sempre le stesse discussioni...sempre le stesse persone che ripetono 100000000000 volte le stesse cose....
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sempre le stesse discussioni...sempre le stesse persone che ripetono 100000000000 volte le stesse cose....
purtroppo per noi molto spesso il prezzo lo fa il valore di mercato e non proprio quello di produzione :rolleyes:
infatti anche i passati JR non è che costassero bazzecole! se suona come un apparecchio da 10K al massimo lo propongono a 9,99K piuttosto di scendere :(
Per quanto riguarda i prezzi del hifi mi sembra che anche qui si vedono primi timidi segnali di cambiamento.
Per esempio Gérard Chrétien, CEO della Focal/Naim, in questa intervista dice se si vuole allargare la base della clientela che il rapporto prezzo vendita/produzione di 5:1 si deve dimenticare, semplicemente le nuove generazioni lo rifiutano.
sono le stesse parole che si ripetono da oltre 20 anni, dalla crisi degli anni 90 ma che non si è mai fatto nulla perchè penso che non si potrà fare tranne se non eliminare drasticamente fasce di prodotti(in un catalogo un solo ampli integrato, un solo CD etc etc)........la classica scaletta commerciale, in un mercato così, è impossibile e alla fine, la strada più sicura, resta quella già sperimentata....maggiore è l'offerta maggiore può essere la vendita
ho scoperto che Devialet adesso è distribuito da Mad For Music.
Il principio di funzionamento della Classe D, tanto per rimanere sul semplice, è basato sulla modulazione a larghezza di impulsi (PWM), usata già da tempo in tanti altri campi, ad esempio per la regolazione di velocità nei motori elettrici o per la variazione di luminosità dei LED.
In pratica dall'amplificatore esce sempre un treno di onde quadre ad Alta Frequenza (appunto ultrasonica) la cui larghezza varia in base alla frequenza del segnale analogico in ingresso, all'uscita esiste un filtro passa-basso che elimina l'onda quadra e lascia passare solo un segnale che è proporzionale alla larghezza delle onde stesse, ricostruendo il segnale analogico.
Il problema della Classe D è proprio questo: la presenza nel segnale di uscita dei residui ad Alta Frequenza dell'onda quadra, poichè si tratta di un segnale di potenza non si possono usare dei filtri attivi, che riuscirebbero a filtrare molto meglio, ma i classici filtri passivi a bobine e condensatori (come nei crossover) e questo non consente un filtraggio elevato, pena tagliare via anche parte del segnale utile.
In ogni caso un segnale "ultrasonico" non può essere udito, poichè è, appunto, ultrasonico :D, quello che si possono sentire sono gli effetti che questo segnale va a generare nel segnale audio, potremmo dire "a sporcare".
Ciao
@ nordata
Ringrazio per la completezza della risposta.
Non nego di essere stato positivamente impressionato dal suono di quei due finali JR Model 201.
Tanto da pensare di prenderli anche io.
Ora, quello che hai puntualizzato mi sconcerta non poco, su quella fascia di prezzo cosa altro consiglieresti ad un amico?
Non mi sbilancio in consigli su prodotti che non conosco, l'unico consiglio è il solito: ascoltare e valutare di persona.
Ciao
credo ci sia anche un'altro problema: il filtro passivo di uscita dell'amplificatore ha una sua caratteristica induttiva e capacitiva, i cui parametri possono essere influenzati dagli stessi dei cross-over e degli altoparlanti presenti anche nei diffusori.
questo puo' provocare risultati indesiderati e poco prevedibili in dipendenza dei diffusori stessi.
Non necessariamente, sempre su tecnologia a stato solido niente valvolare.
Certo, di questi JR Model 201 mi piaceva anche l'idea che si tratta di 2 Mono.
Ad esempio, anni fa ho avuto un Krell KSA 80, 80 Watt in classe A, che rimpiango ancora adesso ma ora come ora avrebbe senso?
io per fascia intendevo prezzo