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Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Avendo invece il fonometro non ci sono probemi, si regolano tutti i livelli in modo che siano uguali riproducendo il segnale test.
Poi, volendo, si può aumentare leggermente il livello dei surround, per aver più coinvolgimento, ma senza esagerare.
Non si può non considerare una x-curve (o house curve come volte chiamarla).
E' indispensabile per compensare la perdita di sensibilità del nosro udito alle basse frequenze e comunque in generale il suono prende vigore ed aumenta il piacere d'ascolto.
Delle x-curve ce ne sono tante di già prestabilite, ma ognuno si può creare la propria in funzione dei propri gusti.
In genere per godere appieno della musica moderna è consigliabile avere 6-8db in più dai 60hz in giù (alle volte anche di più in funzione della stanza, di equalizzazione presente o meno, del genere di musica e dalle spl che si vogliono o si possono tenere).
Molti utilizzano anche un leggero peak di alcuni db intorno ai 10khz, questo aiuta ad aprire il suono ed aumentare il livello di dettaglio.
Alcuni diffusori (vedi JBL, B&W diamond ad es.) hanno già di suo questo tipo di risposta e quindi il tutto è anche da valutare in funzione dei propri diffusori.
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Citazione:
Ho voluto semplificare al massimo, toccando solo i punti base.
Ho inserito qualche "complicazione" solo per far capire che ci sarebbe da considerare dell'altro (non avevo dubbi sul fatto che tu stessi semplificando il discorso) e....se uno vuol complicarsi la vita sa da dove iniziare ;)
Citazione:
E' indispensabile per compensare la perdita di sensibilità del nostro udito alle basse frequenze
La house curve (in hi-fi) è legata alla risposta in campo riverberato e non ha molto a che fare con la scarsa sensibilità dell'orecchio alle frequenze basse (questa scarsa sensibilità dovrebbe essere già "inclusa" nella registrazione altrimenti sarebbe un po' complicato per un orchestra "pompare" :) i bassi per adeguarli alla sensibilità dell'orecchio ;) ).
Questo a livelli "reali", siccome in molti, praticamente quasi tutti, i livelli reali se li sognano allora si da un boost più o meno variabile a seconda dei normali livelli di ascolto in aggiunta ai propri gusti che poi coincide con:
Citazione:
e comunque in generale il suono prende vigore ed aumenta il piacere d'ascolto
Quando si tara il volume del sub non dovremmo preoccuparci più di tanto della house curve (sempre se cerchiamo una taratura hi-fi).
Questo fino a quando parliamo di taratura "strumentale", quando passiamo a quella reale, allora aumenteremo, a piacere, il volume del sub per adeguarlo ai normali livelli di ascolto e ai propri gusti sapendo che se aumentiamo oltre i 4-5db (con sub tagliato a 80Hz) a volumi di ascolti medi stiamo quasi sicuramente uscendo dall'hi-fi e entrando nel my-fi.
Ciao.
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Originariamente scritto da chiaro_scuro
...sapendo che se aumentiamo oltre i 4-5db (con sub tagliato a 80Hz) a volumi di ascolti medi stiamo quasi sicuramente uscendo dall'hi-fi e entrando nel my-fi.
PAROLE SANTISSIME ;)
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Qui si sta parlando di come installare al meglio un sub (discorso però estendibile a tutto l'impianto), non di come farlo suonare in modo che piaccia a chi lo ascolta e si adatti ai suoi gusti musicali a seconda del tipo di musica.
Probabilmente l'effetto che citi, ovvero la scarsa linearità dell'orecchio umano alle diverse frequenze in relazione al livello del suono percepito è quello conosciuto da un bel po' di decenni come Fletcher-Munson, dal nome di chi lo ha studiato.
La sensibilità dell'orecchio ai bassi livelli è massima nella parte di frequenze che, guarda caso, corrispondono a quelle della voce umana, 300-3000 Hz circa, e si va a linearizzare man mano che aumenta il livello del suono che si sta ascoltando.
