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Originariamente scritto da Picander
@johnmupChiedevo solo spiegazione su ciò che intendeva perchè dire "a discreti" significa tutto e niente. Anche un opamp può essere a discreti...
Direi proprio di no. I componenti discreti sono i classici transistor mentre gli op-amp utilizzano, per la loro stessa concezione, circuiti integrati. Quindi sono piuttosto diversi. Se un ampli è a discreti significa che è costruito dalla sezione pre a quella finale con transistor senza la minima traccia di un qualche circuito integrato. Però se tu dici che ci sono degli op-amp a discreti (che per me è una contraddizione in termini) mi indichi gentilmente qualche modello? :)
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cerca su google operazionali a discreti
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Mi dispiace Nano70, ma sei in errore.
Se per caso leggi una rivista di Hi-Fi, ad esempio Audio Review, ti capiterà molte volte di leggere che il tal progettista ha realizzato un circuito che ricalca quello di un operazionale, ma utilizzando componenti discreti, nel caso specifico tramite transistors bipolari e/o FET.
L'amplificatore operazionale è semplicemente una tipologia circuitale che può essere realizzata sia con componenti discreti che in modo integrato (non con circuiti integrati, è cosa leggermente diversa).
I costruttori dichiarano solitamente di aver scelto la struttura a componenti discreti perchè in questo modo hanno maggiore libertà nella scelta dei singoli componenti attivi.
Non c'è però alcuna differenza tra il transistor realizzato e incapsulato in modo singolo e quello inserito in un opamp, così come non c'è alcuna differenza tra una resistenza esterna ed una interna all'opamp medesimo.
Anzi, direi che l'integrazione aiuta in alcune cose, ad esempio nell'accoppiamento termico tra i transistors.
Credo che molti abbiano visto in qualche circuito (o nelle foto dei medesimi) dei transistors legati o incollati strettamente l'uno all'altro, questo proprio per assicurarsi che la temperatura dei due componenti vari all'unisono, per lo stesso motivo si utilizzano i transistors doppi in contenitore singolo.
Altro motivo alla base anche degli appena citati transistors doppi è il cercare di avere le stesse caratteristiche elettriche, poichè sono stati realizzati sullo stesso wafer di silicio.
Negli opamp tutti i transistors sono realizzati sullo stesso wafer e si ha pertanto la massima uguaglianza di caratteristiche.
Mi sembra che quando si parla di opamp qualcuno pensi solo agli ultradecennali ua741 o simili, ne esistono anche tantissimi altri, gli anni passano e la tecnica fa passi da gigante.
Esistono opamp dal rumore bassissimo e velocissimi, con slew rate elevatissimi, sviluppati e dedicati appositamemte all'uso audio, ad esempio da Burr Brown.
Il fatto che progettisti vari propongano in forma discreta la tipologia degli opamp forse vuol dire che tale circuitazione male male non è, la controreazione può essere applicata sia a questo tipo di implementazione che a quella con componenti integrati, non è una caratteristica solo di questi ultimi, solo che questi ultimi semplificano un pochino la vita, eliminando alcune problematiche, tutto qui.
Mi sembra che vi sia un controsenso, da un lato si criticano gli opamp in quanto non audiofili, però se lo stesso circuito è realizzato in forma discreta allora va bene; a questo punto direi che il problema è solo nella scelta dei componenti, certo se si usa un opamp integrato di scarsa qualità il risultato sarà scarso pure lui, ma questo vale per ogni cosa; esiste poi anche la scelta ulteriore fatta dal costruttore dell'amplificatore o del pre che, pur impiegando un integrato con una certa sigla, fa ancora una cernita interna scartando quelli con caratteristiche che pur essendo all'interno di quelle di targa sono però ritenute non soddisfacenti ai propri parametri (e qualcuno leggendo solo la sigla magari storce il naso).
Ciao
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Originariamente scritto da Danik
E qui mi ricollego all'affermazione di Alberto (KTM) sulla "sua" dinamica e della relativa mia richiesta.
Naturalmente se anche il Sig. Defranceschi vuole, si può, tramite Risposta d'impulso e convoluzione, ricreare il grafico AQT.
