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Ha due ponti raddrizzatori. Non c'è lo schema elettrico, ma in linea di massima non dovrebbe essere male, a parte il fatto che non condivido pienamente la scelta dei due ponti. Il prezzo è ottimo, non è chiara la qualità dei condensatori. Però la scelta di http://www.diy-selbstbau.de/preise/ntke-sf-22-63-en.htm mi sembra migliore.
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Per quello del sito diy-selbstbau ho già chiesto un "preventivo" x 6 moduli e spedizione, devono ancora rispondermi
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Purtroppo ho avuto un po' di impegni e quindi non ho ancora avuto per le mani l'alimentatore per verificare il ponte. Domani sera però finisco di montare il dual mono di prova, e verifico il tutto, prova d'ascolto compresa.
@MachZ08
Quelli del sito sito diy-selbstbau hanno davvero ottimi prodotti, se avrai risposte positive come costi e tempi val la pena di parlarne.
ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da william
...se avrai risposte positive come costi e tempi val la pena di parlarne...
Ancora nessuna risposta purtroppo. Ti tengo aggiornato.
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Ho trovato anche questo:
www.audiophonics.fr
- Basetta
- 2x Condensatore Mundorf
- 2x fusibile
I fusibili li ho tirati a caso :) ma in totale non dovrebbe venire più di 55 Euro (comprando più di 5 condensatori il prezzo scende).
Altrimenti c'è questo già fatto che però dovrebbe montare condensatori un po' meno sofisticati.
Che ne dite?
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Citazione:
Originariamente scritto da antbom
Essentially, this is the same as the previous example, but the number of bridge rectifiers has been doubled. ......
Senza il minimo spirito polemico, ma solo per capire meglio, vorrei sapere cosa ne pensi.
Volevo tornare su questo punto perchè ho trovato su wikipedia una bella descrizione di come funzionano i ponti raddrizzatori, con tanto di illustrazioni. Qui è descritto un raddrizzatore a doppia semionda con presa centrale nel trasformatore. Nella descrizione si wikipedia si parla di una sola tensione e quindi si utilizzano solo due diodi, con lo svantaggio che uno solo degli avvolgimenti secondari sarà sollecitato di volta in volta. Ma nel caso di tensione duale, con l'utilizzo di 4 diodi l'efficienza è massima perchè ogni avvolgimento produrrà energia per il ramo negativo e per quello positivo alternativamente (semionda per semionda). Quello che a noi importa è che il raddrizzamento sia a doppia semionda, e quindi più facilmente livellabile. Qui è descritto il raddrizzatore a ponte intero. Come sopra, nella descrizione di wikipedia si parla sempre di uno solo dei due rami, ma il concetto è identico. Anche qui il raddrizzamento è a doppia semionda, e il rendimento è ottimale, ma si parla della caduta di tensione superiore di 0,7-1 V, con conseguente dissipazione di potenza.
In effetti, se ci fosse la necessità di avere una alimentazione singola e non duale il ponte intero è una soluzione più efficiente, ma nel caso delle alimentazioni duali il problema non si pone visto che ogni ramo del trasformatore è sempre impegnato. Nordata ha citato anche la possibilità, che non mi era nemmeno venuta in mente, che con più diodi ci possa essere un rumore di commutazione superiore, che è una ipotesi ragionevole.
Quindi, alla fine, perchè spendere il doppio per 2 ponti a diodi?
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Citazione:
Originariamente scritto da MachZ08
...Altrimenti c'è
questo già fatto che però dovrebbe montare condensatori un po' meno sofisticati.
Di quest'ultimo manca una descrizione dettagliata, ma dalle foto i condensatori sono da 50V. Possono andare, un po' al limite, per i moduli da 180, ma sicuramente non vanno bene per i 400.
L'altra soluzione è migliore, ma tutto sommato paragonabile sia in qualità che costi a quella dei tedeschi. Si tratta di vedere chi ha in casa il materiale e chi è più affidabile.
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L'avevo visto che i condensatori erano da 50V.
Non sono sufficienti per i 30VAC in input che dovrebbero corrispondere ai 42VDC in output adatti agli Ucd180?
Non penso che dopo aver acquistato 12 Ucd180 :p passerò ai 400 in breve...
