Visualizzazione Stampabile
-
c'è anche da dire che stiamo parlando di due album differenti, il terzo ed il quarto del gruppo in questione, ma non penso sia quella la ragione, anzi non mi stupisce quello che scrivi... da chi è edita questa ristampa? se si tratta di una di quelle da me citate non c'è da stupirsi... se un'altra dilla pure almeno fai un bel servigio ai più. anche se a questo punto non si sa più dove andare a sbattersi per trovare delle stampe degne di quelle "old style", a parte ovviamente msfl o simili, che hanno un prezzo non sempre accessibile! :)
peccato perchè secondo me comprare vinili nuovi è una cosa sensatissima! :confused:
-
É vero,sono due registrazioni fifferenti .
Il remaster é:
E/M ventures 2008.
-
purtroppo come capita spesso avranno baipassato il master direttamente da quella su CD. malcostume molto frequente! sembra che questo 3D stia sempre più per decretare la sentenza: "the winner is" vinili originali! :cool:
occasione persa per noi amanti del vinile di un suo ritorno competitivo al meglio, ovviamente senza generalizzare, ma par tanto essere così in molti casi. speriamo le Label se ne rendano conto e ricomincino a stampare con criteri degni, magari partendo dal master originale, fatto ben più importante del peso del vinile, 100, 180, 200 o 250 gr che siano... :(
i vinili Earmark non erano male, ma ahimè non ne vedo più in giro! :cry:
-
Il top del top erano i mai troppo rimpianti Mo-Fi (Mobile Fidelity Labs), vinili realizzati rigorosamente in analogico, riproducendo i nastri originali a mezza velocità
-
L'USURA DELLE RISTAMPE
domenica mi sono recato all'hi-fidelity ad assago e al di la delle impressioni sulla fiera in se ho avuto un interessante conversazione con un addetto ai lavori, nonchè ingegnere del suono dei verdena, il quale mi ha illuminato su una cosa della quale chiedo a voi conferma; parlando delle ristampe, e delle loro pecche rispetto agli originali, gli ho fatto notare, come già detto nel topic in questione della loro maggior sensibilità all'usura rispetto alle loro "mamme" :D, il tutto dopo averli fatto notare del master digitale, spesse volte preso dal cd, neanche facendone uno apposito, secondo lui questa peculiarità fa si che l'insieme braccio/testina si trovino delle frequenze molto diverse Da quelle analogiche abituali generando cattivo tracciamento e quindi da qui la maggiore usura di questi vinili ristampati; io ho sempre pensato fosse la cattiva qualità del materiale, ma mi interesserebbe una vostra opinione a riguardo.
@gattapuffina: in questa fiera ne ho acquistato uno, si tratta dell'album dell'85 dei tears for fears, "songs from the big chair", davvero notevole, planare al 100%, silenzioso, ottimo suondstage e gamma bassa calda e dinamica, posseggo la versione "normale" della loro casa discografica, non si discosta poi tanto, forse più dettaglio, solo una piccola pecca: nei primi minuti del primo brano side A ho assistito al salto del solco!!!!! mai successo nemmeno con dischi usuratissimi o ristampe da 4 soldi!!! ho controllato forse si tratta di una particella di polvere "fissa" sul disco. peccato però! :cry: :cry:
-
in effetti oggi i materiali come i vinili dovrebbero essere migliori visto che la ricerca scientifica và avanti (normalmente) non indietro,
quindi il pensiero secondo cui le frequenze sono diverse non è da sottovalutare,
ma io non ne so molto di cose tecniche, quindi lascio la parola.
