Mi spieghi gentilmente la caratteristica del medio che evidenzia Sonus Faber???
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Io, invece, non capisco come si continui ancora oggi a tirare in ballo vecchi stereotipi circa la qualità dei prodotti cinesi (o comunque provenienti da una certa area geografica), gridando allo scandalo se un prodotto non è realizzato nel proprio Paese, "perchè noi sì che siamo capaci a realizzare bene un prodotto, noi sì che abbiamo gli artigiani che con le manine d'oro".
Suvvia, cerchiamo di ampliare i nostri orizzonti, evitiamo di andare avanti a leggende metropolitane.
Se la stragrande maggioranza dei prodotti tecnologici attuali arriva da una certa area, e si tratta di prodotti con altissimo contenuto tecnologico non del giocattolini di plastica da 0,99 €, un motivo ci sarà, anzi due.
Il più ovvio è che costa meno farli realizzare da quelle parti, ma non perchè è paccottiglia messa assieme nello scantinato di una capanna, ma solo perchè sul costo finale non grava tutta una serie di costi presenti in altre aree, in primis quello della mano d'opera, poi quello della sicurezza, dei costi delle misure anti inquinamento, probabilmente quello del costo delle fonti energetiche, ecc., costi elevatissimi nei Paesi occidentali.
Molto probabilmente gli impegni relativi alle consegne sono rispettati, non essendoci imprevisti quali scioperi o dimostrazioni.
Che non sia giusto è cosa che non c'entra con il discorso puramente commerciale, sino a quando quei popoli non si daranno una mossa la cosa continuerà.
Un marchio potrebbe decidere di non far realizzare là i proprio prodotti, giusto.....e si troverebbe immediatamente fuori dal mercato rispetto ai propri concorrenti, triste realtà ma è così, pertanto chi glielo fa fare?
L'altro motivo è che in quelle aree si è arrivati ad un livello di competenza tecnologica pauroso e mano d'opera altamente specializzata ed anche tutti o quasi i componenti necessari sono prodotti in aree vicine, non c'è bisogno, ad esempio, di far arrivare i transistors dall'America per inserirli nell'ampli, anche quelli sono costruiti da quelle parti.
Non c'è solo la Cina, cambierebbe qualcosa se sul retro ci fosse scritto: made in Mexico, in Tahilandia, in India o in qualche piccolo stato del Sud America?
Senza nulla togliere agli "artigiani vicentini" non credo che un prodotto cambi di qualità se l'artigiano è nato e vissuto da un'altra parte, mi pare che la lavorazione del legno in Cina non sia poi tanto male.
C'è poi ancora il discorso del: "Se costa meno farlo allora devono venderlo a meno".
A parte che il costruttore potrebbe rispondere: "E perchè, io lo vendo a quel prezzo, se ti piace lo compri, se non ti piace, arrivederci e grazie lo stesso", forse la realtà è un'altra: se quel prodotto venisse realizzato in Italia probabilmente costerebbe di più e sarebbe fuori mercato, se si vuole essere competitivi, pur mantenendo invariati i propri standard di qualità, ci si deve comportare come i propri concorrenti: si fa costruire dove lo fanno gli altri.
Per finire, un'ultima precisazione: la realizzazione è cosa ben distinta dalla Ricerca e Sviluppo, questa è quella che fa la differenza, l'idea geniale alla base del successo di un prodotto è quella che conta, dove poi la stessa venga messa in pratica (seguendo le linee guida del progettista) è molto meno importante.
Ciao
Adesso, senza Denigrare ed Esagerare troppo....ma è un Fatto che le Toy hanno poco a che vedere con il resto della produzione SF.
Basta farsi un giro ad ascoltare le Altre.
@ TUTTI
Mi sembra che l'argomento di questa discussione, come da titolo, non sia la qualità di questo o quel modello Sonus Faber (e sicurememte esistono già discussioni dedicate).
Ciao
Hai Ragione, era per far capire che Indipendentemente da dove sono Costruiti i Prodotti possono essere Buoni o Meno......Io ho avuto un Valvolare Cayin che suonava Divinamente, ed è Costruito in Cina.
Al massimo si potrebbe parlare di costruito in Italia ma tirare in ballo maestri vicentini per un prodotto comunque fatto in serie mi sembra un po' esagerato.
