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Originariamente scritto da kaio
quindi nel set-up devo indicare questa differenza,pena errori nei tempi d arrivo dei segnali rispetto al punto d ascolto.
quello che alcuni sostengono, forse non a torto, è che i vantaggi di sistemare le distanze, sono inferiori ai vantaggi di avere un segnale 'pulito', non elaborato. E' una cosa che mi è stata suggerita da poco e, devo dire la verità, ad orecchio mi sembra che questa teoria abbia un fondamento...
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Originariamente scritto da Clint_60
i vantaggi di sistemare le distanze, sono inferiori ai vantaggi di avere un segnale 'pulito', non elaborato.
Confermo. Tra l'altro se i diffusori sono correttamente posizionati (e, quindi, tendenzialmente equidistanti dal punto d'ascolto), delle distanze non te ne fai granché...
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Originariamente scritto da ev666il
...se i diffusori sono correttamente posizionati (e, quindi, tendenzialmente equidistanti dal punto d'ascolto), delle distanze non te ne fai granché...
SE sono equidistanti.
ma se non lo sono,è fondamentale avere(con ogni mezzo possibile)tempi d arrivo coincidenti nel punto d ascolto,specialmente in ambito musicale/acustico.se cio non avviene si falsano i delicati equilibri che nel multi canale permettono di ricostruire in modo molto realistico gli ambienti d incisione.
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Già, ma alla velocità a cui viaggia il segnale dovresti avere asimmetrie piuttosto pesanti tra i diffusori per introdurre sfasamenti udibili. In compenso, una qualunque manipolazione aggiuntiva del segnale è udibile eccome, in ogni circostanza ;)
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esatto.
i dsp che regolano i ritardi sul suono non fanno i miracoli,in sostanza creare un ritardo vituale per compensare un eccessiva disuniformita' della posizione di ascolto non e' un intervento leggero,anzi.....
la costrizione,(o castrazione del suono) nel dover inserire le distanze,che sia dal pre o che sia dalla sorgente degrada la qualita' sonora e la pulizia,l'entita del degrado e' proporzionalmente percepible alla qualita' della catena.
in sostanza,in un impianto bose acoustimass 7.4 il far o meno intervenire i dsp per le distanze non e' cosi udibile,in impianti superiori il degrado si percepisce immediatamente.
ecco perche' l'utilizzo delle impostazioni delle distanze si rende purtroppo necessario la dove ci si trovi in ambienti particolarmente sfortunati,ambienti che ci costringono ad avere un disassamento dai diffusori bestiale,
tipo:
divano a 5 m dai frontali e a 1 m dai surround.
in ambienti di medie dimensioni con posizionamenti "umani" dei diffusori, l'intervento sulle distanze e' pressoche inutile e deleterio.
ovvio che se abbiamo i frontali dissassati di 1m fra loro,il centrale posizionato a soffitto e i surround a 1 cm dalle orecchie le distanze si e' costretti a impostarle,ma in questo caso,prima di procedere a farlo,sarebbe utile valutare qualcos altro.;)
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io ho una sistemazione alquanto disassata dei surround, molto più vicini rispetto al fronte anteriore, eppure, dopo un decennio di distanze ben settate secondo le regole, ho preferito ora lasciare tutto a zero, tanti erano i dettagli che sono venuti fuori e che mi ero perso fino a quel momento...
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Sulle distanze siamo d'accordo a lasciare tutto a 0 e sui livelli? Meglio ad orecchio o con l'utilizzo di un fonometro o lasciare anche questi a 0?
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i livelli li setti dal pre,eviterei l'uso di un fonometro considerando che in ogni caso da un film all'altro i livelli cambiano;)
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E no... i livelli no. Lasciandoli a zero si rischia davvero il disastro. Ascolta le tracce in aereo o in elicottero di Salt, per errore avevo i livelli a zero è il parlato era totalmente incomprensibile.
Poi dipende sempre dalla simmetria del punto di ascolto.