Proprio per cercare di compensare questo fenomeno gli ampli erano forniti, in passato, del controllo di "loudness", che lo compensava in modo dinamico introducendo una curva opposta, che variava al variare della posizione della manopola del volume.
Regolazione fatta scomparire dagli "audiofili", non sia mai che si sporchi il segnale, meglio tenersi delle attenuazioni favolose; ho letto su una rivista del settore che ora pare si stia rivalutando (non è mai troppo tardi).
Pertanto, se si installa un impianto in un ambiente domestico (in una discoteca sono d'accordo con e, guarda caso, l'ho anche fatto :D) si deve cercare di farlo in modo che la sua risposta sia la più lineare possibile, in ogni caso la base da cui partire è quella.
Se si guarda un film la colonna sonora deve essere quella voluta dal regista ed autore delle musiche, se poi io voglio mettere i bassi e gli acuti a palla, perchè mi piace così (cosa assurda, ma i gusti sono gusti, c'è chi ascolta il tumpf tumpf monocorde di moltissimi impianti car ed è convinto che quella sia la vera musica).
Discorso ancor più vero se si ascolta musica, lo scopo dell'Hi-Fi è quello di cercare di riprodurre l'evento musicale il più possibile simile all'originale, che fosse dal vivo o in studio.
Se il basso, nel contesto di una esecuzione, ha un certo livello rispetto agli altri strumenti, nella riproduzione deve avare lo stesso rapporto.
Certo, posso anche usare un filtro parametrico, tirarlo fuori ed esaltarlo al massimo, nessuno me lo vieta, ma qui si parla di H-Fi, non di discoteca o, men che meno, di My-Fi.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da nordata
il tumpf tumpf
:D :D :D :D :D :D
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Originariamente scritto da chiaro_scuro
La house curve (in hi-fi) è legata alla risposta in campo riverberato e non ha molto a che fare con la scarsa sensibilità dell'orecchio alle frequenze basse (questa scarsa sensibilità dovrebbe essere già "inclusa" nella registrazione altrimenti sarebbe un po' complicato per un orchestra "pompare" :) i bassi per adeguarli alla sensibilità dell'orecchio ;) ).
Questo a livelli "reali", siccome in molti, praticamente quasi tutti, i livelli reali se li sognano allora si da un boost più o meno variabile a seconda dei normali livelli di ascolto in aggiunta ai propri gusti che poi coincide con:
Ciao.
Sai benissimo che non è così, le registrazioni sono le cose più diverse e disparate che ci possano essere e lungi da chi è in sala di registrazione (io ogni tanto ci sono...;) ) tentare di compensare la perdita di sensibilità dell'orecchio umano, anche perchè siamo tutti diversi e sarebbe impensabile fare qualcosa che vada bene per tutti.
Si guardano altre cose e non sto qui a dilungarmi in noiosi tecnicismi.
Non sto nemmeno a disquisire quello che è hi-fi o audiofilo o meno perchè non ne usciremmo più, oggettivamente una taratura flat incontra il gusto di pochissimi che di solito ascoltano cose molto particolari.
La mia premessa infatti verteva sul discorso di partire dal presupposto di fare una taratura che fosse piacevole con la "musica moderna", cioè quella dove regna l'elettronica.
Io non ascolto classica e quindi non saprei come una x-curve possa intervenire con registrazioni di questo genere, ma ti assicuro che ascoltare anche solo un cd di Pink Floyd con un settaggio flat è avvilente tanto da buttare l'impianto fuori casa.
Siamo nell'ambito del soggettivo ovviamente e quindi non esiste una ragione assoluta, esistono solo idee e opinioni di come una cosa potrebbe andare meglio di un'altra.
La dimostrazione del mio ragionamento viene anche dal fatto che le tracce compresse dei film hanno la traccia LFE aumentata di 10db.
