Non so se e' suggestione ma mi pare di sentire qualche lieve differenza... Poi non so, dovrei provare con un fonometro... certo che se ho ragione comincio ad avere un super orecchio... Ihihihihih
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Non so se e' suggestione ma mi pare di sentire qualche lieve differenza... Poi non so, dovrei provare con un fonometro... certo che se ho ragione comincio ad avere un super orecchio... Ihihihihih
i fonometri misurano le differenze di intensita,e nel tuo caso sarebbe completamente inutile.
vuoi sapere se l intervento crea differenze udibili?fai attivare e disattivare a caso da un amico il ritardo e tu cerca di capire quando è attivo e quando no.fallo un po di volte e poi valuta.se ci avrai preso la maggior parte delle volte,allora l intervento è udibile.
La prova però andrebbe fatta con la parte di una colonna sonora in cui sono attivi contemporaneamente tutti i canali: front, centrale, surround, con effetti vari di panning e simili, altrimenti solo con il suono dei frontali che ci sia un ritardo o meno non cambia nulla.
Una precisazione: il fonometro non serve a misurare le "differenze" di intensità, ma il livello sonoro assoluto di un rumore qualsiasi.
Ciao
lui diceva di percepire(forse)differenze anche in stereofonia,quindi per togliersi il dubbio avevo consigliato il test in cieco.anche a me sembra strano,ma è sempre meglio provare.Citazione:
La prova però andrebbe fatta con la parte di una colonna sonora in cui sono attivi contemporaneamente tutti i canali: front, centrale, surround, con effetti vari di panning e simili, altrimenti solo con il suono dei frontali che ci sia un ritardo o meno non cambia nulla.
che sul multi ci siano differenze è certo,ma lui aveva messo l assenza di interventi sullo stereo come condizione fondamentale all uso dei ritardi.
giusto.nella foga di sintetizzare il discorso ho scritto una imprecisione.il confronto va fatto tra le varie misure di livello che si eseguono,in modo da determinare la presenza di eventuali differenze di pressione sonora.Citazione:
Una precisazione: il fonometro non serve a misurare le "differenze"..........
a proposito di ritardi,vorrei ricordare che molti lettori(come ad esempio gli oppo attuali),con supporti audio multi ch(sacd e dvd-a)disabilitano tutti i ritardi e le elaborazioni.quindi se tali supporti interessano,conviene affrontare il lavoro per rendere equidistanti i diffusori dal punto d ascolto.
Nell'ultimo numero di Stereophile (maggio) è riportata una recensione di Fred Kaplan del nuovo SACD/CD player Cipher.
La nuova brochure dei prodotti Krell, serie Evolution, è stata riportata in prima pagina:
http://www.krellonline.com/downloads/Evolution_Brochure.pdf
Vorrei sapere da voi esperti se l'hts 7.1 è adatto anche all'ascolto della musica classica, che è quella che ascolto di più, perchè da quello che ho capito difetta un po di morbidezza per un ascolto ottimale in tal senso.
Poi siccome ho la possibilità di comprare sia il kav 500 che lo showcase 7 e l' s 1500 chiaramente a prezzi diversi. volevo sapere da voi qual'è il migliore e se le differenze sono notevoli o meno e poi eventualmente l'apparecchio che rende di più con la musica classica, perchè quanto a potenza ed energia per il cinema credo che sia più del necessario. grazie.
Parere personale, una macchina di alto livello difficilmente "colorerà" il suono, metterà in rilievo eventuali mancanze della registrazione o meglio renderà molto più evidenti eventuali limiti della catena audio, cavi compresi.
Per quanto riguarda i finali, mezzi permettendo, più birra hanno, meglio è.
bene,confermato questo punto,allora non ti resta che fare la prova con la configurazione 5.1 per trovare la tua strada.
c è chi considera la coerenza generata dal corretto distanziamento dei diffusori superfluo e chi fondamentale.
di certo entrambe le soluzioni portano vantaggi e svantaggi.a te trovare la migliore per il tuo modo di ascoltare.
io ho scelto di avere entrambi i vantaggi,ma non tutti possono farlo per varie ragioni.
si,l hts è tutto tranne che morbido,ma del resto è una caratteristica tipica el marchioi krell.
pero questo non lo considero per forza un difetto,nemmeno per la musica classica o i generi acustici piu in generale.
l idea della morbidezza a tutti i costi è uno stereotipo come tanti altri,perchè l ascolto di strumenti acustici live puo essere anche duro,al limite del fastidioso.
l impostazione dei krell è indubbiamente lontana da certe "addolciture" forzate,e tende a restituire tutta l energia presente nelle incisioni,nel bene e nel male e sempre se il sistema d altoparlanti lo permette.
esatto e indipendentemente dall'intenzione del musicista,(che puo decidere se suonare piu o meno dolcemente lo strumento)ma lo strumento di per se e' duro.
Questo accade per un violino sentito suonare in una stanza,idem per il sax ,la tromba,la chitarra ,le voci,la batteria ecc
gli strumenti sono cosi.
Nessun musicista parla di duro o mordido,solamente nell' hifi si adottano questi termini ,identificando i prodotti in tal senso e creando leggende tipo:
krell=duro
mac=morbido
l'altra sera ero a sentire Marcus Miller,piu o meno a 4 m dal palco,tutto si sentiva tranne che un suono mordido,quando entravano sax e tromba,eravamo al limite del fastidio,come e' normale che sia.
Se quel suono l'avessimo sentito identico a casa,riprodotto dal nostro impianto, il 99% delle persone avrebbe detto che era troppo duro,quando in realta' era semplicmente "vero".
bhe,sai meglio di me che nessuno strumento elettrico puo essere sentito diretto in un esibizione live.
la tromba e il sax probabilmente le ho sentite in parte dirette anche se erano ovviamnete microfonati.
il fatto e' che se ci mettiamo in salotto e suoniamo una tromba in diretta e' probabile che a chi e' seduto sul divano gli si stappino le orecchie,altro che morbido