Citazione:
Andrea Manuti ha scritto:
Scusate l'inserimento, visto che Emidio ha pubblicato lo stesso banner che abbiamo messo anche noi su HTProjectors, su richiesta di InFocus Europa e non Audiogamma (che non c'entra nulla se non come distributore).
Come già ha detto Gianni Wurzenbrugerstrumptruppen (ma imparerò mai a scriverlo? Tra l'altro lo sapete che si chiama Giovanni, e si firma Gianni solo perché non c'entra tutto il nome ed il cognome?) non credo che nessuno di noi (intendo HTProjectors) abbia voglia di fare il difensore di Audiogamma e/o di InFocus.
Vi aggiungo anche che avevo suggerito ad InFocus di esprimere il concetto come "le aziende di cui sopra non hanno alcun rapporto con InFocus", ma questa è una mia opinione personale.
Vi aggiungo anche che ai primi di maggio sul sito di *********** è apparsa una recensione di Glauco Rovere, scritta per HTProjectors, integralmente copiata e senza alcuna autorizzazione da parte nostra e/o dell'autore, e che abbiamo fatto scrivere dal nostro legale per toglierla.
Credo (ma sono solo mie illazioni) che il motivo del banner sia più o meno questo: se compro un InFocus da uno che non ha contatti con il distributore italiano, poi mi si rompe e lo rimando al distributore italiano invocando la garanzia europea, che succede? Funziona correttamente in questo modo?
Ma la domanda è un'altra.
Ognuno di noi è libero di acquistare quello che vuole e dove vuole, e sono personalmente contrario alle barriere doganali, che trovo assurde.
Quando volete comperare un proiettore, dove andate a vederlo?
Penso in un negozio, no?
Poi cosa fate, lo trovate su Internet a 500 € di meno e siete contenti dell'affare fatto, no?
Ma secondo voi, il negoziante è lì per:
i) prendere aria;
ii) fregare tutti quanti;
iii) dare un servizio e guadagnarci
Se voi aveste una qualunque attività commerciale, che so, una farmacia, e tutti i clienti venissero lì a consultare il tipo di medicinale da scegliere, vedere l'assortimento e poi comperassero tutto su Internet, voi sareste contenti? Potreste continuare a fare quel mestiere o sareste costretti a chiudere?
La riflessione è questa: chi dà un servizio è giusto, secondo me, che venga pagato.
Nel caso nostro specifico, chi vi fa vedere (bene o male, ma ve li fa vedere) un proiettore, come la catena importatore-distributore-negoziante, è giusto venga premiato con l'acquisto.
Che questo non giustifichi margini del 400% sul prezzo iniziale o che non ci piaccia pagare delta di questa entità, siamo tutti d'accordo.
Ma siamo ancora in una società liberista e non sono contrario a chi è più bravo di me e guadagna tanto. Ho vissuto 18 mesi a Cuba per poter fare confronti diretti con una economia che ragiona in modo del tutto differente. Se uno vende tanto, è giusto secondo me che guadagni tanto. Se uno è più bravo di me, è giusto guadagni più di me. Ma queste sono impressioni del tutto personali, lasciatele perdere...
Io sono un forte acquirente via Internet, e proprio per questo vi assicuro che se provate a farvi spedire e/o sdoganare qualcosa, questo vi costa bei soldini.
Conosco gente che si lamenta con il venditore perché il proiettore è rumoroso, installato male, non si accende se il telecomando ha 34.5° di inclinazione rispetto alla poltrona, e via così... Provate a farlo con quel TDC di cinese del Maine (a voi l'arcano dilemma dell'acronimo) dal quale ho acquistato e pagato una CF da 2 GB e col cavolo che me l'ha spedita...
Insomma, vi rigiro la domanda: ma nella vostra attività vi pagano o vi dicono solo grazie? Perché per chi vive su questo mercato le cose dovrebbero essere diverse?
Noi abbiamo la possibilità di coltivare un grande hobby: personalmente ho la gran fortuna di vedermi arrivare a casa i proiettori e di squadernarli come mi pare. Ma per chi questa fortuna non ce l'ha, l'unico modo per vedere in azione un proiettore è: i) un negozio; ii) una mostra.
Stabilito che di mostre in Italia ce ne sono 1,75 l'anno, rimangono solo i negozianti.
Non sono contento se questi si comperano la 5a casa al mare con i miei soldi da impiegato, ma nemmeno se li trovo tutti chiusi nel giro di 6 mesi o se trovo un livello qualitativo tale da non permettermi alcuna scelta.
Che ne dite? ;)
P.S. Ovviamente tutto ciò prescinde completamente dalla bontà del servizio di assistenza, che sia Audiogamma, InFocus o Toshiba, Sharp e Marantz.
Ognuno ha i propri problemi, credo siamo tutti adulti per capire che può succedere di tutto, anche se non fa piacere: personalmente ho messo le "croci" su vari negozi dove non metto più piede perché sono stato trattato diversamente dalle aspettative, quindi figuriamoci se non capisco le arrabbiature da mancata assistenza...
In tutto questo discorso che forse in parte e dettato da un buon senso troppo proninciato, mi trovo a doverti dire che il negoziante e l'ultimo anello della catena, se i distributori aplicassero un prezzo "EUROPEO" avremmo prezzi Europei punto e basta e non invece