Per ora vince il caldo-musicale (57,41%), forse non a caso i costruttori italiani tendenzialmente assecondano nelle loro creazioni questo gusto.
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Per ora vince il caldo-musicale (57,41%), forse non a caso i costruttori italiani tendenzialmente assecondano nelle loro creazioni questo gusto.
La penso in maniera diametralmente opposta. Il traguardo è poter ascoltare musica in scioltezza. La musicalità è l'obbiettivo, non l'anatomia delle registrazioni. Tipico del neofita è l'interesse per l'effetto: il dettaglio innaturale, la velocità centometrista...
Concordo con Acutus, ma è vero che nel vecchio circolo degli audiofili stereo la ricerca parossistica del dettaglio vinceva su tutto, in particolare sulla naturalezza della emissione sonora.
Suono caldo, quello delle vecchie radio a a onde medie; il transitorio generato da una pelle percossa di un tom o una cassa è velocissimo, serve un circuito molto veloce per riprodurlo, altrimenti mentre la tensione fornita dal circuito sta ancora arrampicarsi sul fronte di salita del transitorio, il segnale si trova già dall'altra parte, sul fronte di discesa, ho scelto un ampli molto veloce, 350 Khz di banda passante e 40 ampere continui e naturalmente casse velocissime, magneplanar.
Rispetto il tuo punto di vista, anche se da batterista dissento profondamente.
Se parti con l'assioma suono caldo = onde medie, poi, stiamo semplicemente parlando di mondi diversi.
Anche i Krell hanno nomea di finali velocissimi, con grande dinamica e molta corrente. Al contempo, al di là dei gusti, credo che delle grandi B&W tutto si possa dire meno che non dispongano di gamma bassa. A dirla tutta, pur piacendomi molto il suono delle Magneplanar, non trovo siano diffusori adatti a riprodurre, che so, un timpano di grande diametro o una grancassa.
Comunque così facendo entriamo nello scivolosissimo campo delle opinioni.
Per parte mia credo di essermi limitato ad esprimere una opinione quotando le parole di Acutus. :rolleyes:
Qui si doveva dire solo se caldo o freddo, sono ampiamente OT, ma che il transitorio generato da una pelle non sia veloce, questo proprio no, una buona e grande Rogers, negli anni 70 l'ho ascoltata a lungo.
C'è pochissima possibilità di fare prove e ascolti dalle mie parti. Comunque, erano disponibili diffusori Harbeth (monitor) e Sonus Faber, presentatimi come antipodi gli uni degli altri. Ho ascoltato qualche traccia con gli Harbeth, e li ho subito ammirati per la precisione, del suono, dei "piani sonori", di tutto. Davvero da 10 e lode. Poi è stato il turno delle Sonus Faber, e... sono stato trasportato dentro la musica. Dopo qualche minuto ho fatto caso che non c'era la precisione del suono e dei "piani sonori", le varie voci musical sembravano confuse in un impasto, e molto di quanto era nella traccia rimaneva... sotto traccia.
Ma, questa è stata la sorpresa, non me lo sarei mai aspettato, continuando a confrontare, ho continuato a provare (molte) piú emozioni con le SF, benché sapessi che erano le Harbeth a dare un suono molto vicino a quello "reale".
Sono convinto che le SF, come dire, si uniscano ai musicisti nel creare la musica, mentre i monitor, come dice il nome stesso, non si intromettano e offrano una serie di immagini sonore in alta risoluzione. Però, questo da me stesso non me lo sarei mai aspettato, preferisco la musica suonata dai musicisti + le Sonus Faber a quella dei soli musicisti :D.
Quindi ho votato Caldo.