perciò quando si fanno le prove si deve ragionare solo in termini di prestazioni e mai di listiniCitazione:
Originariamente scritto da michelemezza
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perciò quando si fanno le prove si deve ragionare solo in termini di prestazioni e mai di listiniCitazione:
Originariamente scritto da michelemezza
L'ho letto. C'è una parte interessante, l'opinione di Murace, che afferma che i benefici del tweaking sono almeno un ordine di grandezza inferiore rispetto a quanto si può ottenere ottimizzando l'ambiente. E che di conseguenza prima di dedicarsi al tweaking bisognerebbe dedicare la giusta attenzione all'ambiente (cosa che purtroppo succede assai raramente).Citazione:
Originariamente scritto da chiaro_scuro
Direi che si tratta di parole molto corrette, il resto l'ho saltato :D .
Ma quello che più mi ha colpito è la lettera del fondatore della MIT, riportata nella posta. Ricordo che la MIT è quell'aziende di cui ho postato la foto di un cavo nelle pagine precedenti, con una scatola piena di componenti alla rinfusa, degno del peggior studente della Scuola Radio Elettra, al prezzo di diverse migliaia di dollari.
E' veramente demenziale, e ritengo anche offensiva nei confronti della redazione e dei lettori, in quanto è una vera supercazzola senza alcuna logica, se non quella di buttare fumo in faccia alla gente con un atteggiamento da guru.
Basta dire che a parere del guru, i cavi MIT sono meglio degli altri perché gestiscono le perniciose risonanze presenti nei cavi di potenza tra i 150 e i 1500 Hz (vado a memoria).
I fenomeni della risonanza (acustica? magnetica?) sono conosciuti. Ad esempio in un altro MIT, leggermente più serio, il Massachusetts Institute of Technology, hanno condotto esperimenti per la trasmissione a distanza di energia, basata sulla risonanza elettromagnetica. Peccato che stiamo parlando di frequenze fra i 4 e i 10 MHz.
La risposta di AR è stata molto diplomatica: non abbiamo capito. E ci credo che non hanno capito, mancava solo che parlasse della risonanza prematurata con scappellamento a sinistra :rolleyes: !
Antani, sei arrivato alla prova dei cavi MIT che c'è più avanti nello stesso numero di Audioreview?
Ti copio sola una piccola parte: "Intanto che buttavo giù qualche appunto stavo ascoltando un vecchio LP mono RCA Victor di Van Cliburn che esegue Chopin, quando mi sono accorto della gamma bassa del pianoforte che si rifletteva sul pavimento, mettendolo in vibrazione, sebbene il volume non fosse superiore al normale. Non mi era mai successo prima. Non si tratta di risonanze o di gamma bassa esagerata. E' semplicemente quello che sarebbe accaduto se quel pianoforte fosse stato nella mia stanza."
Da premettere che il tipo per mezzo e più articolo ha preso per i fondelli tutti i cavoscettici, compresi quelli per cui la misura è tutto.
Se il pavimento vibra e quel cavo non è Dio in persona si può misurare il perchè lo fa (non c'è molto da andare oltre la misura dell'estesione della risposta in frequenza e della pressione sonora...che lui con il suo orecchio sopraffino esclude). Lascio stare il commento sul fatto che lo fa perchè se ci fosse il pianoforte vero l'avrebbe fatto (come a dire che il cavo fa diventare reale una registrazione mono, vecchia e su un vecchio LP). Anche perchè non penso che il l'impianto prima dell'MIT montasse la piattina rosso/nero.
Comunque questa notte passata in bianco ad accudire mio figlio in preda a vomito e diarrea (forse ha letto anche lui l'articolo :) ) ho pensato che si usano certi termini superlativi sui cavi perchè è così incredibile sentire delle differenze che quando ci sono si grida al miracolo :) :) :)
Ciao.
Si, l'ho letta, ma sinceramente non ci ho dato nessun peso. L'autore è lo stesso del tweaking. Io lo interpreto come una manovra redazionale per attrarre un certo tipo di lettore, e come tale la giudico corretta.
