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Originariamente scritto da emme68
il FLAC è un formato lossless, quindi restituisce la medesima qualità di WAV o AIFF. dubito che il processo di decompressione possa influire sulla qualità sonora. i FLAC gestiscono i tags come gli MP3 e come gli AIFF.
Se la catena audio è particolarmente rivelatrice, le differenze tra Flac e WAV si sentono eccome. Oltretutto siamo ancora in una situazione in cui al massimo si lavora a 24 bit/192 khz. Ma ormai sul fronte dei dac si sta volando a bit e frequenze sempre maggiori (vedi il caso dell'Accustic Arts DAC I-MK4 che lavora a 66 bit/1536 kHz http://www.accusticarts.de/pages/en/dac_i_fr.html ) per cui è facile immaginare che nei prossimi anni emergeranno formati e modalità di campionatura via via sempre migliori.
Questo come al solito pone il problema di cosa fare oggi.
Per gli utilizzi audiophile io suggerisco di utilizzare il formato WAV insieme ad una buona naming convention per le cartelle in cui reperire le tracce. Così si supera benissimo il problema (attuale) della mancanza dei tag nel formato wav.
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Wav=flac
Flac=wav
Ritornando al dac.......bho
Prima di spendere tanti soldi ......proverei un dac che costa molto meno....
Ad esempio l audiofire 2...........180 euro.......;)
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Originariamente scritto da kurt10
Wav=flac
Flac=wav
Ritornando al dac.......bho
Prima di spendere tanti soldi ......proverei un dac che costa molto meno....
Se non senti differenze fai benissimo a fare come ritieni opportuno.
Tutto dipende dalla catena audio che si utilizza.
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Originariamente scritto da performer
Per gli utilizzi audiophile io suggerisco di utilizzare il formato WAV insieme ad una buona naming convention per le cartelle in cui reperire le tracce. Così si supera benissimo il problema (attuale) della mancanza dei tag nel formato wav.
mi spieghi meglio questa cosa? perché io starei sui FLAC (magari rinunciando alla qualità assoluta, peraltro apprezzabile solo con impianti hi-fi davvero top) proprio per la mancanza di informazioni (tags) dei WAV...
ciao
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Originariamente scritto da emme68
mi spieghi meglio questa cosa?
ciao
Intendo dire che se ti costruisci una gerarchia di cartelle per genere/artista/album-data/traccia ritrovi tutto rapidamente anche senza tag.
Per chi come me ascolta prevalentemente musica classica anche i tag attuali sono comunque limitati dal numero di caratteri limitato per descrivere una traccia (genere/compositore/brano/elenco esecutori/nome dei vari movimenti....)
Per cui in questo caso mi sono costruito cartelle per genere/compositore/brano/esecutori-data/traccia-movimento
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Originariamente scritto da Roberto M
Sconsiglio la compressione flac non serve e sicuramente non fa bene comprimere e decomprimere al volo.
Mi ero perso questo 3D. :)
La compressione FLAC serve eccome, dato il rapporto di compressione risultante rispetto al WAV originale che permette di risparmiare anche più del 60% di spazio.
Essendo un file lossless non c'è perdita di neanche un bit rispetto all'originale una volta che la decompressione viene eseguita... esattamente come non ci sono differenze tra un file originale e lo stesso compresso con ZIP e poi decompresso.
Comunque, basta prendere un file WAV, comprimerlo in FLAC e poi ritrasformarlo in WAV. I due file saranno perfettamente identici... cosa che non avviene (e ci mancherebbe :) ) usando un codec lossy come ad esempio il LAME (MP3).
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Originariamente scritto da performer
Se la catena audio è particolarmente rivelatrice, le differenze tra Flac e WAV si sentono eccome.
Ma per favore... ancora con queste storie. Sono quasi indistinguibili i file MP3 a 320k rispetto al WAV originale, anche su impianti di livello molto elevato, e vogliamo raccontare che un algoritmo che ricrea un flusso di dati con la stessa identica sequenza di bit dell'originale lo fa poi suonare in maniera differente? In base a quale principio essendo i due file esattamente identici? E' come se prendessi un file di testo, lo comprimessi con WinZIP e alla fine mi ritrovassi un contenuto diverso tra i due.
Questa cosa delle (presunte) differenze tra il formato WAV e FLAC mi fa pensare ad un'altra storia (questa volta nel mondo analogico) sulle "sensibili & percepibili" differenze variando il VTA di una testina di pochi decimi di grado... differenze che non hanno mai avuto riscontro in test fatti secondo uno schema valido e non a capocchia.
