usa il monowiring e vivi felice
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usa il monowiring e vivi felice
No: li ho collegati subito in biwiring e non ho mai fatto prove in tal senso. Da me, poi, il collegamento è talmente breve che sono sicuro che non ci siano differenze udibili.
Come scrive Antonio, sono praticamente sicuro che non ci siano differenze udibili neppure con collegamenti più lunghi.
Ciao, Enzo
Ciao transa
Come vedi siamo in molti a pensare che non sia necessario il biwire...però come detto fai delle prove e vedi cosa ne uscirà fuori per te e poi esprimiti a riguardo.
Io sono dell'opinione che sia meglio spendere il giusto per un buon cavo di grossa sezione ma,senza spendere migliaia di euro(già 500€ per me sono tra il giusto e l'esagerato).
Per me già i viablue sc-4 mono mi sembrano ottimi per le 802 volendo esagerare anche gli sc-6.
Quando 2112Luca mi disse di provare dei cavi più grossi mi suggerì gli oehlbach twin mix two da 2x6mm e devo dire che mi trovo benissimo e mi ha migliorato il discorso bassi sulle lunghe distanze.
Adesso mi incuriosiscono questi viablue sc-4 o sc-6 ma penso che non ci siano assolutamente differenze però aspetto sempre le tue impressioni su questi e su altri cavi di grosse sezioni.
Non so più cosa pensare. Il web è invaso da svariate discussioni del tipo 'mono o bi-wiring?', dove c'è gente che scommetterebbe entrambi i reni su una maggiore resa del bi-wiring. Forse se fatto con due coppie di cavi potrebbe pure sortire un qualche effetto, però potrebbe darsi che tale effetto sia dovuto alla sezione totale raddoppiata e non ai quattro collegamenti per ogni diffusore in luogo dei due. Cioè magari utilizzando una sola coppia di cavi collegati in mono-wiring con una sezione totale pari a quella delle due predette coppie il risultato potrebbe essere lo stesso. Boh!!!
Nella descrizione degli SC6 (http://www.viablue.de/com/speaker_ca...wire_t6s.shtml) ad un certo punto si trova scritto che "...Each of the six Main Conductors is divided further into six sub-conductors, which are arranged in a circle around one air pipe. A sub-conductor consists of 19 strands where silver plating allows for the treble range, clear, detailed, and brilliant highs...". Cioè c'è scritto che ci sono dei sub-conduttori destinati agli alti che sono placcati in argento e che permettono di ottenere alti chiari, dettagliati e brillanti. Ma questa caratteristica non potrebbe essere negativa con l'abbinamento a delle B&W?
Ho provato dieci minuti fa a invertire i terminali dei miei SC4, mettendo i fili d'argento sul woofer e quelli di rame sul pannello delle mie Martin Logan. Suonano esattamente nello stesso modo.
Non ci dovrebbero essere motivi per i quali un conduttore d'argento o placcato argento, favorirebbe il passaggio delle frequenze acute in quanto l'effetto pelle nel rame è assolutamente trascurabile alle frequenze audio (diverso il caso delle frequenze già oltre qualche MHz).
L'ha appena provato Carlo sulle sue ottime elettrostatiche che, oltre ad avere un modulo d'impedenza molto basso alle alte frequenze, cosa che dovrebbe rivelare il fenomeno, sono estremamente rivelatrici verso tutto ciò che ci sta a monte.
Ciao, Enzo
Un'altra cosa: ma non dovrebbe essere più deleteria l'applicazione di forcelle o banane di infima qualità rispetto all'utilizzo dei ponticelli costituiti da un pezzo di cavo identico a quello utilizzato? Questo è un altro aspetto che gradirei chiarire (e non ditemi che si tratta di queste: http://sardegnalibera.blog.tiscali.i...he-mentali.jpg). Per ora, come ho già scritto più volte, sono convinto che sia la dimensione del cavo a fare la differenza. Più è grosso e meglio è, soprattutto nel mio caso dove, avendo le elettroniche vicine a un diffusore, la lunghezza necessaria ammonta a ben 4+4mt. Secondo molti altri oltre alla dimensione vanno anche considerate altre caratteristiche. Ma la presunta bontà del segnale elettrico ottenuta con queste ulteriori caratteristiche non viene vanificata col passaggio in un corpo terzo, magari, appunto, di scarsa qualità?
Prendiamo il caso di voler attenuare per es. le alte freq. del tweeter:
penso che farebbe + effetto un cavo con bassa capacità
( per es con conduttori distanziati e + piccoli di sez)
dedicato agli alti, che si dovrebbe comportare da filtro passa basso e
quindi diminuire l'intensità degli alti;
in questo caso il biwiring potrebbe avere un senso...
Naturalmente se si ha l'esigenza opposta,
si dovrebbero avvicinare i cavi
e aumentarli di sez. giocando cmq sempre sulla capacità,
lasciando perdere l'argento e la resistenza,
che su pochi m è cmq praticamente immisurabile,
sotto gli 0,2 Ohm con cavi
normali fino a 11 metri!
e cmq verificando poi all'atto pratico,
cosa la + difficile...
ditemi dove sbaglio!
