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Infatti.
Sicuramente non le consiglierei per un impianto puramente HT o per fare discomusic, magari a livelli elevati, ma se si vuole solo la potenza e il "punch" (ma avete mai sentito il "punch" di un quartetto jazz dal vivo? :rolleyes:) si può benissimo andare sui diffusori da sonorizzazione live, con poca spesa si hanno pressioni sonore notevoli e bassi che fanno vibrare tutto quanto; la coerenza timbrica e la raffinatezza? Queste non contano in tale tipo di contesto (e neanche interessano a chi basa l'ascolto ed il proprio giudizio solo sul fatto che tremino o meno i muri). :D
Comunque tutto giusto quanto ha scritto ZioML, quello dello "scollamento" è una vecchia storia.
Mi sono sempre piaciute le Quad, ma sono molto più critiche nell'installazione rispetto ai modelli ibridi.
Con le mie, comunque, posso ascoltare anche le colonne sonore e le esplosioni senza particolari problemi di "debolezza", ma con qualità comuque elevata, se poi serve un intervento a frequenze molto basse ci pensas il sub (che in ascolto stereo non viene impiegato quasi mai, a meno che non voglia ricreare appunto una discoteca).
Ciao
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Chi predilige la naturalezza, la velocità ai transienti, l'ampiezza e profondità del soundstage, la neutralità timbrica sugli strumenti non amplificati e sulla voce, e riesce ad ascoltare almeno una volta una buona elettrostatica ben posizionata e ben pilotata, non tornerà più indietro. Con buona pace di B&W, Wilson, Dynaudio, Focal, Sonus Faber e compagnia suonante.
Su questi parametri la differenza, a mio avviso, è davvero troppa rispetto ai diffusori dinamici. Tutti.
Confermo quello che hanno scritto lo Zio e Nordata, rispetto allo scollamento fra pannello e woofer nei modelli ibridi.
Io utilizzo anche un sub Rel tagliato a 22hz, che abbinato alla correzione attiva di Dirac mi assicura una ottima linearità fino a 15hz (misurati).
Nel mio ambiente, non certo grande ma simile alla maggioranza di quelli domestici italiani, raggiungo i 100db di pressione.
Abito in condominio e non voglio che la polizia che mi abbatta la porta di casa... :)
Ho apprezzato l'ascolto delle 801D a casa di Enzo nel suo splendido impianto, e nonostante quello non sia il mio suono l'ho trovato comunque estremamente godibile ed emozionante, molto fisico. Di certo, la sua botta nello sterno a casa mia non c'è.
C'è però altro...
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mi spiace ma non mi sento ancora pronto alle elettrostatiche.
tutte le volte che l'ho ascoltate mi è sempre parso di sentire solo una parte dell'evento sonoro; anche se quella parte è ascoltabile in modo ammirabile, ne manca comunque un pezzo.
anche nel famoso quartetto di burebeck c'è un bellissimo pizzicato di contrabbasso: che fine fa nelle elettrostatiche?
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Ma col posizionamento in ambiente (di quad ma comunque di tutte le elettrostatiche) intendete anche la posizione di ascolto? o meglio che si risente molto di più quando non si siede nella posizione ottimale rispetto ai diffusori tradizionali? Mi pare che si chiami sweet spot
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Citazione:
Originariamente scritto da
Falchetto
tutte le volte che l'ho ascoltate mi è sempre parso di sentire solo una parte dell'evento sonoro; anche se quella parte è ascoltabile in modo ammirabile, ne manca comunque un pezzo.
anche nel famoso quartetto di burebeck c'è un bellissimo pizzicato di contrabbasso: che fine fa nelle elettrostatiche?
...e quali (marca e modello) sarebbero le elettrostatiche dove non si sente il pizzicato del contrabbasso?
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Il mio piú bel ricordo riguardo i sistemi elettrostatici* risale alla presentazione delle Martin Logan Quest al Top Audio di Milano; riascoltate in séguito anche in altre occasioni, mai a casa mia.
