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Per "farsi belli" generalmente misurano la luce emessa con schermo nero 0% e poi con schermo bianco 100%. Tutto spento e tutto acceso, insomma. Dividono il secondo valore per il primo ed ottengono il contrasto. Ovviamente se il primo valore tende a zero il risultato della divisione tende ad infinito.
Ed altrettanto ovviamente questo non si riflette necessariamente sulla qualità finale dell'immagine: è possibile non notare differenze tra schermi dichiarati 100000:1 e 20000:1, per dire.
Ci sono comunque test che indicano in maniera più attendibile la differenza di contrasto "reale", ma generano numeri meno altisonanti e non li usa nessuno. :D
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ok grazie per le risposte ho afferrato il concetto.
tuttavia, nonostante matetamicamente il ragionamento sia inopinabile, rimango della mia idea: ovvero che la misurazione scelta per il contrasto, non rispecchia la realtà.
quel nero = 0 non esiste. Nei plasma e negli lcd con contrasti non infiniti ma comunque assurdi, se mettete un immagine nera e vi avvicinate allo schermo, vedete la vostra immagine riflessa. Quindi quello non è nero.
Ok che forse non verrà dai pixel ma dal riflesso del vetro, fatto sta che quello è quanto si vede.
cmq mi rendo conto che il mio discorso è molto filosofico e veramente poco utile e forse è meglio parlare di altro.
Ad esempio....
ho visto in alcune foto che gli oled sony hanno una specie di fialette con attaccati dei tubicini, contenenti il colore.
Ecco volevo chiedervi.... ma vanno ricaricate periodicamente ?