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Originariamente scritto da scomed99
...ma ti assicuro che ascoltare anche solo un cd di Pink Floyd con un settaggio flat è avvilente tanto da buttare l'impianto fuori casa...
io invece mi sento tutt'altro che avvilito quando lo faccio, anzi... ASCOLTO MUSICA.
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Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Qui si sta parlando di come installare al meglio un sub (discorso però estendibile a tutto l'impianto), non di come farlo suonare in modo che piaccia a chi lo ascolta e si adatti ai suoi gusti musicali a seconda del tipo di musica.
Ciao
Non sto dicendo il contrario, il fatto di installare il sub come hai detto tu è la regola e il punto di partenza, il mio discorso andava semplicemente oltre, perchè sono convinto che se il ns amico che sta cercando di tarare il sub si limita alla regola rimarrà probabilmente deluso del risultato finale.
La mia era una semplice considerazione che poteva mettere una pulce nell'orecchio.
Guarda la cosa più semplice è lanciare il classico sweep da 20 a 20000hz per capire cosa succede, io sarò ormai sordo, ma con una taratura flat (davvero flat e non con room gain vari) dopo i 50hz il livello del segnale lo sento abbassarsi sensibilmente per scomparire quasi a 25hz.
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Mi sembra che tu stia confondendo il settaggio dei livelli di un impianto, che è l'oggetto di questa discussione, anche se era limitata al sub, che devono essere uguali,. salvo poi piccoli ritocchi, tipo quello dei surround o del centrale, per ascoltare meglio i dialoghi, con la correzione ambientale, che è tutta un'altra cosa.
Nessuno ha mai detto che la curva cui si deve tendere in fase di correzione deve essere il più possibile lineare, anzi.
La maggior parte degli autori concorda con una curva che sia leggermente calante man mano che si sale di frequenza.
Questo però non vuol dire che ci devono essere campane sparse quà e là per enfatizzare o ridurre questo o quel range di frequenze.
Io ho ascoltato i Pink Floyd ed altri su impianti e con diffusori che erano, per quanto possibli, lineari (oltre che molto costosi e molto validi) e ti posso assicurare che l'ascolto era emozionante, non c'era assolutamente bisogno di fare variazioni "ad personam". (questa l'ho già sentita :D).
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da baffonso
io invece mi sento tutt'altro che avvilito quando lo faccio, anzi... ASCOLTO MUSICA.
E io sono contento :)
Non esistono delle regole scritte, ognuno ha i propri punti di riferimento che giustamente segue, e il bello è proprio questo.
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Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Io ho ascoltato i Pink Floyd ed altri su impianti e con diffusori che erano, per quanto possibli, lineari (oltre che molto costosi e molto validi) e ti posso assicurare che l'ascolto era emozionante, non c'era assolutamente bisogno di fare variazioni "ad personam". (questa l'ho già sentita :D).
Ciao
Non voglio polemizzare, intendi la mia domanda: questi impianti che hai ascoltato erano equalizzati? in che ambiente suonavano?
Puoi dire come erano composti?
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Citazione:
lungi da chi è in sala di registrazione (io ogni tanto ci sono... ) tentare di compensare la perdita di sensibilità dell'orecchio umano, anche perchè siamo tutti diversi e sarebbe impensabile fare qualcosa che vada bene per tutti.
Infatti non devono compensare proprio niente.
Dicendo che la compensazione è dentro la registrazione dicevo semplicemente che sarà la partitura a mantenere il suono piacevole e non è che un'orchestra quando suona piano può "pompare" i bassi per farci recuperare la sensibilità persa. Insomma, volevo solo dire che non è compito dell'impianto pensare alla sensibilità dell'orecchio come non lo è per il musicista che suona. La compensazione della sensibilità dell'orecchio spetterà all'impianto, e capita spesso, solo quando non ascoltiamo a volumi "reali" (purtroppo si dovrebbe variare la taratura a seconda di quando siamo distanti dal volume di riferimento della registrazione...pura utopia in campo hi-fi).
