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Io non parlerei di crisi, piuttosto si e' sgonfiata l'enorme bolla economica che si era gonfiata a dismisura negli ultimi anni. Ora stiamo tornando lentamente alla normalita'.
Si comincera' a vivere con meno superfluo e si badera' di piu' alla sostamza. Io sono un dipendente statale e non mi sto accorgendo della crisi, semplicemente perche', con il mio stipendio SEMPRE fisso (nel bene e e nel male), non ho potuto (fortunamente dico ora) partecipare alla suddetta bolla economica, ed adesso continuo a vivere con il mio stipendio come facevo prima, magari usufruendo dei ribassi e delle occasioni che si presentano ora (vedi benzina etc). Mi tengo stretto il mio vpr epson TW10, resto con i dvd (che ormai trovo sotto i 10 euro), gioco con la PS1 e PS2, con la XBOX (non 360) ed il gamecube, comprati tutti usati a pochi euro, e mi sto accorgendo che continuano ad avere dei giochi ancora molto belli e coinvolgenti.
Non e' che ci eravamo abituati a vivere al di sopra delle nostre possibilita' senza tener conto che tutto, prima o poi, si sarebbe sgonfiato ???.
Saluti,
Barbamath.
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Citazione:
Io sono un dipendente statale e non mi sto accorgendo della crisi, semplicemente perche', con il mio stipendio SEMPRE fisso (nel bene e e nel male), non ho potuto (fortunamente dico ora) partecipare alla suddetta bolla economica, ed adesso continuo a vivere con il mio stipendio come facevo prima
Non te la prendere a male ma quello di cui parli è solo un privilegio dei dipendenti pubblici che andrebbe semplicemente abolito. Non riguarderà tutti i settori, ma se si riduce il lavoro da fare, come avviene quando c'è crisi, non vedo perchè i dipendenti pubblici non debbano avere nulla da temere.
Anch'io sono dipendente, ma privato, anch'io, come tutti i dipendenti, non ho potuto contribuire alla bolla ma io il posto lo sto rischiando perchè la mia azienda produce per l'automotive e il calo delle commesse è a dir poco spaventoso (si va dal 30% in meno per le automobili al 50% in meno per i veicoli commerciali). Per ora la mia azienda ci ha tenuto in ferie un mese (ne avevamo tante perchè in passato di ferie se ne facevano pochine) e da gennaio ha ridotto la forza lavoro del 25% ma se le cose non si riprendono un po' penso che nel giro di 4-5 mesi possa chiudere i battenti (non è una "banca" e quindi se non ha i soldi per andare avanti lo stato non glieli da).
In ogni caso la crisi, almeno per ora, non sta toccando tutti i settori, almeno non al livello ad es. di quello automotive e questo è il motivo per cui i consumi tutto sommato tengono. Basta farsi due conti è vedere che sulla massa chi sta soffrendo tantissimo sono relativamente pochi: i tanti dipendenti pubblici sono al sicuro, un bel numero di dipendenti privati stanno subendo poco la crisi (riduzione del fatturato del 10-20% non è un dramma, come molti vogliono far credere) così come non la stanno subendo un bel numero di professionisti. Questo per ora, perchè se le cose dovessero peggiorare o anche rimanere così per un certo tempo quei relativamente pochi diventeranno un po' di più ed il sistema non sarebbe più in grado di assorbire l'onda d'urto che per forza si genererà.
A dire il vero penso che diverse aziende un pochino ci stiano marciando. Se prendiamo il mio settore posso dire che fino a settembre si produceva come sempre se non di più. Da un giorno all'altro sono partiti i tagli alle commesse in modo drastico e proprio le aziende che producevano più del normale hanno tagliato del 50%: possibile che dai loro ordini non avevano visto nessuna riduzione? Parliamo di aziende che a dicembre hanno licenziato 1000 dipendenti su 5000 tra interinali e tempo determinato e in più sono rimaste chiuse per un mese tra dicembre e gennaio e già tra due settimane saranno chiuse nuovamente per 2 settimane! Possibile che sono passati dal produrre più 40% sul normale a -40% sul normale in un mese? Non stiamo parlando di oggetti di moda che possono fare boom e sboom nel giro di un mese ma di auto/furgoni che di solito viaggiano con oscillazioni del +/- 20% e non dalla mattina alla sera ma su periodi relativamente lunghi.
