Buona lettura....
http://www.mariobon.com/Articoli_Glo...trutturale.htm
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Buona lettura....
http://www.mariobon.com/Articoli_Glo...trutturale.htm
A parte che ci ho messo un po' per capire se stava scherzando o diceva sul serio... direi che si potrebbe estrapolare questa frase:
"....Nella riproduzione audio il “nero” può essere richiamato per esprimere l’assenza di distorsione (a livello spettrale) o di mascheramento (a livello spaziale): due strumenti appaiono divisi nello spazio quando tra uno e l’altro si percepisce l’assenza di ulteriori sorgenti (il silenzio, il nero)...."
Questa mi sentirei di condividerla.
Perdonami, ma non mi aggiunge niente. La dissertazione dell'ottimo Mario Bon non definisce nulla. Non vi leggo la definizione universalmente riconosciuta di codesto "nero infrastrumentale".
Parla di nero come assenza di distorsione o non sovrapposizione di frequenze e avrebbe, come egli dice, potuto anche parlare di bianco o addirittura di altra tinta se avesse optato per un viraggio diverso dello sfondo dell'immagine piuttosto che un semplice reverse. E quindi, disco cromatico di Itten alla mano, potremmo noi stessi tutti prodigarci in fantasiose e "colorite" pseudo-definizioni...dell'acqua calda. Ecco quindi il "ciano infrastrumentale", "indaco ultra...", ecc...
E vorrebbero farci credere (produttori in primis, ovviamente) che esistono dispositivi, più o meno esoterici, capaci di farci percepire questo o quello: tali banane, tali palle, tali punte...sulla base spesso di nessuna comprovata caratteristica fisica distintiva o comunque non rilevabile dal nostro povero sistema uditivo. In altre parole la tanto agognata essenza del suono che taluni conseguono, descrivendola con termini alti, fantasiosi e superiori, è talmente trascendentale da sconfinare spesso e sovente nella psico-acustica.
Quindi, prima di ricercare l'impossibile, impariamo a riconoscere in un insieme strumentale un flicorno da un corno e da un corno inglese (facile anche se i nomi ingannano) o un oboe da una musetta (più difficile).
Familiarizziamo con la teoria musicale, con almento qualche rudimento di fisica ed acustica perchè le nostre capacità di ascolto e di analisi possano maturare in modo consapevole tenendoci alla larga da millantatori e ciarlatani.
Scusatemi per lo sfogo.
mah sarà nero, giallo,verde,ciano etc.. ma gli strumenti li sento distanziati di almeno mezzo metro
Mi vanto di avere un ottimo udito (comprovato e assodato da molti) ma che mi stia venendo l'orecchio bionico??
@Max cosa diavolo ci sarà in ste banane :D
Se si parla di Distorsione la stessa può essere perfettamente e direi anche facilmente misurata, che sia quella Armonica Totale, o quella di Intermodulazione, non certo però ad orecchio, strumento molto imperfetto e facilmente ingannabile che, nei casi peggiori, la può avvertire come un senso di fastidio, specie all'ascolto prolungato.
Per cui perchè invece di parlare di termini che, lo so, fanno tanto setta riservata a pochi iniziati e, cosa più importante, fanno molto colpo, non si usano i termini che già esistono?
All'inizio di questa discussione avevo suggerito, guada un po', una semplice misura, che guarda, caso ritrovo nell'esempio linkato.
E' facile allora vedere quanta distorsione viene eliminata (o aggiunta) con il tal accessorio (o senza), perchè non si segue questa strada? Non mi si venga a dire: "Perchè le misure non tutti le capiscono", fose non lo si fa perchè le misure devono essere fatte in un certo modo, bisogno sapere cosa si sta facendo e perchè (oltre ad avere gli strumenti adatti, oltre un certo livello, non basta una scheda audio, anche se di buona qualità. come purtroppo ho visto fare anche da chi si ammanta di un'aura da esperto) ma, cosa più importante, verrebbe a cadere la possibilità per il primo che passa di magnificare con termini fantasmagorici questo o quel prodotto, senza però l'onere della prova.
