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Originariamente scritto da
antani
...Io ritengo che punte e gommini abbiano un senso in alcune situazioni, in altre molto meno o per nulla.... personalmente non ritengo che in nessun caso un appoggio possa stravolgere il suono, tuttavia le percezioni sono soggettive e come tali vanno trattate. [CUT]
Come dici tu, probabilmente il suono non ne viene stravolto, ma sicuramente modificato.
Penso che l'entità del cambiamento derivi sopratutto dal sistema e dal tweak inserito.
Prendo ad esempio il mio sistema che conosco abbastanza:
Appena trasferito nel nuovo ambiente, l'impianto era impilato con un pezzo sopra l'altro, appoggiato su una base in legno che lo teneva sollevato leggermente sollevato da terra; a parte il calore dei finali che saliva verso il cd ed il pre senza interruzioni (in inverno faceva bene, in estate era meglio spegnere dopo un paio d'ore), il suono era abbastanza confuso sulle basse e medie frequenze.
Dopo aver tribolato per riuscire ad avere dal falegname il mobile in acero e noce, con basi in marmo per cd e pre, dal peso complessivo di almeno un mezzo quintale, il suono è diventato molto più preciso, la confusione in gamma media ha lasciato il posto ad una piacevole trasparenza e naturalezza, le basse sono migliorate di molto (c'è ancora da fare in ambiente) e gli acuti molto più sensibili ai piccoli cambiamenti di cavo, punte etc...(prima sembrava tutto uguale).
C'è da dire che il mio impianto non suona stitico, probabilmente con un paio di diffusori precisini l'inserimento del mobile avrebbe portato una vera e propria mancanza di frequenze basse.
E' per questo che dico che le differenze sono da valutare caso per caso, e comunque CI SONO; ma se l'impianto ha altri problemi, potrebbe anche essere che le differenze di cui sopra siano mascherate da sembrare inesistenti.
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si fa il tweak perché divertente.....ahahahaha....è questo divertente.....non il tweak......
Ho letto con interesse gli articoli di audio review sui cavi.....praticamente fanno ricerche e articoli seri sull'argomento da 30 anni.....e sono tornati più volte sull'argomento per ampliare e definire la teoria......e noi siamo ancora a discutere di prove in cieco sui cavi.....in pratica siamo indietro di 30 anni su questo forum....
cosa è successo coi cavi in pratica? è successo quello che sempre è successo quando la scienza penetra i segreti di un sistema naturale ed avanza le sue conoscenze...si scopre una enorme ed inaspettata complessità che diventa sempre più vasta con l'aumentare delle conoscenze.....in pratica le spiegazioni di prima si rivelano sempre enormemente semplicistiche e lontane dalla realtà. I sistemi audio sono complessi e piu' si approfondisce e più si scoprono interazioni insospettate ed elementi che influiscono e determinano il risultato finale......o ci si pone con curiosità e interesse per capire questo mondo per ottenere dei risultati pratici nei nostri sistemi oppure si strepita su un forum chiedendo la prova in cieco per i cavi quando il mondo è 30 anni avanti ed ha capito che in pratica le cose sono così complesse e in parte ancora da capire che ogni cambiamento o microvariazione ha effetti imprevedibili ma potenzialmente grandi sul risultato finale. Ogni cambiamento fa cambiare il risultato, magari di pochissimo ma lo fa cambiare, è nei fatti.
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Citazione:
Originariamente scritto da
campa2
si fa il tweak perché divertente.....ahahahaha....è questo divertente.....non il tweak........[CUT]
Perché tu per cosa ascolti musica, per salvare delle vite? Io utilizzo i miei impianti solo per divertimento.
Per quanto riguarda i cavi, il discorso è trito e ritrito e non ho molta voglia di entrarci, tuttavia la realtà è diametralmente opposta a come la descrivi. Cioè da oltre 30 anni (da sempre?) tutte le prove di ascolto che sono state condotte hanno portato allo stesso risultato: in situazioni controllate la sostituzione dei cavi non porta differenze udibili.
Ma sia chiaro, non mi interessa in alcun modo convincerti di questo, anche perché so che impossibile (di discussioni di questo tipo ne ho fatte decine).
Trovo però abbastanza umoristico vedere il tentativo di far passare come scienza quello che di basi scientifiche non ha nulla. Molto più opportuno limitarsi a sostenere "io sento le differenze che quindi esistono". Se non altro la tesi è inconfutabile.