Ciao.
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Ieri dovevo chiamare il gruppo Iris ceramiche per rinnovare un piccolo investimento pubblicitario: problema risolto, l'azienda storica del comparto ceramiche ha improvvisamento chiuso i battenti lasciando a spasso 800 familglie.
Il mio settore e' letteralmente allo sbando.
Non mi ascrivo fra i pessimisti di natura ma quello che sta succedendo non ha precedenti nella mia lunga esperianza di lavoro da almeno 25 anni e non mi vergogno che per la prima volta nella mia vita ho paura, molta paura.....
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Infatti,e in questo mi riconosco in Chicchibio,il problema e' che lo stesso lavoro che uno fa da 20-25 anni e oramai conosce alla perfezione,e' diventato in qualche modo qualcosa di inedito,come se l'esperienza non servisse piu' a nulla,come se si dovesse ricominciar daccapo su tutto,reinventadosi parametri,non solo economici,che si erano ormai consolidati.
P.S. Non date retta agli entusiasmi sui saldi nei negozi che leggete sui giornali o vedete nei TG,almeno per cio' che riguarda Roma:sono false notizie.Lodevole l'intento(ridare fiducia),ma non e' vero.
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Citazione:
Originariamente scritto da Sabatino Pizzano
I principali artefici della crisi sono secondo me proprio coloro i quali parlano di crisi...
Quoto Sabatino ed aggiungo che a mio parere questa "crisi" è pilotata ad hoc dai "poteri forti", anche se non saprei dire (non ancora) per quale ragione.
Pensate però al meccanismo perverso che fa si che la collettività debba farsi carico dei debiti accumulati dal sistema finanziario mentre agiva in modo irresponsabile magari per fregare la collettività stessa.
In pratica i profitti li incassano loro mentre i debiti li copriamo noi.
P.S.: Non capisco perchè la crisi americana (che qualcuno dice non essere ancora realmente arrivata da noi) dovrebbe ripetersi da noi.
L'indebitamento delle Famiglie in quella realtà è la normalità. In Europa la maggior parte della gente spende quello che guadagna, forse risparmia di meno, ma di certo non spende ogni mese il 120% delle sue entrate.
Il collasso del sistema creditizio ha portato in superficie negli States questa situazione, dalla quale è impossibile rientrare senza azioni straordinarie del Governo. Da noi era ed è diverso, eppure le trombe del disastro non smettono di suonare.
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Citazione:
Originariamente scritto da GIANGI67
Non date retta agli entusiasmi sui saldi nei negozi che leggete sui giornali o vedete nei TG,almeno per cio' che riguarda Roma:sono false notizie.Lodevole l'intento(ridare fiducia),ma non e' vero.
Ho fatto un giro in un centro commerciale il primo giorno di saldi a roma: una desolazione!!! poca gente ed a spasso a vedere vetrine. Negozi vuoti! mai vista una cosa del genere, mi è preso lo sconforto...
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Sconforto a te?Figurati a me,che ci campo...
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Vi dirò, tutto vero quello che dite, preoccupante, anche nel mio campo (servizi) il lavoro c'è sempre ma a condizioni peggiori, tempi e ricavi più tirati, per intenderci.
Eppure viaggiando spesso e mangiando fuori, per la miseria vedo sempre i ristoranti pieni, da quelli con poche pretese ai lussuosi, passando per quelli di media caratura.
Ed i prezzi sono i soliti, non è che ci sia stato un ridimensionamento, tutt'altro.
In regime di poco denaro che gira, come ve lo spiegate?
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Vuol dire che la gente fa delle scelte.Se prima c'era spazio e soldi per tutto,adesso si privilegiano il mangiare e il viaggiare.Tutto il resto si elimina,si riduce o si posticipa.
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Allora caro Giangi, non siamo ancora messi male, non trovi?
Certo tu mi dirai che c'è sempre tempo per peggiorare, ma io sono ottimista e dico che se passa quest'anno un pò duro poi forse si vedrà un pò di luce.
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Temo che quest'anno sara' peggiore dello scarso.Stanno fioccando chiusure e licenziamenti,migliaia e migliaia di famiglie vivono nell'incertezza.E questa e' la cosa peggiore che puo' capitare ad un uomo,capofamiglia,al pari dei problemi di salute.Se stiamo messi bene o male non so,il fatto dei ristoranti e dei viaggi e' una peculiarita' delle abitudini di un popolo,magari nelle stesse condizioni un tedesco avrebbe tagliato i ristoranti ma non l'auto nuova,non saprei.Io ad esempio lavoro molto meno degli anni scorsi,ma al classico viaggio ad agosto negli USA non rinuncio,e' un piacere della vita.