Un altro pianeta. Peccato che si ascoltasse quasi sempre materiale molto particolare: indigestione di Rebecca Pidgeon, "The raven" (me l'han fatta odiare). Quando chiedemmo di ascoltare "Selling England by the pound", l'addetto fece una smorfia, come a dire: "Che è 'sta roba?" e ci chiese: "Ma suona bene?".
Ce lo lasciò ascoltare per pochissimo tempo: sembrava di sentire una radiolina a transistor.
Lo tolse, palesemente indispettito (o schifato).
Analoga situazione si verificò quando ascoltammo i Mano negra su delle Magnepan, di cui non ricordo il modello, presso il mio negoziante abituale.
Voglio dire che a volte si deve cercare un compromesso fra una riproduzione estremamente analitica e una più tollerante, se i propri gusti portano ad ascoltare spesso musica non registrata con criteri rigorosamente audiophile.
Concordo con chi ha affermato che l'ideale, per chi può permetterselo e ha la pazienza di cercare la giusta ottimizzazione (cosa non facile), è possedere due impianti di caratteristiche molto diverse, di cui uno con diffusori elettrostatici.
Delle B&W non parlo, avendo sentito solo i modelli vecchi e non conoscendo per nulla quelli più recenti.
*Cuffia esclusa :D
P.s.: non riporto le impressioni d'ascolto delle Quad Els 57 ascoltate a casa mia, in quanto si trattava di una coppia di esemplari con qualche problemuccio...
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Citazione:
Originariamente scritto da
luca156a.r
Ma col posizionamento in ambiente (di quad ma comunque di tutte le elettrostatiche) intendete anche la posizione di ascolto? o meglio che si risente molto di più quando non si siede nella posizione ottimale rispetto ai diffusori tradizionali? Mi pare che si chiami sweet spot
Se può servire...
Al Top audio eravamo piuttosto distanti: non notammo nulla del genere (mi riferisco sempre alle Quest).
Invece in negozio (molto più vicini, tipo ascolto domestico) saltò fuori che se stavi seduto avevi una determinata risposta in frequenza, alzandoti il suono si scuriva in modo molto netto.
Ma lascerei la parola ai possessori...
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Citazione:
Originariamente scritto da
Falchetto
anche nel famoso quartetto di burebeck c'è un bellissimo pizzicato di contrabbasso: che fine fa nelle elettrostatiche
in media suona molto meglio delle dinamiche...ma se si è abituati a maggior ""impatto-invadenza"" e allora non lo senti mai così....almeno per le QUAD sia 2805 che 2905
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Per rispondere alla domanda di Falchetto, a casa mia il contrabbasso nel disco di Brubeck c'è tutto. Ti farei sentire piuttosto quello di Gary Karr, che scende molto di più e del quale puoi sentire la consistenza fisica e la rugosità dell'archetto.
Se per bassi intendiamo invece il punch, la classica botta nello stomaco, allora le elettrostatiche, e le planari in generale, non sono il massimo. Eccetto forse le Sanders, che con il loro woofer in linea di trasmissione mi hanno fatto sentire un gran basso profondo, frenato e fisico. Davvero eccezionali, come eccezionale era l'impianto (tutto Sanders) di cui erano il terminale.
Il vero problema delle elettrostatiche in generale è che hanno bisogno di una catena a monte al di sopra di ogni sospetto, in quanto non perdonano debolezze. Inoltre sono diffusori che non suonano come dovrebbero con una collocazione approssimativa, cosa comune anche a moltissimi diffusori dinamici.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Foxtrot59
Se può servire...
Al Top audio eravamo piuttosto distanti: non notammo nulla del genere (mi riferisco sempre alle Quest).
Invece in negozio (molto più vicini, tipo ascolto domestico) saltò fuori che se stavi seduto avevi una determinata risposta in frequenza, alzandoti il suono si scuriva in modo molto netto.
Ma lascerei la parola ai possessori...
Non possiedo le Quest ma le Ascent. Confermo comunque che lo sweet spot è più ristretto rispetto alla maggioranza dei dinamici, soprattutto nelle planari completamente piatte, che sono estremamente direzionali. Le Martin Logan hanno il pannello curvo, ciò permette una maggiore dispersione.
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Le Quad menzionate da Antonio sono piu' facili o piu' difficili da inserire in ambiente?
