Come si fa ...a parlare di un film non avendolo visto...
...questo resta alquanto un mistero. :mbe:
anzi, mi correggo, una scemenza è meglio! :ciapet:
Di conseguenza, tutto ciò che verrà sostenuto, non avendo una base fondata su cui basarsi, crollerà miseramente!
Rents: anche io NON CONDIVIDO usa sola parola del tuo primo post: men che meno le tue apologetiche parole di SUPERMAN RETURNS, il film sui supereroi PEGGIORE IN ASSOLUTO mai visto al cinema, da me, e non soltanto da me :asd:
walk on
sasadf
Vi avverto, post lunghetto
Cerco di entrare anch’ io nella discussione, dato che “Batman begins” e soprattuto “The Dark Knight” sono veramente dei gran bei film!
Anzitutto mi piace prendere spunto dalle parole del primo post di Rents, che, ricordiamoci, ha espresso una sua opinione legittima, anche se ha scioccato credo un po' tutti gli estimatori di questi due prodotti.
Voglio solo dire che fare un film che rispetti integralmente un fumetto è, realmente, pura utopia.
Faccio un esempio. Uno dei supereroi (anche se è un po' riduttivo definirlo così, è talvolta anche un anti – eroe, persino un cattivo) più amati dai lettori di fumetti: Wolverine.
Spiegatemi come può essere “realistico” un film su Wolverine. Un essere umano, per quanto un bravo attore (come il buon Hugh Jackman, spero si scriva così...) può mai pienamente immedesimarsi in un “tappo” (e già lì Jackman è tagliato fuori) che muore e rivive per circa 130 anni ai giorni nostri, che ha visto morire, e nella stragrande maggioranza dei casi per mano dei suoi più acerrimi nemici, tutti i suoi cari, vedersi impiantato per esperimento uno scheletro di metallo senza neanche l’ anestesia, convivere con il fatto di essere una via di mezzo tra un uomo ed una bestia? Sinceramente, penso di no. Vi immaginate a fare un film su “Old Man Logan”? Ma dai! Vogliono fare pure un film su Deadpool (che è praticamente, parafrasando qualcuno, mettere in uno shaker Wolverine, Punisher, Spiderman e Bugs Bunny... e chi lo interpreta?)....
Già questo è un fortissimo ostacolo per un qualsiasi film che ha per soggetto un supereroe. Mettiamoci che anche l’ azione e i dialoghi non possono essere quelli dei fumetti (magari!....), che devi cercare di fare intrecciare diverse situazioni, qualcosa la devi per forza perdere per strada!
E poi: anche i personaggi dei fumetti subiscono variazioni, anche di elementi importanti come le origini (leggasi, è il caso di dirlo, Spiderman riletto da Straczynski) o anche le caratteristiche psicologiche (il ciclo “Hulk:Gray” di Loeb e Sale, il Devil di Miller, o proprio il più grosso stravolgimento avvenuto con la creazione addirittura di un intero Universo da parte di Millar: Ultimate!). Vorremmo dire che non si dovevano permettere? Che dovevamo restare ai tempi di Goodman, Lee, Kirby e Kane? Beh, credo ci saremmo persi un bel po' di storie, no?
Tornano all’ esempio dei diversi “Batman”, se si vuole parlare di coerenza della sceneggiatura col fumetto, se proprio vogliamo essere pignoli (e neanche troppo) anche Burton ha stravolto un bel po' i personaggi. Proprio a partire dalla base! Non è certo il futuro Joker, alias Jack Napier/Nicholson, a “creare” Batman e viceversa, ma nei fumetti è il criminale Joe Chill, presente nel film di Nolan: tale escamotage crea una unione tra l’ eroe e la sua nemesi. Nel secondo capitolo, anche Penguin e Catwoman subiscono cambiamenti forti: il primo diventa un mostro ibrido tra il palmipede antartico e un uomo invece che essere un ragazzo un po' pingue che per vendetta sugli altri intraprende la carriera criminale, l’ altra diventa la versione “ninpho-sadomaso” (mi si passi l’ espressione) di una timida segrataria di un malvagio riccone invece che essere una prostituta forse figlia illegittima di un mafioso. Anche questo non è rispettare il lavoro dei creatori del fumetto, ma crea comunque una storia. Solida e credibile come una possibile riscrittura che si incanala nella “tradizione”.
Nolan lo fa: fa in modo che Bruce Wayne incontri, prima che sia Batman, Ra’s Al Guhl (anche lui cambiato nel character, non più ecoterrorista ma “capo giustiziere”). Anzi, è proprio questi a dare le motivazioni e l’ addestramento. Anche questo è un fortissimo legame tra i due personaggi. Anche più del rispetto di fondo tra di loro, che li porta talvolta ad allearsi e ad avere affetto per la stessa persona (Talia, figlia di Ra’s e “moglie” di Batman).
Io credo che le principali differenze tra un film su superesseri ben fatto e una zozzeria (confine per altro labilissimo... tremo a cosa potrebbero fare ai Vendicatori!) sono una sceneggiatura solida che ricrei una versione credibile del personaggio e coerente, non uguale, a quella dei fumetti e una forte caratterizzazione dei personaggi.
In questo Nolan (come anche Burton) è stato praticamente perfetto: ha saputo riscrivere in maniera originale l’ inizio di Batman, ed ancor meglio ha saputo proseguire, creando un Joker del tutto inedito (anche se ho visto un volume completo di Dave Azzarello che sembrava molto simile, nello stile... se lo rivedo in giro mi sa che lo prendo al volo!:D), ma comunque folle e filosofico ad un tempo ed incredibilmente astuto, collegandolo anche a Two Faces (anche se con un rimando alla storia originale con la scena in tribunale), in una struttura convincente unita ad una bella fotografia che ha permesso un alto coinvolgimento nel vedere il film. E’ riuscvito ad unire il “Cavaliere Oscuro” di Miller con il “Lungo Halloween” di Jeph Loeb e Tim Sale, e non ha commesso grandissimi errori.
Tornando al trailer, mi aspetto davvero tanto da questo ultimo capitolo: tanto da sperare che sia diviso in due parti. Batman non può affrontare Bane, cadere, riprendersi e batterlo in un solo film, fosse anche di 3 ore piene. Però sono fiducioso.
I believe in Christopher Nolan.
PS. Scusate la lunghezza, questi commenti mi avevano scatenato un po' di pensieri. E scusate anche le inesattezze, l' ora tarda e i tanti argomenti non mi fanno essere troppo preciso!