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In linea di massima, ma non in tutti i casi (se non erro c'è un Jeff Rowland che li utilizza ma non l'ho mai ascoltato), gli operazionali vengono utilizzati per fare progetti che siano il meno costosi possibile per il costruttore. Purtroppo però non per l'utente finale che, vedi alcuni casi come Arcam per es., nonostante spendano "poco" per la progettazione e produzione (in Cina) vengono cmq venduti a caro prezzo (vedi ad es. l'integrato A18 che per me costa una follia sia per come è realizzato che per come suona). Per quanto mi riguarda preferisco un ampli costruito totalmente a discreti classici perchè si presume che gli ingegneri si sia siano sbattuti per la progettazione. Questo in linea di principio, poi è chiaro che in pratica è sempre meglio non generalizzare e valutare caso per caso facendo ascolti e confronti, che personalmente è quello che faccio sempre. :)
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Citazione:
Originariamente scritto da nano70
Per quanto mi riguarda preferisco un ampli costruito totalmente a discreti classici perchè si presume che gli ingegneri si sia siano sbattuti per la progettazione
:confused: usare i discreti non implica una progettazione più complessa. Ti riporto quanto ha scritto Nordata pochi post più in su
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Originariamente scritto da nordata
L'amplificatore operazionale è semplicemente una tipologia circuitale che può essere realizzata sia con componenti discreti che in modo integrato (non con circuiti integrati, è cosa leggermente diversa).
Personalmente sono dell'idea opposta: meno è complesso un circuito meglio è. Ma è solo impressione personale.
@Nordata: qual è la differenza tra con integrati e in modo integrato?
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Si, nordata, è vero, posso fare un operazionale con un certo numero di transistor, infatti le prima calcolatrici a valvole non erano altro che circuiti operazionali. Doccordo, però in linea di massima nel gergo corrente per operazionale si intende un c.i., mentre componenti discreti transistor e componenti singolari saldati su circuito stampato. Poi, se vogliamo dirla tutta, si parla di tecnologia tradizionale, neanche in SMD ... almeno ... io l'ho sempre intesa così. CMQ, accoppiamenti termici si, ma resistenze interne ... forse le ntc che fanno da compensazione termica, le altre magari .. no. Poi, essere nelle menti dei progettisti ...
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Sara' sicuramente solamente la mia impressione,..ma non e' che la discussione stia tendendo discretamente all' OT?
Comunque sia,l'impianto del topic di ***** mi ha deluso anche a me'!
Saluti
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Non ho detto che realizzare una circuitazione a discreti sia più complessa, tutt'al più accurata. La circuitazione ad integrati non è semplicemente più semplice (ce ne sono di semplici anche a discreti) ma più che altro economica, almeno nella maggior parte dei casi. Tradotto in soldoni, che è poi quello che conta, se un'elettronica realizzata in maniera fin troppo semplice con integrati me la fanno pagare poco allora ok, ma se vogliono delle cifre elevate come Arcam (nell'es. che ho fatto) o peggio Lexicon (che anche a me, più volte ascoltati, per quello che costano prorpio non mi soddisfano anche in termini di prestazioni dinamiche) allora sinceramente non mi sta più bene. Ovviamente imho e personalmente, per quanto possa essere possibile, cerco di dare un significato e valore ai soldi che spendo, poi ognuno è libero di pensarla come vuole. Sul sistema in ogetto al topic non mi esprimo perchè non l'ho ascoltato, ma sinceramente faccio molta fatica a credere che con Lexicon sia il massimo che si possa raggiungere. Forse dall'importatore perchè lo distribuisce, ma a me come utente finale interessa ottenere il vero massimo delle prestazioni (nel caso dovessi scegliere ipoteticamente il sistema JBL) anche utilizzando elettroniche di altri marchi. Se poi il distributore non lo ammette perchè giustamente guarda al proprio interesse beh, anch'io guardo al mio interesse. Senza fare nessuna polemica chiaramente. :)
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Beh, chiedere all'importatore di presentare prodotti JBL disgiunti dai JBL/Lexicon sarebbe come chiedere all'altro di evitare di collegare alle B&W sempre e solo con i Classé... Sarebbe senz'altro utile, ma sarà difficilmente realizzabile. Una ulteriore esimente è dovuta al fatto che, nel caso Synthesis, il sistema nasce già interfacciato e "precalibrato" così...
