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Ho usato e con soddisfazione il sub (REL T5) abbinato a dei mini (B&W PM1 e SF Minima Amator) con enorme soddisfazione.
Non sono un talebano dell'hifi ma inserire due sub in un contesto così gia tanto sacrificato mi sa tanto di masochismo o voglia di esibizionismo, le scelte personali tali rimangono e le rispetto. Purtroppo molti attratti dal gusto del possesso creano a casa delle vere accozzaglie basti vedere le sez. foto di alcuni forum hifi.
fine OT
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Curioso di avere le tue impressioni sul Cambridge visto che sono possessore del finale 851 w e mi appresto (non so quando)ad acquistare il pre 851 E....facci sapere
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non mancherò !
Comunque da attuale possessore anche del Pioneer A50, io non lo trovo così male, certo per costare 400 euro
ciao
Citazione:
Originariamente scritto da
Seba77
Curioso di avere le tue impressioni sul Cambridge visto che sono possessore del finale 851 w e mi appresto (non so quando)ad acquistare il pre 851 E....facci sapere
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Curioso anch'io di conoscere le tue impressioni di questo integrato davvero poco conosciuto.
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Arrivato ieri, in eccellenti condizioni.
Prima impressione: pesa come un macigno e la qualità costruttiva del telaio è impressionante.
L'enorme toroidale dedicato al finale campeggia sotto la griglia superiore, mentre il secondo è avvitato sul pannello posteriore.
Anche il telecomando pesa... ed ha la facciata in alluminio e il resto in plastica.
Montato tutto ieri notte e fatto solo prove di collegamento a bassissimo volume.
Nei prossimi giorni farò prove approfondite e vi terrò aggiornati.
Devo liberarmi di un fastidioso loop di massa che crea interferenze, ma con tutti i cavi che girano nel mio mobile porta elettroniche è un'impresa ...
Consigli ?
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Sempre a onor di cronaca, nel numero di questo mese Stereophile gli ha fatto una recensione molto positiva
http://www.stereophile.com/content/c...ated-amplifier
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Allora, eccomi qua.
Ho fatto un pò di ascolti con sorgenti differenti, alcune di buona qualità (CD e FLAC), altre di bassa tipo video musicali da youtube ascoltati con l'iPhone in Airdrop tramite il Cocktail audio X12.
La prima cosa che ho notato è che l'ampli ha bisogno di scaldarsi per una decina di minuti per dare il suo meglio. All'inizio sembra legato e chiuso, poi scaldandosi emerge il suo vero carattere.
Lo definirei un "velluto": caldo, accomodante ed elegante.
All'inizio mi sono trovato spaesato: venivo dal Pioneer A50 ed ero abituato ad una timbrica "razor", tagliente, dettagliata, analitica e tendenzialmente freddina.
La manopola del volume del Pio difficilmente poteva andare oltre il 60%, poi il suono diventava sì potente, ma anche un pò fastidioso, probabilmente perché in parte distorto, anche se io vado solo ad orecchio perché non ho strumenti di misurazione.
Il Cambridge invece sale di volume gradatamente, complice anche un controllo volume particolare, senza relè, e diventa veramente cattivo oltre il 50% della corsa della manopola.
All'inizio è elegante e garbato, davvero british, dopo salendo diventa poderoso e tira fuori i muscoli, ma sempre restando lineare e senza la minima distorsione.
La timbrica è calda e piena ed ha stravolto in positivo il sound della mie Canton, crucche tendezialmente freddine.
Ora sembrano crucche in vacanza in Jamaica.. scherzo, obiettivamente hanno ritrovato un equilibrio timbrico ed ora hanno un suono più naturale e vellutato.
Usato in HT come finale davvero un salto di qualità
Ora sì che i canali anteriori ritornano ad essere protagonisti: prima il Pio arrancava rispetto all'Onkyo e accadeva a volte che i canali posteriori, nonostante le calibrazioni ripetute, surclassassero gli anteriori. Ora no, e devo ancora rifare l'Audissey.
Sul fronte hardware, oltre a confermarvi una qualità costruttiva eccelsa, vi dico che scalda; non è una stufa, ma scalda e sconsiglio di metterci sopra un'altra elettronica, ha bisogno d'aria.
Il display è stupendo, soprattutto per uno un pò cecato come me... Per alcuni potrà essere invadente, ma si può dimmerare.
I controlli di tono, come scrive Stereophile, forse li potevano fare meglio: quelle mini manopoline click clak sembrano delicatine anche a me.
Da menù si possono modificare diversi parametri, ognuno dei quali rimane valido per i singolo input selezionato; e quindi ad esempio si può regolare il guadagno di ogni singolo ingresso, si possono attivare o disattivare i 5 sistemi di protezione del Cap5; si possono rinominare gli ingressi, ecc.
Telecomando di buona fattura e intuitivo.
Sarà un pò da tamarri, ma il mega toroidale che si vede dalla griglia superiore... mi esalta..
Credo sia stato un buon acquisto, anche perché un altro utente di questo forum me l'ha lasciato ad un ottimo prezzo, e penso resterà nel mio impianto a lungo.
Unica pecca: è nero e a me il nero per le lettroniche non fa impazzire. Pazienza !
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Perfetto,grazie della recensione.
Come lo trovi a livello di spazialità ed ampiezza della scena sonora?Ed il dettaglio e la separazione degli strumenti?
Ritieni sia migliorato qualcosa rispetto al Pio?
Comunque, sono contento tu abbia notato differenze anche nell'ascolto in ht: solitamente questa è la cosa più complicata da raggiungere
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Molto interessante la recensione -- non sono mai riuscito ad ascoltarlo ma una idea me la sono fatta -- complimenti
HA le alette di raffreddamento tutte intorno al toroidale se non mi ricordo male la prova su una rivista italiana del modello precedente - mi torna che scalda -- danno un consumo massimo di 800 watt quindi genera calore se spinto
Jakob
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Complimenti per l'acquisto, da quello che dici lo descrivi in maniera diametralmente opposto a quanto letto su forum stranieri che lo indicavano freddo e dal basso stretto, letture che mi hanno raffreddato :D dall'acquisto.
Se lo trovi caldo anche con le Canton la curiosità aumenta perché come dissi a livello costruttivo e di features lo trovo veramente superbo.
Trovo molte analogie con il mio Marantz, regolazione del volume, tempi di warm up (anche se io ottengo il massimo dopo una 30ina di min), costruzione, toroidale in bella vista....ricordo che raggiungere dopo un pò già la massima pressione sonora non è certo un pregio, anzi.
Bene allora goditelo e se l'uso è anche HT il colore nero è un plus, in ambienti totalmente oscurati tutto deve scomparire.
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Ciao Seba,
il soundstage mi sembra ampio e dettagliato; rende intellegibili i vari strumenti e le loro posizioni.
Ascoltando classica, si apprezza la grande dinamica dell'ampli, ma anche qui, mentre a volte su certi brani di classica il Pioneer A50 all'igresso prepotente di una sezione d'archi ti faceva saltare dalla sedia per la violenza tagliente che esprimeva, qui invece gli archi entrano potenti e autorevoli ma vellutati e non taglienti.
Comunque i 2 brani di classica con cui di solito faccio i miei test (L'intermezzo della Cavalleria Rusticana dI Mascagni e La nuit d'amour di Offenbach) trovano ora una classe e una purezza che prima nemmeno si sognavano.
Ma quindi sono davvero l'unico su questo forum che ha questo ampli ????
Consigliatissimo.
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Mi chiedo come mai il vecchio proprietario l'abbia venduto allora..
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