-
eh si soffia ma considera che molti vinili li stampano nell'est europa.... repubblica ceca, fai una ricerca in rete su google scrivendo "gz vinyl quality" ne leggerai delle belle soprattuttuo sul forum steve hoffman.
ne possiedo alcuni e non suonano niente male, peccato che esteticamente siano inquietanti. su uno dei due lati, quasi sempre il B si trovano due strane strisce a forma di ferro di cavallo nella parte esterna del disco, come residui di stampa impolverati, una cosa assurda su un vinile nuovo... :cry:
BEH ma nesuno che voglia rispondere al mio quesito?? vi ho messo in crisi? :cool: :sofico:
ah sempre per la cronaca la già citata ristampa dei "the cure", disintegration, presenta quel marchio menzionato qua sopra, con annesse peculirialità sui vinili, l'ho ascoltata niente male, peccato che di fruscii in certi punti se ne sentono...vinili ammetto molto planari, ma certi marchi sulla superficie inquietano davvero.... voglio vedere tra trenta ascolti come si sentiranno! :nera:
-
Ciao Fugazi, posseggo anche io lo stesso disco dei Cure, per quello che ho letto la versione originale in vinile di Disintegration era conosciuta per la sua pessima qualita`, nettamente inferiore alla versione su CD. L'attuale ristampa non e` malvagia, anche se si potrebbe far meglio, il fatto che sia stata edita su 2 supporti separati gioca a suo favore (meno tracce per lato = maggior qualita`), ascoltando il cd non e` che la situazioni migliori per cui ipotizzerei una bassa qualita` gia` alla base, in effetti i Cure non sono mai stati conosciuti per una loro produzione "audiofila" (uso come riferimento gli Steely Dan, Joe Jackson, i Tears For Fears, i Supertramp)...
Per quanto riguarda l'acquisto di vinili anche io ritengo buona regola l'acquisto dell'originale, se si riesce prima o seconda stampa, i vantaggi sono molteplici, oltre al fatto di avere una edizione in gatefold (spesso le prime stampe sono edite in questo formato) spesso si trovano anche copertine interne piu` robuste, con foto, testi, talvolta poster e altri "gadget" che nelle edizioni successive non sono piu` presenti.
Un discorso a parte sono i vinili usciti tra la fine degli Anni 80 e la prima meta` degli Anni 90, spesso con l'etichetta A&M, se sono a 50g e` gia` tanto, si piegano solo a tenerli in mano... mi e` capitata una edizione di "The Dream Of The Blue Turtles" (primo disco di Sting dopo l'esperienza Police), a un primo esame visivo il disco sembrava il classico NM (NearMint), una volta messo sul piatto sembrava che Sting suonasse nell'appartamento di fianco, in pratica il disco era stato ascoltato talmente tante volte su un impianto di bassa qualita` (sicuramente con un braccio totalmente starato) che i solchi si erano praticamente "drizzati", col risultato che il suono era diminuito drasticamente.
Ultimo esempio: ho recentemente acquistato l'edizione a 180g di "The Nightfly", capolavoro di Donald Fagen di cui possiedo anche l'originale (comprato da ragazzo) che iniziava a mostrare i primi segni di cedimento... fortunatamente lato vinile nulla da eccepire, in effetti il disco in questione e` considerato un punto di riferimento, peccato che in questo caso la digitalizzazione avesse interessato la copertina, che risulta decisamente meno definita dell'originale.. ovvio, fisime da collezionista, nulla di drammatico.. :)
- Alex
-
Ti ringrazio molto per la risposta, cominciavo a credere che questo interssante 3D stesse per finire in basso... :cry:
si in effetti non suonerebbe male la ristampa di quel disco, ma indubbiamente ci sono dei contro; è vero che doppio vinile significa più informazione e qualità, ma allo stesso modo... escamotage per far tirar fuori quattrini?? al di la della mia opinabilissima idea, hai notato quei segni sui lati B dei due vinili?? strane righe a ferro di cavallo su entrambi i fianchi?? lo trovo poco tollerabile per un vinile NUOVO!! :ncomment:
riguardo al discorso di fine anni 80 dei vinili metti carne al fuoco, nel senso che è un bell'argomento! anzi, avevo letto da qualche parte del contrario, cioè che vista la crisi che stava per uccidere, ahimè, il vecchio discone molti produttori si erano messi a fare sul serio con incisioni in DMM (direct metal mastering - teldec), per migliorarne la qualità. difatti molti vinili da me posseduti targati dal 1987 in poi presentano Quel marchio, e suonano molto bene anche se talvolta sono usuratissimi... :boh:
riguardo le copertine nelle ristampe mettono copertine apribili anche quando non lo erano mai state, la cosa mi infastidisce, è un altro snaturamento e forse un'altra scusa per farti spendere qualche euro in più pro-packaging!
