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Originariamente scritto da nordata
sino alla data dello switch off, sperando non venga prorogata, la situazione pian piano dovrebbe cambiare
il problema è proprio qui... i cambiamenti non si vedono e poichè come giustamente dici non si irradia il segnale dalla sera alla mattina, continuando di questo passo un ulteriore rinvio è quantomeno molto probabile ;)
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Citazione:
Originariamente scritto da zLaTaN_85
guarda che per la rai è così nel 50% del territorio italiano ;) mica solo a parma...
Oserei dire.....quotando l'amico zLaTaN....qualcosetta di piu'...
Sono della provincia di Torino...in linea d'aria meno di 35 chilometri..
Neanche con 2 super direttive accoppiate..a regola d'arte...ne' mux A,ne' mux B.........niente,nisba....:mad:
P.S. ....in compenso entrano tanti di quei canali commerciali!!!!!!
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anche a Venezia non si prende il MUX A Rai. perlomeno dalla sorgente "ufficiale" dei colli euganei.
con un pò di fortuna si può provare a prendere le trasmissioni previste per la regione friuli (piancavallo) guardando però il TG rai regiornale del Friuli.. ed è quello che nei prossimi giorni vorrei provare a fare con l'antennista :)
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Originariamente scritto da nordata
...Il tutto non si fa dalla sera alla mattina o dicendo a qualcuno: vai sul Monte PincoPallo e premi ...
Sicuramente esisteranno delle problematiche tecniche che andranno affrontate e risolte, però fatico a capire come mai le altre emittenti (come Mediaset e LA7 ad esempio), queste difficoltà sembra riescano a superarle con maggiore facilità e tempestività rispetto alla RAI. Teniamo presente che quando parliamo di RAI, parliamo della tv di stato, stato che concede in licenza d'uso le frequenze agli altri operatori e quindi risulta perlomeno "strano" che faccia fatica a liberare le frequenze per far trasmettere le proprie reti televisive. Se mi si permette l'esempio e come se io affittassi delle camere e poi andassi a dormire in tenda, perché non ci sono camere libere...
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Non è la RAI la proprietaria delle frequenze, che sono state a suo tempo assegnate dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni.
Quando la RAI ha avuto bisogno di qualche frequenza per tramissioni radio o TV e la frequenza era occupata da una emittente privata l'ha dovuta acquistare, pagandola profumatamente (se la concessionaria ha ritenuto di venderla); di questo sono testimone diretto essendo anadato a Roma alcune volte per le pratiche relative alle concessioni e per aver operato per moltissimi anni nel settore della radiofonia privata.
Tra l'altro molti dei canali irradiati non lo sono dai ripetitori che servono normalmente da quella zona, ma daltri, con ulteriori problemi da affrontare, risolvibili più velocemente da una emittente privata che non da un Ente com la RAI, per motivi che credo siano evidenti e legati alla complessa struttura decisionale (niente a che fare però con la politica).
Ribadisco che, per ora, il fatto che nella propria area si riceva o meno il DTT è un fatto che non riveste alcun significato e su cui non varrebbe la pena di spendere una parola, ripeto: per ora.
Anche da me non arriva La7, mentre arrivano alcune commerciali perfettamente sconosciute o di nessuna utilità.
Ciao
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La rai non è proprietaria delle frequenza, ma lo stato è proprietario (per così dire...) della RAI ed è anche quello che, tramite il ministero delle telecomunicazioni, da le concessioni d'uso delle frequenze, quindi chiudendo il cerchio non mi torna il fatto che poi alla RAI manchino le frequenze. Credo che andrebbe rivisto qualcosa in questo meccanismo che finisce per equiparare le tv commerciali con la tv di stato, che è un servizio per la collettività e come tale andrebbe tutelato maggiormente, IMHO.
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Originariamente scritto da Picard
Credo che andrebbe rivisto qualcosa in questo meccanismo che finisce per equiparare le tv commerciali con la tv di stato, che è un servizio per la collettività e come tale andrebbe tutelato maggiormente, IMHO.
E' esattamente quello che penso anch'io.
