Re: Re: Re: TAV con badge
Citazione:
ciesse ha scritto:
Ehm, sì, mi scuso... Forse mi sbaglio io, a meno che non sia vera la 2) ipotesi (e sarebbe preoccupante! Perché qualcuno potrebbe spacciarsi per me... :mad: )
Mi scuso ancora...
C.
Nessun problema;) sarei stato felice di esserci:D
La mia esperienza, 1° parte :
Quest’anno il TAV è stata l’occasione soprattutto, per quel che mi riguarda, di aver potuto conoscere persone ed amici, con i quali in più di qualche thread abbiamo scambiato opinioni, notizie ed anche qualche frase più pungente del “lecito”. Da questo punto di vista non posso non ritenermi soddisfatto, anche se purtroppo sono dovuto rientrare venerdì sera perdendo la possibilità d’incontrare anche altri membri del forum (di questo ed anche altri). Pazienza, presto ci saranno altri tipi di occasione, ne sono sicuro.
Cosa dire? Sicuramente è stata un’esperienza positiva ed anche molto proficua. Non ho gradito molto i prezzi del software in vendita (anni luce distanti rispetto ai pari articoli in vendita oltreoceano) anche se l’offerta era sicuramente vasta, come altrettanto sono rimasto “sconvolto “dai prezzi di un panino con acqua minerale in vendita ai vari punti di ristoro. Ok che si era a Milano, ok il contesto della fiera … ma certi prezzi non si vedono neppure alla sagra del prosciutto a S. Daniele del Friuli ! Pazienza, la prossima volta mi porto il bivacco da casa .
A parte questi “dettagli” non posso dire di non aver avuto la possibilità di vedere (e soprattutto sentire) qualcosa di veramente straordinario.
A parte l’impatto “emotivo/orgasmico/totale” con le Gran Utopia Be (dopo l’anno scorso, si è rinnovato ancora pienamente in me questo sentimento) che però all’ascolto non mi hanno convinto al 100% (complice anche i brani troppo “tecnici” scelti dai Francesi) direi che sono rimasto esterrefatto da tre impianti.
Il primo nella saletta di “Suono” con quell’orrore (esteticamente parlando) delle casse Israeliane della YG Acoustics (modello Anat Reference da 39 K Euro) ; grazie anche alla spiegazione di uno dei progettisti, la dimostrazione di 12 minuti si è rivelata come qualcosa di straordinario. Questi diffusori creano emozioni, semplicemente spariscono dalla vista ed al loro posto si materializza il palco con gli artisti. Zero compressione, zero affaticamento d’ascolto, zero enfasi … ma solo ed esclusivamente tanta emozione. Complimenti davvero. SUPER
Gli altri due erano entrambi in mostra nelle salette della AAV dello squisito Andrea Aghemo (che ringrazio per averci accolti come amici di vecchia data, e per il tempo che inevitabilmente gli abbiamo rubato). In una stanza c’era un sistema 5.1 costituito da diffusori planari con un sub di “derivazione” Velodyne (e caspita se si sentiva !!!). La prima volta in vita mia che ho l’occasione di sentire le canne dell’organo riprodotte con una naturalezza ed un’imponenza tali da un sistema che fa uso di questa tecnologia. Con buona pace delle “Meggies” e dei loro estimatori (in dimostrazione in un’altra saletta e che a mio modo di vedere suonavano proprio maluccio, ci sono rimasto davvero male!) questo sistema ha una marcia in più per timbro, dinamica e naturalezza. A suffragare questa mia anche la visita dei recensori di AR (anzi, ringrazio ancora N.D.A. per avermi chiamato Alberto Part Number, eh eh eh !!!!) che mi sono sembrati piacevolmente colpiti dal sistema. Il prezzo è praticamente “impossibile” (in senso buono) : 2600 Euro cad per le casse utilizzate come fron e rear (ma di cui è possibile anche l’auto costruzione attingendo all’offerta dei pezzi separati in vendita, “rosicchiando” quasi 1000 Euro a diffusore !!!), 2400 Euro per il centrale (stesso discorso di prima) e 2200 Euro per il sub (penso anche questo auto costruibile, ma dovrei verificare). Pilotati tramite l’oramai “mitico” pre valvolare del Sig. Fosgate (talmente bello … che non è possibile descriverlo) ed il Teac universale, venivano “mosse” da 5 ampli sottili della NHT (spero di non aver sbagliato la sigla) monofonici da 200W canale e la bellezza di 475 Euro cadauno. Non mi sono sbagliato, avete letto bene. Quando l’hi-end è finalmente alla portata di tutto. SPETTACOLARI.
