Visualizzazione Stampabile
-
Comunque più che complicati papers dell'AES, libri di fisica, blog di teorie fisiche alternative, recensioni, etc.... c'è una lettura su tutte da raccomandare ad ogni audiofilo (prima che metta mano al portafogli!!!!!!!!!), mica equazioni differenziali! E' facilissima! E' la favoletta per bimbi di Andersen....quella del Re Nudo, o meglio Il vestito nuovo dell'Imperatore
Molti se la ricorderanno, e forse la maggior parte dei cavofili, puntofili e pallofili se la sono dimenticata... Buona lettura! Ma non v'arrabbiate, sono promotore finanziario, curo per definizione i portafogli della gente, la mia è deformazione professionale...:p
-
...ottime e utili precisazioni. ..
Che confermano quanto pensavo e già scrivevo, cioè che l' hi-end è complesso...direi e 'trasversale', un mix di acustica elettronica fisica ecc... che rende l utente finale (x quanto informato ed esperto) piuttosto vulnerabile...
-
...non potendo competere tecnicamente su TUTTI gli elementi tecnici coinvolti, alcuni abbiamo detto dai contorni sfumati o non dimostrabili, forse un diverso approccio x l audiofilo potrebbe essere quello di concentrarsi sul risultato finale dell impianto in modo empirico e non troppo sulle singole (sfuggenti) componenti che lo dovrebbero comporre...ancora più difficile poi voler capire l incidenza del singolo componente per 'sottrazione' sull intero impianto. ..perché in definitiva così ci complichiamo il tutto e facciamo il gioco dei venditori... cerco di spiegarmi meglio: il rincorrere il singolo componente 'perfetto' piuttosto che l'impianto CHIAVI IN MANO perfetto (non per forza monomarca) o quasi spinge il produttore o venditore a fregarsene del risultato del nostro impianto ed a concentrarsi sul singolo componente da rifilare , lettore ampli o diffusori che siano...ciò comporta anche il proliferare di aziende guru e artigiani (spesso vere meteore ) che fanno 1 punta o cavo o altro, forse anche molto bene ma poi il problema e i rischi sonici di inserirlo nel contesto del NOSTRO impianto rimane tutto nostro. ..e se qualcosa poi non va ovviamente problema nostro! sarà colpa di un altro componente dell ambiente oppure il resto della catena non sarebbe all altezza ecc... mi direte forse , questo è il nostro divertimento ed è vero un po lo è ma sappiamo non dovrebbe essere il fine ultimo ..perché così i rischi son nostri, i risultati non sono sicuri e i guadagni di certo i loro... ;)
-
...sarebbe interessante entrare in un negozio o saletta di una mostra e se il risultato finale dell impianto ci entusiasma veramente, comprarlo intero dal lettore alle punte ai cavi ai diffusori (anche a step o a rate, in relazione al budget) ma non un solo pezzo ! .... fregandosene se il diffusore il cavo o la punta incide lo 0, 01 oppure il 30 percento :rolleyes:
...avremmo forse impianti un po' più 'definitivi' e premieremmo i venditori in grado di allestire i migliori impianti in relazione ai diversi budget. ..
-
Comperi anche la sala in cui l'impianto è in dimostrazione, con tutto il suo arredamento e con relativo palazzo in cui si trova?
Sicuramente una buona idea, forse un pelino costosa, ma è vero, hai pensato anche a questo: hai scritto "a rate".
:rolleyes:
Ciao
-
L'idea è davvero ottima....in parte già è così quando ci si rivolge ad una piccola azienda italiana, un importatore, o un negoziante, se ci si fida molto della competenza ed onestà di questa persona si seguono molti o tutti i suoi consigli oppure quando si va a casa di un amico e si prova a copiare a casa propria per riprodurre quel suono......comunque idea brillante che metterebbe al riparo da tante sorprese.....ma toglierebbe un po di gusto di trovare la propria strada.....
nordata credo che io e te abbiamo letto giornali diversi.....gli articoli sono due c'è anche quello che parla di distorsione dei cavi...non ne hai fatto menzione.....e poi l'argomento è cambiato da non ci sono differenze tra un cavo e l'altro a sono differenze piccole e probabilmente non udibili.......e se il cavo cambia la risposta in frequenza, si apre uno scenario diverso in cui il cavo cambia il segnale audio, (che si conferma molto delicato e suscettibile di ogni piccola variazione...) e forse può cambiare un po il timbro, e altri parametri musicali.
