Saran gli stessi che dicono che i divx e mp3 si vedono e sentono meglio, o per lo meno uguale, a DVD e CD! :DCitazione:
Originariamente scritto da luigi73
Almeno fossero onesti e dicessero "a me va bene spendere il meno possibile"...
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Saran gli stessi che dicono che i divx e mp3 si vedono e sentono meglio, o per lo meno uguale, a DVD e CD! :DCitazione:
Originariamente scritto da luigi73
Almeno fossero onesti e dicessero "a me va bene spendere il meno possibile"...
Qualche volta mi è venuta la voglia di investire un po' dei miei soldi per comprare un bel televisore nuovo.
Giretto per i negozi, giretto per internet e alla fine ho capito solo che c'è una gran confusione (creata ad arte) sui formati, capacità e caratteristiche tecniche.
Risultato?
Finora la voglia di acquisto è passata, i soldi sono ancora nel mio conto corrente e c'è almeno un televisore in più (ed accessori vari) nei magazzini di qualche commerciante 'furbetto'.
Contenti loro!
Come dare torto a karlacio?
Purtroppo è vero... la prima fonte di confusione sono proprio coloro che dovrebbero guidare i clienti.
Ma questa è una causa della strada intrapresa dal mondo del lavoro in questi ultimi anni. Non si investe più nel personale qualificato e ben remunerato ma si tende a ridurlo ai minimi termini assumendo a progetto giovani o extracomunitari con poca (o nulla) esperienza e senza o quasi dedicar loro il giusto tempo in corsi di formazione.
Queste persone, tra l'altro sottopagate, non sono certo motivate a fare il proprio lavoro nel migliore dei modi e pertanto lo svolgono con pressapochismo e noncuranza verso i clienti. Cercano di comprendere giusto le 4 cose che servono per vendere una TV o un qualunque elettrodomestico ma non scendono certo nei dettagli tecnici, a meno che non siano già appassionati per conto loro.
Molto e' giá stato detto ma mi permetto di aggiungere la mia.
Che la colpa di questa condizione terzomondista dell'Italia in ambito tecnologico sia colpa dei politici italiani e' fuori dubbio: e sebbene qualcuno abbia avuto ovvi ed oggettivi motivi per imprimere una certa direzione al DDT italiano, le responsabilita' sono a carico di tutti gli schieramenti, che hanno storicamente utilizzato l'etere a fini meramente propagandistici e clientelari (basti pensare al nostro disastrato servizio pubblico e compararlo magari a quello britannico...).
Detto questo e fermo restando che oggi come oggi il nostro Paese vive problemi ben più gravi, il confronto coi cugini d'Oltralpe e' francamente imbarazzante: certo, il Governo francese ha fatto ovviamente la sua parte, con un indirizzo chiaro e fortemente orientato alla tutela dei consumatori (e non dei broadcaster... :Perfido:), ma siamo proprio sicuri che anche i cittadini non abbiano contribuito...?
Secondo me, quindi, il problema più grave non e' tanto quello tecnologico, quanto quello normativo: io i miei soldini li ho giá buttati, adesso mi fermo un attimo sulla sponda del fiume e aspetto...