
PS. Fermo restando che io un'immagine così in digitale non l'ho mai vista, saranno i miei screen magici...
http://i.minus.com/jbvJBOy0bTII8A.png
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Citazione:
Originariamente scritto da
ludega
... un'immagine così in digitale non l'ho mai vista, saranno i miei screen magici... [CUT]
Esatto. Una delle rarissime inquadrature con negativo 50D, con camera su dolly (impossibile farla traballare) quasi ferma e, nonostante questo, sono riusciti a scegliere come piano di messa a fuoco NON sul viso ma SOLO la superficie della tuta...
E comunque, quanti secondi di Interstellar, dalle sequenze IMAX (sulle tre ore di film) hanno una qualità simile?
Anche nelle migliori produzioni IMAX, quelle dei corti o dei documentari in cui si sfrutta davvero al massimo la qualità della pellicola 65mm, non si arriva alla qualità di un digitale 4K o 8K. Posso dirlo perché, sfruttando le occasioni che mi offre il mio lavoro, ho avuto la possibilità di confrontare le migliori produzioni - come "Pulse" ad esempio - verificandone la qualità sia con proiezione 70mm tradizionale che in digitale 4k da scansione 11K oppure 8K.
Ed è un fatto che i positivi 70mm che vengono proiettati in sala, dopo processo fotochimico, sono la quarta generazione dal negativo (negativo 1g --> interpositivo 2g --> negativo 3g --> positivo 4g), con tutto quello che ne consegue; è un fatto che i negativi ad alta sensibilità (dal 200D in avanti) hanno una risoluzione dimezzata rispetto al 50D; è un fatto che nella produzione di Interstellar non hanno sfruttato a dovere le possibilità dei negativi 65mm e hanno sbagliato la messa a fuoco di parecchie inquadrature.
Più che consigliarti di leggere con attenzione il documento ARRI e di vedere Interstellar - anche in Blu-ray Disc - con un buon sistema. non posso fare altro.
Emidio
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D'accordo sulla perdita di definizione nei positivi per la proiezione ma tutt'altro che d'accordo sul paragone proposto.
La qualità di ripresa di Lucy è al di sopra di ogni sospetto ma le produzioni e le scelte fotografiche sono troppo agli antipodi per essere paragonate; gli screen scelti per Interstellar sono o cupi o in interni, insomma non i migliori, mentre quelli di Lucy hanno tutt'altra caratteristica fotografica, molto sparata.
Io preferisco l'Imax 70mm tutta la vita e l'immagine postata da Ludega mi toglie ogni dubbio nonostante la messa a fuoco sulla tuta (che si può notare anche nello screen di McConaughey).
Magari non tutte le scene possono avere quella resa e spesso si ricorre a negativi a sensibilità maggiore ma anche questa è la magia del cinema.
Che poi il digitale ha potenzialità infinite non lo metto in dubbio, basti vedere le scene IMAX 3D di Trasformers 4 riprese con le Phantom 65.
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Citazione:
Originariamente scritto da
renato_blu
.... Che poi il digitale ha potenzialità infinite non lo metto in dubbio, basti vedere le scene IMAX 3D di Trasformers 4 riprese con le Phantom 65..........[CUT]
Ed è proprio quello che dico. Con il digitale è possibile ottenere risultati ancora superiori rispetto all'IMAX. E infatti, con il passaggio dall'analogico al digitale nella fotografia, mica è cambiato il linguaggio! L'arte è sempre quella: sono solo cambiati gli strumenti, le possibilità e i vantaggi sia per chi produce le immagini e sia per chi vuole osservare i risultati con la massima qualità possibile.
insisto nel dire che il paragone con Lucy, con Oblivion e anche con lo stesso MI (quest'ultimo ANALOGICO 35mm e 65mm) è solo per sottolineare che la qualità video di Interstellar NON è all'altezza delle aspettative rispetto alle potenzialità dei mezzi usati. In questo senso il mio voto, che in assoluto è pari a 7, è il massimo che mi sento di dare.