Si sta facendo secondo me strada un' ipotesi che io avevo suggerito e cioè che le differenze ci sono su ogni piccola variazione ma sono piccole e se tu fai una prova in cieco cambiando un solo componente ad uno o più tester non abituati ad ascoltare quell'impianto ed allenati a sentire quella differenza attraverso un po di prove, non si potrà avere il risultato. In certe condizioni ricadiamo sempre nella differenza troppo piccola per essere avvertita o ricordata (soprattutto da chi non è stato abituato a capire quella differenza e non sa dove cercarla perché non sa dove sta.....). Ecco il pasticcio secondo me dove sta.....
-
Certo, tra una temutissima piattina da 0.75 mm2 di sezione ed un cavo da 4 mm2 di sezione le differenze minime sono dovute alle differenze di caduta di tensione causate dalla componente resistiva e dalla componente induttiva del cavo nonché dall'andamento dell'impedenza del diffusore al variare della frequenza.
Pertanto (chi lo avrebbe mai immaginato) occorre massimizzare la sezione per avere un cavo che minimizzi le piccole non linearità eventuali.
La componente induttiva, sulle lunghezze comuni, influisce relativamente poco a meno di cavi realizzati apposta - ad es. con i due conduttori distanziati tipo il vdh 122 - per "ammorbidire il suono" pertanto caratterizzati da componente induttiva per unità di lunghezza significativa.
Le differenze minime riscontrate da AR dipendono dall'andamento dell'impedenza del diffusore al variare della frequenza, pertanto, diffusori diversi avranno comportamenti leggermente (sempre gli 0.1 db) diversi a parità di cavo.
E' interessante il risultato ottenuto con un amplificatore valvolare... L'influenza dei cavi, in questo caso, è ancora più trascurabile... in quanto l'impedenza dei cavi è trascurabile rispetto all'impedenza d'uscita dell'amplificatore.
Magari, mettendo le punte sotto l'amplificatore ed i legnetti sotto ai cavi.... :D
Ciao, Enzo
-
Citazione:
Originariamente scritto da
campa2
Si sta facendo secondo me strada un' ipotesi che io avevo suggerito e cioè che le differenze ci sono su ogni piccola variazione ma sono piccole e se tu fai una prova in cieco cambiando un solo componente ad uno o più tester non abituati ad ascoltare quell'impianto ed allenati a sentire quella differenza attraverso un po di prove,.........[CUT]
Se tu avessi studiato (ma non vuoi farlo per pigrizia :D ) i libri che ti vennero segnalati ed avessi avuto un approccio strumentale al rilievo dell' acustica del tuo ambiente, avresti osservato modifiche di qualche ordine di grandezza maggiore rispetto a quelle riscontrabili con i cavi ignobili (mai usato sezioni così ridotte nemmeno nell' auto), solo spostando il punto di ascolto di pochi cm senza fare le cose a casaccio (citazione letterale "ad caxxum")
Guarda questo bel thread iniziato proprio da Enzo e medita:
LINK
@nordata
Per spiegare certe affermazioni audiofile .... temo sia necessario ricorrere alla psicologia alla voce "bias cognitivi".