-
Citazione:
Originariamente scritto da
FUGAZI86
... difatti molti vinili da me posseduti targati dal 1987 in poi presentano Quel marchio, e suonano molto bene anche se talvolta sono usuratissimi ... [CUT]
Infatti, straquoto !
Personalmente ho notato anche un' altro "fenomeno".
I livelli di incisione diversi trà la produzione corrente e quella di un tempo ... :(
-
Ciao a tutti,
ho un dubbio e ne approfitto per 'riesumare' questa discussione.
ho letto su un sito un ottima recensione del vinile beggars banquet degli Stones ristampa ABKCO (su T*T a**io, spero non me ne vogliate per la citazione al sito ma altrimenti non so proprio come spiegarmi), e allora preso dalla voglia di sentirla ho ordinato il disco, in un noto sito online di vinili e musica d****gs....ma...c'è sopra scritto stampa in west germany e non mi sembra abbia affatto degli anni sulle spalle. tenuto bene? forse, non so.
il fatto è che si suona bene, ma poi riandando a vedere sempre sullo stesso sito ho scoperto che ne vendevano anche un altra stampa dove non c'è scritto in west germany sempre della ABKCO...ora la domanda..o più di una.
come faccio a sapere qual'è la ristampa usata della recensione?
oppure ne esiste una sola e le altre (come la mia) sono dei 'falsi'?
oppure ci sono più ristampe ed è una cosa normale avere quelle in west germany (ho ordinato più di un vinile con condizioni pari al nuovo e su tutte c'era scritto stampate in west germany ( salvo 2 che erano palesemente vecchi), compreso il vinile di Brothers in arms, che non sembrava affatto avere 30 anni quella copertina ma anzi sembrava appena uscita da una stampante fresca come una rosa.)
potreste gentilmente delucidarmi su quale cavolaccio di stampe dovrei indirizzarmi? ovvero, non so se mi riesco a spiegare. ma se voglio proprio sentire il vinile recensito da uno piuttosto che da un altro, come faccio a essere sicuro di non capitare in un fake?
le stampe west germany come sono e perchè esistono? sono cmq prese da master originali? o copie 'clandestine' di vinili originali?
mi conviene riprendere l'altra stampa di beggars banquet? o tenere questa?
scusate il romanzo scritto ma davvero al sesto vivnile mi vengono dei dubbi e non avendone di soldi non voglio buttarne ;)
Grazie in anticipo.
-
-
Non sono proprio d'accordissimo con voi.
Non è sempre vero che le ristampe suonano peggio degli originali.
La prima distinzione da fare innanzi tutto è il master originale. Ci sono artisti come i Led Zepplin ad esempio la cui particolarità non è certo la qualità della registrazione. Ovvio che quando si mette le mani su registrazioni già non buone il risultato è che si faceva meglio a lasciare le cose com'erano.
La MOV non fa assolutamente robe da evitare come la peste.
Ho le stampe sia originali sia MOV di dischi come Kind of Blue, Day&Night, Bush Doctor, MFSB, Jefferson Airplane e altri e vi posso garantire che hanno una timbrica e una dinamica molto più possente rispetto alle stampe originali.
Ci sono delle case come da DOL, QRP, RTI che sono da evitare come la peste veramente, ma altre come MOV, Rhino, Black danno la possibilità di ascoltare musica superbamente senza svenarsi per stampe originali.