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Citazione:
Originariamente scritto da
campa2
Ogni cambiamento fa cambiare il risultato, magari di pochissimo ma lo fa cambiare, è nei fatti.[CUT]
e quali sono questi fatti?
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Citazione:
Originariamente scritto da
antani
"io sento le differenze che quindi esistono". Se non altro la tesi è inconfutabile......[CUT]
beh, è cartesiana come tesi.
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Veramente l'articolo di AR citato non dice quello, dice delle cose molto semplici: che i parametri che possono influire sono: resistenza, capacità e induttanza (ma va!), come tanti iscritti, me compreso (però nessuno di noi è "autorevole", hanno sempre affermato, quindi parametri sicuramente fisici, ben conosciuti come comportamento e, guarda caso, ben misurabili; infatti la prima parte dell'articolo (sono due parti in due sezioni diverse della rivista) elenca la storia e tutti gli articoli pubblicati sull'argomento, mentre nella seconda parte si esaminano le conseguenze, persino con qualche grafico (ma va! Pardon: "che orrore, una misura!") dove si vede (e loro lo dicono chiaramente, senza tanti voli pindarici tanto cari a molti e che nascondono solo il vuoto dietro alle affermazioni) che al più, in certe condizioni, le differenze tra il banale cavo "da elettricista" (provati pure quelli ) e quelli super extra lusso sono dell'ordine dello 0,1 dB (che pare possano forse essere percepiti da alcuni, forse), ma il tutto nell'ambito di risposte in frequenza complessive che fanno invidia agli ottovolanti americani, a causa di comportamenti di ampli+diffusori (lasciamo da parte l'ambiente sui cui ci sarebbe ancora di più da dire) e, in ogni caso, anche con accoppiamenti ampli+diffusori non proprio azzeccati nessun cavo "corregge" quei difetti, le varie curve di tutti i tipi di cavo rimangono sempre uguali tra loro, variano le distanze tra le stesse, gli scarti appunto di 0.1 dB, con buona pace di chi con i cavi risolve tutti i problemi di acustica, di accoppiamento, di linearità ed anche di unghie incarnite.
Questo per i cavi di potenza, ossia se va male 0,1 dB, per i cavi di segnale, trattati nel numero precedente, la conclusione era ancor più stringente: praticamente nulla.
Questo il riassunto, ripeto, senza tanti giri di parole, belle frasi, enunciati filosofici, parole in libertà ed aria (fritta o bollita a seconda della propria dieta) in abbondanza.
Purtroppo proprio qualche post più indietro, c'è un intervento che è esemplare e spiega come nascono certe "verità": qualcuno legge in rete le cose più strane e dando la patente di "autorevole" a quello che, magari, è solo un bel sito di appassionati, ma nulla più, lo riporta, altri lo leggono e "l'autorevolezza" cresce ad ogni passaggio, come le dimensioni di certi pesci nei racconti dei pescatori, così alla fine il moscardino, ossia la variazione di 0,1 dB (se va bene ed in certe condizioni) diventa lo squalo di 3 metri (un ampliamento della scena che va a riempire anche l'alloggio a fianco, i rimbombi alla tale e tal altra frequenza che vengono equalizzati esattamente, gli acuti stridenti che diventano di velluto o qualche altro materiale tessile, il nero infrastrumentale si allarga e diventa un piccolo buco nero e la grana grossa diventa sabbia dei Caraibi", il tutto confermato anche dall'ascolto della portiera chiamata a verificare.
Ciao
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Ma dove si può trovare quell'articolo?
Che numero era di AR?
sarei interessato a leggerlo...
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Il numero attualmente in edicola...da anche tanti consigli pratici.....
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...mi sa che non si esce da questo tunnel...chi sarebbero gli autorevoli che possono parlare e dire cose giuste quindi ?
Chi e quale professionista o tecnico è titolato a parlare e in grado di avvicinarci alla verità assoluta e di illuminarci in questo buio sugli effetti di punte e cavi ?