E quando leggo che la qualità video, al contrario, è pazzesca e che bisognerebbe dare un 12 su 10, mi sento in dovere di intervenire e di spiegare il perché, secondo me, non è proprio così.
Emidio
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Già il paragone con MI è più plausibile in quanto è pellicola e ha una nitidezza impressionante, però è profondamente diverso il girato e qui entrano in gioco i mezzi tecnici che tiri in ballo ed è corretto dire, come anche io nei post passati ho concordato, che con scelte diverse Interstellar avrebbe reso ancora meglio.
Detto ciò però le particolari scelte io le ho rilevate più che altro nelle parti in 35mm e solo in alcune IMAX che erano ambientate in interni; la maggior parte era per me strepitosa (discorso a parte per quelle interamente in CGI che come diceva Ludega hanno una risoluzione inferiore).
PS: io fotografo ancora in pellicola (prima 35mm e ora 120 in formato 6x6 e 6x9) e per me questo look per adesso il digitale se lo sogna (più versatile di sicuro ma non ha per me la consistenza e la matericità della pellicola e la cosa si nota forse più rispetto a un film).
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Citazione:
Originariamente scritto da
Emidio Frattaroli
Esatto. Una delle rarissime inquadrature con negativo 50D, con camera su dolly (impossibile farla traballare) quasi ferma e, nonostante questo, sono riusciti a scegliere come piano di messa a fuoco NON sul viso ma SOLO la superficie della tuta...
E comunque, quanti secondi di Interstellar, dalle sequenze IMAX (sulle tre ore di film) hanno una qual..........[CUT]
Le stampe IMAX 15/70 di Interstellar non sono di quarta generazione. Vengono direttamente dal negativo originale (solo le parti IMAX) per volontà di Nolan. Come era successo anche per The Dark Knight e The Dark Knight Rises...
Da American Cinematographer (Dicembre 2014)
Citazione:
David Keighley at DKP 70mm handled all of the Imax 70mm film work, producing a 65mm negative comprised of 15-perf 65mm Imax original camera negative, 6K visual-effects elements filmed out at 5.6K to a 65mm digital negative, and 6K Imax digital blowups from a 35mm anamorphic IP.
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Citazione:
Originariamente scritto da
ludega
Le stampe IMAX 15/70 di Interstellar non erano di quarta generazione. Venivano direttamente dal negativo originale per volontà di Nolan.
Se fosse così, vuol dire che per il montaggio hanno lavorato direttamente sul negativo originale e questo, per ovvi motivi, mi sembra improbabile.
inoltre, secondo questa ipotesi, la color correction sarebbe stata effettuata direttamente sul negativo originale al momento dello sviluppo, altra cosa che mi sembra improbabile.
Inoltre, tutte le stampe per tutti i cinema IMAX del mondo avrebbero comportato SEMPRE lo stress dello stesso negativo originale, altra cosa che mi sembra decisamente improbabile. Potresti citarmi la fonte?
Non vorrei che questa notizia l'avesse messa in giro proprio IMAX. La stessa IMAX - lo ricordo - che sostiene quanto segue:
Citazione:
"The human eye contains two types of photoreceptor cells: rods and cones. Cones are par of you central vision and allow you to focus on specific shapes and see color. Rods are responsible for your peripheral vision: they are 1000 times more sensitive than cones, making them much better at detecion motion. It's the motion in your peripheral field of view that helps create that feeling of falling out of your seat"
.Due informazioni completamente false. I bastoncelli al cinema, durante la visione di un film in una sala IMAX non li usiamo di sicuro. la visione periferica è sempre ad uso e consumo dei coni, non dei bastoncelli. Inoltre i bastoncelli hanno tempi di latenza enormi rispetti ai coni: altro che "much better at detection in motion".