L'house curve (hi-fi) non viene "seguita" per compensare le deficienze di sensibilità dell'udito ma perchè in ambiente il campo riverberato e quello diretto mescolati insieme ci fanno sentire un suono "lineare" quando dai 400-1000Hz ai 20.000Hz la curva decresce dolcemente di 3-6db (è molto più complesso ma rende bene l'idea di quello che volevo dire).
Questo ci dice che sotto i 400Hz una risposta lineare viene percepita come lineare e quindi un sub deve suonare allo stesso livello dei diffusori nell'intorno del punto di incrocio (intorno molto ampio, 2-3 ottave, visto che di solito non si taglia oltre i 120Hz).
In questo modo una registrazione riprodotta allo stesso livello dell'evento reale verrà percepita con lo stesso equilibrio tonale dell'evento indipendentemente da quanto forte era il livello live. Il problema sorge quando il livello live è alto e l'impianto viene fatto suonare più piano e solo allora che noi dovremmo compensare il deficit uditivo.
Purtroppo faccio fatica a spiegarmi, spero di esserci riuscito.
Ciao.
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Allora questa house curve l'accendiamo o no?
:D
Fammi contento, prova con l'impianto equalizzato flat a lanciare uno sweep 10-1000hz a 75db e dimmi se è tutto perfetto.
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Forse non mi sono spiegato bene: se faccio la sweeppata dentro il mio ambiente avrò un curva abbastanza piatta da 30 a circa 300-400Hz e poi dolcemente la vedrò scendere di 3-4db ai 4-5KHz per poi risalire un po' fino 20KHz (impianto "equalizzatissimo" con target psicoacustico) ma questa non sarà così per compensare il deficit di sensibilità dell'orecchio ma perchè così il nostro orecchio sente "lineare" quando un l'impianto suona in un normale ambiente in cui al suono diretto si mescola quello riverberato. Questa curva (già non lineare alla misura) dovrà essere modificata per compensare il deficit uditivo al variare della pressione sonora solo se ascolterò a volumi più alti o più bassi di quelli di riferimento della registrazione (che purtroppo non conosciamo).
Ora ti faccio un'altra domanda: fai la sweeppata del tuo impianto e vedi cosa succeda nel range 2000-20000Hz se finestri la risposta all'impulso di 2-3 ms. Ci scommetto che, se hai un impianto ben equalizzato che suoni all'orecchio come lineare, invece di vedere la risposta calante la vedi lineare.
Citazione:
prova con l'impianto equalizzato flat a lanciare uno sweep 10-1000hz a 75db e dimmi se è tutto perfetto
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Il target psicoacustico all'orecchio suona lineare e ti svelo un segreto....sale così tanto ad alta frequenza non perchè l'orecchio è deficitario ma perchè a quelle frequenze la mia stanza è molto poco riverberante e quindi per sentire lineare devo avere una risposta lineare perchè praticamente il campo riverberato quasi quasi è assente (c'è un altro motivo che comunque è quasi una conseguenza di questo che ti ho descritto). Oltre i 16KHz la risposta è calante per effetto dello smoothing a 1/6 di ottava altrimenti, senza smoothing, sarebbe lineare e crollerebbe, per scelta, oltre i 20KHz.
Ciao.
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Non mi sono spiegato bene io, dicevo che sensazioni hai, non parlo delle misure.
Con quella risposta se la percezione che hai dei 30hz è uguale a quella che hai a 1000hz ti reputo letteralmente un mostro.
Io con quella risposta dico che semplicemente sotto i 50hz comincio a perdere colpi per nom sentire quasi più nulla sotto i 25hz.
Quello è un'ottimo punto di partenza da dove partire, ma a mio avviso non assolutamente piacevole per un uso quotidiano, attenzione non dico sbagliato, ma piacevole.
Io dopo innumerevoli prove trovo lo sweep "lineare" per il mio orecchio con +10db a 20hz e con aumento progressivo da 60 Hz di 0,5db.