E del diritto di recesso per prodotto non confacente le aspettative ci si può avvalere entro una settimana dalla data d'acquisto.
Ma chiedere se sia possibile una deroga non ti costa nulla
Ciao, Enzo
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E del diritto di recesso per prodotto non confacente le aspettative ci si può avvalere entro una settimana dalla data d'acquisto.
Ma chiedere se sia possibile una deroga non ti costa nulla
Ciao, Enzo
Secondo me dipende dall'ampli, in quanto qualche mese fà, avevo postato lo stesso problema per poi capire alla fine che dipendeva dal pre DENON, che mi era stato prestato da un amico come muletto, questi in effetti mi faceva ronzare di brutto i diffusori posteriori e un pò il centrale, sopratutto quando guardavo SKY, poi non appena sono rientrato in possesso del mio pre KRELL HTS, il tutto magicamente è sparito.
Grazie per le risposte.
Cerco di inquadrare il discorso sotto un altro punto di vista.
Come detto in precedenza, questo non è il primo azur 350 a che mi da problemi. Al primo (acquistato a meta ottobre), nella prima ora di utilizzo si guastò un led che segnalava l'ingresso cd, quindi lo riportai subito indietro. Il negoziante mi disse che era riparabile ma c'era da aspettare (non aveva altri azur in negozio). Visto che poi i tempi di attesa si allungarono, mi diede anche un ampli in sostituzione fino a che non rientrava il mio (molto gentile). il problema è che per un led ho dovuto aspettare un mese, e alla fine il negoziante mi ha dato un altro azur 350 a.
L'azur che ho adesso l'ho preso a fine novembre. Non penso che possa avvalermi del diritto di recesso visto che vale 7 giorni ma questo non è un problema.
Se ho aspettato 1 mese per un semplice led figuriamoci per risolvere (se possibile) i problemi che ha questo, quindi se c'è da aspettare molto , vedrò di prendere un altro amplificatore
Grazie per i consigli
Oggi sono andato a firenze dal mio negozio di fiducia e posso dire alla fine che ciò di cui abbiamo discusso ieri, era un "falso problema". Vi spiego come è andata
Ho esposto il problema e abbiamo fatto alcune prove per capire l'entità dello stesso. Il cambridge ha manifestato le stesse cose che avevo sentito a casa mia, ma il negoziante mi ha detto che ciò non era un problema o un difetto, perchè sia il ronzio, sia la diafonia, rientravano nei limiti. Mi ha detto anche che è il progetto dell'ampli che da luogo a questi fenomeni, e che gli stessi fenomeni sono presenti in molti amplificatori anche di fascia superiore al mio .
Infatti per farmi capire meglio, mi ha mostrato altri 2 amplificatori: Un exposure 3010 S e un marantz ki pearl lite
Abbiamo fatto le stesse prove e, strano ma vero, entrambi gli amplifcatori in questione hanno manifestato gli stessi fenomeni (ronzio e diafonia) del mio. Addirittura l'exposure mostrava un ronzio maggiore rispetto al mio o al marantz
Sono rimasto molto stupito da ciò. Il negoziante mi ha detto che tutto ciò è normale, la cosa importante è che questi fenomeni rimangano circoscritti in determinati limiti, ossia non devono essere risultare evidenti.
Quindi dopo aver fatto queste prove e dopo aver capito che tutto rientrava nella normalità mi sono tenuto l'azur.
@ Nordata
ieri hai scritto:
"Per quanto riguarda la questione del segnale di in ingresso udibile in un altro è un fenomeno che si chiama "diafonia" e trae origine dal come è realizzato l'ampli: scarsa cura nel layout dello stampato, scarso disaccoppiamento delle alimentazioni, se si unisce a questo problema quello del fruscio di fondo direi che non mi sembra un ampli di gran qualità; scusa se sono franco ma sono i requisti minimi per un apparecchio che si fregia della dicitura "Hi-Fi" "
Non per fare polemica, ma dopo le prove che ho fatto oggi vorrei che mi spiegassi il tuo concetto. Quindi secondo te sia l'exposure che il marantz, visto che presentano questi fenomeni, non sono prodotti di qualità e quindi non hi fi?
Posso assicurare che in amplificatori e componenti hi-fi ben progettati e realizzati la diafonia è del tutto impercettibile anche a volume massimo ed il ronzio di fondo anche.
Comunque, possono essere piacevoli all'ascolto anche amplificatori un po' meno perfetti, ovvero, con un po' di diafonia e rapporto segnale/rumore non dei più elevati.
Ciao, Enzo
Sono d'accordo con te, ma quindi secondo te amplificatori come i sopracitati exposure e marantz non sono ben progettati perhè presentano questi fenomeni?
Vorrei capire un attimo perchè sono un pò confuso (causa inesperienza in merito). Oggi mi è stato detto dal negoziante che alcune marche costruiscono e progettano volutamente amplificatori in questo modo. (anche marche blasonate). Mi parlava per esempio di un amplicatore della yba che costava circa 20000 € e presentava questi fenomeni.
Per questo vi chiedo spiegazioni visto che ho poca conoscenza del settore
Grazie
Lo scopo del progetto di un'apparecchiatura audio dovrebbe essere quello di ottenere, tra le altre cose, un segnale in uscita meno sporcato possibile da rumore ed interferenze di varia natura. Dubito che siano scelte progettuali quelle di ottenere apparecchiature rumorose in quanto non avrebbe senso alcuno. Penso che un amplificatore da 20000 € che non garantisce certe caratteristiche lo lascerei lì dov'è. Tieni conto del fatto che, per definizione, la dinamica è funzione inversa del rapporto segnale/rumore.
