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Povera Chario - mi risulta essere una delle aziende top italiane insieme a Sonus Faber e Opera -progettista serio - competente e con idee chiare - ricerca e sviluppo interna e molto forte - tra l'altro il " mobile " fatto bene è un fattore determinante per un buon suono (parafrasando i vari guarneri - amati e stradivari sono famosi per la qualità della cassa armonica quindi legni - colle - forma - finitura etc.. )
MI piacerebbe provare il pioneer con delle pegasus o le sonnet. Poi che da Mediaworld sia difficile valutarle bene questo é vero.
JAkob
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Jakob, non volevo sminuire ma la considerazione che faccio è la seguente, ok il bell'involucro ma il diffusore lo si sceglie perchè soddisfa appieno le proprie esigenze, quindi suono, estetica qualità dei materiali e prezzo, Chario per me è caro per quello che offre e non mi piace il suono che hanno, avevo ascoltato le delphinus con un ampli che nemmeno mi ricordo quale fosse son minimo una decina d'anni, mi aspettavo decisamente di più visto il prezzo, mi son chiesto se l'alto prezzo fosse dovuto al mobile...
Sonus Faber una tristezza infinita, il peggior diffusore che abbia mai ascoltato, era il Liuto, quando il venditore l'ha collegato ho pensato se mi stesse facendo uno scherzo...e dire che esteticamente per me sono i diffusori più belli che abbia mai visto!
Ok, se penso che i CM5 son fatti in china mi girano un po i maroni, però qualità english e progetto comunque english, bado alla sostanza insomma, ed esteticamente stupendi nella loro semplicità. Secondo me un diffusore italiano con eccellente rapporto qualità prezzo è Indiana Line, poi i gusti son gusti e non si discute
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I gusti son gusti sono d'accordo: penso però che paradossalmente la serie CM e constellation abbiano delle analogie: sono entrambe ( a mio vedere) buoni diffusori multipurpose -- da ascolti fatti (con tutti i limiti del caso) la serie CM ha gli alti più in avanti mentre le chario danno una sensazione iniziale di effetto loudness sui bassi ed acuti indietro ma molto delicati. All'inizio ciò mi lasciò interdetto ma qualche sera dopo i primi ascolti andai ad ascoltare un concerto di musica classica --- li ebbi la stessa sensazione ovvero bassi molto presenti ed acuti e medio alti più indietro ma dolcissimi , morbidi --- oh! era una ascolto dal vivo alla scala nei palchetti centrali a mezza altezza ovvero la condizione ideale. Un pò la stessa sensazione con le S.F. (qui ci vuole il sugden però) minima + concertino + auditor M: queste ultime sono una carezza -- sono ancora pentito di aver dato retta al negoziante -- hai l'ambiente piccolo -- non prenderle! Li però andavano con un Einstein.
Nulla da dire sulle CM 8 e 9.
Tornando al pioneer mi piacerebbe provarlo e vedere tra lui e il mio primare i21 estivo chi la spunta così come confrontarlo con altri SS intorno ai 1000 euro.
Jakob
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Ciao,
a vostro parere questo integrato potrebbe ( in accoppiata con il sinto marantz 1604 tramite le uscite preamp) effettivamente dare un
un qualcosa in più per ascolti HT ( le casse sono le sonus faber concerto da scaffale ), o la differenza che darebbe l'amplificazione dedicata ai 2 canali sarebbe cosi minima da non risultare significativa?
Inoltre visto l'ottimo dac che dispone potrebbe essere usato con un lettore bdp di fascia entry come il mio per ascolti di cd musicali?
Cosi facendo invece di prendere un nuovo lettore e un integrato senza dac in un'unica soluzione potrei migliorare la resa delle mie casse che, per ora, col mio sintoamplificatore non mi hanno entusiasmato totalmente.
Nel caso riuscissi a fare un ascolto di un paio di ore direttamente a casa mia ( e quindi con le mie casse e nel mio ambiente) a cosa dovrei stare attento per capire in cosi poco tempo la validità o meno dell'integrato? Si riesce "facilmente" a capire che il suono non sia troppo dettagliato e quindi alla lunga fastidioso?
Grazie
Davide
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l'amplificazione stereofonica dà un incremento netto
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Ho il pioneer A-70 in accoppiata con le Indiana line diva 655 e ampli HT Onkyo 818.
L'ho preso per la presenza del DAC visto che ascolto esclusivamente musica liquida e per la serie di feature che presenta (modalità power amp e controllo balance), ben consapevole che la classe D suonasse analitica e poco "smussata".
L'ampli è ancora in rodaggio ma, da utente novizio, posso senz'altro dire che il dettaglio sulle medio-alte è notevole (cosa che a me piace parecchio), te ne accorgi subito. L'unico inconveniente per le mie orecchie è la "s" sibilante che con qualche artista viene fuori, sia con mp3 a 320kbps che con FLAC.
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metti un file non compresso
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grazie per le risposte, quindi:
dovrei aspettarmi un ampio miglioramento con l'ascolto di CD musicali (no file compresso penso) tramite collegamento dal BDP al A70 tramite coassiale.
Mentre per l'utilizzo con HT (quindi l' A70 fa solo da finale ) non dovrei sentire molto beneficio se non un po' di sollievo per il centrale che avrebbe il sinto marantz che lavora solo per lui.
Corretto?
Mi sfugge qualcosa?
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ragazzi io preso l'a50, che differenza passa tra questo e l'a70 a parte le uscite digitali?
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Citazione:
Originariamente scritto da
sbuzzo
dovrei aspettarmi un ampio miglioramento con l'ascolto di CD musicali (no file compresso penso) tramite collegamento dal BDP al A70 tramite coassiale.
Penso proprio di sì ed è esattamente quello che farò io appena acquisterò (e manca poco) questo strepitoso oggetto.
Citazione:
Originariamente scritto da
NAPLESmylife4EVER
ragazzi io ho preso l'a50, che differenza passa tra questo e l'a70 a parte le uscite digitali?
l'A70 ha anche un dac incorporato. Per quanto riguarda la parte amplificazione non so, ma non credo ci siano grandi differenze.
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A questo link, verso il basso, c'è una breve rappresentazione delle differenze:
http://www.pioneer.eu/it/landing/pro...mplifiers.html
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In sostanza, oltre al dac, c'è una migliore sezione di alimentazione per l'A70. Nell'A50 manca anche il phono mc, che può interessare solo a chi ha un giradischi con tale testina; il resto sono differenze insignificanti.
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il 70 HA Maggior linearità e dinamica specie a bassi livelli di ascolto
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mi è arrivato il pio a-50! devo dire che esteticamente è bellissimo,tutto in allumino spazzolato, e poi da una grande sensazione di solidità! una curiosità, ma la legge del rodaggio vale anche per un amplificatore?
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Citazione:
Originariamente scritto da
NAPLESmylife4EVER
ma la legge del rodaggio vale anche per un amplificatore?
Sul rodaggio degli apparecchi (e accessori) hi-fi spesso si aprono flames spaventosi :D comunque, per risponderti, secondo me un po' sì, anche se gli ampli in classe D sono forse meno sensibili al fenomeno. Per esempio, a mio avviso e fra quelli che ho provato io, non ho mai notato un miglioramento delle prestazioni "a caldo" come invece succede negli ampli tradizionali. Questi classe D, in genere, suonano bene fin da appena accesi.