L’altra saletta ospitava un sistema di amplificazione Fosgate con pre ancora allo stadio di prototipo avanzato ma che ha dimostrato tutto il suo valore e potenziale. Il finale da accoppiare è l’ennesimo “regalo” che Andrea ci ha fatto : un telaio in cui è possibile inserire 5 “schede” che rappresentano i finali, questi possono essere monofonici da 200W RMS oppure stereofonici da 125W RMS. In entrambi i casi (che il finale sia quindi un 10 canali od un 5 canali, passando attraverso tutte le combinazioni possibili) il costo è sempre di 2500 Euro. Un rapporto potenza/qualità/costo che non ha eguali sul mercato in questo momento. La chicca in questa saletta è però arrivata il giorno dopo. Un sistema digitale di DSP ed amplificazione che pilotava due satelliti ed un sub. Nulla di nuovo,vero? Sbagliato !!! Ogni satellite è collegato in bi-wiring ed il sub è attivo. Il DSP ha un raffinato X-over da 300 Db/Oct (si si … 300 !!) che riequalizza il sistema con un ritardo di 8 ms. Con quattro curve reimpostate è possibile collocare in pratica i satelliti dove si preferisce (in un angolo, attaccati a parete, su uno scaffale, etc) in maniera indipendente l’uno dall’altro. Per gli “smanettoni” la possibilità di operare un fine tuning di + o – 6 Db/Oct rispetto al set iniziale. Impressioni ? Semplicemente strabiliante. Quei “cosini” avevano la presenza è la ricostruzione scenica degna di diffusori di tutt’altra dimensione e costo. Mi sono piaciuti davvero molto, perché oltre ad unire convenienza e praticità (costa 6K Euro tutto il sistema completo di cavi) suonano davvero in modo fluido, coerente e privo di ogni asprezza. DA SENTIRE assolutamente.
Un piccola provocazione di Andrea Aghemo è stato poi l’utilizzo di comune cavo 4x1,5mm (credo) di natura elettrica come potenza, per pilotare le casse in entrambi gli impianti con i risultati appena descritti. Avrei tanto voluto vedere la faccia del “Pibe” (che mi hanno detto aggirarsi per la mostra, ma del quale purtroppo non ho potuto fare la conoscenza ed esprimere tutto il mio “sentimento” nei suoi confronti) e delle sue prove sui cavi, come i Sigg. del Marketing di alcune ditte che propongono articoli da 1500 euro al metro per i loro prodotti. Uno spettacolo, ben fatta Andrea !
Anche altri impianti erano davvero molto ben assemblati e piacevoli all’ascolto. Il “mitico” Ken Ishiwata (se si scrive così, altrimenti me ne scuso) pompava le nuove Moraunt Short da 5K euro con una catena tutta Marantz ovviamente (piatto giradischi da 1600 Euro, amplificatore integrato e sorgente SACD/CD), con un mix di musica travolgente, dalla classica, al pop, dal dixie al rock’n roll. Davvero molto ben amalgamato il tutto, peccato per il prezzo dei diffusori. Lo stand Avalon/Norma proponeva un sistema di una cristallinità davvero molto impressionante, come il prezzo del tutto. Le “saponette” di Jeff Rowland muovevano i piccoli coni delle B&W Nautilus 805 con una facilità ed una pulizia davvero molto buone, al pari di un sistema tutto analogico (vinile e valvole) accoppiato a delle Dynaudio : spettacolare per impatto e dinamica. Molto bene lo stand Naim, e le B&W 800 Signature pilotate da Classè nello stand Audiogamma-delta.