Per quanto guarda la "separazione degli strumenti" la cosa dipende in primis da tanti fattori.
Si deve intanto premettere che, a parte le riprese di concerti dal vivo, la separazione o la scena sonora, è un un artifizio, ricostruito, non esiste nella realtà di quella registrazione e dipende dall'estro del sound engineer del momento o dal produttore, poichè è creata con la rotazione del controllo del panpot di quel canale (o gruppo di canali) sul mixer.
Agli albori delle incisioni stereo si inviava un gruppo di strumenti su un canale ed il rimanente sull'altro, la voce esattamente al centro; all'ascolto si avevano 3 entità ben separate, cosa abbastanza brutta da ascoltare(se non c'era una voce c'erano due gruppi ben separati, esattamente confinati nei due diffusori, lì sì che il nero era davvero nero.
Si è poi passati alla tecnica di "spalmare" i vari strumenti su tutto l'arco, dall'estrema sinistra all'estrema destra, ruotando più o meno il controllo suddetto.
Pertanto uno strumento sarà più presente su un canale e più o meno sull'altro, non ci sarà mai una separazione netta, come avveniva agli albori.
Dopo tutto questo esiste un altro fattore: la diafonia, della testina nel caso di un giradischi e dell'elettronica.
Con questo termine si indica la differenza (in dB) di un segnale presente solo su un canale rispetto allo stesso che "trafila" indesiderato nell'altro (poichè la perfezione non è di questo mondo).
Le testine dei giradischi (complice anche la tecnica di incisione del disco) sono il tallone di Achille, la diafonia in questo caso è sempre bassa non si potrà mai avere la seporazione totale, nel caso delle elettroniche ormai, a meno che non siano delle ciofeche immonde, il problema non si pone, tralascio la diafonia nei registratori a nastro, ormai in disuso.
Entra poi in gioco il fattore principale: l'acustica ambientale, poichè le riflessioni dell'ambiente hanno effetti deleteri (o miracolosi) sul risultato finale per quanto riguarda la famose "scena sonora".
Teoricamente il segnale del diffusore sinistro dovrebbe arrivare solo all'orecchio sinistro, idem per il destro, questo in linea di massima, ma la cosa è impossibile proprio a causa delle riflessioni ambientali, già intervenendo sulle prime riflessioni si hanno risultati strabilianti (oltre agli effetti sul suono in generale) e la scena, la spazialità, l'arcobaleno infrastrumentale ne traggono risultati degni di nota, senza ricorrere a cavi spine, banane, punte, spray, scatolette, mattoni o kiwi, colorati di giallo o meno.
Ciao
E' una cosa che aumenta:
quanto minori sono:
- distorsione d'intermodulazione di preampilificatori, amplificatori, convertitori, diffusori;
- tempi di decadimento;
- rumore;
- distorsione armonica,
e quanto maggiori sono:
- smorzamento;
- dinamica;
- risoluzione effettiva, ovvero, capacità di riprodurre senza distorsione anche i segnali delle armoniche più deboli.
In pratica è una cosa che dipende dalla qualità dei sistemi attivi e dalla qualità dei trasduttori dell'impianto (trascurando le registrazioni).
Ciao, Enzo
P.S: @ Nordata.
Solo dopo che ho scritto ho visto il tuo post...
La definizione "nero infrastrumentale" infatti già esisteva. Non se l'è certo inventata Doraimon. Io l'ho sempre letta nelle recensioni di apparechi hi-fi, e l'ho capita solo quando l'ho provata.
P.S.: abbiamo capito che per te, cavi, punte, e accessori vari sono tutte trappole. E' una tua opinione, ma per tante altre persone queste "trappole" funzionano. Il problema, semmai, è nel dare loro la giusta importanza e, soprattutto, nel loro costo: quello sì, spesso, assolutamente non giustificato.
Abbiamo almeno assodato l'esistenza del nero infrastrumentale(o infrastrutturale)?