Comunque la misura col fonometro io la ritengo sempre la base di partenza, poi magari si può variare leggermente a gusto, volendo. Nel mio impianto il 'gusto' sta nel sub che va pompato alquanto...
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Originariamente scritto da SUPERSLIDE1965
i livelli li setti dal pre,eviterei l'uso di un fonometro considerando che in ogni caso da un film all'altro i livelli cambiano;)
mi permetto di dissentire :) . Non so se è normale che i livelli varino così tanto con i film, ma c'è da tenere conto della eventuale disomogeneità delle casse (mio caso), dell'ambiente e del punto di ascolto. Col fonometro sistemi l'impanto-ambiente, poi vai ad orecchio se vuoi, ma con lievi ritocchi... IMHO.
Riporto solo la mia esperienza personale, mi è capitato di trovarmi inavvertitamente con i livelli a zero e prima o poi me ne sono accorto in maniera assai fastidiosa.
Mettere le distanze a zero mi ha invece portato immediatamente dei benefici anche se non ho ancora testato a fondo la cosa, per esempio con delle traccie dove i riverberi ambientali siano ben delineati.
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i livelli vanno settati in base al proprio setup,non e' un problema,si sta semplicemente palando di alzare o abbassare i volumi,non fa danno.
purtroppo ogni film ha il suo master e ogni produzione ha il suo tecnico del suono che si occupa del tutto.
ci sono film dove il centrale e' indietro rispetto ai front o viceversa dove e' troppo alto.
lo stesso per i surround,in alcuni film sono di default elevatissimi e in altri a malapena si sentono.
non so se e' normale che varino cosi tanto,ma siccome variano e la variazione e' gia esistente e incisa nel dischetto dobbiamo farcene una ragione .
ecco perche sul telecomando di qualsiasi pre o quasi,si ha la possibilita' di modficare al volo i livelli stando comodamente seduti sul divano.
fare un setup iniziale col fonometro e' sicuramente ideale (nella teoria),ma nella pratica ci troveremo a variare i livelli di volta in volta,quindi non ne vedo l'utilita'.
possiamo anche non variarli piu,ma mi pare fuori luogo in quanto i livelli cambiano spesso e volentieri da film a film.
senza contare il gusto personale,c'e chi ama avere le voci molto presenti per cui tendera' ad alzaare di piu il centrale rispetto al normale e c'e chi ama avere piu in primo piano i rumori ambientali e quaknt altro,per cui abbassera' il centrale elevando il resto.......
piu che il fonometro tendo sempre ad utilizzare l'orecchio
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Originariamente scritto da SUPERSLIDE1965
ecco perche sul telecomando di qualsiasi pre o quasi,si ha la possibilita' di modficare al volo i livelli stando comodamente seduti sul divano.
Sinceramente questa è proprio la cosa che non mi va di fare. Io calibro il video e l'audio cercando di ottenere il punto di neutralità. Ovviamente è una pia illusione, ma in ogni caso è il 'mio' punto neutro dal quale mi godo le variazioni (di colore o di suono) che i registi o i tecnici ci vogliono 'comunicare'. Se il regista o i tecnici hanno deciso di dare qualche db di più al centrale o ai surround è una loro scelta che va accettata e ascoltata. Gli errori di missaggio veri e propri credo siano pochi, sono per lo più scelte precise... perché forzarle?
E come dire che nel video mi tengo varie calibrazioni (fredda, calda, intermedia) per adeguare la fotografia al mio gusto... è una cosa alquanto sbagliata, non credi?
