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Originariamente scritto da dintro
Lasciando da parte il valore feticistico dell'oggetto, mi spiegate che senso ha comprare l'edizione in vinile di registrazioni digitali?
Secondo me poco: infatti compro edizioni "nuove" in vinile solo se sono (ragionevolmente) certo che il master sia analogico oppure se la qualità della registrazione su vinile sia molto elevata. Ultimamente c'è una sorta di ritorno verso le edizioni -usando la terminologia dei CD- AAD e ADD.
Citazione:
Originariamente scritto da dintro
Ancora: che senso ha comprare la riedizione in vinile derivante da remaster digitali di vecchie registrazioni analogiche?
Secondo me nessuno, anche dal punto di vista collezionistico. Personalmente, preferisco una prima stampa originale in condizioni EX/EX che una ristampa remaster S/S.
Ti rigiro la domanda: ha senso comprare su CD delle registrazioni dichiaratamente AAD o ADD? ;)
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Ma siete sicuri che esistano ancora dei master realmente analogici? Io non credo. Tutte le incisioni vecchie e nuove ormai sono memorizzate su supporti digitali
Avete già visto questo video molto interessante in cui si mostra come viene stampato il master di un vinile?
http://www.youtube.com/watch?v=iByt8IinjC0
Fate caso al min 04:07, in cui si vede come l'incisione del master avvenga tramite PC.
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Ti rigiro la domanda: ha senso comprare su CD delle registrazioni dichiaratamente AAD o ADD?
Si, perchè non ci sono conversioni e/o riconversioni in più rispetto al vinile.
L'AAD per il cd corrisponde all'AAA dell'LP (sempre tre passaggi teorici).
L'ADD, dal punto di vista del CD, è di fatto uguale al DDD e quindi il problema non si pone.
In realtà sapendo quanti "passaggi" si fanno in studio non mi porrei affatto il problema del passaggio in più o in meno.
Ciao.
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Originariamente scritto da Marlenio
compro edizioni "nuove" in vinile solo se sono (ragionevolmente) certo che il master sia analogico...Ultimamente c'è una sorta di ritorno verso le edizioni -usando la terminologia dei CD- AAD e ADD.
Credimi, la maggior parte dei vinili stampati attualmente proviene da master che hanno avuto almeno un passaggio nel mondo degli 0 e 1, e a quel punto viene meno la loro ragion d'essere, perlomeno dal punto di vista della qualità d'ascolto.
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Originariamente scritto da Marlenio
Ti rigiro la domanda: ha senso comprare su CD delle registrazioni dichiaratamente AAD o ADD? ;)
Si, ha senso.
Perchè il digitale è attualmente la migliore tecnologia per conservare e distribuire a basso costo e ottima fedeltà qualunque informazione, anche se di origine analogica.
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Originariamente scritto da antani
Ma siete sicuri che esistano ancora dei master realmente analogici? Io non credo. Tutte le incisioni vecchie e nuove ormai sono memorizzate su supporti digitali
Sì, ce ne sono ancora. Ultimamente poi c'è una certa "riscoperta" dei master in formato analogico, tant'è che alcuni studi permettono di usare apparecchiature analogiche in tutto il processo.
Attenzione comunque ad una cosa: io non sono contrario a priori a vinili provenienti da master digitali, purchè questi ultimi siano fatti avendo in testa il supporto finale sul quale andranno a finire. In altre parole, dipende sempre dal "manico". :)
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Originariamente scritto da dintro
Credimi, la maggior parte dei vinili stampati attualmente proviene da master che hanno avuto almeno un passaggio nel mondo degli 0 e 1, e a quel punto viene meno la loro ragion d'essere, perlomeno dal punto di vista della qualità d'ascolto.
Non è sempre così: se parliamo di album commerciali ti posso anche dare (parzialmente) ragione, ma le case specializzate che stampano su vinili speciali quando dichiarano che il master ha avuto solo passaggi analogici non hanno motivo di dichiarare il falso.
Considera comunque che anche alcuni artisti italiani (ma anche stranieri) sono tornati ad usare apparecchiature analogiche per i loro ultimi lavori. Ad esempio, l'ultimo lavoro di Gianni Togni.
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Citazione:
Originariamente scritto da dintro
Si, ha senso.
Perchè il digitale è attualmente la migliore tecnologia per conservare e distribuire a basso costo e ottima fedeltà qualunque informazione, anche se di origine analogica.
Su questo non ci sono dubbi. Ma rimane il fatto che i primi CD degli anni '80 (e non solo), facevano letteralmente pietà se confrontati con il corrispondente vinile.
Alla fine, non conta il supporto finale ma tutte le fasi precedenti: se queste saranno state fatte in maniera corretta, il risultato su CD o vinile sarà sempre e comunque elevato.
E ora, non sarebbe il caso di rientrare in topic? ( :ot: ) ;)
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Originariamente scritto da Marlenio
Purtroppo, il vinile italiano è forse il peggiore in assoluto, e negli ultimi anni è ulteriormente peggiorato come qualità.
Anch'io non ascolto piu' vinile da meta' anni '80 ma sono d'accordissimo con te: il piu' delel volte le copie italiane di un vinile straniero erano nettamente inferiore. Al punto che, pur spendendo di piu', si prendevano i cosiddetti "dischi d'importazione", nettamente migliori.
Un esempio: Quadrophenia degli Who. Avevo l'LP originale della Track Records acquistato a Liverpool nel lontano 1977 e suonava benissimo. La copia Polydor Italia di un mio compagno di classe (che avrebbe dovuto essere "uguale") suonava decisamente peggio. :rolleyes:
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Originariamente scritto da querelle61
Anch'io non ascolto piu' vinile da meta' anni '80 ma sono d'accordissimo con te: il piu' delel volte le copie italiane di un vinile straniero erano nettamente inferiore. Al punto che, pur spendendo di piu', si prendevano i cosiddetti "dischi d'importazione", nettamente migliori.
Esatto, cosa che faccio ancora adesso: se sulla copertina dell'LP vedo la scritta "Stampato in Italia", mi fiondo a prendere lo stesso lavoro su CD.
In questo momento sto ascoltanto un vinile dei Twelfth Night, "Live at the Target", prima stampa del 1981 originale inglese: dopo 27 anni il vinile è ancora perfetto, silenzioso e con le alte frequenze al loro posto. Ho delle stampe italiane dello stesso periodo che potrei usare come sottopiatti, tanto sono ridotte male. :(
Invece, ho preso di recente degli LP degli Anekdoten, un gruppo neo-prog svedese, e sono rimasto stupido dalla qualità del vinile, a livello dei migliori giapponesi.
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Una mosca bianca tra le registrazioni in vinile è Don Giovanni di Lucio Battisti...una meraviglia di registrazione
Io non ascolto nè tantomento compro più dischi di artisti che non sono in grado di far registrare dignitosamente le loro opere, vinile o cd che sia..