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Per me prima di tutto viene il film, e per fortuna han fatto un bel lavoro...poi per gli extra ci vorrebbe tempo.
Immagino però che a qualcuno dia fastidio quando manca roba che sul dvd c'era, vedi il commento degli autori.
Per questo mi son limitato a segnalare di tenersi il dvd se interessa tale cosa...per chi ovviamente ce lo aveva.
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Ancora oggi, nel 2013, assistiamo ad una profonda discriminazione in campo comunicativo delle problematiche sociali, alcune tematiche sono assolutamente tabù, altre sono volutamente ignorate, altre circoscritte, difficile dar voce a chi non vien permesso di parlare, negato poter affrontare e trattare liberamente di un "male" se considerato la "piaga sociale" del momento. Nei primi anni 90' l'AIDS faceva ancora innumerevoli vittime in occidente, lo spauracchio di un nemico invisibile era fortemente di attualità, parlarne era difficile, accettarlo ancora meno, affrontare un tale tema in ambito cinematografico sembrava impossibile, troppi i rischi, troppa la paura di offender qualcuno. Jonathan Demme ( non nuovo a queste tematiche ) prese le redini di un progetto tanto ambizioso quanto complesso nel 1993, non può essere considerato un "precursore" della tematica ( addirittura già affrontata da Fellini 30 anni prima ) ma certamente l'artefice di una equilibrata e super partes analisi non solo sull'omosessualità ma anche su quella immonda bestia che è il pregiudizio (dis)umano. Ritratto annebbiato e caotico di una società perbenista, intollerante e discriminante il titolo in questione sfoggia una rappresentazione magistrale, valida e lucida su una tremenda malattia e le sue agghiaccianti conseguenze fisiche e sociali, una finestra diretta non solo su un'evidente appassimento del corpo, ma anche dello spirito, un film polisemico, che affronta infatti la morte non solo di un uomo e della sua dignità ma anche della stessa collettività di cui fa ( ? ) parte. Per esser credibile questa "finzione filmica" necessitava di una star in grado di affrontare con divina devozione un ruolo così complesso, mai scelta fu più giusta, Tom Hanks riveste con incredibile realismo i panni del giovane Andrew Becket, brillante avvocato licenziato a causa della sua malattia. Un vortice di animalesca cattiveria e indicibile incomprensione sarà cornice di un film delicato e toccante, narrativamente tendente al prolisso e all'esagerazione, ma che c'entra appieno il bersaglio raggiungendo un alchimia perfetta tra dramma sociale e thriller giuridico. Menzione d'onore per una straordinaria colonna sonora firmata dal pluripremiato Howard Shore, che accompagna con naturale "dignità" ogni passo del film, a partire dalla canzone di apertura ( streets of Philadelphia di Bruce Springsteen ). Tutti, tutti dovrebbero vederlo, per capire, per RIFLETTERE ...
Disco eccezionale, anzi perfetto sotto il profilo video, una pulizia dell'immagine incredibile, nessun filtro o alterazione della pellicola originale, audio ottimo anch'esso
FILM 9
VIDEO 10
AUDIO 8,5