Ciao, Enzo
Credo che l'ottimo Enzo66 abbia già risposto ai tuoi dubbi, non posso che ribadire, un ampli che si definisce Hi-Fi (a stato solido) deve avere un rumore di fondo (fruscio) talmente minimo da essere udibile solo appoggiando l'orecchio al tweeter e con il volume al massimo, di ronzio, invece, non ce ne dovrebbe essere nemmeno l'ombra.
Entrambe le prove dovrebbero essere fatte con l'ingresso chiuso su una resistenza di basso valore, ad esempio 600 Ohm, per evitare che i cavi collegati falsino la prova.
Se leggi i valori indicati per il rumore di fondo e la diafonia degli ampli moderni (ed anche di molti un po' vecchiotti ma seri), vedrai valori in dB che, praticamente, equivalgono al silenzio.
Se un ampli presenta del rumore udibile come hai descritto tu, che sia la marca Alfa o la marca Beta, ha un problema od è scarso, se poi un venditore dice che va bene così, perchè li ha in negozio e li deve vendere, me ne farò una ragione.
Ovviamente l'ambiente in cui avviene la prova e relativa rete elettrica devono essere privi di disturbi elettromagnetici o a radiofrequenza (ad esempio presenza di dimmer o lampade fluorescenti installate non proprio a regola d'arte).
Stesso discorso per la diafonia, anche se qui la cosa è meno importante, specialmente se si utilizzano giradischi, le testine magnetiche non hanno mai una diafonia elevata, qualsiasi ampli avrà facilmente valori migliori.
Ciao
Comunque quando io parlavo di rumore udibile (e probabilmente è colpa mia perchè sono stato poco chiaro) parlavo di un rumore udibile solo se metto l'orecchio vicino al tweeter.
Comunque grazie sia a te (nordata) sia a enzo per la disponibiltà e per i chiarimenti
a me era parso chiaro fin dal primo messaggio;).Citazione:
parlavo di un rumore udibile solo se metto l'orecchio vicino al tweeter.
E' la diafonia (fenomeno che non conoscevo e ringrazio Nordata per la definizione sempre chiara e impeccabile) che mi lascia perplesso.
sarebbe a questo punto interessante conoscere quanti/quali apparecchi soffrono di questo fruscio. Potrebbero esserci dei risultati curiosi.
Ciao
Su amplificatori anni 70 e 80, diafonia e rumore di fondo erano all'ordine del giorno, eppure molti suonavano splendidamente. Addirittura con i registratori a cassette, bisognava conviverci con il rumore di fondo. Se alzando l'ampli al massimo avverti un leggero soffio ai diffusori, altrimenti non avvertibile anche nei pianissimo orchestrali con un volume pari ad un terzo (0re 9-10) perchè preoccuparsene?.
Il Cambridge Azur 350A è un ottimo amplificatore ma è sempre un "entry level", quindi suscettibile di poter aver leggeri problemi di soffio e diafonia; inoltre quanti di voi ascoltano una sorgente mentre ne sta suonando un'altra?
Vero è che qualche prodotto puo uscire difettoso (vedi il post che riguardava appunto il problema riscontrato al mio ampli), ma il tuo non mi sembra un difetto talmente grave da dover mandare un ampli in assistenza.
Per quanto mi riguarda, ora ho un amplificatore (il Cambridge 651A) che funziona a dovere, ma non mi sono mai preoccupato di andare a mettere l'orecchio ai diffusori per sentire se c'è il soffio oppure no. Della serie quando i problemi uno se li vuole proprio andarseli a cercare... Metti un bel CD o un bel vinile e goditi la musica...e vedrai che il soffio scompare!
Si si, ma infatti dopo aver fatto le prove al negozio, ho capito che tutto rientrava nella normalità (come hai detto te il 350a e pur sempre l'entry level della cambridge, quindi ci sta che manifesti qualcosa del genere)
Comunque ieri facendo qualche prova ho scoperto che se attacco direttamente l'ampli alla presa di corrente (anzichè attaccarlo alla ciabatta filtrata), il ronzio sprisce completamente. (rimane del fruscio ma avvertibile solo se attacchi l'orecchio al tweteer e alzi il volume al max). Probabilmente la ciabatta "disturba" l'ampli.
Grazie del consiglio, da ora in poi ascolterò molta musica!!!
Il "fruscio" può essere fisiologico e non si può fare nulla in proposito, per lo più è rumore termico generato all'interno dei componenti, sia attivi che passivi (resistenze), il "ronzio", invece, è indice di un problema e se sempre presente ha probabilmente origine nel progetto/costruzione, pertanto ineliminabile, se compare in determinate occasioni o dopo un po' di tempo è indice di qualche problema interno all'ampli o esterno (collegamenti, influenze da altre apparecchiature, anelli di massa).
Il primo, se il prodotto è economico si può tollerare, il secondo, no.
Giusto a titoli di informazione, negli anni 70/80 rumore e diafonia non erano affatto all'ordine del giorno, ovvero lo erano negli ampli economici o "popolari", quelli seri erano perfettamente silenziosi ed anche alcuni a valvole lo erano quasi del tutto.
Ciao
Hai fatto bene a puntualizzare, infatti io intendevo proprio l'entry-level anni 70-80; era appunto riferito alla classe dell'apparecchio in oggetto. Mi ricordo i Pioneer Sa 608-610, ma anche molti altri economici di allora che nonostante questi piccoli difetti, suonavano alla grande.