Dal punto di vista video, come si suol dire, ne abbiamo viste di tutti i colori ! Eh eh eh …
Innanzitutto eravamo sommersi da HTPC di tutte le forme e prestazioni, equipaggiati con il famigerato Windows MCE e tutti pieni di irritantissimi scatti ed indecisioni (grazie a Bow per queste chicche … a buon mercato). In pratica Coral Reef e Step Into Liquid erano in dimostrazione ovunque, al pari di quel ben di Dio che sono le tre puntate di Bikini Destination. Il Signore degli anelli spopolava, come le D-Vhs in qualche stand. Il primo film in WMV-HD italiano (grazie AF Digitale per la chicca) non mi è sembrato per nulla qualcosa per cui gridare al miracolo, anzi. spero di rivederlo con più calma e potermi rifare un’idea migliore presto.
Il proiettore digitale che mi ha colpito di più in assoluto è stato il Projection Design Model One MKII . Cosa dire? Ritengo di aver un occhio mediamente allenato, ma non capita spesso di vedere un DLP HD2+ fornire un’immagine così “naturale” e rilassante. Colorimetria corretta, bilanciamento dei livelli davvero azzeccato, luminosità, contrasto davvero buoni. Uno degli addetti ai lavori mi ha detto che i Danesi (o Norvegesi? Boh !!) hanno adottato uno sviluppo un po’ “atipico” per il percorso ottico rispetto a quello normalmente suggerito dalla TI : davanti al DMD infatti non c’è un prisma, ma uno specchio che devia il fascio di luce sulla superficie del chip. Ruota colore a 7 segmenti, percorso ottico interamente in cristallo completano il quadro di un prodotto davvero accattivante e “conveniente” : 7K Euro con possibilità di sceglierne il colore ed tipo di tiro della lente fra quelle disponibili. Assolutamente da vedere (avevi proprio ragione Leo !!!).
Accanto a lui, della stessa casa, un DLP ED2 con CW 7 segmenti (unico al mondo mi sembra) che però non mi ha impressionato per nulla, complice il tipo di materiale in riproduzione (concerto live di R. Williams, particolarmente scuro) e la “vicinanza” scomoda del fratellone li accanto.
La mia esperienza, 2° parte ....
**** Continua dal post precedente ****
Per i tre chip DMD finalmente quest’anno di è visto qualcosa di più del solo Barco CV120 della scorsa edizione (che in effetti non ho potuto ammirare nello stand del costruttore, ma solo, staratissimo, in quello della Chario) con il Sim2 HT500 Link (un esemplare presente subito vicino all’ingresso in una saletta dedicata ed uno, da denuncia “penale” per quanto fosse starato, nello stand della GTO) ed l’Infocus SP777 (Bikini Destination in 1080p da HTPC, saturato da paura e solarizzato in maniera piuttosto evidente). Le acque si stanno muovendo, speriamo che i prezzi si portino ad un livello accettabile per noi comuni mortali.
La saletta di AF Digitale era una cosa “ridicola” : si vedeva chiaramente quale fosse il proiettore che generava l’immagine che si stava analizzando ed oltretutto le temperature colore dei vari esemplari erano molto diverse l’una dall’altra. In queste condizioni era impossibile capire quello che poteva piacerci di più, ma in caso era solo fattibile sceglierne il “meno peggio”. Rimango dell’idea che lo Sharp 12K fosse “verdolino”, il Marantz VP12S3 “rossastro” e che lo Yamaha (dopo la super – mega – entusiastica recensione nell’ultimo numero della rivista) fosse tarato davvero male : rumore, microcontrasto inesistente, grana dell’immagine scomposta. Peccato, poteva essere interessante, si è rivelato tutto sommato “inutile”. Tanto quanto inserire un LCD in mezzo a DLP top di gamma.