Non dobbiamo mai dimenticare che mentre noi (italiani, Stato, Rai)dobbiamo aspettare con pazienza, come suggerisce Nordata, c'e' qualcun altro (privato) che fa i soldi.
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@nordata
Nel senso che tu dici che "per ora" non significa nulla se il dtt Rai (o di qualcun'altro) non si riceve in una data zona e quindi bisognerebbe aspettare ("pazienza") che si arrivi alla data prefissata dello switch analogico-digitale fra 4 anni o chissà quando; quello che mi permetto di rilevare è che mentre noi collettivita' (aka Rai, stato ecc.) aspettiamo di districarci nella burocrazia e/o complicanze tecniche, Mediaset e altri soggetti privati fanno i soldi con pubblicità e programmi a pagamento.
Da utente che paga il canone da due generazioni lo trovo insopportabile
anche perchè qui parliamo di anni e non di qualche mese...
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Non è che in fatto di aree coperte Mediaset faccia sfracelli, credo che, più o meno, in percentuali di territorio attualmente coperto si equivalgano.
Che poi vi siano emittenti prettamente locali, con copertura regionale o anche minore che trasmettano già in digitale non lo ritengo un gran danno per alcuno e neanche lo ascrivo a demerito delle due realtà televisive maggiori.
Per una piccola struttura, come ho già scritto in precedenza, è più semplice operare cambiamenti.
Mi ricordo che quando, moltissimi anni fa, iniziarono a trasmettere le prime radio private, lo facevano in mono, poi in breve tempo si passò allo stereo, ma erano decisioni prese quasi da un giorno all'altro, si cercava un coder (e all'inizio non ne esistevano di costo umano e si adattavano dei comuni generatori di misura) e lo si collegava (due cavi) e via; la stessa cosa molti anni dopo per l'RDS, lo si decideva, altri due cavi e via.
In RAI non può e non deve essere così, le modifiche vanno fatte in tutti gli studi, nei centri ripetitori, verificare eventuali prpblemi nell'emissione, e molte altre problematiche tecniche, oltre a quelle burocratiche per le decisioni da prendere, per gli appalti da bandire (un trasmettitore TV non costa 4 soldi) ed anche qui mille altre problematiche.
In una piccola struttura locale il "Capo" decide e si parte senza tanti problemi, dall'oggi al domani, in RAI e anche in Mediasert (in misura minore, poichè ritengo che la struttura decisionale sia più snella) le cose vanno fatte in modo necessariamente più ponderato.
Credo che anche il comportamento delle singole Regione influisca.
Qui in Piemonte la Regione ha recentemente stipulato un accordo con la RAI per cui Torino passerà al DTT entro il 2009 e tutta la Regione entro il 2010, se altre Regioni non si muovono, per motivi loro che ignoro, probabilmente RAI dà la precedenza quelle che forse la agevoleranno anche in qualche modo.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da nordata
...probabilmente RAI dà la precedenza quelle che forse la agevoleranno anche in qualche modo.
Ciao
anche qui si tratta di una questione di soldi...:rolleyes:
non bisognerebbe avantaggiare qualcuno, bisognerebbe coprire il territorio in modo equo.
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anche il Trentino ha stipulato un accordo per lo switch-off ad ottobre 2009 e sinceramente più passa il tempo meno ci credo...
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com'è adesso la copertura a Parma? Si vedono i canali Rai?
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Basta andare a controllare il calendario dei vari switch off:
http://www.dgtvi.it/stat/Passaggio_a...ale/Page1.html
Per Parma è previsto da metà settembre 2010.
Ora come ora credo che di RAI si riceva solo il Mux B (Rai Storia e simili).
Stessa situazione che ho io nel Piemonte Orientale.
Sino ad ora le date degli switch off integrali sono state rispettate per cui tutto dovebbe procedere secondo le previsioni.
Ciao
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Io abito a Noceto (10 km da PR verso PC) e la RAI ancora non la ricevo, idem i miei genitori che abitano in città. Speriamo che l'imminenza dello switch off induca ad accelerare la copertura del territorio parmense, che ahimé pare molto trascurato.:cry: