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Originariamente scritto da
-Diablo-
Si potrebbe paradossalemente sostenere che l'amplificatore perfetto debba essere imperfetto, poichè deve bilanciare le ineliminabili imprefezioni/idiosincrasie dei diffusori. Prendi un ampli ideale e lo abbini ad un diffusore qualsiasi: ottieni la risposta del diffusore.
Non direi. Un amplificatore perfetto deve mandare in output una copia esatta del segnale di ingresso opportunamente amplificata; non deve bilanciare nulla dei diffusori. Anzi, aggiungo che il suo comportamento ideale deve essere indipendente dal carico che vede (i diffusori). Ed infatti dovresti sentire solo la risposta del diffusore, con l'ampli assolutamente trasparente.
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Originariamente scritto da
-Diablo-
Ergo della fedeltà dell'amplificatore cosa te ne fai? Per me non sbagliano i produttori a diversificare la loro offerta, studiando un po' di psicoacustica, consapevoli che la ricerca della riproduzione sonora perfetta non è altro che una chimera. Sul come, lascio agli ingegneri, io ascolto e basta (per fortuna per quello non serve una laurea).
Io su questo concordo in pieno. Infatti premetto sempre che alla fine conta solo se l'ascolto è piacevole alle nostre orecchie e alla nostra anima. Se ha il 20% di THD e mi piace che male c'è? Però bisogna esserne consapevoli.
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Per me stiamo semplificando troppo ---- non mi trovo d'accordo. Insisto a dire che la materia non è così semplice -- faccio una analogia per spiegarmi -- automobilismo - formula 1:
da anni le condizioni al contorno sono sempre grosso mo le stesse:
a) pista in asfalto
b) ruote in gomma
c) telai in carbonio/ alluminio
d) motori a scoppio
e) benzine con un certo numero di ottani
f) il pilota è sempre un uomo
g) le leggi di Navier Stokes sono sempre quelle
eppure c'è ricerca -c'è tecnologia -- vi sono ipotesi di lavoro - prototipazione - verifica a computer e poi sul campo.
Sono convinto che la stessa cosa avviene anche nell'elettronica. Non accetto questa visione pre-determinata che tutto è già stato scritto -- chi dice questo penso non conosce il mondo industriale. Perdonatemi ma non sono d'accordo. Bisogna andare a leggere le lezioni di Nelson Pass sull'amplificazione se sui suoi approcci. Ebbene quell'uomo ha dubbi - elabora delle ipotesi per poi arrivare a delle proposte di soluzioni tenendo anche conto (mica stupido) che vi sono approcci statistici.
Poi sul fatto che la materia è complessa prendo ad esempio Dan D'Agostino ed il suo finale momentum -- mi pare sia valutato un eccellente (e costosa) macchina da musica e alle mostre pilota fior di diffusori ambiziosi e costosi un poco di tutti i tipi. Ebbene (sempre che la rivista italiana non ha sbagliato ma non credo) : Fattore di smorzamento inferiore a 30 -- questo per dire che descrivere il comportamento di un macchina è cosa difficile e forse lo devono fare esperti del settore insieme alle buone orecchie
Jakob
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Originariamente scritto da
giuppo77
Io su questo concordo in pieno. Infatti premetto sempre che alla fine conta solo se l'ascolto è piacevole alle nostre orecchie e alla nostra anima. Se ha il 20% di THD e mi piace che male c'è? Però bisogna esserne consapevoli.[CUT]
Chiamasi my-fi :D
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Originariamente scritto da
giuppo77
Le misure le fai con segnali che coprono tutto il dominio di frequenza che vuoi amplificare (diciamo da 20 Hz a 20 kHz). La 5a di Beethoven alla fine è "solo" un insieme di frequenze così come qualsiasi altro suono. Fanne un'analisi di Fourier ed hai tutte le frequenze "semplici" che la compongono. E stai certo che il modo in cu..........[CUT]
Attento che la mia non è una visione romantica o mistica, che non vuole ridurre la riproduzione musicale a ciò che è (cioè elettricità) perchè sarebbe troppo triste. Ciò che vorrei capire e in parte sostengo, è che le qualità intrinseche del messaggio musicale sono diverse dai segnali di test (sono molte frequenze, variano dinamicamente nel tempo).
