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Non riesco a capire perché dovrebbe essere angosciante ascoltare musica in giardino.......se potessi io la prova la farei, ma non ho il giardino dove ho l'impianto. Ho sempre considerato i concerti all'aperto esperienze nettamente migliori soprattutto per la musica amplificata, ma non solo...Negli spazi chiusi il rock è spesso una una vagonata di rumore in cui a volte si fa fatica a distinguere una canzone dall'altra....altro che pulizia dei bassi!
Mi è capitato anche di ascoltare musica classica ed è una bella esperienza, soprattutto se ci sono voci, anche se mi rendo conto che spesso questi concerti vengono fatti in ambienti costruiti con edifici o manufatti verticali a riflettere.
Mi viene in mente l'opera all'arena di Verona......esperienza a mio avviso splendida, musica esile ma pulitissima e molto gratificante.....molto di più che alla Scala dove l'ambiente chiuso e l'acustica non perfetta non danno secondo me lo stesso piacere all'ascolto....
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Poi nordata alle tue precisazioni aggiungerei oltre alla linearizzazione della risposta dei due diffusori (che sarà soltanto un ammorbidimento delle differenze....), è molto importante anche la simmetria della risposta dei due diffusori separatamente, che è una cosa parecchio diversa, e la somma dei due non è neanche considerabile come la somma algebrica tra i due diffusori misurati separatamente, perché poi interagiscono con sovrapposizioni cancellazioni etc. altrimenti ad ogni frequenza l'immagine corre a destra e sinistra e in definitiva il cervello non ricostruisce una scena tridimensionale.....
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Citazione:
Originariamente scritto da
Foxtrot59
@Ane e Campa2.
Lieto di scoprire che non sono l'unico - qui dentro - cosciente del problema (teoricamente?) irrisolvibile che pone l'ascolto stereofonico riguardo l'ambienza.
Mi riferisco al conflitto e alla sovrapposizione indesiderata fra l'ambienza (generalmente "costruita") presente nelle registrazioni e riferita appunto all'ambie..........[CUT]
Mmmm... Mi sa che mi devo rassegnare all'evidenza che mi ero illuso... (non sarebbe la prima volta e me ne faccio una ragione).
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Citazione:
Originariamente scritto da
Foxtrot59
le riflessioni dell'ambiente d'ascolto; siamo davvero alla camera anecoica...
Risposta errata. Avremmo suoni che provengono soltanto (o quasi) da... DAVANTI, mentre sappiamo che in un evento musicale live i suoni provengono da tutte le direzioni.......[CUT]
Hai scritto tu che in camera anecoica avresti i suoni provenire solo da davanti.
Io mi riferivo al fatto che avendo abbattuto le riflessioni laterali nel mio ambiente la spazialità del suono è rimasta invariata, prova è che il famoso cane che abbaia in "Amused to death" non ha cambiato posizione, cioè abbaia ancora di fianco all'ascoltatore.
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Citazione:
Originariamente scritto da
campa2
Non riesco a capire perché dovrebbe essere angosciante ascoltare musica in giardino
Non lo so neanche io, infatti non è stato scritta da alcuna parte.
Ho scritto che lo stare in una camera anecoica (vera, ribadisco) è una esperienza non particolarmente bella, non si sente assolutamente alcun suono, compresa la propria voce che viene percepita praticamente solo attraverso le vibrazioni corporee e ci suonerà estranea, i rumori del corpo diventano presenti e avvertibili (battito del cuore e simili), ho poi fatto l'esempio del giardino come indicazione circa avere una idea di come si ascolterebbe musica in una camera di tale tipo, ovvero senza riflessioni.
Leggi attentamente.
Quanto ai paragoni tra l'ascoltare musica dal vivo in uno spazio aperto o chiuso direi che non è un paragone calzante, si tratta di due cose completamente diverse, non parliamo poi dell'ascolto in un teatroi all'aperto in cui l'acustica è stata presa in considerazione, come in moti teatri antichi (erano già maestri in questo).
Nulla a che vedere con "l'ascolto di musica riprodotta", che non è la stessa cosa di "fare musica".
In ogni caso, se prendiamo l'esempio di un concerto rock eseguito in un palazzetto concordo che solitamente il risultato è un disastro, ma sarebbe esattamente la stessa cosa se sul palco mettessimo due diffusori di alta qualità e con potenza uguale a quella dell'evento live e riproducessimo il CD del medesimo gruppo, raramente questi complessi sono realizzati tenendo presente esigenze acustiche, un auditorium invece, che magari avrà le stesse dimensioni, è progettato con altri criteri bene in mente (solitamente :rolleyes:).
Ciao
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Si ho letto....se tu li paragoni mi vien da pensare che abbiano gli stessi effetti o simili sull'ascolto.
L'Arena di Verona è un anfiteatro, non ci facevano musica o teatro ma spettacoli vari tra cui combattimenti tra gladiatori.
Comunque il problema generale è che secondo me ascoltare all'aperto è meglio che al chiuso di solito...(sempre con la musica amplificata) infatti evito accuratamente tali spettacoli. E il motivo è che non ci sono gran parte delle riflessioni o comunque dei gravi problemi acustici posti dagli spazi chiusi. Solo un teatro chiuso ma di grandi dimensioni mi ha fatto apprezzare la musica al chiuso, gli Arcimboldi di Milano. Non credo sia un caso che l'estate sia la stagione dei concerti.
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Citazione:
Originariamente scritto da
ane
il famoso cane che abbaia in "Amused to death" non ha cambiato posizione, cioè abbaia ancora di fianco all'ascoltatore.
Ho capito bene?
Mi stai dicendo che tu, nel tuo ambiente, con i diffusori di fronte a te e nella classica posizione d'ascolto a triangolo equilatero, senti distintamente l'abbaiare del cane provenire dal lato destro (o sinistro, fa lo stesso) della tua persona? Molto al di qua, quindi, dell'area compresa fra i due diffusori?
Scusate, succede anche ad altri questo?
Ironia della sorte, quando (molto raramente) mi è capitato di avvertire simili sensazioni, ho attribuito il fenomeno a una qualche strana risonanza del mio ambiente d'ascolto...!*
Citazione:
Originariamente scritto da
ane
Hai scritto tu che in camera anecoica avresti i suoni provenire solo da davanti.
Io mi riferivo al fatto che avendo abbattuto le riflessioni laterali nel mio ambiente la spazialità del suono è rimasta invariata
L'ho scritto perché pare sia universalmente condiviso da chi ci è stato.
Il fatto che la spazialità del suono sia rimasta invariata nel tuo ambiente non fa che portare acqua al mio mulino: io sostengo che il trattamento ambientale poco può fare in termini di ricostruzione dell'ambienza ORIGINALE in un sistema stereofonico, perchè tale sistema non contiene (non lo può fare) tutte le informazioni necessarie (compresi i segnali che arrivano da sopra, da sotto, da dietro...).
Ulteriore chiarimento: non ho sostenuto che trattamenti ambientali simili al tuo (che non conosco, quindi come potrei...???) portino al risultato di ottenere un suono simile a quello di una camera anecoica.
Ho sostenuto (e ripeto) che quel tipo di obiettivo è la naturale conseguenza logica del ragionamento di Campa2.
Riesci a seguirmi?
*Che poi è l'unica spiegazione logica.
Hai letto i commenti del mio link precedente?
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Citazione:
Originariamente scritto da
Foxtrot59
Scusate, succede anche ad altri questo?
pensa che succede anche a me che uso DRC :D
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Sì, confermo: il cane prima ed un tipo che parla dopo.
Ciao, Enzo
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Citazione:
Originariamente scritto da
Foxtrot59
Ho capito bene?
Mi stai dicendo che tu, nel tuo ambiente, con i diffusori di fronte a te e nella classica posizione d'ascolto a triangolo equilatero, senti distintamente l'abbaiare del cane provenire dal lato destro (o sinistro, fa lo stesso) della tua persona? Molto al di qua, quindi, dell'area compresa fra i due diffusori?.[CUT]
Si esatto, come se provenisse dal surround destro.
Se clicchi il link in firma vedi la mia stanza
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Citazione:
Originariamente scritto da
enzo66
Sì, confermo: il cane prima ed un tipo che parla dopo.
Ciao, Enzo
Il tipo che parla subito dopo il cane (sembra una televisione) è a sinistra e localizzato tra il diffusore ed il punto di ascolto
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io penso che ogni installazione dovrebbe tendere ad una situazione di cassa all'aperto.dove non ci sono riflessioni e influenze ambientali.
a parte qualche raro caso, non mi risulta che nessun costruttore coctruisca i propri diffusori tenendo conto delle stanze di ascolto, bensì mirano ad una risposta più linerare possibile in stanza anecoica, poi ogniuno a casa propria deve mettere il più a proprio agiopossibile i diffusori.
per me la situazione ideale sarebbe quella di trattare acusticamente tutta la parete dietro ai diffusori, e le 2 pareti laterali solo sino al punto di ascolto, se questo ha la fortuna di essere distante dalla parete posteriore.