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Ovviamente non chiedo all'importatore di usare marchi che non distribuisce anche perchè commercialmente non avrebbe senso, non sono d'accordo che dica che sia il meglio possibile anche se non può dire altrimenti. Però escludere delle critiche fatte da utenti ha ancor meno senso secondo me e dovrebbero prendere almeno in considerazione che probabilmente utilizzare Lexicon non sia proprio il massimo e che ci sia di meglio oppure non escludere a priori l'utilizzo di altre elettroniche anche se il sistema Synthesis fosse ottimizzato con Lexicon. Se il sistema JBL non potesse interfacciarsi con altre elettroniche sarebbe un enorme limite, ma non voglio crederlo. Su B&W Audiogamma ha anche Jeff Rowland, che imho ritengo decisamente più adatto a quei diffusori. :)
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Originariamente scritto da *****
Se il futuro è ascoltare un sistema di diffusori attaccato alle pareti di fondo con un telone davanti...
Vorrei farti notare che i cinema sono proprio fatti così....
Citazione:
Originariamente scritto da *****
con amplificatori scadenti, preamplificatori ad operazionali, DRC stracolmi di operazionali con controreazioni totali che mortificano ogni armonica musicale
Riguardo agli amplificatori operazionali, nei post precedenti avete dibattuto in lungo e in largo. Mi pare di capire che ci siano ancora dei miti e delle credenze riguardo all' eletronica duri a morire...
Gli "operazionali" sono circuiti integrati analogici, ci sono molti circuiti integrati in circolazione: analogici, digitali e misti. Non vorrei che si confondessero ancora a esempio con quei chip tuttofare che ad esempio contengono dac, controllo, volume, toni, che si montano ad es. sulle autoradio (senza offesa). L' era del Dolby Prologic è finita da un pezzo è in tutte le apparecchiature con un minimo di serietà tutta l' elaborazione dei segnali viene fatta in ampito digitale e gli unici circuiti analogici io li vedo solo dopo il DAC. Per quanto riguarda il solito discorso sulla reazione negativa... piuttosto nei circuiti in cui manca compaiono più armoniche di quelle che ci sono nel segnale musicale....
Citazione:
Originariamente scritto da *****
...segnali veicolati con collegamenti hdmi (probabilmente il protocollo di veicolazione audio più scadente mai pensato dal genere umano) e la convinzione che tutto questo sia la perfezione, lunga vita all'hi-end.
Ci sono state alcune affermazioni sul jitter da far raddrizzare i capelli. Il jitter è un fenomeno che riguarda il sincronismo dei segnali. Nelle linee di trasmissione finchè non causa alterazione del messaggio non crea nessun problema e non è udibile come qualcuno erroneamente sostiene.
L' unico stadio in cui questo fenomeno deve essere controllato e ridotto al minimo possibile è nella sezione DAC in cui si ricostruisce il segnale analogico.
Per quanto mi risulti dentro il cavo HDMI non c'è nessun Dac. L' unico inghippo legato a questo tipo di connessione è che la qualità con cui transitano i dati può essere abbassata perchè limitata dal bitrate a disposizione. Ne hanno parlato in maniera più esaustiva in altri thread.
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il problema è che si dileguano per poi ribadire gli stessi errori altrove :rolleyes:
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@danik una domanda anche se so che è OT ma questa cosa credo non interessi solo me:
Come fai a dire da un semplice grafico ampiezza/frequenza come quelli che hai postato che l'impianto in questione ha poca dinamica?
Grazie, Alberto HCS
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Provo a sintetizzare la risposta con il grafico di Denis :)
http://img19.imageshack.us/img19/3901/dindyaqt.th.jpg
l'ampiezza è data dal silenzio tra un tono e l'altro, più è "corta" meno si ha dinamica.
Vuol dire che il tono persiste più del dovoto, mascherando quello sucessivo.
Cmq è solo una sintesi, di più facile lettura, di quello che si può vedere anche con una "water"