Sicuramente gente che sa fare il suo lavoro e molto ben attrezzata come tante in Italia, ma quelli che sanno fare le cose a mano fanno altro.
Scusa ma paragoni un diffusore da scarsi 2000€ di listino(Toy) con una Cremona che ne costa se non sbaglio più del TRIPLO???
E normale che ci deve stare una differenza E NON SOLO SUI MEDI guai se non fosse così!!
State facendo dei paragoni con le sorelle non maggiori ma nettamente maggiori!!!
Fate il paragone con diffusori di qualsiasi altro marchio,italiana o straniera che sia nella fascia max dei 2000€ e poi ne riparliamo!
.....dalla serie,mi compro La "Classe A Mercedes" nooooo che schifo,non ha nulla a che vedere con la La Classe E di Mercedes....
ma non mi fate ridere,che paragoni!
Questa è l'ultima volta che ti rispondo....visto che siamo già stati avvisati.
Ma forse tu non hai capito cosa intendevo dire: TUTTE le Serie SF fino all'arrivo delle Toy (che per me è una serie prodotta solo per coprire una determinata fetta di mercato) erano caratterizzate da un suono senza compromessi ed una risproduzione della Gamma Media allo Stato Dell'Arte......perfino le Piccole Concertino.
Quindi non venire a dirmi che stò facendo Paragoni Stupidi....basta averle "Seguite" nel Tempo.
Ciao.
"Ma forse tu non hai capito"
LO DICI A QUALCUN ALTRO.....
Invito altri forumer a leggere quello che hai scritto e poi dire se"ho capito io male" o sei tu a fare paragoni stupidi(cosa che hai detto tu ripeto)o non ti sai esprimere,scegli te!
LCR e' una sigla che vuol dire Low Cost Region.
Tipicamente, per un americano questo vuol dire Cina, per un francese africa del nord, per un tedesco Europa dell'est.
Si va in LCR per risparmiare (Low Cost, per l'appunto) sul COSTO della produzione, ovvero Materiale, Lavoro, Trasporti.
Ora saltera' fuori il solito che parlera' di progettazione, marketing e altre robe... ficcatevelo in testa, con costo della produzione si intende il costo del singolo prodotto, calcolato sul posto da dove viene spedito.
Ovvero, se produco nei dintorni di Shangai una prodotto distribuito da Amsterdam, il costo della produzione e' rappresentato da Materiali a Shangai, lavoro a Shangai, imballo, stoccaggio, spedizione ad Amsterdam.
Detto questo, uno va in LCR se ritiene che da questo puo' generare maggior margine per prodotto, ovvero che il Cliente glielo riconosca.
Per le Venere, SF ritiene che la scritta "made in Italy" sul retro non sia una parte importante del prodotto (infatti c'e' scritto in piccolissimo made in china e la solita scusa che non vale nulla, ovvero designed in italy)
C'e' chi riconoscera' il prezzo chiesto e chi no
Io vivo all'estero.
Mi piace ascoltare la Tosca dalle mie Chario, magari bevendomi del buon vino (italico).
Per la scritta Made in Italy son disposto a pagare anche quei 100 euri in piu'.
C'e' invece chi non riconosce quei 100 euri.
L'importante e' che sian tutti felici, certo un po' fa girar le palle quando leggi le prove di diffusori "italiani", spacciati per italiani, su riviste estere, ma che di italiano non hanno nulla, e poi dire "ma hai letto la targhetta dietro?" e vedere gente che storce il naso... quello che dico io , e' che ognuno deve prendersi il coraggio delle sue scelte, non mascherarsi dietro a "designed in italy" o "engineered in italy" o razzate del genere.
è un discorso poco sensato, nel senso hai ragione ma sei destinato ad essere fregato se pensi all esempio dei divani fatto sopra.
sempre più spesso emergono in italia realtà tipicamente cinesi. piccoli appaltatori anonimi che producono in italia ma senza operai italiani e senza condizioni di lavoro italiane.
ci sonk gli artigiani vicentini che ti fanno un paio di scarpe su misura a 80 euro, prezzo riferito alla ditta e non al pubblico e poi ci sono dei cinesi a vicenza mal pagati che te le fanno a 14. Ma alla fine ti verranno vendute entrambe a non meno di 200 euro. 400 se ci aggiungiamo una griff media, 800 con una griffe elitaria.
duro ma vero.
tutto rigorosamente dichiarato made in italy