Molto male i NEC nell’apposito angolo espositivo : il modello in funzione non solo generava “arcobaleni” a mille, ma era anche mal tarato e per giunta la lampada flickerava da pazzi : piuttosto che vedere certi “obbrobri”, non era meglio lasciarlo spento ? Io credo di si …
Del Runco mi è piaciuto solo il logo che si colora di azzurro sullo chassis del proiettore, mentre invece il JVC D-Ila HD2K (una matrice 1080 nativa) mi ha “spaventato” per le potenzialità dimostrate : pur essendo stato inserito in un contesto “promiscuo” e precario quali possono essere le salette ricreate da CineMax (con riflessi esterni sullo schermo di proiezione) l’immagine era quanto più “naturale” e tridimensionale avessi mai visto generare ad un LCD (se pur riflessivo). Compatto, silenzioso (passando a lampade UHP anche il calore interno è diminuito) ed esteticamente non invasivo, viene venduto in bundle con un processore esterno di chiara provenienza Faroudja (il vpr ha un solo ingresso DVI a disposizione) alla bellezza di 22K euro, 18,.5K euro senza di quest’ultimo. Mi sono riproposto di andare a rivederlo in condizioni ottimali. INTERESSANTE
Sul fronte analogico, anche i CRT quest’anno erano più presenti che nella passata edizione.
Il “solito” Sim2 SVD800Millenium (con un’immagine che ha lasciato “perplessi” i miei compagni d’avventura) non poteva reggere il confronto con Sua Maestà il Barco Cine8 comandato da un Denon A11 SDI + HTPC nella saletta del costruttore Belga. “Ogni maledetta domenica” il sw utilizzato, nulla da dire, avevo Al pacino praticamente materializzato davanti alla fila di sedie. Colorimetria, profondità e fuoco ottimi. Come da tradizione Barco.
Altrettanto impressionante il “Marchese” 9500LC Ultra nella saletta della Plasmapan, dei disponibilissimi Berti e Vignini . Lo schermo era abbastanza sacrificato in dimensione rispetto alle potenzialità dei questo mostro, ma il fatto di aver avuto uno Sharp 12K utile per dimostrare lo switch dei processori video che i nostri importano, ha inevitabilmente comportato qualche sacrificio. I colori ed il fuoco erano, se possibile, ancora più naturali e taglienti che il Barco. Davvero uno spettacolo per gli occhi : beato chi se li può permettere.
Dato che siamo entrati in tema processori parliamo di quelli disponibili alla manifestazione. Sul lato DVDO, una vetrinetta mostrava l’IScan-Ultra con dietro il depliant del modello HD che invece era funzionante negli stand Audiogamma-delta . Cosa dire? L’immagine del Cine8 era davvero bella, ma non è stato possibile by-passare il processore per capire quanto influenzasse il risultato finale.
In casa Cinemateq era esposto il poster del POP II, mentre era acceso in maniera scandalosa un POP “normale” accoppiato ad un LCD di cui non ricordo marca e modello. Il risultato era quanto di più triste e sciatto mi sia capitato di vedere. Mi spiace davvero per l’amico Ferdinando (HT-Maestro) che è veramente un “bravo guaglione” , ma questa pubblicità non ha fatto del bene ai processori che distribuisce anche lui. Probabilmente (anzi, di sicuro) se avessero permesso a lui di curare l’installazione e la taratura ci saremmo potuti lustrare gli occhi. Davvero un peccato. Alla prossima.
In casa Plasmapan invece abbiamo avuto la possibilità di “mettere gli occhi” sui nuovi modelli Lumagen e sul tanto chiacchierato Crystalio. Il primo portava in risoluzione nativa di un plasma da una 60° di pollici il DVD PAL del LOTR : con tutti i limiti della tecnologia del pannello, e data la distanza di visione troppo ravvicinata, posso dire che l’immagine era davvero godibile e piacevole. Davvero un toccasana per questo tipo di pannelli, non oso immaginare in una installazione “vera” (e non dimostrativa) il potenziale che può esprime questo oggettino. Molto bene.
Ma la vera “star” era nella stanza attigua : quel processore che ha riempito fiumi d’inchiostro da parte della stampa estera e migliaia di parole nei threads dei forum di tutto il mondo, il PSM Crystalio. Bello anche da spento, massiccio e ben curato, ha una dotazione di ingressi ed uscite da poter esaudire le necessità di praticamente chiunque. Collegato al Marquee, deinterlacciava il 1080i di Bikini Destination da D-VHS con risultati tutt’altro che disprezzabili, anzi. Anche dovendo portare i DVD PAL in triplicazione non ha comportato nessun tipo di cedimento del processore, che continuava a lavorare in surplus come se “fosse semplice” poter fornire quelle splendide immagini (merito sicuramente anche del CRT). Fatto lo swap e collegato allo Sharp in 720p ha regalato un’immagine tridimensionale, priva di dithering e “analogica” che ben difficilmente si riesce a trovare in un DLP, anche alto di gamma come il Giapponese. Assolutamente da analizzare con calma questa elettronica per poter dare un giudizio meno sommario, ma per adesso rimane assolutamente DA VEDERE.
