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Originariamente scritto da arg0
Questa per fortuna è un'affermazione generalista. Una generazione fa la "nuova generazione" era vincolata a mangiacassette (nel vero senso della parola è walkman). Direi che oggi stanno hanno un punto di partenza indubbiamente migliore verso il mondo dell'Hi-Fi!
Può darsi; ma i SACD stanno sparendo, i DVD audio idem... la qualità generale dei formati è scarsa... file MP3, DIVX... questo è il futuro, di conseguenza il resto gli va dietro.
Se la sorgente fa schifo il resto della catena lo sarà altrettanto, parte tutto da li.
I file compressi stanno uccidendo un pò tutti...e ti posso garantire che 11 ragazzi su 10 ascoltano 100 file MP3 ed 1 CD (normale! niente SACD o DVD audio...)
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Originariamente scritto da Puka
mi è balenato un dubbio sull'utilità del full blind
Mentre invece sull'utilità delle prove aperte non hai alcun dubbio, mi par di capire...? :D
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Originariamente scritto da Puka
Questa non l'ho capita, se il mio gusto cambia, vorrà dire che vi sono variazioni nel suono e quindi gli ampli suonano diversamente, viceversa se gli ampli non sono distinguibili, vorrà dire che suonano uguali
Il guato non cambia in modo "oggettivo" ma soggettivo.
Nel soggettivo entrano in gioco anche fattori psicologici e nella fattispecie l'effetto placebo, ecc...
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Originariamente scritto da Puka
Dici?
Forse questo potrà sconvolgerti, ma un amplificatore, deve anche essere abbinato a dei diffusori, a dei cavi e a una sorgente e forse ti potra sembrare strano, ma la sinergia tra i componenti è molto più importante che la qualità di un componente stesso.
E' ovvio e scontato che in un confronto tra ampli, il confronto venga fatto con le stesse casse. Altrimenti che paragone è? ;)
Ripeto, se si cerca l'appagamento del proprio gusto si può fare qualunque cosa si voglia.
Se si vogliono ascoltare eventuali differenze tra 2 ampli diversi (collegati alle stesse casse) il discorso rimane oggettivo ed è del tutto diverso dal precedente. :)
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In realtà l'abbinamento casse-amplificatore puo' essere importante. Non tutti gli amplificatori performano allo stesso modo al variare dell'impedenza, e le differenze possono essere udibili.
Ad esempio io ho scelto Hypex anche per la linearità della risposta in frequenza al variare dell'impedenza.
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Certo che le casse influiscono, nessuno dice il contrario. Anzi, sono sicuramente l'elemento più "variabile" in una catena audio.
Il discorso è riferito ad una prova comparativa diretta utilizzando un set di casse (adeguatamente efficienti x limitarne l'influenza) e 2 ampli differenti.
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Non mi sono spiegato. L'efficienza non conta nulla. Quello che conta é l'impedenza, che non solo varia da modello a modello di diffusori, ma anche al variare della frequenza riprodotta.
Alcuni amplificatori vanno in crisi su impedenze basse, altri alterano la risposta in frequenza, in particolare agli estremi di banda.
Comunque tutto questo nella stragrande maggioranza degli amplificatori a stato solido é solo un discorso teorico.
Diverso sarebbe se ad esempio pensiamo ad un T-Amp, che non solo é molto sensibile all'impedenza sulle alte frequenze, ma oltrettutto taglia di brutto le basse. Con buona pace dell'alta fedeltà :rolleyes: . Eppure piace a molti.
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Con una piccola equalizzazione ai bassi il T-Amp o Trends che sia suona veramente bene... Poi i gusti son sempre personali.
Cmq sia costa 50 euri, non ce lo dimentichiamo!!! Ed il rapporto qualità/prezzo non credo abbia rivali.
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Originariamente scritto da andrelice
La mia prima domanda (che annullerebbe la seconda) è se esistono amplificatori di classe T 5.1.
Penso che un problema potrebbe essere dato dal fatto che il T amp esce a 15 w per canale il che forse è insufficiente per pilotare un impianto HT a meno di non utilizzare diffusori ad alta efficienza.
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Vi posso solo dire che con il Trends sono stati risolti i problemi del T-Amp di cui parla Antani.....ora il suono è molto più "audiophile" ma non costa più 50 euro bensì 160!
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Originariamente scritto da arg0
Se l'avessi comprato ti sarebbe piaciuto tantissimo... aspetta, o era il contrario? :rolleyes:
La teoria non funziona quando si ascoltano apparecchi (diffusori, lettori, ampli, casse ecc... ) non propri.
Qui l'effetto placebo non esiste ontologicamente, semmai può scattare l'effetto contrario rifondarolo "hai speso una marei di soldi e suona male".
E poi guarda che "normalmente" in questo settore si acquista qualcosa dopo averla ascoltata e non viceversa.
Quindi IMHO l'effetto placebo non esiste.
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Io mi ricordo che mentre stavo dal mio spacciatore di hi-fi ad un certo punto un ragazzo che stava provando degli ampli multicanale ha switchato e subito ho sentito un suono diverso e più piacevole. Mi sono avvicinato e ho scoperto che prima stavano ascoltando un Denon di fascia bassa e poi avevano switchato su un Marantz di fascia media. Per me quello è stato un test cieco ma che più cieco non si può (stavo chiacchierando con il titolare e quindi non solo non vedevo ma non stavo lì neanche ad ascoltare). Mi sono avvicinato proprio perchè la differenza era così sensibile.
Ciao.
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ciao a tutti ragazzi sono nuovo di qui e diciamo ke...nn mastico molto di audio...volevo un consiglio su un amplificatore che vada bene per le BOSE ACOUSTIMASS 5...non vorrei spendere tanto...(100-150 euro):D
diciamo un amplificatore che secondo voi ha un ottimo rapporto qualità/prezzo...
AIUTATEMI!!!:p
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Oilema, non ti sembra di essere OT?
Ciao.
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Secondo me parlare di effetto placebo non é corretto.
I motivi per cui abbiamo impressioni di ascolto diverse non sono psicologici, bensi' fisici:
- la nostra memoria sonora é inaffidabile, e non sempre é possibile commutare in tempo reale fra diverse elettroniche
- anche minime variazioni di volume, nell'ordine di pochi decimi di Db, sono distintamente percepite.
- basta variare di pochi cm la posizione di ascolto per avere significative variazioni nella risposta in frequenza
Semmai é nelle preferenze fra un ascolto e l'altro che ci facciamo influenzare da elementi psicologici.