Penso poi che sia inutile perder tanto tempo ed energie sui cavi e biwiring:
basta spostare e girare le casse di 1 m o 2 o portare tutto in altra stanza o casa,
magari quando la moglie non c'è :D,
e gli effetti cambiano, in meglio o in peggio,
molto + che cambiando o moltiplicando i cavi.
Cmq la vera differenza, plasticamente rilevabile,
è il collegamento in multiamplificazione, come notai
drammaticamente anche 30 anni fa
durante una mostra di HIFI qui a Fi,
c'era anche da dire che gli amp
erano tutti Mark Levinson...:cry:
Fino ad ora con due soli cambi di cavi ho ottenuto dei miglioramenti tangibili. I primi erano dei Monster molto sottili, i secondi gli Audioquest Rocket33 (molto meno sottili) e i terzi sono quelli che ho attualmente in prova (Viablue SC4), che sono dei 9 awg al pari dei Kimber 8TC. Sia col passaggio da Monster ad Audioquest che col passaggio da Audioquest a Viablue ho sentito delle differenze. In particolare ho sentito il suono in generale più pulito e i bassi un pochino più profondi. Se tali miglioramenti fossero davvero dovuti alle dimensioni sempre maggiori, mi chiedo se con gli SC6 otterrei un ulteriore miglioramento.
Purtroppo non posso spostare 144kg di casse nè in un'altra stanza, nè in un'altra casa. L'unico movimento ammesso è il distanziamento di un metro dalla parete di fondo in occasione degli ascolti. E per quel metro di spostamento mi sono pure dovuto procurare quattro listelli di parquet di scorta per farli fungere da rotaie.Citazione:
basta spostare e girare le casse di 1 m o 2 o portare tutto in altra stanza o casa … e gli effetti cambiano...
Scusa - forse m'ero espresso male, era per dire che spesso fa di + la posizioneCitazione:
Purtroppo non posso spostare 144kg di casse nè in un'altra stanza, nè in un'altra casa. L'unico movimento ammesso è il distanziamento di un metro dalla parete di fondo in occasione degli ascolti. E per quel metro di spostamento mi sono pure dovuto procurare quattro listelli di parquet di scorta per farli fungere da rotaie
che certi cambi di cavi; chiaramente poi si rimette spesso tutto a posto,
ma solo per motivi logistici e di convivenza...purtroppo!
Avevo capito.
Con le 803 e le 804 ho fatto un casino di prove con i posizionamenti (ed effettivamente comportano grossi cambiamenti). Mi mancava solo di provarle in bagno. Ora però stiamo parlando di cavi (ferma restando la posizione dei diffusori). E poi tu hai scritto che 'è inutile perder tanto tempo ed energie sui cavi'!:D E come se a qualcuno che sta parlando dei vari dac dicessi che con un cambio di ampli si otterrebbero risultati più rilevanti. Anzi, hai fatto anche quello: hai menzionato la multiamplificazione...
Trans come detto per me la vera differenza la fanno le grosse sezione dei cavi.
Piu' sono grosse e meglio è,però questa situazione credo che sia valida solo sulle grosse distanze.
Infatti prima quando avevo le lelettroniche a 2 mt dai diffusori ed utilizzavo cavi sempre buoni ma, di sezione normale, non ho mai sentito differenze.
Adesso purtroppo che le mie distanze sono salite a ben 10mt(e non 7 come ricordavo,ho ricontrollato)utilizzando un cavo medio all'inizio, pur sentendosi bene, sentivo che i bassi non rendevano benissimo però non ci facevo piu' di tanto caso,poi sempre citando il buon luca che mi ha fatto cambiare cavo con uno piu' grosso tutto si è sistemato in meglio.
Adesso però, ripeto che nel mio caso parliamo di 10mt e non 4mt come te, perciò c'è la possibilità che passando dai sc-4 ai sc-6 non noterai alcuna differenza perchè già sufficenti i primi.
Sta sempre nel provare il tutto.
Per quanto rigurda le terminazioni(nel mio caso uso le banane) come scrissi in un'altra discussione onestamente non ho mai notato differenze e ne ho provate tante e di vari prezzi.
Adesso uso soltanto perchè mi sono state regalate delle banane furutec da ben 100€ e rispetto a quelle da 20€ mai sentite differenze.
Perciò secondo me queste cose sono soltanto per buttare gli ultimi soldi rimasti post impianto non certo come basi fisse e imprescendibili.
Poi sui ponticelli non mi esprimo perchè non ne sono in grado, pur avendo provato sia col cavo che quelli di serie(anche qui nessuna differenza)però penso è spero che la b&w con casse da 14.000,00€ non abbia messo ponticelli da 1€ ed anche se fosse non penso che 10cm di cavo possonao distruggere il suono di una cassa......
Riconfermi l'ipotesi secondo cui sarebbe la sezione la caratteristica più importante del cavo di potenza. Quindi un peggioramento con una forcella sarebbe possibile solo se la stessa avesse una parte sottile quanto la sezione di un cavo più piccolo di quello in uso?