Se è così dovresti essere più preciso in merito alle differenze tra l'edizione originale del dicembre '66 e la versione derubricata uscita qualche mese dopo.
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Se è così dovresti essere più preciso in merito alle differenze tra l'edizione originale del dicembre '66 e la versione derubricata uscita qualche mese dopo.
nel 66 non ero nato... comunque come risulta dai visti di censura e dalle testimonianze presenti in numerosi testi la prima edizione dura circa otto minuti in più. Va tenuto presente che questo film segnò una particolare crisi artistica del regista che non era mai contento del risultato del montato tanto da ridursi a consegnare i materiali per la stampa pochissimi giorni prima dell'uscita in sala già da mesi fissata per la vigilia di Natale.
E' vero, secondo numerose testimonianze montaggio e missaggio del film furono massacranti e durarono la bellezza di otto mesi. Un montaggio della durata di 182 minuti è senz'altro esistito (anche se non si capisce bene se riguardi la prima uscita del film nelle sale o un periodo antecedente), ma che un restauro del 2000 possa averlo ripristinato senza che a undici anni di distanza si sappia nulla di preciso sui contenuti aggiuntivi mi pare piuttosto improbabile...
tieni presente che la versione restaurata nel 2000 è stata proiettata a quanto pare solo in occasione della mostra del cinema di Venezia, e a quelle proiezioni in genere non accedono i fan di questi film che li conoscono a memoria e possono ricordare o annotare tutte le differenze, ma generalmente i soliti critici tromboni che nel 66 magari criticarono il film ed oggi partecipano all'avvenimento per snobismo, perchè "ci devono essere" o perchè c'è un interessante buffet da assaltare.
Ciak nel dicembre 2007 ha pubblicato un interessante articolo sulla filologia dei western di Leone a firma Alberto Pezzotta (che certo non appartiene alla categoria "critici tromboni" :) ), nel quale a sette anni di distanza da quella proiezione a Venezia si definisce fantomatico il director's cut di 182 minuti e si parla di sole due scene estranee alla versione attuale di cui per il momento si sia a conoscenza: quella della grotta e Clint a letto con una messicana, sequenza di cui però si ha notizia solo dai libri e che secondo il "Dizionario del western all'italiana" di Marco Giusti sarebbe stata esclusa dal montato finale.Citazione:
Originariamente scritto da johnnyb
Secondo IMDb il restauro del 2003 - realizzato da MGM in collaborazione con Scorsese, Eastwood e il produttore Alberto Grimaldi e contenuto nel Blu-ray americano - non rispecchia "the complete Italian premiere version" solo in quanto sono stati lasciati fuori i cartelli dell'intervallo - dei quali ovviamente nessuno sente la mancanza - e un paio di minuti (!) :eek: del pestaggio subito da Tuco, a quanto pare perchè la pellicola era troppo danneggiata (ma si danneggiano sempre irrimediabilmente nei punti interessati da censura?). Visto che già esistono due montaggi differenti di questa sequenza, per il futuro converrà approfondire soprattutto questo punto.
a me interessano, trattandosi di un film italiano, principalmente dei due visti nelle sale italiane: il primo circolato solo all'epoca dell'uscita del film, risulta inedito su qualsiasi supporto ed è quello restaurato dalla cineteca nazionale, mentre la seconda versione, più corta di circa 8 minuti è quella del br e vista anche in vhs, dvd e nei passaggi tv (quelli con il master vm 14).
Questione definitivamente risolta: rispetto alla prima edizione italiana del '66 il Blu-ray MHE è integrale, come sempre sostenuto da william.
