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Per tutti, se dovete discutere della qualità artistica di Narnia, andate nell'apposito thread! Grazie!
Tornando al D-Cinema e alle differenze rispetto ad una copia pellicola, il "problema" principale della pellicola è il seguente:
Il negativo del film (prendiamo ad es. un 35mm) ha teoricamente una risoluzione di 4K (se non oltre), ma per la proiezione in sala si fa un interpositivo del negativo, poi da questo interpositivo si fa un nuovo internegativo da cui provengono poi tutte le copie per le sale.
Tutti questi passaggi già di per sé fanno perdere inevitabilmente risoluzione. Poi aggiungiamo la qualità della pellicola usata, la qualità del processo di sviluppo e stampa (sempre più velocizzata), lo stato del proiettore usato in sala ed ecco che la risoluzione finale è nel migliore dei casi di 1 K se non di meno! Bisogna poi tener conto del fatto che la pellicola, in quanto tale, dopo diversi passaggi in sala si rovina e già se andate a vedere un film dopo una settimana di proiezione, la qualità scende significativamente (con la traccia audio digitale che magari comincia pure a sganciare!)
Con il D-Cinema, la copia viene telecinemata (questo è il termine tecnico che indica la scansione digitale del negativo fotogramma per fotogramma) direttamente dal negativo al termine della lavorazione (dopo di che il negativo solitamente non viene mai più toccato e solo conservato in casseforti appositamente climatizzate). Quindi il master digitale avrà tutte le informazioni (o quasi) presenti nel negativo e ormai i telecinema vengono praticamente tutti acquisiti in 4K. A questo punto avendo in possesso un master digitale, tutte le copie distribuite nel mondo avranno la stessa identica qualità!!
Ciò che avviene oggi (tranne rari casi) è che il master 4K viene poi downscalato a 2K per le proiezioni nelle sale D-Cinema e lo stesso master viene poi utilizzato anche per realizzare i Blu-ray.
Dire che un film non è disponibile in copia D-Cinema vuol dire che la distribuzione, il produttore o il regista (questo sembra il caso proprio di Batman) hanno preferito comunque distribuire il film in pellicola nonostante il master digitale 4K sia stato già fatto (ormai è una prassi automatica).
Tra l'altro ho saputo che ormai la quasi totalità dei film viene comunque telecinemata e anche le copie pellicole vengono poi stampate dal master digitale (spesso dal 2K). Questo potrebbe tra l'altro spiegare perché ultimamente la qualità delle pellicole sembra essersi abbassata ulteriormente e non è raro notare artefatti di compressione o solarizzazioni anche sulle copie pellicola (fateci caso!!!!!).
Insomma, qua si tende a risparmiare su tutta la catena (la sviluppo e la stampa costano!!!!!!) e se la qualità della riproduzione in pellicola deve essere quella che ci propongono oggi, tanto vale auspicare un passaggio quanto più veloce possibile verso il D-Cinema! ;)
Non sono un addetto ai lavori in senso stretto (anche se mi sto molto documentando a riguardo nell'ultimo periodo), quindi se qualcuno di voi più esperto di me ritiene che possa aver scritto qualche inesattezza lo prego di correggermi in modo da favorire tutti i nostri lettori!
Gianluca
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Citazione:
Originariamente scritto da Gian Luca Di Felice
...se la qualità della riproduzione in pellicola deve essere quella che ci propongono oggi, tanto vale auspicare un passaggio quanto più veloce possibile verso il D-Cinema! ;)...
Quoto al 100%! :)
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Sei un mito Gianluca! Ottima lettura! ;)
Unica cosa che mi sfugge è il tratto in cui dici "Questo potrebbe tra l'altro spiegare perché ultimamente la qualità delle pellicole sembra essersi abbassata"
Prima dici che il problema della qualità è dovuto dal passaggio negativo - positivo - negativo - positivo e che il telecinema permette copie migliori. Poi però dici che ultimamente la qualità può essere peggiore perchè il passaggio in positivo avviene in un unico passaggio dal digitale. E' il passaggio da digitale a pellicola che peggiora l'immagine?
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vi ringrazio per le spiegazioni ;)
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Cerco di spiegarmi meglio:
Se le copie pellicola da master digitale arrivassero da un file diciamo "raw" 4K sarebbe come dici tu!
Ma da quanto so, non è così. Praticamente nei vari paesi viene mandata ormai la copia digitale 2K del film (normalmente su cassette D5) e al momento della stampa della pellicola viene sincronizzato il doppiaggio audio!
E il tutto avviene sempre più con processi di sviluppo velocizzati chimicamente...capisci perché dico che le copie pellicole si vedono sempre peggio? :(
Gianluca
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certo! In sostanza non vediamo una copia del master, ma una copia del 2k compresso... che fregatura!
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Ho visto il trailer di Narnia 2 BR(mi pare sul disco di "Come d'incanto)...la qualita' era spaziale.