Scusate se vi faccio fare lezione di elettronica... :D
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Scusate se mi intrometto, ma ritenete proprio necessario acquistare il kit di un alimentatore, non stabilizzato, come quelli indicati sino ad ora ?
Ho visto i prezzi delle sole basette o dei kit e non è che li regalino e se ne può benissimo fare a meno.
Gli elettrolitici possono essere fissati in verticale al telaio tramite le apposite basette di fissaggio, idem per il ponte raddrizzatore.
Non c'è bisogno di acquistare i 4 diodi separati per poi metterli su dei dissipatori isolati, con conseguente complicazione, si acquista un ponte di quelli a parallelepipedo con foro centrale per il fissaggio direttamente a telaio, così non ci sono problemi di dissipazione.
Il tutto assume un aspetto molto rigido ed in effetti lo è, inoltre i collegamenti possono essere fatti con dei conduttori di adeguata sezione e capicorda, meglio che non le piste delle basette.
Se si vuole e riuscite a trovare delle barrette di rame potete unire i condensatori con queste barrette, come viene fatto in alcuni ampi di pregio.
Ho visto l'indicazione dei fusibili, ma c'è bisogno di ordinarli in Francia ? Sono dei normalissimi ritardati (i fusibili :D) che si trovano in qualsiasi negozio di elettricista.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Se si vuole e riuscite a trovare delle barrette di rame potete unire i condensatori con queste barrette, come viene fatto in alcuni ampi di pregio.
Nessun problema per l'intromissione naturalmente, anzi!
Nel mio finale in firma, progettato 20 anni fa la soluzione adottata è esattamente quella che proponi, che è la migliore in assoluto. Io forse sui miei finali farò così, salvo trovare i condensatori con i contatti a vite. Giusto ieri in un post proponevo la semplice costruzione, poche saldature e via, ma nel forum c'è chi preferisce le cose semplicemente da assemblare, ma pronte. In fondo è DIY....
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Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Scusate se mi intrometto...
Figuriamoci, intromettiti e come!!!!!! I tuoi consigli sono sempre ben accetti...
Per quanto riguarda il montaggio "rozzo" di condensatori e ponte raddrizzatore non è che sia contrario. Anzi, se si risparmia e la qualità è maggiore meglio è!:D
Visto che lo schema dell'alimentatore è talmente semplice e banale da essere fatto anche da un niubbo come me (forse Nordata sei troppo ottimista sulle mie capacità), puoi consigliarmi un sito dove ci sia lo schema elettrico e la lista dei componenti necessari per fare il tutto?
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Citazione:
Originariamente scritto da MachZ08
puoi consigliarmi un sito dove ci sia lo schema elettrico e la lista dei componenti necessari per fare il tutto?
L'alimentatore non stabilizzato è accademia, lo trovi dappertutto. Se non ti fai influenzare dai discorsi sul doppio ponte, anche qui trovi gli schemi, anche in italiano. Nell'ultima parte ci sono anche esempi di componenti per i ponti e per i condensatori.
Se ti serve qualche indicazione per i componenti fammi sapere.
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Ma ci sarebbe differenza "udibile" fra alimentatori non stabilizzati e stabilizzati?
Ho trovato un sacco di progetti in rete molto semplici, avevate ragione.
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Citazione:
Originariamente scritto da MachZ08
Ma ci sarebbe differenza "udibile" fra alimentatori non stabilizzati e stabilizzati?
In teoria, dati gli assorbimenti in gioco e il ripple residuo che di conseguenza non è certamente bassissimo, una differenza c'è e potrebbe anche essere udibile, ma costruire un alimentatore stabilizzato con assorbimenti nell'ordine dei 20A è un pochino più complicato. Nulla di insuperabile, ma bisogna introdurre nel circuito dei transistor di potenza, diodi zener o integrati stabilizzatori, dissipare un bel po' di potenza in più e certamente serve un trasformatore con una tensione di uscita un po' più alta. Non lo fanno nemmeno gli esoterici in classe A se non in casi rarissimi, perchè dovremmo farlo noi?
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Qui c'è un interessante documento che descrive l'uso di alimentatori stabilizzati e non su ampli in classe D. Fondamentalmente, il succo è che gli unici alimentatori stabilizzati che vale la pena di usare sono quelli switching, a causa della scarsa efficienza di quelli lineari, E questo, ci riporterebbe all'inizio della discussione...