dopo trattare solo la prima riflessione dietro la testa, e lasciare il resto vuoto e libero di dare un po di ambienza, altrimenti il tutto risulterebbe troppo ovattato alla fine.se per trattare bene una stanza, bastasse renderla sorda e ovattata, alla forse non sarebbe neanche tanto difficile, il fatto è che non è così che dovrebbe essere.
ggr
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Citazione:
Originariamente scritto da
Foxtrot59
io sostengo che il trattamento ambientale poco può fare in termini di ricostruzione dell'ambienza ORIGINALE in un sistema stereofonico, perchè tale sistema non contiene (non lo può fare) tutte le informazioni necessarie ...[CUT]
L'ambienza originale la ricrei se i diffusori sono perfettamente simmetrici così come dovrebbero essere simmetriche le pareti e quindi le riflessioni nella stanza.
Sul libro di Smith c'è una prova da fare con un brano che si intitola "Magdalene Laundries" dei The Chieftains: a 26 secondi dall'inizio c'è un rintocco di campana e Jim Smith dice che si deve sentire provenire dal diffusore destro perché solo in questo caso il suono generato dai diffusori arriva nello stesso momento all'ascoltatore. Se la campana si sente al centro o a sx significa che i 2 diffusori non sono alla medesima distanza rispetto alla testa dell'ascoltatore o che il suono non arriva contemporaneamente per colpa di qualche riflessione; è questione di qualche centimetro.
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Stazzatleta, Ane, Enzo66: cos'è, una congiura? :rotfl:
Forse sto facendo uno strano sogno.
Oppure è uno scherzo ben organizzato: sono stato dirottato da Audio Club verso un sito di mattacchioni che si stanno burlando di me.
Innanzitutto una precisazione: Ane, io sto parlando di ascolto stereofonico (mi sembra di averlo detto chiaramente): è chiaro che se tu percepisci quell'effetto con l'impianto surround (mi hai messo quella pulce nell'orecchio, ti chiedo di specificare) la cosa si spiega da sè, e quanto sto per dire non ti riguarda.
Non posso mettere in dubbio le sensazioni che mi avete riferito.
Però è come se mi steste dicendo: ho un normalissimo quadro sulla parete davanti a me che, grazie all'inganno prospettico, mi mostra una o più figure sulla parete alla mia destra, completamente fuori dalla superficie del quadro.
Questo è possibile?
Certamente, a condizione che abbiate una superficie specchiante sulla parete alla vostra destra, perché l'inganno prospettico funziona esclusivamente all'interno del quadro.
Analogamente, l'inganno della stereofonia funziona solo tra i due diffusori (e dietro di essi, la profondità essendo suggerita al nostro cervello tramite trucchi come il riverbero/ritardo temporale - qui necessiterebbero le spiegazioni di un tecnico del suono coi controc....).
Quindi se sentite dei suoni provenire da un punto che si trova lateralmente al di fuori del segmento che congiunge i vostri diffusori, questi non potranno che essere frutto di un'interazione del vostro ambiente d'ascolto, per quanto trattato sia, perché è tecnicamente impossibile inserire un'informazione ambientale del genere nella registrazione (stereofonica, lo ricordo, non surround).
O siete convinti che sentireste lo stesso effetto in camera anecoica??? Perché questo dovrebbe avvenire se davvero l'informazione fosse contenuta nella registrazione, mi sembra talmente palese...
Ditemi, con un ascolto stereofonico siete in grado di sentire anche il pubblico alle vostre spalle?
O un tuono provenire da sopra la vostra testa?
Tanto, già che ci siamo...
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Citazione:
Originariamente scritto da
ane
L'ambienza originale la ricrei se i diffusori sono perfettamente simmetrici così come dovrebbero essere simmetriche le pareti e quindi le riflessioni nella stanza.
Non è esattamente quella originale, per quanta cura ci si metta, per evidenti limiti intrinseci alla tecnica stereofonica (ma è così difficile da capire?).
In primo luogo, mancano i suoni dell'ambiente originale provenienti da dietro, sopra, sotto, essendo tecnicamente impossibile registrarli COME TALI con la tecnica stereofonica (verranno sempre riprodotti davanti: piuttosto spiazzante, no?).
In secondo luogo, come ha giustamente fatto notare Campa2 (e si continua a dimenticarselo), la mescolanza tra informazioni sull'ambiente originale (PARZIALI e di conseguenza in certo qual modo infedeli, come spiegato sopra) e le riflessioni dell'ambiente dove si ascolta, non può che generare un pastrocchio, piacevole quanto si vuole, ma non fedele.