Ripeto che per me misurare un amplificatore senza collegarlo ad un altoparlante è incompleto, un esercizio filosofico che lascia fuori troppe cose fondamentali dell'interazione con quello che poi è il mezzo con cui si riproduce il suono.
A meno che non si "ascolti" la musica tramite oscilloscopio. :D
Come dice Jackob anche per me si tende a semplificare troppo, non credo che gli amplificatori suonino uguale anche se è da 30anni che sono capaci di avere una risposta perfettamente lineare e altre misure ampiamente accettabili. E' chiaro che esiste la modulazione di alcuni aspetti che sono appunto quelli detti anche nel link che influenzano il risultato finale, cosa di cui i vari marchi fanno uso.
Pertanto tra le misure e la prova, io personalmente trovo più utile la prova pur coi suoi limiti perchè vedo troppo difficile risalire dai dati che solitamente vengono misurati alle qualità di un amplificatore. Con altri test chissà!
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Ma voi volate troppo alto! :D
[per far suonare al meglio questi diffusori i cavi devono essere in rame e non in rame argentato per non pregiudicare la qualità del suono e per non affaticare l'ascolto.]
http://www.avmagazine.it/forum/83-ac...49#post4244449
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Originariamente scritto da
jakob1965
Poi sul fatto che la materia è complessa prendo ad esempio Dan D'Agostino ed il suo finale momentum -- mi pare sia valutato un eccellente (e costosa) macchina da musica e alle mostre pilota fior di diffusori ambiziosi e costosi un poco di tutti i tipi. Ebbene (sempre che la rivista italiana non ha sbagliato ma non credo) : Fattore di smorzamento inferiore a 30 -- questo per dire che descrivere il comportamento di un macchina è cosa difficile e forse lo devono fare esperti del settore insieme alle buone orecchie
Stiamo derivando :D
Il punto della discussione non è capire "come" suona un amplificatore partendo dalla sua descrizione tecnica, ma concordare sul fatto che due "oggetti" possano suonare in modo identico in base ai parametri descrittivi. Non ci trovo nulla di strano nel fatto che il momentum, con il suo fattore di smorzamento basso, sia più piacevole all'ascolto di altri con un valore molto più elevato. Anzi con la tua osservazione evidenzi come purtroppo il mondo dell' hi-fi sia pieno di miti non giustificati: ci sono ragioni tecniche per cui un fattore di smorzamento oltre un certo limite produca effetti udibili?
L'analogo con la F1: certo che arrivati ad un certo livello di dettaglio le cose si fanno molto complesse. Ma io scommetto che se prendi due F1 con la medesima aereodinamica e motore dalle stesse prestazioni, allora andranno veloci allo stesso modo (al netto di pilota e pneumatici). Ma in quel settore non c'è scampo: se sbagli la tua vettura sarà meno veloce (ovvero ogni modifica produce un effetto misurabile), full stop. Nel nostro hobby invece cambi un cavo di alimentazione e il suono ha una mutazione tale da giustificare che un pezzo di rame sia venduto a centinaia di euro il mm....
La mia opinione è che avere un set fisso di N parametri per descrivere tecnicamente un oggetto potrebbe aiutare l'utente ad acquisti più consapevoli e porterebbe ad almeno ridurre il misticismo dell'hi-fi. Perchè, almeno personalmente, se spendo 10 k€ per un ampli pretendo di conoscere per filo e per segno cosa lo distingue da quello di 1 k€. E se gli N parametri sono tutti uguali...