A scanso di equivoci, test di questo tipo ne abbiamo fatti più di una volta (l'ultimo test tre sabati fa, ovviamento doppio cieco), e i risultati ottenuti hanno chiaramente indicato che un FLAC e un WAV sono indistinguibili tra loro... come è ovvio che sia trattandosi di codifiche lossless. La cosa divertente è che risultati molto simili sono venuti fuori anche con gli MP3 a 320K e WAV... e direi che i due impianti utilizzati potrebbero essere definiti abbastanza rivelatori o "ad alta definizione". :)
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Originariamente scritto da performer
Intendo dire che se ti costruisci una gerarchia di cartelle per genere/artista/album-data/traccia ritrovi tutto rapidamente anche senza tag.
La versatilità viene comunque molto ridotta rispetto a quello che puoi fare usando formati con tag. La Squeezebox ad esempio, permette di fare delle ricerche estremamente complesse proprio usando i tag dei file, ricerca che diventa invece molto limitata in presenza di file che non ne sono dotati.
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Originariamente scritto da Marlenio
La versatilità viene comunque molto ridotta rispetto a quello che puoi fare usando formati con tag.
sono pienamente d'accordo! qualsiasi player che abbia un minimo di software di navigazione sfrutta i tag per agevolare la ricerca dei brani.
quindi, dissipati i dubbi sulla presunta inferiorità del formato FLAC (benché lossless) rispetto al più pesante (e senza tag) WAV, devo chiarirmi ancora un paio di questioni in riguardo a questo formato...
perché sotto windows vista le informazioni dei tag (sono sempre ID3? :confused: ) non compaiono come per gli MP3?
con EAC c'è la possibilità di scegliere la qualità del FLAC (io ho visto che si può cambiare il bit-rate, ma poi il peso del file prodotto è sempre lo stesso!:boh: ), oppure i FLAC sono tutti uguali?
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Originariamente scritto da Marlenio
Ma per favore... ancora con queste storie. Sono quasi indistinguibili i file MP3 a 320k rispetto al WAV originale, anche su impianti di livello molto elevato, e vogliamo raccontare che un algoritmo che ricrea un flusso di dati con la stessa identica sequenza di bit dell'originale lo fa poi suonare in maniera differente? In base a quale principio essendo i due file esattamente identici? E' come se prendessi un file di testo, lo comprimessi con WinZIP e alla fine mi ritrovassi un contenuto diverso tra i due.
Io mi fido del mio orecchio e dico che le differenze ci sono. D'altra parte anche i test condotti ogni tanto su hydrogenaudio.org portano a valutazioni altalenanti.
Stesso discorso su Harmony Central. Probabilmente non dipende da come i files sono archiviati ma da come vengono riprodotti.
Pensa che è perfino possibile udire chiaramente differenze tra un hard disk e l'altro (a vantaggio ad esempio degli SSD). Figuriamoci se non è possibile udirle tra flac e wav.
Ripeto: tutto dipende dalla capacità di risoluzione della catena audio e dallo stato del tuo udito.
E comunque per lo stesso motivo per cui sul pc nessuno tiene tutti i files compressi in formato .zip non vedo perchè ci sia bisogno di tenere i files audio compressi con Flac. La questione del risparmio di memoria mi sembra debole dato il costo ormai sempre più basso degli hard disk e la loro crescente capacità di archiviazione.
Capisco che chi si è scelto come strumento di riproduzione la squeezebox abbia bisogno del Flac per limitare i problemi di trasmissione in wireless.
Ma da qui a farne una religione mi sembra francamente risibile.
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Originariamente scritto da performer
Io mi fido del mio orecchio e dico che le differenze ci sono.
Guarda che sul PC i file non vengono tenuti in formato ZIP perchè è completamente differente la modalità con cui vengono eseguite le fasi di compressione e decompressione. La prima (ZIP), durante il normale ascolto sarebbe impossibile, dato che non esegue la decompresszione on the fly.
In ogni caso, essendo un informatico da quasi 30 anni, devo ancora capire come due file identici, uno zippato e uno prima zippato e poi decompresso, possano essere in qualche modi differenti. In questo modo infatti crollerebbero circa il 95% delle teorie sugli algoritmi di compressione, sull'integrità e compagnia bella.