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Citazione:
Originariamente scritto da GIANGI67
Stanno fioccando chiusure e licenziamenti,migliaia e migliaia di famiglie vivono nell'incertezza...
Questo è il vero dramma di questi tempi, ci vorrebbe davvero adesso l'utilizzo quegli ammortizzatori sociali, tanto abusato nei tempi passati.
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Citazione:
Originariamente scritto da Barbamath
Io sono un dipendente statale e non mi sto accorgendo della crisi, semplicemente perche', con il mio stipendio SEMPRE fisso (nel bene e e nel male), non ho potuto (fortunamente dico ora) partecipare alla suddetta bolla economica, ed adesso continuo a vivere con il mio stipendio come facevo prima, magari usufruendo dei ribassi e delle occasioni che si presentano ora (vedi benzina etc). Mi tengo stretto il mio vpr epson TW10, resto con i dvd (che ormai trovo sotto i 10 euro), gioco con la PS1 e PS2, con la XBOX (non 360) ed il gamecube, comprati tutti usati a pochi euro, e mi sto accorgendo che continuano ad avere dei giochi ancora molto belli e coinvolgenti.
Saluti,
Barbamath.
Non credi che sarebbe il caso di mettere un pò "mano al portafogli" ed aiutare la ripresa economica? Proprio chi è uno statale se si sente parte di una comunità e di una nazione in questo periodo dovrebbe contribuire alla ripresa. Se invece gli statali stringono ancora di più finisce tutto a rotoli. Approfitta della situazione e cambiati vpr o prenditi la ps3.
Sicuramente non è il caso tuo ma certi dipendenti pubblici proprio non li sopporto perchè molti lavori oltre ad essere ad "accesso riservato" sono veri ammortizzatori sociali di gente che vive alle spalle di chi paga le tasse. Scusami lo sfogo ma ovviamente non mi riferisco a te.
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@ chiaro-scuro
@ FuoriTempo
Non vi preoccupate, non me la prendo proprio e per due motivi:
1) ormai mi ci sono abituato :) ;
2) in parte avete ragione, anche se poi ci va di mezzo chi, pur essendo statale, non ho goduto di alcun accesso riservato, e tutti i giorni si "sbatte" esattamente come tanti altri lavoratori del settore privato per compiere con dignita' il proprio dovere.
Capisco benissimo la sensazione di precarieta' che si avverte quando non si ha la certezza del lavoro. Io stesso, come tanti colleghi, ho raggiunto il posto "sicuro" dopo tanti anno di precariato a 1200 km da casa.
Quello che volevo dire e' che noi lavoratori dipendenti (forse avrei dovuto usare questo termine piuttosto che statale), siamo, da sempre, abituati a far quadrare i conti con il nostro stipendio che non gode, nei periodi di vacche grasse, di alcun aumento particolare, per cui che si attraversi un periodo euforico dal punto di vista economico, o che si tratti di un periodo di crisi, la situazione la affrontiamo sempre tirando la stessa carretta.
Noi statali abbiamo il privilegio di non perdere il posto di lavoro (e mi rendo conto che non e' poco !!!), e se proprio lo volete sapere, sono anche io d'accordo che sarebbe giusto mandare a casa i dipendenti statali vagabondi, ma qui mi fermo perche' andando avanti, rischio di violare il regolamento e di essere sospeso.
La ps3 non la compro perche' in questo momento ho fatto altre spese, ed avro' bisogno di un periodo piu' o meno lungo per riprendermi.
Il caso vuole che l'estate scorsa abbia dato il mio contributo al settore furgoni ed affini, acquistatando un camper e quindi il mio contributo a cercare di far riprendere il settore automotive l'ho dato. Spero bene per voi che rischiate il posto di lavoro.
Un grosso in bocca al lupo.
Saluti,
Barbamath.
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Io personalmente non ci credo alla crisi sono ottimista l'unica cosa che mi dà fastidio sono i telegiornali fanno terorismo psicologico,fortunatamente nel mio settore non cè crisi anzi ultimamente cè più lavoro del solito.