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Citazione:
Originariamente scritto da Gian Luca Di Felice
Non sono un addetto ai lavori in senso stretto (anche se mi sto molto documentando a riguardo nell'ultimo periodo), quindi se qualcuno di voi più esperto di me ritiene che possa aver scritto qualche inesattezza lo prego di correggermi in modo da favorire tutti i nostri lettori!
Nel complesso è esatto... lavorando nell'esercizio e non nella produzione, posso solo riferirti quanto mi è stato spiegato da varie fonti.
Come scrivi, ormai la quasi totalità dei titoli distribuiti passa da un Digital Intermediate: ovvero, tutto il girato viene scannerizzato in alta risoluzione (4K e dintorni) ed editato, fino a generare un file sorgente che viene sottoposto al color grading.
Quel file, il DI, prende poi due strade: può rimanere nel regno digitale, e venire diversamente compresso per generare i DCP (le copie D-Cinema, in JPEG2000 a circa 250Mbit/s) e tutti i vari formati video, oppure può essere inviato ad un film recorder per la stampa di un primo internegativo in pellicola, che comunque resta di qualità più che adeguata.
I problemi che anche voi vedete oggi nelle sale partono da qui. Non tanto dal DI di partenza, quanto dai processi di stampa seriale delle copie. Per risparmiare tempo e denaro, la riproduzione avviene in maniera sempre meno accurata, e forse anche le pellicole stesse non sono all'altezza...
Il risultato - sotto gli occhi di chi è nelle cabine e pure degli spettatori - è che le 2500 linee sbandierate sono pura utopia (uno studio francese sulle copie effettivamente in distribuzione ne ha misurate circa 700 nella migliore delle ipotesi), e che anche il contrasto ottenibile da una macchina DLP Cinema è, tranne rari casi, superiore. Su quest'ultimo punto, poi, sarei curioso di sentire il parere di Christopher Nolan [edit: sembra che in USA, alla fine, il film sia uscito in D-Cinema. Sorry Chris, ma la domanda a questo punto, passa a WB Italia. Se quella della "scelta autorale" era una balla, perchè far uscire in 35mm il film più importante della stagione?] ... il suo film (peraltro: incredibile, attenti alle matite ;)) l'ho visto qualche ora fa, e sarebbe stato meglio chiamarlo "Il Cavaliere Sbiadito".
Neanche l'ombra di un paragone con il trailer in D-Cinema, e da quanto ho letto mi pare che la situazione sia la stessa un pò ovunque.
Il Digitale può (leggi: deve) contribuire a cambiare tutto questo, senza parlare del 3D stereoscopico e delle possibilità di presentare contenuti alternativi... altrimenti, nel giro di qualche anno, con la diffusione di massa dei vari Kuro, HD100 e compagnia, questo enorme giocattolone che è il Cinema rischia di rompersi e rimanere confinato alle mura domestiche. Dobbiamo migliorare, e dobbiamo farlo tutti.
E il rollout su larga scala è solo una questione economica: i costi degli impianti sono ancora alti e la durata presunta minore rispetto al 35mm, e negli altri mercati le case di distribuzione hanno deciso di collaborare con noi esercenti contribuendo in gran parte alla conversione delle sale, utilizzando allo scopo gli enormi risparmi sulla stampa e sul trasporto delle copie 35mm (per intenderci: una copia in 35mm costa 2000$, e poi va al macero. Un DCP ha il costo di un disco USB da 500GB, e si riutilizza). In pratica, l'unico soggetto che oggi guadagna dalla diffusione del D-Cinema ha deciso di investire per 4 o 5 anni risorse che, in seguito, permetteranno di eliminare completamente la filiera della distribuzione in pellicola.
In Europa (e più nello specifico in Italia) qualcosa in questo senso si sta muovendo, ed è possibile che il 2009 sia l'anno decisivo... vedremo.
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E quando una buona parte dei cinema in Italia sarà passata al digitale 2K quasi certamente l'Arcadia che è da sempre un passo avanti rispetto a tutti gli altri probabilmente si doterà di proiettori 4K :D
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Citazione:
Originariamente scritto da Aidoru
Il Digitale può (leggi: deve) contribuire a cambiare tutto questo...altrimenti, nel giro di qualche anno, con la diffusione di massa dei vari Kuro, HD100 e compagnia, questo enorme giocattolone che è il Cinema rischia di rompersi e rimanere confinato alle mura domestiche. Dobbiamo migliorare, e dobbiamo farlo tutti.
Sono d'accordissimo e mi fa piacere che finalmente anche gli esercenti (spero che non siate solo tu e Fumagalli - alias Arcadia) la pensino così! Io aggiungerei inoltre che la cultura della qualità deve esserci all'origine, ovvero nelle sale, altrimenti non possiamo poi lamentarci che il mercato dell'audio-video sia in crisi. La proiezione in sala è e deve continuare a rimanere un'esperienza unica e coinvolgente...che possa fare da traino alla crescita del mercato Home Theater....non può e non deve succedere il contrario! Ma finalmente mi sembra che qualcosa si stia muovendo...
Gianluca