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In effetti, pensandoci bene...
Le scoperte scientifiche e le relative applicazioni tecnologiche non è che si fermino.
Quanto un dì sembra impossibile, il giorno dopo... tàcchete!... eccotelo lì alla portata di tanti.
Chi mi dice che un giorno arrivi un genio che scopre un modo nuovo per ingannare ancor più i nostri sensi e ti inventa la superprospettiva; così davvero vedremmo figure all'esterno del quadro... e senza specchi intorno.
Analogamente potrebbe essere che tale passo sia stato compiuto, in campo audio, con tecnologie come il Q-sound o similari.
(Io per ora sento sempre quel cane dietro i diffusori, però... :cry:
In compenso, ci pensano i miei cani e gatti - reali - a farmi sentire le loro voci...provenienti dalle più svariate direzioni :) ).
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sottoscrivo in pieno. ane senza offesa sembra che tu non abbia capito come funziona la stereofonia.....ma io non sono un'esperto e lascio la parola a chi lo è più di me....
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Citazione:
Originariamente scritto da
ane
Secondo me si, immagino per lo stesso motivo per cui senti voci e strumenti tra i 2 diffusori frontali
Questa la so! (Ho vinto quaccheccosa?).
La nostra mente fatica ad accettare che esistano due suoni identici, lievemente sfalsati come provenienza direzionale: pertanto li fonde in un unico suono, proveniente dalla risultante dei due (Ossignùr, come mi spiego male!).
Un po' come i vettori di una o più forze in campo dinamico (se la memoria non m'inganna) o come la visione stereoscopica.
Il Q-sound, invece...Boh?!?
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Citazione:
Originariamente scritto da
Foxtrot59
Le scoperte scientifiche e le relative applicazioni tecnologiche non è che si fermino
Non è il caso di scomodare ricerche scientifiche dell'ultima ora.
Mi sono ricordato che oltre 30 anni fa avevo un pre e finale della Phase Linear, ditta fondata dal mitico Bob Carver che, tra le altre cose, era un po' fissato con queste questioni di spazialità del suono stereo.
Nel pre esisteva una manopola (non ricordo più la definizione) che serviva ad "allargare" orizzonatalmente l'immagine stereo.
La cosa funzionava benissimo, tornava utile in qualche registrazione in cui la scena risultava un po' stretta oppure in impianti in cui la distanza tra i diffusori era veramente poca.
Il tutto era ottenuto con un sapiente gioco di inserimenti incrociati del segnale da un canale all'altro tramite sfasamenti e scelta di frequenze.
E' un po' la stessa tecnica usata in alcuni tentativi fatti per rendere il suono delle cuffie un po' meno "in testa" cercando di portarlo "davanti", esistono anche schemi su riviste e testi vari, anche qui si cerca di simulare l'effetto che la testa (quella vera) ha su un suono (ritardi, assorbimenti a certe frequenze).
Passando invece a tempi modernissimi vorrei ricordare le "sound bar", quelle vere della Yamaha, non quelle da 100 € che si trovano ora nei centri commerciali, con un accorto ed intelligente sistema di ritardi nelle emissioni dei molteplici diffusorini, che però sono eslusivamemte frontali, si riesce a ricreare un quasi surround; lo chiarisco già ora: non funzionerebbe in camera anecoica, visto che per non so quale motivo la si continua a tirare in ballo, quando l'unico scopo della sua esistenza è sempre stato solo quello di effettuare un certo tipo di misure, anche in uno studio di registrazione non si cerca di arrivare a quel risultato, si può variare l'acustica, si possono minimizzare alcune riflessioni, più che altro per evitare i rientri di uno strumento nei microfoni della ripresa di un altro oppure perchè è più pratico inserire a posteriori il riverbero desiderato.
Comunque un po' di riverbero ambientale ci vuole, come ho scritto più volte e come è stato ancora ribadito poco più indietro devono però essere rispettati certi valori.
Ciao
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Accidenti! Mi hai fatto tornare in mente un'altra esperienza che avevo rimosso: anni fa provai a casa mia un ampli di Carver (diosaquale), dotato di ologramma sonoro... Ora non ho tempo, sto andando a Bergamo Arte Fiera (che ricordi! Che ricordi!).
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Come detto la soundbar sfrutta le riflessioni.....senza riflessioni il suono da dietro non può arrivare.....
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Citazione:
Originariamente scritto da
Foxtrot59
Va bene. Ma secondo te (voi) il Q-sound funzionerebbe anche in camera anecoica?
