Leggendovi ho forse finalmente realizzato perché al suono di un cd live preferisco, ed ho sempre preferito, quello di una registrazione in studio, mentre mi da letteralmente i brividi, di piacere, ascoltare musica suonata da vivo.
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Leggendovi ho forse finalmente realizzato perché al suono di un cd live preferisco, ed ho sempre preferito, quello di una registrazione in studio, mentre mi da letteralmente i brividi, di piacere, ascoltare musica suonata da vivo.
io da qualche mese sono passato decisamente sulla sponda della velocità, dettaglio e analiticità...abbandonando McIntosh e il suo miele infinitamente lento rispetto a bassi veloci, transienti verso l'infinito e oltre, e sensazione di live e musicalità evidente...
il suono caldo è per chi inizia, per chi ascolta musica in qualità scadente o in ambienti scadenti, credo sia il male minore non potendo migliorare il tutto in altri modi...si leviga un po', si colora e si riscalda e riesci a far felici più clienti anche con poco sforzo.
L'obiettivo è curare ogni dettaglio e in caso di upgrade di vertice difficilmente si troverà roba che vira al caldo, più costano più sono precisi, neutrali, dettagliati...di conseguenza "freddi" per chi ha riferimenti diversi accumulati nel tempo. Poi c'è il discorso delle valvole, che offre ulteriori spunti...la scelta del vinile/cd con l'edizione corretta, la testina, etc...insomma tutto concorre verso la colorimetria ideale, da riferimento, e lo sfizio è continuare a cercarla per sempre :D
Analitico Dettagliato
E' la Musica che portare calore, non l'impianto ;-)
Anche se hai un brano musicale "caldo", prova ad ascoltarlo
con casse ad es. tipo Klipsch, magari binate a un amp tipo
certi Rotel, Yamaha, ecc. e vedi se non si raffredda un po' ... :)
condivido.
Negli anni sono passati tanti avr per le mie orecchie. Stessi diffusori cercando di salire di livello con l elettronica quando la tasca lo permetteva.
18 anni fa ero per un suono caldo tutta la vita. Oggi chi l avrebbe mai detto ho votato l analitico.
Non perche mi sia discostato tanto dai gusti del passato, quanto per aver finalemte apprezzato con una migliore elettronica che un tempo non mi sarei potuto permettere cosa sia una ascolto rilassante con l entrata strumento al momento giusto. Un impianto che non hai voglia di spegnere.
Anche la mia precedente/iniziale preferenza era per un suono sensibilmente più caldo-musicale.
A tutt'oggi è ancora pendente da quella parte ma sicuramente apprezzo molto di più anche aspetti della riproduzione tipici dell'approccio analitico-dettagliato, precisione del basso ecc. Anche grazie al fatto di aver inserito componenti sempre più di pregio nell'impianto, meno grossolani.
In sostanza con l'esperienza d'ascolto secondo me ci si allontana dagli estremi e ci si avvicina a posizioni più centrali ed equilibrate, pur restando una preferenza di fondo.
Suono caldo in inverno (quando ci sono 2 gradi fuori), freddo in estate (quando ci sono 40 gradi all'ombra).
Sinceramente credo che non sia facile definire un suono caldo o un suono dettagliato. Che significa? Il suono deve essere il piu' neutrale possibile, compatibilmente con il proprio ambiente di ascolto ed il proprio budget.
Non credo che sia possibile riprodurre a casa propria il suono di una orchestra, se non altro perche' la dinamica di una orchestra non e' riproducibile in un appartamento.
Stesso discorso per il suono di pochi strumenti o per il suono di un concerto Rock.
Come posso dire cosa mi piace di piu'? Mi piace ascoltare musica. Mi piace ascoltare tanta musica di buon livello. Poi se l'incisione non e' buona, sia che si tratti di files flac ad alta risoluzione, CD o vinili, non c'e' impianto caldo o freddo che tenga.
A me piace il suono con tanta dinamica, pulito, indistorto, con buona estensione, non trapanante le orecchie, privo di artefatti, coloriture. Poi che sia caldo, tiepido o freddo, dettagliato o mieloso mi interessa fino ad un certo punto.
In coerenza con mio motto "la qualità inizia dal materiale che stai riproducendo"...
>suono analitico se il materiale lo merita, ci sono incisioni che puoi andare a sviscerare strumento per strumento per scoprire nuove delizie, altre che se ti metti ad analizzare scopri che l'effetto complessivo è ottenuto con una sapiente miscela di rumori
>suono caldo e corposo per tutto ciò che va ascoltato "di pancia", se la registrazione è la colonna sonora del carnevale di Rio con un cantante che in cima ad un carro mobile sbraita i versi scritti da un sambaro di quartiere, in mezzo ad uno strepitìo di percussioni improvvisate intramezzate da trilli di fischietto, ma che ti vuoi analizzare?
Ci sono catene o impianti più radiogranti che ti danno l'illusione di avere un palco davanti con gli strumenti al loro posto ,con la loro naturalezza e a volte anche metallici perché dal vivo alcuni strumenti sono appunto fastidiosi, spesso succede anche a noi nelle nostre catene .
Poi ci sono quegli apparecchi che ti coinvolgono lasciandoti immergere nel evento senza troppo pensare se il sassofonista è più in alto o in basso ma regalandoti quella matericita' a gli strumenti che viene percepita anche fisicamente.
Sto affrontando proprio adesso questo emblema con due amplificatori completamente differenti.. Sugden VS Parasound halo.. il primo ordinato e molto equilibrato anche come naturalezza, il secondo più piacevole e fluido alle proprie orecchie a volumi sostenuti, il colpo della gran cassa più realistico a favore di quest'ultimo
Mr. Sugden contro John Curl -- bella partita - Ah per me senza vincitori e vinti - io periodicamente li alterno ..
il più analitico possibile...
carattere, timbro, saturazione, scelte di eq, filtri, dinamica è tutta gestita in fase di tracking, mix e mastering....ecco, io voglio sentire il prodotto com'è stato concepito dal tecnico del suono, dai musicisti, dai produttori.
Allora sugden :)))
Ho votato per il suono caldo, visualizzando il sondaggio non sono il solo direi!
un caro saluto a tutti, e tanto che non mi collegavo ( anno 2015).