Quanto sarebbe bello organizzare uno shoot-out tra 70/15 e 4K anche qui in Italia: rimarresti sconvolto dai risultati, altro che "stampe dirette da negativo originale".
Emidio
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La fonte te l'ho citata è American Cinematographer, la rivista di fotografia cinematografica più prestigiosa....
https://www.theasc.com/ac_magazine/D...llar/page3.php
Se poi non vogliamo credere neanche a questo, non so che dire....
Riferito a TDKR il workflow era questo:
Citazione:
35mm interpositives from non IMAX photography were scanned @ 6k, enhanced by the IMAX DMR process, and output to 6k onto 65mm 15-perf negative as 2.40:1 image letterboxed.
Original negative 70mm prints were made by cutting IMAX original negative into B rolls and 2.40:1 6k output negative into A rolls
IMAX CGI background elements were scanned @ 8k and filmed out at 5.6k
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Citazione:
Originariamente scritto da
Emidio Frattaroli
Ed è proprio quello che dico. Con il digitale è possibile ottenere risultati ancora superiori rispetto all'IMAX. E infatti, con il passaggio dall'analogico al digitale nella fotografia, mica è cambiato il linguaggio! L'arte è sempre quella: sono solo cambiati gli strumenti, le possibilità e i vantaggi sia per chi produce le immagini e sia per chi v..........[CUT]
Quando cominceranno ad usare questa http://www.arrirentalgroup.com/alexa65/
allora non ce ne sarà più per nessuno IMHO ;)
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Citazione:
Originariamente scritto da
ludega
... producing a 65mm negative comprised of 15-perf 65mm Imax original camera negative...
Grazie per il link. Molto apprezzato. Se è vero la situazione è ancora più raccapricciante. In altri lavori prodotti con negativi 65mm come MI - GP oppure Pulse, il risultato è spettacolare. Per interstellar invece, solo un enorme spreco di risorse, tranne che per qualche minuto su quasi tre ore di film.
E' come se in campo audio si spendessero tanti soldi per registrare un concerto con mezzi esagerati (tipo DSD 8X oppure un DXD 32bit) con i migliori microfoni e preamplificatori esistenti al mondo... E poi, alla fine, si registra il più delle volte in una stanzina piena di riflessioni, con rumore di fondo, scegliendo microfoni con diagramma supercardioide che non copre perfettamente la scena (però quello che è "più o meno al centro si sente benissimo anche se non sempre), tenendo il più delle volte il microfono a mano e non su un'asta dedicata e - soprattutto - registrando un contenuto musicale che, nella stragrande maggioranza dell'esibizione, ha pochissima dinamica e uno spettro di frequenze molto ristretto.
Però va tutto bene perché chi si è occupato della registrazione sa il fatto suo, alla fine ha fatto delle scelte stilistiche che devono essere rispettate e comunque il disco è un capolavoro assoluto perché è stato registrato in DSD 8X.
E non è finita qui: alla fine fai ascoltare il risultato in DSD 8X solo ad un ristretto numero di persone mentre il resto del mondo può ascoltarlo solo in PCM 24/96. ma attenzione: non un 24/94 che proviene direttamente dal DSD 8X ma solo dopo che quest'ultimo è stato convertito in PCM 16/44.1
Ok, lo so. Ho esagerato. Ma non è che siamo poi così lontani... :rolleyes:
Perché alla fine, alla qualità video complessiva ho dato un 7. Non un 5. Alcune (pochissime) scene sono da 8, forse anche da 9 (non certo da 12). Buona parte sono degnamente sufficienti. Alcune sono - secondo me - assolutamente insufficienti come gli esempi che ho riportato sul Professore etc. Per oltre il 90% del film (forse anche il 95%), non si riesce a saturare le possibilità del Blu-ray Disc. Poi, anche all'interno di AV Magazine c'è chi la pensa diversamente. Ed è quindi normale che non ci si ritrovi con i giudizi. Il forum è perfetto proprio per questo.
Emidio