Secondo me sì: mi pare che sia basato su sfasamenti ad alcune frequenze.
Mi ricordo il mio primo radioregistratore di qualche decennio fa che aveva una levetta che permetteva di allargare l'immagine virtuale al fine di dare l'illusione che gli altoparlanti fossero lontani tra di loro.
Il player Jriver (e, forse, anche altri) dà la possibilità di scegliere il campo surround che più aggrada.
Ciao, Enzo
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Citazione:
Originariamente scritto da
campa2
sottoscrivo in pieno. ane senza offesa sembra che tu non abbia capito come funziona la stereofonia.....ma io non sono un'esperto e lascio la parola a chi lo è più di me....
In che senso scusa ?
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Citazione:
Originariamente scritto da
Foxtrot59
"Tu quoque..." :D
Ma insomma, è stereofonia o multicanale?!? (v. # 179 inizio).
Perché leggendo il nome della sezione...:
"Forum - Due canali & High-End Audio - Audio Club".
Da me,il cane é seduto fuori in giardino e si prende una the' con le amiche.. Lato dx molto arretrato ed esterno. In multi canale mai ascoltato..
Anche da me quando ero ancora a Torino,l'uomo con le infradito Brasiliane (Antonio Puka),mi fece notare questa cosa per un giusto set-up
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@ane ti ha già risposto foxtrot.....per farla breve le stereofonia sfrutta la caratteristica del cervello di fondere due suoni uguali che arrivano da due direzioni diverse entro i 25 ms in un unico suono....in sostanza se esistono delle tecniche che creano suoni fuori dal triangolo dei diffusori (e da quel che sembra esistono..) non sfruttano il principio della stereofonia classica che appunto prevede due suoni reali dai due diffusori e un suono virtuale creato dal cervello all'interno dello spazio tra i due diffusori.
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Io ho sempre saputo che la scena sonora viene "costruita" dal tecnico del suono e non dal nostro cervello.
Noi non dobbiamo far altro che posizionare correttamente i diffusori per riprodurla fedelmente.
Campa procurati amused to death e dicci dove senti il cane
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Citazione:
Originariamente scritto da
ane
Io ho sempre saputo che la scena sonora e' "costruita" dal tecnico del suono e non dal nostro cervello.
Non sempre...! Alcune casa discografiche vantano per certi eventi live la ripresa microfonica diretta senza successive elaborazioni digitali, per esempio le prime che mi vengono im mente: Fonè e Chesky Records. Solo con questo tipo di riproduzioni è possibile disquisire di immagine, profondità, larghezza e perchè no... profondità del fronte sonoro.
In tutti gli altri casi siamo nell'ordine dei gusti personali.
In alcuni tra i miei dischi test nel libretto allegato viene riportata fotografia o schema del soundstage per verificare l'effetto "realismo" nel proprio impianto....
Ma poi.. sto cane durante la registrazione, chi lo teneva fermo....? stava seduto, saltellava o girava in tondo...? :D
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ok ane sarà fatto!
Anche tutta l'epoca della stereofonia classica, fine 50 e primi 60, secondo molti di qualità ineguagliata successivamente, era fondata sulla ripresa di un evento dal vivo con due microfoni e minima se non nulla successiva elaborazione.....poi si sono messi a fare pasticci col mixer e la qualità è decaduta, il contenuto spaziale stereofonico è diventato inesistente.
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La scena sonora ,,, affascina sempre come argomento un ' illusione creata a tavolino che poi nella realta' non e' detto sia fedele assolutamente.
Parlando con un ingegnere del suono mi disse che e' creata a tavolino dal tecnico (molte le variabili in gioco microfoni..) quindi e' in sostanza contenuta nella registrazione. 30-40 anni fa riguardava molto la dimensione orizzontale poi da 25 30 anche la dimensione verticale. A questo si aggiunge la ricostruzione fornita dai diffusori (dispersione del TW) e implementazione dei componenti.
Alla fine ci mette lo zampone l'ambiente ovviamente.
Io stesso quando non equalizzo o lascio i diffusori in posizione di riposo (molto decentrato) non ho un'immagine stabile e centrata...
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Perdonami se insisto, ma se l'evento è ripreso da due soli microfoni, il "tavolino" non serve.... ;)
Questo aspetto è applicabile of course solo ad eventi live con strumenti acustici, per tutto il resto la scena è per forza creata dal fonico o come vogliamo chiamarlo