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Citazione:
Originariamente scritto da
Giigil
Mah, veramente ci dovrebbe essere 7gg per il diritto di recesso, io in negozio l'ho avuto senza problemi.... On line stessa cosa mah
Voi confondete (clamorasamente) la politica commerciale, la disponibilità, il buon cuore, la serietà di un certo esercizio commerciale, dalla legge!
Che io sappia, TUTTE le norme di recente introduzione che disciplinano il diritto recesso di un consumatore si applicano esclusivamente agli acquisti avvenuti fuori dai locali commerciali del negozio (per corrispondeza, telefono , internet).
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Bene,bene :D
Oggi ho avuto il piacere di parlare con il gentilissimo Emanuele e mi ha dato la sua disponibilità per ascoltare il suo impianto,Martedì prossimo.
Devo dire che sono molto curioso di farlo,perche' con un DRC "serio",non mi e' mai capitato.(a parte con il mio,una vota sola....troppo tempo fa)
Che altro dire....presto posterò le mie impressioni.
Ringrazio in anticipo l'azienda e in particolare Emanuele.
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Mi fa molto piacere leggere che dopo quella specie di "zuffa verbale" che hai avuto con Microfast tu vada a sentire una demo del Digifast!, non l'avrei detto.
Bravo
A mio avviso, a prescindere dal "risultato finale", fai benissimo e ti invidio perchè a me risulta impossibile, almeno in questo periodo, prendermi una mezza giornata per fare "un salto" a Milano. Se potessi lo farei molto volentieri perchè quella macchina mi incuriosisce molto, come sono altrettanto curioso di leggere le tue impressioni dopo l'ascolto :-)
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Sono anche io contento Moris del tuo atteggiamento positivo
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Mi meraviglio ancora di come dopo che se ne è parlato e spiegato tantissime volte, anche con riferimenti legislativi ben precisi, ci sia ancora qualcuno che riporta dicerie o cita Wikipedia come fonte "autorevole".
Esiste una normativa ben precisa, ed esattamente il:
DECRETO LEGISLATIVO 21 FEBBRAIO 2014, N.21
Attuazione della Direttiva2011/83/UE sui diritti dei consumatori, recante modifica delle direttive 93/13/CEE e 1999/44/CEEche abroga le Direttive 85/577/CEE e 97/7/CEE.
Pubblicata sulla G.U. Serie Generale n.58 del 11/3/2014 e che è entrata in vigore il 26/3/1914 (principalmente modificando la durata del periodo, ma non certo la sostanza base della normativa precedentemente esistente).
Per chi volesse leggersela tutta la trova qui:
www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/3/11/14G00033/sg
non è il sito di Wikipedia, ma vi assicuro che è altrettanto autorevole e valido. :rolleyes:
Per chi volesse andare subito al sodo consiglio di dare una occhiata alla Sezione 2 - art. 51 - Diritto di Recesso
Citazione:
1. Fatte salve le eccezioni di cui all'articolo 59, il consumatore dispone di un periodo di quattordici giorni per recedere da un contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere costi diversi da quelli previsti all'articolo 56, comma 2, e all'articolo 57. ......
Il grassetto è mio, come vedete si parla solo di vendite effettuate fuori dai negozi fisici (o tradizionali).
La cosa è spiegata anche in altre parti ed è sempre stato così, da anni e anni.
Per quanto riguarda il fatto che quasi sempre i Centri Commerciali offrano un loro periodo di recesso, (7 gioni, 10 giorni o simili) non significa nulla, è solo una cortesia che loro offrono al cliente (a loro probabilmente conviene così piuttosto che dover fare la trafila per la Garanzia), ma ho notato che ultimamente qualche catena non lo fa più.
Anche un negozio fisico può farlo, ma è solo e sempre una sua libera decisione, non esiste alcun obbligo di Legge.
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Ricapitolando, se il venditore lo ospito a casa mia, negoziando fuori dal negozio quindi fuori dall'edificio commerciale, posso rifiutare l'acquisto senza addebito alcuno, giusto? quindi non ho capito dove sia il problema, poi se il venditore a casa mia non vuol venirci gratis questo è un'altro discorso, se il prodotto non corrispondesse a quello che il venditore sostiene non capisco il motivo per il quale dovrei pagargli la diaria o altre spese da lui sostenute, capirei il contrario cioè in caso di acquisto del prodotto allora sarebbe sensato corrispondergli le spese da lui sostenute.
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@Ema e Ale
Ci terrei a sottolineare di più l'atteggiamento positivo di Digifast nei miei confronti,rispetto al mio nei loro.
In fondo sono io l'ospite,sono io che vado a "rompere i maroni" a loro,per cui dico.....brava Digifast.