Inutile nascondersi dietro un dito, una rivista audio non può in alcun modo trascurare un target "ascoltone", che desidera appunto leggere tali commenti. E' un po la stessa logica per cui le elettroniche sono provate da due giornalisti diversi, uno per le misure e uno per la prova di ascolto.
Sarà sicuramente corretta dal punto di vista dell'editore ma ci vuole un bel coraggio a firmare certi articoli......Citazione:
come tale la giudico corretta.
In ogni caso quello che è raccapricciante, dal mio punto di vista, è che ci sono persone/lettori che dicono che quelle affermazioni non sono stupidagini. Siccome a me sembrano invece delle grandissime caz...e, veramente colossali, incomincio a pensare che sono io ad avere dei problemi.
Cerco ora di risolvere un problema dei cavi (ce l'avranno con me?).
Ho una scheda sonora che dopo 20-30 min si sconnette e dopo tanto studio sono arrivato alla conclusione che...è meglio comprare una scheda PCMCIA con una porta firewire.Ho risolto il problema delle disconnessioni (il problema sta nella firewire integrata ma solo con il computer alimentato da rete e non da batteria!). Tutto bene? No. Ora ho il tipico rumore del ground loop che ho risolto togliendo la massa all'alimentatore del portatile: chissà se un cavo da 550 euro può fare qualcosa e posso ripristinare la massa. Scrivo all'MIT dei cavi?
Ciao.
Beh secondo me ci può anche stare. AR non è mica una rivista scientifica. E' in linea con molti commenti che ho letto finora su questo thread. Il che significa che molti lettori si troveranno in sintonia (o in risonanza :what: ).
Qualche post più indietro avevo già fatto riferimento all'articolo nella posta, commentando che la risposta del redattore di AR, considerati i limiti di correttezza ed educazione che si devono mantenere ed anche quelli di "buon vicinato" con produttori/importatori/distributori, era stata, tra le righe, equivalente a "Ma va un po'....".
Quanto al tweaking ed all'altro articolo li ho letti dopo e sono rimasto, come dire, leggermente esterrefatto, d'altra parte scrivono quello che molti amano leggere.
Ciao
Mi sembrava che qualcuno ne avesse già parlato ma non trovavo il post.
A parte la risposta di AR, secondo me insoddisfacente, la lettera è al limite dell'insulto. L'arroganza, e la faccia di bronzo, con cui questa persona si permette di scrivere è sconcertante. Fra potenza in fase, in serie e in parallelo, rumore fuori fase, induttanza infinita, passa basso con fase zero fino alla corrente continua, velocità della luce, risonanze in gamma audio, credo che neanche Mammucari sarebbe riuscito a fare di meglio.
Evidentemente questo guru pensa che tutti i lettori di una rivista audio italiana siano dementi, oppure abituati a suonare il mandolino fra una pizza e l'altra.
Il bello è che questo tipo è il fondatore di una delle aziende di cavi più prestigiose.
E poi mi dicono che io tiro sempre fuori le eccezioni :rolleyes: .
Mi presento, sono Iano.
Un saluto a tutti.
Desidero postare in questo bello e intenso 3D,quella che è la mia esperienza di costruttore di cavi per diletto.L'interesse del mio post non deriva assolutamente dalle mie competenze tecniche da esibire perchè di fatto assenti,ma unicamente dal fatto che tale lavoro è durato 10 anni,premettendo che non ho nessuna prova da addurre per dimostrare che quanto segue non sia frutto di suggestione.
Nei momenti cui ho potuto dedicarvi maggior tempo ho costruito un nuovo e diverso cavo ogni giorno.
Nove su dieci,il nuovo era sempre migliore del precedente (qui e di seguito si parla di ascolto soggettivo e di nessuna misura di nessun tipo) .
Nell'ultimo anno però la miniera si è inaridita,credendo così di aver trovato il cavo definitivo.
In effetti si tratta di una serie di cavi,ognuno dei quali nasce da una complicazione del precedente in base ad una precisa regola.Tutti comunque suonano bene,ma i cavi più complicati sono sistematicamente migliori dei precedenti,avendolo potuto verificare entro i limiti in cui la complicazione non rende di fatto il cavo incostruibile.Infine ciò che suona bene al mio orecchio è dunque "la regola costruttiva di base" che viene iterata da un cavo al successivo.