Io ancora non l'ho capito , Antonio mi disse tempo addietro che risentivano meno delle pareti laterali.
1,5 metri dalla parete posteriore bastano??
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L'ho scritto in precedenza, ma pongo la domanda diretta: "ma avete mai ascoltato un contrabbasso, oviamente non amplificato, suonato normalmente, stando seduti ad una distanza di 3 metri?", non mi sembra di aver mai sentito vibrazioni nello stomanco, o tremare la sedia, ed anche la profondità delle note non è così tremenda come mi sembra di capire da alcuni commenti.
Se poi l'ascolto è fatto all'aperto la cosa diventa ancora più drammatica, ancora recentemente mi è capitato di ascoltare un piccolo gruppo che suonava all'aperto, su una pedana, ed a un certo punto ho fatto notare alla persona che era con me: "Fai caso ai bassi, li senti come li ascolti in alcuni impanti H-Fi?" e la risposta è stata: "No, molto meno, non sono invasivi, non coprono tutto".
Quanto all'influenza della posizione di ascolto nel caso di diffusori elettrostatici ha già risposto Carletto, la cosa comunque varia con il produttorre, confermo che l'effetto citato di cambio tonale se ci si alza in effetti si verifica, infatti i diffusori sono dotati di piedini regolabili per variare l'inclinazione ed adeguarla eventualmente alle esigenze personali, poichè io ho l'abitudine di ascoltare stando comodamente seduto senza alzami e sedermi continuamente e neanche spostandomi a destra o sinistra sul divano (lo so, è un mio difetto :D) la cosa non mi dà alcun problema.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da
nordata
L'ho scritto in precedenza, ma pongo la domanda diretta: "ma avete mai ascoltato un contrabbasso, oviamente non amplificato, suonato normalmente, stando seduti ad una distanza di 3 metri?", non mi sembra di aver mai sentito vibrazioni nello stomanco, o tremare la sedia, ed anche la profondità delle note non è così tremenda come mi sembra ..........[CUT]
Infatti: non capisco perché, per disquisire su eventuali differenze di comportamento in termini di punch fra diffusori (anche in generale), si ricorra all'esempio di un contrabbasso.
Se vi sono limiti di questo tipo in un diffusore, saranno assai più facilmente evidenti con musica amplificata o con un incisivo rimshot.
[Mod. nostalgica on] Ancora ho in mente la tremenda "pacca" di rullante del compianto Giampiero Prina (ed era musica jazz!), in trio con Bobby Watson e Attilio Zanchi, proprio al Top audio...
19 e 20 Settembre 1996 (ho il Cd con gli autografi :D ): ascoltai più volte la breve esibizione, ogni volta spostandomi per verificare come cambiassero le sonorità. Che malato ero! (Ma quante emozioni e quante scoperte...) [Mod. nostalgica off].
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Citazione:
Originariamente scritto da
nordata
...neanche spostandomi a destra o sinistra sul divano...
Infatti l'ampiezza dello sweet spot assume importanza per eventuali ascolti congiunti. Già ora mi prendono in giro perchè sul mio divano ho istituito la seduta patronale e quella dove...si sente male.
Se questo effetto è accentuato sarebbe come comprarsi una bellissima moto....monoposto.
Così come la storia del punch. Il mio di difetto (eh sì lo ammetto :D) è che non ascolto solo quartetti cetra che suonano arpe d'argento senza amplificazione per carità. Mi piace anche ascoltare musica del popolo ignorante essendo io il portabandiera. Come gli U2 o i coldplay (i primi due che mi sono venuti in mente noti anche perchè i dischi sono incisi alla kick of the dog). E' per quello che cedo a questi primitivi piaceri arruffapopulino come la ricerca del punch.
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Ho avuto un contrabbasso al mio fianco per diversi anni, almeno tre volte alla settimana, e la botta la sentivo provenire, come al solito, dalla grancassa del mio batterista.
Però in alcune incisioni in cui il contrabbasso è molto in evidenza, mi è non a caso venuto in mente Karr, per sentir bene tutte le armoniche ci vuole un diffusore che scenda abbastanza.