-
Ho letto con interesse questo thread e a distanza di mesi dall'ultimo post la situazione non è cambiata. A mio modesto parere l'incremento degli appassionati del vinile ha invogliato le Case Discografiche a ritornare a realizzare album anche in formato vinile, partendo però da supporti digitali e con dischi da 180 gr.
Nella stragrande maggioranza dei casi però il vinile offre una pessima qualità di riproduzione.
Ad esempio, recentemente ho acquistato l'ultimo disco dei Black Keys, El Camino e di Adele; dischi inascoltabili.
Speriamo che a breve vengano prodotti dischi con una musicalità e durata della planaritá similare a quella di un tempo.
Mi dispiacerebbe molto dover unicamente acquistare musica contemporanea su supporti ottici o musica liquida, per ascoltarla bene.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
DavideCosi
Ciao a tutti,
ho un dubbio e ne approfitto per 'riesumare' questa discussione.
ho letto su un sito un ottima recensione del vinile beggars banquet degli Stones ristampa ABKCO (su T*T a**io, spero non me ne vogliate per la citazione al sito ma altrimenti non so proprio come spiegarmi), e allora preso dalla voglia di sentirla ho ordinato il disco, ..........[CUT]
Ciao Davide, innanzitutto voglio eliminare i tuoi dubbi riguardo alla copia in tuo possesso, e` una onestissima ristampa credo degli anni 80, e a meno che tu non abbia sentito degli evidenti problemi di ascolto direi che la puoi tenere e usare senza alcun patema d'animo.
Riguardo a come capire che stampa stai acquistando: sul sito da te menzionato vengono riportate per ogni stampa l'anno di pubblicazione, se non hai cancellato le mail che il sito ti invia durante l'acquisto puoi comodamente risalire alla pagina in cui si fa riferimento alla copia in tuo possesso. Le informazioni in genere sono molto esaurienti, per le stampe piu` "importanti" vengono anche riportati i codici incisi sul runout (la striscia interna di vinile dentro all'etichetta centrale del disco) che in genere sono univoche rispetto alla stampa. Le stampe fatte in West Germany sono ottime stampe, in genere io mi muovo con queste priorita` di qualita`:
1) 1st Press (in genere UK o USA)
se non si trova o costa troppo:
2) 1st Press Japan (le migliori stampe in assoluto, sono sempre accompagnate da corposi inserti, vinile PERFETTO)
se non esiste e/o costa troppo:
3) ristampa successiva, se reperibile a prezzi umani meglio una MFSL, altrimenti "cum grano salis" scelgo una 180g attuale, facendo attenzione che NON sia rimasterizzata digitalmente.
Comunemente si da' per scontato che QUALITATIVAMENTE le stampe migliori siano le UK, seguite dalle USA, poi di seguito le Francesi, le Tedesche (West Germany) e poi le Olandesi e in fondo le stampe dell'Europa dell'Est. Le stampe Italiane in genere non godono di grande considerazione, a meno che non si tratti di artisti italiani degli Anni 60, i dischi della Fonit Cetra io li ho sempre trovati ottimi. Ripeto, e` un discorso relativo alla qualita` di stampa, a livello collezionistico il discorso cambia drasticamente, una copia Jugoslava talvolta ha un valore piu` alto della omologa copia Inglese, anche se ha una qualita` di stampa inconfrontabile.
Per quanto riguarda Beggars Banquet nella fattispecie: sui vari siti di recensioni discografiche spesso viene riportata la famosa copertina con il muro del bagno con incise delle scritte:
https://upload.wikimedia.org/wikiped...ar_Banquet.jpg
questa NON e` la copertina originale, o meglio: lo sarebbe voluta essere, ma venne subito censurata e sostituita con una copertina bianca:
http://www.amiright.com/album-covers...rs-Banquet.jpg
che e` quella usata per tutte le prime stampe. Le stampe che riportano la copertina del bagno sono tutte ristampe degli Anni 2000 (in CD dal 1984). Per cui se uno volesse anche solo partire da qua ATTENZIONE a che copertina si ha.
- Alex