Mandi
-
io non sono mai stato contro le misurazioni.....le ho fatte fare nel mio ambiente.....quanto alla tecnica pura che sfoggiano Enzo e nordata.....ho studiato tante cose in vita mia, tante materie scientifiche approfondite a scuola (sono geometra e architetto), amo la scienza e la conosco in alcuni casi dal punto di vista divulgativo....ho letto miriadi di libri di biologia, evoluzione, storia della vita, paleontologia e antropologia e anche, ma meno, astronomia e fisica, sono stato abbonato a le Scienze per anni. Quindi per favore cambiate tipo di attacco perché non sono il target giusto....forse non rientro perfettamente nel tuo schema Revenge ma è così fattene una ragione. Ecco dicevo tra tutte queste esperienze (tra cui un master in economia) per caso o meno non mi è mai capitato di approfondire minimamente l'elettronica, l'elettrotecnica o argomenti di questo tipo di cui non so NIENTE.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
nordata
null
...certo, ovvio...
Ma come dicevo, penso sia meglio una Variabile e 9 Kostanti... che non il contrario !
...e poi noi audiofili qualcosa dobbiamo pure fare e pur non tuttologi sapremo distinguere ad es. tra sala minuscola o enorme ...trattata e non...
Peraltro saprai meglio di me delle prassi di tanti negozianti x i loro buoni clienti di far provare a casa questo o quel competente. ..ben potranno portargli tutto l impianto! :)
-
Citazione:
Originariamente scritto da
campa2
gli articoli sono due c'è anche quello che parla di distorsione dei cavi
Se avessi letto attentamente quanto ho scritto avresti evitato di fare affermazioni errate (e non è la prima volta che te lo faccio notare).
Ho scritto infatti, guarda caso, che era in due parti, nella prima c'era la cronistoria di tutte le prove fatte sino ad allora da AR e nella seconda c'è la trattazione tecnica.
Questo ti basta come risposta?
Nella seconda viene detto che i parametri che influenzano sono i soliti (ed anche questo l'ho detto io, come tanti altri, già tante volte) nulla di strano ed esoterico.
Che i cavi possano influenzare l'ho già anche scritto, facendo precedere il tutto sempre dalla premessa "se lo si vuole fare apposta", come infatti fanno alcuni costruttori inserendo geometrie strane oppure inserendo proprio bobine ed altro.
Ovvio che ci sia una differenza, se inserisco un filtro bassa-passo avrò una attenuazione maggiore di quella che si avrebbe naturalmente e, pertanto, si ha il "bel suono caldo" che piace tanto ad alcuni (ma non si sta parlando di Hi-Fi, ovvero di riprodurre il più possibile quanto fedelmente il messaggio contenuto nei media?).
Noto con piacere che hai studiato e letto, pure io,oltre ad avere anche "fatto", mi manca il master in economia, ma ho sempre odiato tutte le materie commerciali ed un po' anche quelle prettamente letterarie ed ancor più filosofiche, sono più adatto ad andare direttamente al cuore delle cose senza tanti giri di parole o mascheramenti.
Al posto del master ho, ad occhio, una cinquantina di anni passati nel settore elettronico ed audio (anche per misure ambientali e perizie da portare in Tribunale), al posto delle "Scienze" sono stato abbonato per decine di anni a quasi tutte le riviste di elettronica estere di un certo qual peso, in primis Wireless World (che credo conoscerai, più altre inglesi ed americane, più una francese), oltre all'Hi-Fi, dai tempi in cui i marchi famosi erano una manciata, prima dell'avvento dei giapponesi, mi sono dedicato al mondo delle radio private (studi/control room).
Tutto sommato credo di avere un minimo di esperienza in questo settore e in quell'articolo non ho visto proprio nulla di nuovo nè che confermi gli interventi miracolosi dei cavi.
Leggo continuamente consigli del tipo: "Usa XY e quel particolare rimbombo sparirà, la gamma media tornerà in primo piano ecc. ecc.)", ma mi sembra che da quei grafici non si evinca proprio che i cavi possano avere interventi "mirati" tesi tanto cara a molti appassionati che li consigliano come toccasana (quasi come le pozioni che venivano vendute nel West come cura, dal morso di serpente ai mal di denti.
Come ho già scritto, mi sembra che le curve di risposta, a parte i livelli singoli, siano quasi perfettamente sovrapponibili, altro che interventi mirati, qualsiasi cavo con quella particolare accoppiata avrebbe praticamente gli stessi risultati (lo puoi vedere dai grafici).