La Squeezebox non gestisce i file in formato FLAC per problemi di wireless, anche perchè il formato WiFi utilizzato (802.11g, 54 Mbps) veicola senza il minimo inconveniente file WAV. Inoltre considerato che bufferizza i dati, eventuali problemi verrebbero risolti a priori.
Presumo che le differenze che hai sentito siano state ascoltate durante rigorosi test a doppio cieco senza quindi avere la minima conoscenza di quale formato di brano stessi ascoltando. Sarebbe interessante anche conoscere le percentuali di errore riscontrate durante il test.
Non per sfiducia, ma il più delle volte chi dice di sentire differenze in questi casi, si occupa sia di selezionare i brani sia di ascoltarli... con ovvie conseguenze pratiche. Una volta ho fatto ascoltare un cavo prestigiosissimo a confronto con uno da 5 euro... semplicemente comunicando agli ascoltatori che stavano ascoltando esattamente l'opposto del cavo che suonava realmente... il 100% ha preferito il "suono" del cavo da 5 euro. :)
Ripeto, nei test che ho fatto le percentuali risultanti erano intorno al 50%, e quindi indicavano una chiara "votazione casuale", ovvero la differenza era impercepibile. Avendo un risultato di questo tipo sul 100% dei partecipanti, direi che non ci sia siamo molto da dire. Questo per dire quanto la psicoacustica influisca involontariamente sui nostri ascolti.
Comunque, quando vogliamo organizzare un bel test con confronti tra WAV, FLAC e MP3 (320K), io sono disponibilissimo. Questa non è una religione, ma semplice matematica e, come tale, facilmente dimostrabile.
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Così si esprime Computer Audiophile sulla questione: http://www.computeraudiophile.com/In...I-Rip-My-Music
"....Question number one is all about compressed versus uncompressed formats. If you can afford the disk space I see no reason to use a compressed format. Right now one terabyte is literally one-hundred dollars at NewEgg. Even with the current economic recession (Jan, 2009) this is reasonable. There is currently much debate about whether or not there is an audible difference between compressed and uncompressed formats. This fact alone is reason enough to avoid any type of compression. As with all other audiophile "dilemmas" this one is likely to go on for the foreseeable future. The whole issue can be avoided by selecting an uncompressed file format. In my opinion using compression means one has to rule out the possibility that compressed formats might later be found to have unforeseen issues that uncompressed formats do not have. Is it likely to happen? Absolutely not, but why take a chance you don't have to take even if it is minute?"
Ed io concordo pienamente con quanto sopra.
Tutto il resto è noia.
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OK, lo spazio costa poco e quindi tanto vale usare il formato WAV. E questo potrebbe anche andarmi bene.
Dire però che il FLAC degrada il file risultante dal punto di vista sonoro è una cosa completamente differente e -se fatta- è una affermazione che vorrei avere comprovata da fatti concreti, e non da ipotesi e teorie astratte di presunti guru dell'HiFI.
Ripeto: le misure evidenziano chiaramente la totale uguaglianza bit per bit di due file WAV e FLAC (decompresso). Dai test doppio cieco ho avuto ulteriore conferma di questa perfetta parità. Suonano uguali perchè sono uguali.
Vorrei sapere come hai fatto i test dove hai sentito differenze così percepibili tra i due formati. La mia è semplice volontà di far capire che -troppe volte- in HiFi a sentire differenze non sono le nostre orecchie, ma la nostra testa.
P.S. Computer Audiophile non è nuovo ad affermazioni "bizzarre".
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Dire che un file Flac si senta peggio della controparte WAV è pura disinformazione. Se la catena (Hard disk + player tipo Foobar + DAC + speaker) è la stessa NON possono suonare in maniera differente.
La sequenza di BIT sarà identica:
FLAC: 101010101111011110011
WAV: 101010101111011110011
Dimostrami come due flussi uguali possono suonare in maniera diversa.
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Queste son le solite balle da topi di laboratorio tipo quelle che si dicevano negli anni '80 a proposito della distorsione e della risposta in frequenza degli ampli.
Negli anni è stato possibile appurare che ampli con dati di targa uguali suonano differentemente.
Per quanto riguarda il suono FLAC/WAV accadrà la stessa cosa.
Magari dipenderà dal processo di decompressione oppure da altro. Qualcuno troverà altre motivazioni. Magari lo stesso che nel frattempo avrà buttato lo squeezebox nel cassonetto.
Sta di fatto che ste differenze uno non prevenuto le sente eccome.
Sempre che sia dotato di una catena audio decente e non del solito trabiccolo a base di pc e ammennicoli vari.
Bye.