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Il fatto è che non sono mai uguali, per cui è giusto e comprensibile che non suonino uguale. Probabilmente differiscono leggerissimamente anche tra gli amplificatori prodotti in serie, un po' come per le macchine ci scappa fuori quasi sempre un cv in più o in meno. :D
L'altro aspetto è che di due amplificatori, date due misure che si differenziano come si fa a capire qual'è il migliore? Quello col fattore smorzamento a 30 o quello ache ha uno smorzamento 100? Quello che ha tanta corrente o quello che ne sviluppa poca? Quello che è in classe A o in classe D?
Ma poi il migliore su cosa, su quali altoparlanti?
Dal punto di vista puramente tecnico, dalle misure tutti i valvolari non avrebbero ragione di esistere perchè sono delle schifezze rispetto agli stato solido. Eppure devo ammettere che anche io li ho sentiti abbinati a certe casse e hanno assolutamente da dire! Pur non essendo affatto un amante del valvolare.
PS: io l'ho sentito il Dan d'agostino momentum, collegato alle SF Aida, a dir poco disastroso (niente potenza, loffio, gonfio in basso). Già meglio con le Wilson Audio Sasha (ma nettamente meglio l'integrato momentum). Anche per questi oggetti l'abbinamento diventa davvero essenziale. Presumo che le recensioni provino con più diffusori e differenti setup. Posto che per me non valgono quello che costano se si guarda alle prestazioni, per costruzione, design e tutto il resto non lo so.
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"Non so forse il problema è che ascolto musica metal e rock e quindi sugli alti è molto sollecitata, però in alcuni frangenti (esempio) i piatti della batteria sono troppo alti, sembra di sentire rompere vetri, non so spiegarmi...Ora simy mi ha messo la pulce nell'orecchio e devo dire che si, ascoltando certe cose la brillantezza aumenta (esempio, dei file mp3 di cd di qualche anno fa, anni 85/95) mentre con gli mp3 a 320kb di pezzi abbastanza recenti, gli alti sono squillanti ma i medi e i bassi ci sono di più quindi diventa tutto più omogeneo e sopportabile. Nessun problema con l'ht da bluray"
Differenze tra compressione e timbrica:D
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La musica quando è più compressa è più facile da riprodurre ma appare timbricamente innaturale. Un impianto hi-fi teoricamente beneficia sempre di una registrazione non compressa in termini di timbrica (anche se è più impegnativa da riprodurre).
Solita Loudness War, fortunatamente va detto che con la scusa dei formati in HD la tendenza si sta un po' invertendo.Coi CD degli anni 2000 si erano raggiunti livelli davvero pietosi.
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In questo caso più che alla compressione dinamica mi riferivo ai formati ipercompressi
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Originariamente scritto da
Guido310
In questo caso più che alla compressione dinamica mi riferivo ai formati ipercompressi
Ma quelli influiscono molto meno (se usati a bitrate elevate).
Il problema è la compressione originale della registrazione/mastering.
Se quella fa schifo hai voglia a metterla su un FLAC 192Khz, farà sempre schifo. :D
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Le due cose unite poi sono micidiali...hai voglia a dire che i diffusori sono "squillanti":)
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Aggiungici che li ascolti con un sintoamplificatore o con un amplificatore scarso, così hai il quadro completo :asd:
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Ciao a tutti, scrivo il mio primo commento :)
Da quasi un anno ho deciso di amplificare l'esperienza che avevo con mp3 e cuffie.
Alla fine dopo vari upgrade ora ho un AK100 mk2 e delle W40.
Il lettore lo cambierò, ma devo dire che rispetto ad un anno fa, a livello di ascolto, è tutta un'altra cosa.
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"...va che è una meraviglia, ma il meglio lo comincia a dare dopo le 100 ore di utilizzo, per farlo volare poi dopo le 300."
(D.A.C.)
http://www.avmagazine.it/forum/91-gi...700-euro/page2