Ciao
Poi ognuno è libero di fare e spendere come meglio crede, ma dovendo consigliare ad un inesperto cosa guardare nell'allestimento della sua sala, personalmente orienterò la sua attenzione su almeno una decina di altre cose prima di parlare di cavi, specialmente poi se di segnale o di alimentazione (per quelli di segnale avrai sicuramente letto le conclusioni), di quelli di alimentazione non ne hanno parlato, forse per non maramaldeggiare.
Ciao
-
Citazione:
Originariamente scritto da
campa2
.ho letto miriadi di libri di biologia, evoluzione, storia della vita, paleontologia e antropologia e anche, ma meno, astronomia e fisica..........[CUT]
Allora la situazione é compromessa.... :D e pensare che la citazione che hai fatto prima riguardo ai progressi della tecnica che determinano il progresso della scienza sembrava quella che scrisse Stephen Hawking quando nel '74 spiegò la radiazione (cui venne attribuito il suo nome) proveniente dall' orizzonte degli eventi dei buchi neri.
Dopo che hai tirato fuorii galloni concludo che si tratta di pigrizia :D, acquista immediatamente l' Alton Everest li non ci sono palle.
Al primo anno di architettura c' era un esame di elementi di analisi matematica e negli anni seguenti tecnica e scienza delle costruzioni.
Gli strumenti, per quanto arrugginiti per quanto spuntati li dovresti avere; L' Alton dovrebbe essere quasi ( :D ) una passeggiata.
Certo non è divertente come quando il compianto Adriano Cornoldi spiegava la sua esperienza con Louis Kahn e noi studenti trolleggiavamo citando "Maledetti Architetti" o ancora quando Enzo Cucciniello ci parlava di Carlo Scarpa o i viaggi per la tesi in giro per l' Europa o ancora Italo Zannier usava per tema "alla maniera di" e tutti volevamo emulare i nudi di Edward Weston ...... Ma è sempre meglio di una lezione di restauro alle due di pomeriggio in pieno inverno con cento persone in aula oscurata e diaproiezione lenta e descrittiva (mi viene sonno solo al pensiero).
Se hai un master in economia ... magari conosci anche l' argomento del bias cognitivo (esiste anche in economia :D), la cosa dovrebbe farti riflettere.
Il cervello dell' uomo ha un modo di apprendere che molto più frequentemente ci porta ad autoingannarci nello stesso modo in cui viene ingannato dai paradossali disegni di Esher
Per cui se ti hai una aspettativa, un auspicio la tua mente stessa ti porta a trovarla e per gli stessi meccanismi trattati fra i bias cognitivi ... aumenti questa autoconvinzione..... poi in cieco ci si rende conto della propria capacità di autosuggestione e la poesia si esaurisce :D
Ciao
P.S.
Non è che insisto per convincere qualcuno... la indicazione che la fisica classica non può spiegare il suono e come lo percepiamo è veramente totalmente insotenibile.
-
Balle! I miei pitoni rendono i violini setosi, i fiati mielosi, le percussioni materiche, la scena granitica e il nero infrastrumentale insondabile :D.
http://imageshack.us/a/img827/1358/p1010544p.jpg
-
Oh però voi siete troppo avanti fra master in fisica quantistica e nobel in filosofia.
Io tutto quello che so l'ho imparato leggendo le rubriche "strano ma vero" e "non tutti sanno che" della settimana enigmistica :D.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
antani
Balle! I miei pitoni rendono i violini setosi, i fiati mielosi, le percussioni materiche, la scena granitica e il nero infrastrumentale insondabile[/url]
Se li appoggi su blocchi di legno di mirto dell'Oregon migliorano ancora e, se avessi problemi di gamma medio/alta poco setosa, puoi poggiarli su blocchi di carbon block :D.
Occhio ai fusibili: meglio in oro con filamento in tungsteno ricotto in atmosfera controllata alla dimetil trifenilamina al 2% in volume ed il resto azoto.
Ciao, Enzo