Era meglio se domenica mi stavo zitto.... Siamo partiti dalle banane e siamo arrivati al nero ... Vabbene. Il giusto prezzo dite? A me 5 euro sembravano pure troppe figurati quelle da 100, poi le acustiche ambientali sono la sostanza di come suona un impianto , per mia sfortuna lo so bene, stracontento se il ricorso a tali risorse produca effetti udibili sul suono dei compagni d'avventura di questo forum, il giorno che deciderò di investire tanti millanta euro sui componenti vedremo se cambierà qualcosa nel frattempo mi ascolto lo zecchino d'oro ahimè :rolleyes:
...ho scoperto che queste banane migliorano il suono...
Se la psicoacustica continua a fare tutte queste vittime io mi invento una lega e apro un negozio....
Cosa capita alle banane se le lasci per un po' in un vassoio? Pertanto siamo perfettamente in tema. :D
Mai scritto questo, anche io l'ho letta tante volte, assieme a tutta una serie di altre simili "definizioni" e mi incuriosiva appunto sapere cosa significasse.Citazione:
La definizione "nero infrastrumentale" infatti già esisteva. Non se l'è certo inventata Doraimon.
Quanto meno c'è stata una definizione, che però tira in ballo fenomeni ben chiari e misurabili.
Anni fa avevo aperto una discussione proprio sul tema del significato di questi termini, chiedendone la spiegazione a chi ne sapeva più di me, qualcuno aveva risposto con spiegazioni contrastanti l'una con l'altra (capita quando non è chiaro l'argomento), ma comunque erano stati pochissimi, quasi nessuno, o non interessava oppure........:rolleyes:
Anche qui, mai chiamate "trappole", quanto al funzionare perchè dovrei dubitarne? C'è il "bianco più bianco", c'è il prodotto "scelto da 9 donne su 10", ci sono le cartomanti che predicono il tuo futuro, c'è chi legge la mano o i fondi di caffè (leggesse i fondi d'investimento forse sarebbe più utile), c'è chi vende (e compra) prodotti per aumentare certi attributi (sia maschili che femminili :oink:), c'è chi parla regolarmente con la buonanima di Napoleone, chi ha le prove che Elvis non è morto, alcuni sono stati rapiti dagli UFO e portati sul loro pianeta (anche recentemente mi sembra che una pornodiva lo abbia dichiarato).Citazione:
sono tutte trappole
Di fronte a tutti questi portenti perchè mai dovrei mettere in dubbio che mettere 2 cm. di cavo al posto della piattina metallica di serie in un diffusore, oppure sostituire la normale spina del cavo di alimentazione con una "speciale" si ottengono tutte le mirabilia descrivibili con gli aggettivi di cui si sta discutendo?
Ciao
Se volete delle banane, qui in Brasile ne ho quante ne volete :D
Sinceramente, preferire una banana al cavo spellato mi sembra una str....ehm, una mera illusione :cool:, posso solo affermare che una picola differenza nel sostituire una banana con un altra, possa apportare benefici, perché riduci la resistenza di contatto.
Questo l´ho sperimentato, parlo della resistenza, ogni volta che "pulivo" il mio cavo (solid core) dall'ossidazione, dove notavo una leggera "vivacitá" nel suono.
Ciao
Antonio
Infatti è totalmente al di fuori da ogni logica e privo di alcun fondamento....
Vi confesso che siete riusciti a creare grande tormento in me con questo nero infrastrumentale. Possibile che non me ne sia mai reso conto della sua esistenza? Così questa sera, al ritorno dal lavoro, mi sono seduto comodo sul divano, davanti all'impianto e mi sono messo ad ascoltare. All'inizio niente, poi, poco alla volta qualcosa mi pervadeva fino a colmare tutta la stanza. Una sensazione mai provata...era l'agognato nero infrastrumentale. Leggero, etereo, minuto dopo minuto sempre più nero. A tratti percepivo anche del giallino sovrastrutturale ed un poco di beige sottodimensionale ma non troppo.
Nell'estasi dell'ascolto irrompono i figli chiedendo cosa facessi lì seduto in silenzio. Gli chiedo: non sentite il nero? No non sentiamo niente babbo. Un po' sorpreso controllo meglio e tracollo nell'accorgermi di non aver acceso l'impianto. E pensare che avevo creduto di ascoltare anch'io il vero nero infrastrumentale :(