Eccone la prova (la scheda contiene anche interessanti notazioni tecniche):
rassegna cinematografica di pellicole restaurate organizzata per iniziativa del Comune di Narni e del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
http://www.filmfestivalpopoliereligi...p?DY=A&ART=103
Il restauro del film è stato effettuato sulla base dei negativi originari scena “2p” (cioè a due perforazioni, anziché le 4 normali, per fotogramma, sistema noto come Techniscope, inventato per la Technicolor da Giovanni Ventimiglia) e colonna. L’edizione corrisponde a quella originaria del 1966, testimoniata dalla copia d’archivio conservata alla CN. Nel 1969, Leone, per ripresentare il film in censura, allo scopo di ottenere la riduzione del “divieto ai minori” dai 18 ai 14 anni, aveva apprestato una ulteriore edizione, di oltre 500 metri più corta, eliminando dall’originale (fortunatamente, non dal negativo “2p”, ma solo dai duplicati intermedi) una serie di scene o brani. Non abbiamo invece ritenuto opportuno integrare scene tagliate prima dell’uscita in sala nel 1966, e solo in parte conservate dagli aventi diritto. A questa proto-versione del film si riferisce probabilmente il minutaggio di 182’ riportato da Oreste De Fornari nel suo “Tutti i film di Sergio Leone” (Ubulibri, Milano, 1984). Dopo il confronto fra tutti gli elementi disponibili (oltre ai negativi originari e alla copia già citati, anche un duplicato negativo conservato presso la Alberto Grimaldi Production, partner del progetto di restauro, e una copia positiva dei tagli del 1969, anche questi affidati a titolo di deposito alla Cineteca), è stato stampato presso il laboratorio Studio Cine un interpositivo in formato scope standard. Da questo è stato ricavato il duplicato negativo, mentre un positivo della colonna è stato ritrascritto su nuovo negativo ottico, previo restauro digitale effettuato presso il laboratorio Di Cinecittà. Dai nuovi duplicati negativi, scena e colonna, è stato possibile stampare, con successive, progressive correzioni, sotto la guida di Tonino Delli Colli, le nuove copie positive. Il restauro è stato presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel settembre 2000.
formato: 35 mm, colore (Techniscope, Technicolor), mono, lunghezza: 4776 m; durata: 174’ 34’’.
semmai questo conferma che ho ragione io: il br è frutto del restauro di Sky e Cineteca di Bologna, quindi successivo e riguarda la versione vm 14, mentre la cineteca ha restaurato la versione integralissima vm 18.
@ Johnnyb
Bellissima quotatura, contro tutte le norme che le regolano.
Due giorni di sospensione, al rientro sarà tua cura modificare il tuo ultimo messaggio in modo da renderlo conforme a quanto stabilito nel Regolamento.
Ciao
Scusa ma se la copia restaurata dalla cineteca nazionale dura quanto quella nel BR (circa 174') in cosa possono mai differire? Tu stesso non hai visto il film nel '66 e nel 2000 al festival di venezia: perché sei così convinto che il br non sia la versione italiana ufficiale? A me sembra che il post di GaryHamilton dica esattamente il contrario di quello che affermi tu. Anche se il restauro del BR è stato fatto da enti diversi, la base di partenza sembra essere la stessa copia...Citazione:
Originariamente scritto da johnnyb
A ulteriore conferma si può aggiungere il fatto che la cineteca di Bologna è partner della Cineteca Nazionale, tanto che nel Blu-ray, nella schermata dedicata al restauro che precede l'inizio del film, i rispettivi loghi compaiono affiancati.
Qui è chiaramente specificato che la versione di SKY reintegra quanto tagliato nella seconda edizione vm14.
http://mag.sky.it/mag/cinema/2009/04...ivo_tagli.html
Mi pare sia molto chiaro :)Citazione:
Originariamente scritto da GaryHamilton
Appunto, quindi anch'io non capisco perché dovrebbe avere ragione johnnyb: su che cosa?!Citazione:
Originariamente scritto da roller
Manco dal Forum da un po', e devo dire che ho trascurato un sacco di precisazioni. E' la vita...Citazione:
Originariamente scritto da GaryHamilton
Comunque, come spiegato anche da vincent89, il fatto di essere partiti da materiale interlacciato è ininfluente, perchè il materiale di partenza VERO (la pellicola) è progressivo, quindi il fatto che il materiale sia interlacciato sul nastro è puramente una indicazione di come è registrato, ma una volta ricostruito il quadro diventa assolutamente progressivo. Non c'è alcuna differenza, anzi su D5 come pure su HDcamSR la registrazione è sempre, in qualche modo, interlacciata, tant'è vero che il progressivo si chiama psf (progressive segmented frame) per intendere che è progressivo ma il frame e diviso in due parti, per occupare lo spazio appunto di un filed dell'interlacciato.
Mi autocito, nessuno lo ha notato?Citazione:
Originariamente scritto da alpy
E' un effetto di aliasing dovuto al telecinema. In quel punto bisognava softare un po' l'immagine PRIMA di digitalizzarla, ma non è stato fatto, nel tentativo di preservare la risoluzione che in altri punti invece scarseggiava un po'. Le "onde" sono un effetto di moirè.