Sul fronte flat pannel molto bene l’LCD da 40” della Sim2 (HTL40-Link) ed i plasma 43” e 50” Pioneer (collegati in diretta ad Euro1080). Dal lato retro-proiettori molto appaganti le immagini del Brionvega da 50”, dei Domino ed RTX Sim2 e del 50” Themescene (pilotato in 720p con Finding Nemo), per il resto, davvero la mostra dei plasma stile MediaWorld, triste.
Come ogni anno non ho idea degli stand che mi sono perso (parla con amici, conosci nuove persone e fatti distrare dalle standiste di qualche importatore) ma posso sicuramente dire che questa edizione mi ha convinto più della precedente. Rinnovo il rammarico per non aver potuto stringere la mano e conoscere meglio certi amici (Sasà non l’ho più trovato il secondo giorno,. Guren è “sparito” al pari di Microfast, Angelo mi hanno detto aggirarsi per gli stand così come Decibel, Gian ed altri) e per aver perso i “senatori” come LucaV, Lino e Mirko. Pazienza, speriamo di rimediare presto a questa cosa. Un grazie “pubblico” a Stedel per avermi/ci ospitato e fatti sentire come a casa, se non di più e per la pazienza che altri amici hanno avuto a sopportarmi durante la pizza (Ivan, Riker, Erick81, Ciuchino, PaoloUD) o durante i vari incontri fra i corridoi del Quark (Joseph, Tognetti, Maurocip ed altri che sicuramente mi sono dimenticato di citare, chiedo venia).
Mandi!
Alberto :cool:
P.S. Azz quanto scrivo veloce eh? :D
Re: La mia esperienza, 2° parte ....
Citazione:
AlbertoPN ha scritto:
**** Continua dal post precedente ****
In casa Cinemateq era esposto il poster del POP II, mentre era acceso in maniera scandalosa un POP “normale” accoppiato ad un LCD di cui non ricordo marca e modello. Il risultato era quanto di più triste e sciatto mi sia capitato di vedere. Mi spiace davvero per l’amico Ferdinando (HT-Maestro) che è veramente un “bravo guaglione” , ma questa pubblicità non ha fatto del bene ai processori che distribuisce anche lui. Probabilmente (anzi, di sicuro) se avessero permesso a lui di curare l’installazione e la taratura ci saremmo potuti lustrare gli occhi. Davvero un peccato. Alla prossima.
Venerdi mattina il POP era spento ma non ho dubbi sulla "competenza" degli espositori.
Basta dire che favevano suonare le Maggies 3.6 con musica lirica, praticamente come sottofondo musicale; erano poi troppo vicine alla parete di fondo (quindi presumo senza bassi con altri brani), accoppiate al contrario (con i TW all'interno) e male amplificate.
Come chicca finale qualacuno ha chiesto se si potevano biamplificare e dalla risposta si è capito chiaramente che l'espositore non sapeva cosa volesse dire:eek: :rolleyes:
Ciao
franco
Re: Re: La mia esperienza, 2° parte ....
Citazione:
gasugasu ha scritto:
Venerdi mattina il POP era spento ma non ho dubbi sulla "competenza" degli espositori.
Basta dire che favevano suonare le Maggies 3.6 con musica lirica, praticamente come sottofondo musicale; erano poi troppo vicine alla parete di fondo (quindi presumo senza bassi con altri brani), accoppiate al contrario (con i TW all'interno) e male amplificate.
Come chicca finale qualacuno ha chiesto se si potevano biamplificare e dalla risposta si è capito chiaramente che l'espositore non sapeva cosa volesse dire:eek: :rolleyes:
Ciao
franco
Ciao Franco,
dici che è per quello che mi hanno fatto letteralmente .... schifissimo? :D
Una cosa indecente, in audio e video. Poi si lamentano che la gente non compera .... mah... :rolleyes:
Mandi!
Alberto :cool: