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Sinceramente lo davo per scontato... magari però ho messo il carro davanti ai buoi.
Potrei sbagliarmi, ma nel 3d sul Calman 5 mi pare di aver letto, in passato, qualcosa proprio da parte di Zimbalo a proposito della versione di prova, quindi lui potrebbe anche saper rispondere alla domanda.
Qui, comunque, dice solo di provarlo prima di acquistarlo, ma non indica limitazioni. Puoi sempre provare a scrivere a loro via e-mail, sono gentili e rispondono senza problemi.
Ettore
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Già scaricato la trial, la funzione di autocal è preclusa... :(
Certo che se volevano conquistare un nuovo cliente, iniziano male! La funzione autocal mi pare una delle cose più utili, e non me la fanno provare con la trial?? No comment...
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Davvero assurdo, concordo...
Provare a scrivere al loro supporto commerciale, chiedendo magari una licenza Control/Enthusiast super limitata, tipo tre giorni, indicando che da utilizzatore di HCFR l'unico plus che ti potrebbe interessare di Calman 5 è appunto l'autocalibrazione del tuo Panasonic VT60? Mai dire mai... al massimo hai scritto un'e-mail a vuoto.
Ettore
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Ma alla fine con l'autocal sei partito con contrast e brightness a default come da indicazioni del sw? Dopo sei dovuto intervenire manualmente per sistemare il pluge low e il picco bianco o l'autocal è intervenuto anche su quei due parametri?
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No, l'indicazione di non toccare Contrasto e Luminosità era relativa alla vecchia versione dell'Autocal, quella di Calman 4.
Nel documento che ai tempi aveva linkato Filippo, e che comunque cercando sul loro sito trovi (Unaligned Autocal mi pare si chiami...), dice appunto che l'ultima versione valuta gli effetti che gli interventi sui livelli RGB fatti a un preciso step hanno anche sui due step limitrofi, andando quindi a chiudere il procedimento solo dopo una serie di ripetuti controlli incrociati (in parole povere è uno dei concetti che spiegavo in un mio post dei giorni precedenti). Questo ha portato all'inutilità di lasciare a default i due controlli generali sopracitati, cosa che veniva fatta proprio perché quell'intervento rompe l'allineamento dei controlli rgb in alto e in basso.
In definitiva... adesso decidi il picco di Y, sistemi il nero col pluge, poi parti con la calibrazione (quindi anche con autocal). Poi, dopo ogni step, ricontrolli prima il picco di Y poi il nero, riportandoli nel caso ai valori corretti.
Il fatto che nella trial l'autocal sia escluso lo dice chiaramente, oppure hai trovato il relativo tasto in grigio, quindi inutilizzabile? Perché per usarlo devi selezionare uno dei workflow che lo consentono, quindi l'Advanced oppure l'Enthusiast...
Ettore
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Citazione:
Originariamente scritto da
mikigio
Belli i grafici.
Permettimi una domanda, tu non usi nessuna matrice di correzione quindi con la iD3 a parte lo spectral sample?
Lo chiedo per migliorare la mia esperienza/conoscenza e per alcune cose che notavo.
Se utilizzo la matrice di Zoyd con la mia i1D3 ho la scala di grigi "verdina".
Per tale motivo, ho utilizzato per molto tempo una matrice "presa in prestito" che deriva dalla profilazione di una i1D3 (non mia) eseguita con spettrofotometro (i1Pro) su un KRP-500M.
Di fatto con tale matrice ottengo una calibrazione molto simile a quello che ottengo utilizzando solo lo Spectral Sample per il plasma.
Quindi deduco che probabilmente non mi è necessaria una matrice di correzione.
La cosa "rassicurante" è che anche con Calman, sempre con solo Spectral Sample Plasma, ottengo praticamente lo stesso bilanciamento del bianco.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Tacco
In definitiva... adesso decidi il picco di Y, sistemi il nero col pluge, poi parti con la calibrazione (quindi anche con autocal). Poi, dopo ogni step, ricontrolli prima il picco di Y poi il nero, riportandoli nel caso ai valori corretti........[CUT]
Cosa intendi per "dopo ogni step"? Cioè l'autocal non ti fa la scala dei grigi da 0 a 100 tutto in una volta?
Alla fine della fiera non ho capito una cosa: l'autocal, agendo sui controlli 10P di RGB e gamma, si accorge se perde per strada per esempio il livello 17, e interviene alzando il brightness, o sei tu che comunque devi andare poi a sistemarlo a mano? E il picco bianco sei sempre tu a doverlo decidere e misurare manualmente prima di iniziare l'autocal?
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@ Tacco
La funzione Autocal di Calman, senza il Radiance, non è attuabile su Pioneer.
Siccome nella prova comparativa fra HCFR e Calman volevo tenere fuori il videoprocessore per avere un confronto più "pulito" ho preferito la manuale.
D'altro canto, usando il Radiance, l'Autocal di Calman utilizza il videoprocessore come generatore di pattern, mentre io ho voluto testare la sola catena video Lettore - Plasma con gli stessi pattern (GCD) inviati dallo stesso lettore.
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Glad, io ho provato l'Autocal senza Radiance sul VT30.
1. Brightness e Contrast devi essere sempre tu a regolarli a mano.
2. Probabilmente toglie un po' di "fatica", ma insomma ... il vero plus dell'Autocal di Calman si ha quando hai un Radiance, calibri una scala di grigi su 21 punti e ti fai una 3D LUT 5x5x5. Oppure quando ti fa (sempre con Radiance) una BT 1886 in 20 minuti.
Allora si che non torni più ad una manuale, soprattutto perché raggiungi praticamente gli stessi target in completo relax.
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Quindi mi stai dicendo che senza il Radiance fra un Calman in "manuale" (o HCFR a sto punto) e autocal non c'è una grossa differenza...
In poche parole non vale la pena di spendere 299$, o sbaglio? Comunque mi pare un controsenso: fa da solo la scala dei grigi, però non è in grado di intervenire sul brightness, che però se modificato a mano ovviamente un minimo "risballa" il lavoro da certosino che ha eseguito in precedenza sulla scala dei grigi. Senza contare poi quando entra in gioco il gamma... immagino che servano 2-3 passate per essere certi che tutto sia a posto, giusto?
Boh, mi pare che tu possa proprio avere ragione: un conto è l'autocal in combinazione col radiance, un altro è l'autocal fine a se stesso. Per quello che mi avete detto, non mi convince, non nel senso che il risultato che si ottiene non sia valido, ma non mi pare conveniente come rapporto prezzo/tempo guadagnato. Parliamoci chiaro, quando dico che ci metto 3 ore a calibrare è perché ogni volta magari mi perdo in esperimenti, me la prendo comoda etc.. se mi ci mettessi di impegno non andrei oltre 1h e mezza per fare tutto. Ovvio, col VT60 in quanto ormai lo conosco a memoria. A questo punto non sono tentato di spendere quattrini onestamente nonostante Ettore mi avesse incuriosito.... oltretutto i capacchioni di Calman mi fanno provare una versione "monca"... che se lo tengano!! (mio parere eh)
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Penso questo.
1. In manuale, HCFR o Calman, si ottengono ottimi risultati con dE bassissimi e quindi è molto difficile "far meglio" in modo percepibile dai nostri occhi che sono alla fine quelli che "dovranno vedere"
2. In Autocal si ottengono ugualmente ottimi risultati, sicuramente in minor tempo
3. Una volta trovato il giusto setting sulla tua catena video, è difficile che ritorni ogni settimana a ricalibrare (d'altro canto perché dovresti farlo?) e quindi pur ammettendo che con un metodo manuale, HCFR o Calman che sia, ti ci vuole un po' più di tempo per trovare il giusto equilibrio, il costo suppletivo di un altro software non è giustificato se non dalla passione di provare "cose nuove" oppure dall'utilizzare pienamente un videoprocessore come il Radiance che consente un controllo maggiore sul CMS che altrimenti in manuale richiederebbe tantissimo tempo da scoraggiare anche il più appassionato.
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Citazione:
Originariamente scritto da
thegladiator
Cosa intendi per "dopo ogni step"? Cioè l'autocal non ti fa la scala dei grigi da 0 a 100 tutto in una volta?
Alla fine della fiera non ho capito una cosa: l'autocal, agendo sui controlli 10P di RGB e gamma, si accorge se perde per strada per esempio il livello 17, e interviene alzando il brightness, o sei tu che comunque devi andare po..........[CUT]
Intendevo dire dopo ogni step della calibrazione, quindi per esempio il picco di Y e il pluge li ricontrolli dopo aver finito il white balance e il gamma, prima del CMS. E se modifichi in maniera rilevante uno dei due controlli, effettui una nuova lettura completa di entrambi prima di passare oltre...
Ti ha già risposto Zimbalo, ma confermo: Contrasto e Luminosità li regoli tu manualmente, l'autocal interviene solo sui controlli a 2p e 10p di wb/gamma, oltre che su tutti i controlli disponibili per il CMS.
Tieni conto però che ci sono tutta una serie di opzioni avanzate, che io non ho ancora esplorato perché lo si deve fare con cognizione di causa, che riguardano per esempio proprio il picco di Y (si dice al software di utilizzare un valore predeterminato, quindi presumibilmente il programma agirà in maniera tale da non modificarlo durante la regolazione dei livelli rgb, almeno entro certi limiti, oppure il valore rilevato, quindi se sei tu a regolarlo manualmente si baserà su quello, almeno in partenza, con la possibilità che durante le varie fasi del procedimento il picco ne risulti influenzato, e da qui la necessità di ricontrollarlo manualmente...)
Citazione:
Originariamente scritto da
Zimbalo
@ Tacco
La funzione Autocal di Calman, senza il Radiance, non è attuabile su Pioneer....
D'altro canto, usando il Radiance, l'Autocal di Calman utilizza il videoprocessore come generatore di pattern, mentre io ho voluto testare la sola catena video Lettore - Plasma con gli stessi pattern (GCD) inviati dallo stesso lettore...........[CUT]
Ma infatti pensavo l'avessi provato su un Panasonic, cosa che rispondendo a Glad hai appunto chiarito.
La seconda parte, invece, mi pare non corretta: sei tu a decidere separatamente come si debba comportare l'autocal, quindi nella scheda relativa al display gli indichi il tuo Pana VT30, mentre nella scheda source non inserisci il Radiance, ma il classico generic pattern disk. In sostanza, il Radiance puoi lasciarlo del tutto fuori dall'autocalibrazione, se vuoi, e Calman utilizzerà per l'autocalibrazione i soli strumenti resi disponibili dal tuo VT30... ed era quello cui mi riferivo. Poi, immagino che il VT60 abbia più possibilità, almeno per il CMS, ma questo è un altro discorso...
Citazione:
Originariamente scritto da
Zimbalo
Glad, io ho provato l'Autocal senza Radiance sul VT30.
2. Probabilmente toglie un po' di "fatica", ma insomma ... il vero plus dell'Autocal di Calman si ha quando hai un Radiance, calibri una scala di grigi su 21 punti e ti fai una 3D LUT 5x5x5. Oppure quando ti fa (sempre..........[CUT]
Qui invece non sono proprio d'accordo.
Tieni conto che c'è anche chi considera una 3D LUT su plasma assai poco utile, a causa della durata del processo e degli effetti che questa causa, per colpa della ritenzione dei pattern che si susseguono a schermo, sulle rilevazioni della sonda. Nel merito di questo aspetto non entro, appena entrerò in possesso del Radiance XS 3D ovviamente proverò anche la 3D LUT e mi potrò fare un'idea a proposito, ma non credo che il plus dell'autocalibrazione lo si abbia solo se si ha il Radiance. Sono - da sempre - un sostenitore della scuola che vede come corretta in primis la calibrazione del display tramite i propri strumenti, e solo in seconda battuta, e se non se ne può fare a meno, la calibrazione attraverso gli strumenti esterni forniti da un processore video (e in ultimissima battuta, per le note ragioni, la calibrazione attraverso gli strumenti della sorgente).
Quindi è ovvio che seguendo quella teoria, prima si deve procedere all'autocalibrazione del plasma Panasonic con i propri strumenti (quindi anche attraverso l'autocalibrazione, eventualmente, ed è qui che si inseriscono secondo me i vantaggi di cui parlo), e solo dopo, se ce n'è la necessità, effettuare una seconda calibrazione (3D LUT, o semplice calibrazione) attraverso il Radiance. Cosa che, con ogni probabilità, proverò anch'io, ma limitatamente agli IRE intermedi in basso e in alto nel wb (il VT60 non ha i controlli a 21pt, ma solo a 10pt), dato che come ho saputo l'autocalibrazione in Calman con il Radiance utilizza solo gli strumenti di wb, e non anche comandi specifici indicati come Gamma.
La 3D LUT, al momento, per le perplessità che spiegavo sopra, la vedo solo come un'ulteriore possibilità, che esplorerò con curiosità. Ovvio che se il risultato dovesse essere evidentemente percepibile, non mancherò di raccontarlo in questi lidi...
Ettore
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Citazione:
Originariamente scritto da
thegladiator
..........[CUT] se mi ci mettessi di impegno non andrei oltre 1h e mezza per fare tutto. Ovvio, col VT60 in quanto ormai lo conosco a memoria.
Stando così le cose, non posso che essere d'accordo con te al 100%, e lo dico sul serio.
Se tu, in manuale, sei davvero in grado di fare una calibrazione completa con risultati perfetti in ogni aspetto, e per perfetti intendo su valori d'eccellenza senza stare a discorrere di deltaE di 0,5 piuttosto che 0,9 in una sola ora e mezza, non hai alcun bisogno di autocalibrazione. Io sono molto lontano da quel livello, per questo considero fondamentale il risparmio di tempo.
Ora capisco il perché consideri questa feature fondamentale solo per i neofiti, cosa che appunto resta vera a prescindere e dalla quale era comunque partito il mio discorso (in risposta adesso a non mi ricordo nemmeno più quale forumer...).
Ettore
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Ettore, se hai ritenzione importante, o manuale o Autocal, tutto diventa relativo ... anche con una Klein (vi diremo in altri thread).
In ogni caso, sull'ultimo punto aspetto il tuo commento dopo che avrai provato il Radiance. Ne riparliamo dopo, penso che avrai un'ottica diversa. Ora è prematuro, è necessario che tu sperimenti bene Calman + Radiance.
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Ribadisco, col mio VT60 perché lo conosco a memoria (diciamo il VT60 da 50" per estendere un po' di più il discorso), o meglio conosco a memoria le conseguenze del muovere un comando e ho ormai memorizzati alcuni "punti di riferimento" (vedi il gamma a 10 e 20 IRE, vedi il brightness se uso preset 2.4, come meglio utilizzare il 2P etc.). Mai potrei estendere delle tempistiche di questo tipo ad altri pannelli, anche solo magari al VT60 di un taglio differente che magari può reagire anche in modo solo lievemente diverso dal mio. :)