La sistematicità di risultati all'ascolto è quantomeno
"suggestiva"...
Vostro,da oggi,Sebastiano.:cool:
potresti spiegare, a grandi linee, quale è questa regola e su quali principi si basa ?Citazione:
Originariamente scritto da iano
grazie
Mi sembra che c'è una sola possibilità:
la regola si basa sul "principio della suggestione".
SC
Non ho escluso infatti la suggestione,ma posto che non venga esclusa la mia buona fede,ho voluto portare un esempio in cui tale suggestione agirebbe in modo così sistematico da doversi ritenere quantomeno inprobabile.L'oggetto del post più che la serie di cavi è in generale il suggerimento per la ricerca di un metodo che, laddove non si possa prescindere dall'uso dell'orecchio come strumento di misura ,possa per quanto possibile ridurne il carattere soggettivo.
Sebastiano.
Vabbè ma dicci almeno a che cavi sei arrivato. Dopo centinaia di sperimentazioni mi aspetto grandi risultati.
Comunque benvenuto.
E allora ecco un tipo di esperienza ,con carattere di bassa soggettività fatta con i cavi due giorni fà,quando sono andato a prendere due finali NuForce ref 9 usati a casa di un audifilo Parmense cui ho chiesto di darmi un parere ascoltandoli nel suo impianto.
Prima abbiamo ascoltato con i suoi cavi e con un due vie da stand.Bassi quindi pochi ovviamente.Poi abbiamo messo i miei cavi.Bassi ancora pochi,ovviamente,ma l'ampia vetrata
che occupava l'intera parete della stanza ha iniziato a vibrare.Non tanto pochi forse allora,forse di più ma più controllati.Non lo dico io,lo dice la vetrata.
En passant vi lascio le prime impressioni di ascolto con i nuovi finali sentendomi di confermare quanto espresso da Lucio Cadeddu nella sua recensione su TNT.
Un saluto,Sebastiano.
Forse la domanda sulla "regola" andava intesa sul come e perchè sono state fatte certe modifiche.
In altre parole.
Se io progetto un amplificatore (o qualsiasi altro apparecchio elettronico) realizzo un certo circuito in base a regole di base, a mie esperienze che mi hanno fatto scoprire certe cose o ispirandomi a quelle di altri.
Lo ascolto e rilevo certe pecche nel suono che sento (normale), a questo punto devo modificare il circuito per cercare di avvicinarmi a quello che voglio ottenere.
Non mi metto però a variare, a caso, il valore di una resistenza qua, un condensatore là, a toglierne o a metterne, sempre a caso.
Faro l'intervento perchè so che quel componente può influenzare il risultato in un certo modo e procedo con cognizione di causa, perchè so anche che certe variazioni sono dettate da ferree regole di elettronica.
Come disse Einstein: "Dio non gioca a dadi con l'Universo" e neanche i progettisti seri.
Per venire al discorso cavi (discorso comunque valido per tutto): tu hai realizzato il tuo cavo seguendo sicuramente certe regole, precise e dimostrate, in base a determinati punti fissi e sai che ogni cosa avrà una certa influenza sul risultato.
Quando lo hai ascoltato hai proceduto a fare delle varianti, sicuramente non a caso, ma in base alle regole suddette, in base a punti fermi consolidati e collaudati.
Credo che la domanda vada intesa in questo senso: quali sono le regole di base cui attenersi, quali punti influenzano cosa ed in che misura ? Credo che questi non siano segreti industriali, ma conosciuti da tutti coloro che si cimentano in questo tipo di realizzazione, ovvero conoscere l'ABC.
Io personalmente, non avendo mai realizzato cavi, non lo conosco, per cui sarebbe sicuramente interessante per me e credo anche per molti altri, conoscere quali sono le regole cui attenersi per iniziare a realizzare qualcosa di serio, cosa va a influenzare cosa e in che misura, ma. cosa più importante, perchè.
Ciao