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il tuo e 'un punto di vista che rispetto in quanto rappresenta quasi una visione poetica della comunicazione tra regista e utente finale.
i tecnici dediti al mixaggio ti assicuro che non hanno nessuna vena poetica,mixano.
e' vero che in alcune situazioni certe forzature sui livelli sono volute,ma solitamente lo si capisce e in quel caso nulla si tocca.
spesso e volentieri non e'cosi' .
se il centrale risulta basso e' basso,non credo ci sia sempre una scelta comunicativa che viri a farmi sentire i dialoghi ad un volume inadeguato rispetto al resto del mixaggio per tutta la durata del film.
tarare a norma un vpr consente di mettere la macchina in condizione neutrale al punto che ogni film venga rappresentato con la colorimetria che il regista ha pensato e creato al momento del girato.
nell'audio dovrebbe essere la stessa cosa in teoria ,ma c'e una differenza.
se vedo un film in un vpr tarato bene e' i colori sono desaturi e tendendi al grigio deduco che il regista abbia optato appositamente tale scelta perche ' per lui era meglio cosi'.
posso decidere di intervenire sul vpr per variare la risposta cromatica ma si capisce immediatamente che sto per fare un eresia.
se vedo un film dove mi ritrovo il centrale troppo basso e i surround decisamente piu alti rispetto al resto,potrei dedurre che il regista abbia optato appositamente tale scelta perche ' per lui era meglio cosi',
posso decidere di non intervenire sul pre per livellare i diffusori ma si capisce immediatamente che sto per fare un eresia,in quanto mi guarderei tutto il film con i dialoghi evidentemente piu bassi del dovuto e con i surround che si sentono piu dei frontali.
se questa fosse una scelta del regista non lo sapremo mai,in ogni caso la rispetto ma io il film me lo sento con i livelli equilibrati
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Originariamente scritto da SUPERSLIDE1965
se vedo un film dove mi ritrovo il centrale troppo basso e i surround decisamente piu alti rispetto al resto,potrei dedurre che il regista abbia optato appositamente tale scelta perche ' per lui era meglio cosi',
anche io rispetto i tuoi ragionamenti, l'unica cosa che non mi quadra è questa: perché la parte video viene sempre data come rispettosa delle volontà del regista e la parte audio invece verrebbe lasciata agli umori di tecnici lunatici? Dico questo perché io, onestamente, non mi trovo mai nella condizione di desiderare di variare i livelli del centrale o dei surround. E qui lancio una piccola provocazione :) , non è che questo capita quando si tara l'impianto ad orecchio e non affidandosi ad un fonometro? ;)
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ritengo si stia rasentando l assurdo,e lo si sta facendo anche ot,quindi questo sara il mio ultimo intervento sul tema.
i riferimenti nel settore sono rigorosi e vanno rispettati in modo maniacal,ove possibile..
i livelli VANNO tarati a strumento nel punto d ascolto.a orecchio è impossible.
se il il riferimento viene rispettato in maniera precisa nella catena di riproduzione,si avra la certezza di rispettare il volere del creatore dell opera,nell audio come nel video.
se chi mixa un evento valuta che per quell opera il posteriore deve suonare piu forte del frontale,o che il centrale sia usato poco,questo è cio che si dovra avere in riproduzione.altrimenti addio al benche minimo concetto di fedelta,nemmeno di alta fedelta.
anche i ritardi sono fondamentali.a certe frequenze,le cancellazioni di fase si giocano sui cm,altro che metri.
per dare dei numeri,il riallineamento acustico del tw delle mie magneplanar 3.6 avviene grazie al sovradistanziamento di circa 2cm rispetto al medio.
magari ascoltando batman o un concerto degli ac/dc il problema sara relativo,ma se si vuole ascoltare musica acustica in multi ch,questa regolazione dovra essere finissima.anzi,il vero limite dell oppo è che queste regolazioni sono troppo poco precise.oltre ai piedi,dovrebbero prevedere anche i pollici...altro che metri.
quindi,prima di cercare l ultra fine fanta-tuning,sarebbe consigliabile ottimizzare i parametri fondamentali che hanno un valore maggiore di diversi ordini di grandezza;e rispettare le regole basilari dettate dai professionisti del settore costituisce gia una base ottimale.
trascurare le fondamenta di una casa per investire nelle tendine del bagno non porta mai a grandi risultati,
ma poi pero ognuno si diverta come vuole con i propri giocattoli,a me non viene in tasca nulla in qualsiasi caso. :)