I recensori o altri sarebbero ciarlatani quando scrivono frasi ad effetto e parlano di differenze e benefici tra il cavo x o la punta y ...se qualcuno fa un grafico con numeri e diagrammi invece sarebbe attendibile ed avremmo una conclusione certa ... ma alcuni dicono che certi parametri sono importanti sul suono finale ma altri no ed altri ancora non sono misurabili... direi quindi di chiamare il Prof Van den Hul dall'alto della sua cattedra in Olanda in metallurgia (così ho letto) che sicuramente ci darà un giudizio competente e disinteressato...
potrebbe anche presiedere uno nostro shoot out sull argomento :)
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Una indicazione è stata data, ad esempio l'AES, che è l'associazione di chi si occupa a livello professionale di audio e che annovera o ha annoverato tra i propri iscritti i top di questo settore a livello mondiale, coloro che hanno sviluppato l'Hi-Fi e l'audio sin dalle sue origini ed alle cui conventions vengono presentate e discusse le innovazioni o le ultime ricerche fatte.
I recensori vanno bene quando supportano i propri articoli con fatti dimostrabili e verificabili, non quando scrivono solo poemi ricchi di aggettivi e basta.
Van den Hull potrebbe certo spiegare le tecniche di lavorazione dei metalli, se non vendesse quello di cui tesse meraviglie sarebbe sicuramente anche più attendibile.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da
ZioMartinLoganHT
...mi sa che non si esce da questo tunnel...chi sarebbero gli autorevoli che possono parlare e dire cose giuste quindi ? ...
Come dicevo, l'autorevolezza nel settore dell'hifi non esiste più, si è persa nei meandri del marketing di più basso livello.
Per i cavi fortunatamente esistono moltissimi riferimenti autorevoli al di fuori dell'hifi, nel mondo delle telecomunicazioni. Perché credo sia chiaro a tutti che mentre discutiamo del suono dei cavi, esistono ingegneri che sviluppano sistemi di comunicazione sempre piu avanzati, in grado di connettere il mondo, in buona parte basati su cavi in rame simili a quelli che utilizziamo nei nostri impianti (ma va?).
Quindi esistono 2 possibili approcci per un audiofilo:
- ritenere che le conoscenze sviluppate in un secolo di tecnologia, che ci consentono di stimare in modo affidabile il comportamento delle linee di trasmissione in settori un pochino più importanti dell'hifi (medicale, aerospaziale, comunicazione, elettronico, ....), siano sufficienti anche per i nostri giocattoli musicali.
- ritenere che il comportamento del segnale musicale all'interno di un cavo sfugga a quanto la teoria fisica conosciuta sostiene, e sia influenzato da fattori non completamente conosciuti e soprattutto non prevedibili nell'effetto.
Se parlassimo di cose serie, penso che l'approccio da seguire sarebbe obbligato (immaginate cosa succederebbe ad un ingegnere della Boeing che decidesse di impiegare un cavo Mit su un nuovo prototipo di aereo).
Trattandosi invece del superfluo, dei nostri giocattoli musicali, ognuno può decidere di credere quello che vuole e comportarsi come meglio crede. Non potrà infatti fare danni se non al proprio portafoglio.
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Citazione:
Originariamente scritto da
ZioMartinLoganHT
ma alcuni dicono che certi parametri sono importanti sul suono finale ma altri no ed altri ancora non sono misurabili...[CUT]
si è soliti dire che i fenomeni legati alla percezione del suono non sono misurabili o che esista qualcosa al di fuori delle variabili misurabili che si possa soltanto percepire.
ecco, quel qualcosa l'aggiunge il nostro cervello, contento di essere in qualche modo al di sopra dei meccanismi che regolano le scienze certe.
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Originariamente scritto da
stazzatleta
si è soliti dire che i fenomeni legati alla percezione del suono non sono misurabili o che esista qualcosa al di fuori delle variabili misurabili che si possa soltanto percepire.
ottima considerazione.... parliamo ad esempio dei brividi alla schiena che provo quando ascolto qualcosa che mi manda in estasi.
Io uso un brividometro autocostruito, e quando sostituisco i cavi lo uso per misurare l'intensità delle vibrazioni :D
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in realtà le emozioni (brividi) possono essere tranquillamente misurate attraverso gli impulsi elettrici del cervello e l'aumento della frequenza cardiaca.
il brividometro te lo dico io con cosa usarlo :D
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Originariamente scritto da
stazzatleta
...il brividometro te lo dico io con cosa usarlo :D
Guarda che quello che hai in testa tu le vibrazioni non le misura ma le genera :D.