per fabio3
e per chi ha tempo da perdere per conoscere le mie opinioni.
il mio di prima voleva essere un piccolo intervento per evidenziare una cosa che credo piuttosto scontata: è una opinione di una parte il fatto che un embrione di poche ore sia una persona, e quindi non trovavo giusto che l'opinione di una parte obblighi tutti a pensarla allo stesso modo.
ma forse non è così scontata...
innanzitutto prendo atto che la tua e la mia opinione sono abbastanza radicate perchè mutino entro domani, quindi voglio solo far capire il perchè non accetto limiti così invasivi della sfera personale.
a parte il quarto quesito sul divieto di fecondazione eterolaga che trovo pure inaccettabile (si vuol difendere il nascituro... ma per la miseria! ma se i miei genitori venissero a dirmi che io sono nato grazie ad un seme o un ovulo donato da qualcun'altro, che faccio, mi incazzo e gli dico "ma perchè l'avete fatto!".. proprio no, mi inginocchio e li ringrazio, perchè se non l'avessero fatto io non sarei esistito... poi magari mi vengono delle turbe mentali perchè voglio sapere chi era il donatore?.. beh, come dire... è decisamente secondario)
dicevo, a parte il quarto quesito, il resto dei divieti gira intorno al fatto che si considera l'embrione un soggeto con pari diritti della persona adulta.
dunque, innanzitutto di che embrione parliamo, di un ovulo fecondato da alcune ore, per esempio 4 o 8 cellule; ci sono diverse fasi dello sviluppo, tantè che in questa fase normalmente si parlava di pre-embrione.
ora, proviamo a separare due casi: ciò che succede in "natura" e ciò che faremmo in laboratorio (ho messo natura tra virgolette perchè a mio parere il fatto che l'uomo faccia cose anche in laboratorio, lo considero una evoluzione naturale delle sue capacità, quindi ugualmente facente parte della natura).
dopo un rapporto sessuale non pretetto (qui ci sarebbe da parlare della "spirale", che è un metodo contraccettivo che andrebbe fuori legge in quanto impedisce che un eventuale ovulo fecondato possa stabilirsi nell'utero) l'ovulo viene fecondato da uno spermatozoo, quest'ovulo fecondato (embrione ai primi stadi) deve insediarsi nell'utero e continuare il suo sviluppo; ma in natura le possibilità che riesca a stabilirsi nell'utero sono poche, per essere ottimisti 1 su 4, quando non succede viene espulso naturalmente.
considerando quell'embrione un essere umano debole da proteggere, ci si dovrebbe mobilitare in tutti i modi, non so, fare in modo che le donne dopo un rapporto sessuale vadano in ambulatorio e si verifichi che l'embrione attecchisca, in caso contrario recuperarlo e fare l'impossibile per reimpiantarlo; oppure inventare dei particolari contenitori che la donna deve tenere sempre con se in modo che possa recuperare l'embrione eventualmente espulso... non so, sto dicendo cose che mi vengono in mente al momento, ma bisognerebbe fare quanto in nostro potere per salvare queste persone che la natura uccide ogni istante, e non semplicemente accettarlo.
non ho detto questo per fare battute, ma mi sono semplicemente messo nei panni di chi considera quell'ovulo fecondato una persona debole che va difesa.
dal mio punto di vista lo trovo inverosimile ed inaccettabile... parere mio.
l'altro caso è quello del laboratorio: una coppia che non ha possibilità di procreare coi metodi "naturali" si rivolge alle possibilità che la tecnologia mette a disposizione; creiamo un tot di embrioni (quelli necessari allo scopo, che siano 1 o dieci), impiantiamo quelli necessari a dare la possibilità di successo, se necessario si congelano gli eventuali altri embrioni così che possono essere usati in caso gli altri non attecchiscano, senza dovere sottoporre la donna ad ulteriori "torture" (il procedimento per generare gli ovuli non è uno scherzo) oppure potranno essere usati per una successiva gravidanza...
tra l'altro questa legge vieta che l'embrione venga congelato; facciamo degli esempi concreti, di vita quotidiana per chi ha queste sfortune: una donna, anche giovane che per un tumore si sottopone a chemioterapia avrà poi l'apparato riproduttivo compromesso dalle radiazioni; a questa persona già così sofferente che riesce a spravvivere ad un'esperienza del genere le impediamo pure la maternità perchè la legge ha vietato di congelare i suoi embrioni prima del trattamento contro il tumore?
comunque, dopo il trattamento in laboratorio avremmo uno o più bambini nati, una famiglia felice, e molti meno embrioni persi in modo "naturale", come sarebbe successo se la coppia non fosse stata infeconda.
per quanto riguarda la ricerca sulle cellule staminali derivanti da embrioni, nessuno dice di creare embrioni apposta per estrarre le cellule per la ricerca; esistono tantissimi embrioni congelati non riconosciuti che sono inevitabilmente, e stanno in questo momento, destinati a deperire nel tempo. le cellule staminali che si possono avere da un embrione possono essere replicate in grande quantità; non bisogna fare stragi di embrioni per portare avanti questa ricerca. allora: meglio quell'embrione lasciato a morire nel ghiaccio o usato per la speranza concreta di sconfiggere malattie che se solo penso dovessero capitare a me... probabilmente mi suiciderei.
il bello è che mentre ne parliamo, questo divieto sta già diventando anacronistico; infatti, siccome gli scenziati non sono dei mostri nazisti, ci hanno già pensato loro, senza bisogno di una legge che li obbligasse, a riuscire ad estrarre cellule staminali senza distruggere l'embrione.
insomma, il fatto è che ne ho sentite veramente tante di argomentazioni convincenti per i sì, al contrario molte argomentazioni degli altri mi facevan venire da urlare il mio disappunto; devo dire che forse mi hanno convinto ancora di più queste ultime argomentazioni ad andare a votare sì.
altra cosa che mi ha convinto sono le parole dei vescovi in generale: se io non sapessi niente della materia e ho di fronte medici e ricercatori (se non sono il 99% saranno almeno il 90% per i sì) da una parte e i vescovi dall'altra, cavolo, a chi dovrei dare il mio assenso? a chi ha contribuito nei secoli a farmi vivere nella società in cui sono oggi (che con tutti i difetti non cambierei per niente al mondo con la società di soli 100 anni fa) oppure a che in 2000 anni ha sempre preso posizioni rivelatesi poi sbaglilate su questi temi (salvo poi chiedere scusa nei secoli successivi)?
questo come paradosso, ma è un altro punto a favore, secondo me.
tuteliamo la vita, distinguendo le fasi della vita: l'embrione al di fuori dell'utero non ha possibilità di diventare alcunchè; considerare l'inizio di sviluppo umano quando l'embrione è insediato nell'utero materno non la si può considerare come una posizione che ha almeno un po' di buon senso?
chiedo scusa, mi sono lasciato andare mentre scrivevo e continuavano a venirmi in mente cose;
le mie convinzioni morali (che condivido con una parte della società che accetta le regole del vivere comune) non le voglio imporre a nessuno, tanto quanto non accetto che un punto di vista diverso (quello di un'altra parte della società che accetta le stesse regole) mi venga imposto per legge.
Michele.