Un atteggiamento positivo, vorrei dimostrarlo la da loro prima e postando le mie impressioni in modo sereno poi.
Di questo sono certo comunque, perché non ho motivo per non essere sereno.
La discussine con Marco e' stata "aspra",vero,ma la gentilezza di Emanuele ha riportato tutto al giusto livello di reciproco rispetto.
Ora la differenza la farà(come giusto che sia)la prestazione della macchina,non dimenticando (o tentando di farlo)che le variabili in gioco sono molte.......non ultime il gusto personale e l'abitudine all'ascolto.
A presto :D
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Citazione:
Originariamente scritto da
PAOLINO64
Ricapitolando, se il venditore lo ospito a casa mia, negoziando fuori dal negozio quindi fuori dall'edificio commerciale, posso rifiutare l'acquisto senza addebito alcuno, giusto?
Sinceramente non c'entra niente con il diritto di recesso, però non mi sembra il caso d'indugiare in questo OT.
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Citazione:
Originariamente scritto da
PAOLINO64
Ricapitolando, se il venditore lo ospito a casa mia, negoziando fuori dal negozio quindi fuori dall'edificio commerciale...
Paolino, per favore, siamo seri!
Quando si parla di "negoziato fuori dei locali commerciali" non si intende lo stare sul marcapiedi davanti alla vetrina del negozio o andare a casa del cliente, si intende acquistare non tramite un esercizio tradizionale, pertanto eCommerce, vendite telefoniche, televisive, da annunci su giornali o riviste.
Non interessa dove sta fisicamente il titolare in quel momento, magari perchè dentro al negozio faceva caldo ed è uscito sulla porta a prendere una boccata d'aria e tu sei passato in quel momento e gli hai detto "mi interessa quel prodotto che ha in vetrina, ecco i soldi".
Confesso però che sul momento mi ha fatto ridere, l'avevo presa per una battuta, poi mi è venuto il dubbio che tu stessi parlando seriamente, pertanto ho preferito chiarire, magari qualcuno ci crede.
Quanto al fatto di pagare o meno se un venditore accetta di venire a fare una demo direi che normalmente la cosa viene decisa prima.
Solitamente un venditore non va a fare demo a casa del cliente, salvo quelli del Folletto, nel caso di Hi-Fi e dintorni può anche capitare: se si conosce il cliente, se ha già acquistato qualcosa, se si capisce che può essere interessato, se la cosa può risultare interessante per la promozione del prodotto.
Possono essere tante le motivazioni, ma in tutti i casi le condizioni vengono chiarite sempre prima, si può andare dal "dimostrazione senza impegno e senza alcuna spesa" sino al "dimostrazione senza impegno, ma con il rimborso di alcune spese".
Non esistono regole, tutto sta al venditore ed alla sua valutazione, mi sembra che si stiano sollevando delle polemiche basate sul nulla.
Ad esempio, mi pare che Moris abbia fatto l'esempio che gli è stato dimostrato a casa sua e gratuitamente un Trinnov, ottimo, lode al venditore, però devo far notare che dallo stesso venditore era già stato acquistato un vpr Vango, non proprio un prodotto da pochi Euro (non so se anche altro), quindi poteva già essere classificato come un buon cliente.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da
nordata
Quando si parla di "negoziato fuori dei locali commerciali" non si intende lo stare sul marcapiedi davanti alla vetrina del negozio
o andare a casa del cliente, .....[CUT]
Da quel che leggo invece si intende proprio questo. Riporto uno stralcio di quanto trovato sul sito di Adiconsum:
"La vendita fuori dai locali commerciali si realizza ogni qualvolta venga
concluso un contratto per la fornitura di beni o di servizi, nei seguenti
modi:
- durante la visita del professionista al domicilio del consumatore, ovvero
sul posto di lavoro del consumatore o nei locali nei quali il consumatore
si trovi, anche temporaneamente, per motivi di lavoro, di studio o di cura;"
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Alcune considerazioni......
Per non andare da Emanuele ignaro del tutto,ieri notte "ho fatto i compiti a casa" :D
In pratica ho letto( tutto di un fiato )la discussione ufficiale.
Quello che ho capito facendolo,e' che per quanto riguarda il discorso qualità audio,Digifast punta molto sul l'implementazione del DRC e ancor di più,sulla capacità del tecnico di integrarlo alla perfezione al nostro sistema.
Questo si ivince ancora meglio guardando le fotografie della sala demo di Emanuele,dove i diffusori posizionati in quel modo(sopratutto il centrale),sono li a dimostrarlo.
Ora......se fosse una mia interpretazione errata,ditemelo per favore....ma in questi anni mi sono fatto un idea su chi punta tutto (o quasi)sul DRC.......e cioè che credono talmente in quel sistema,al punto di pensare di poter ignorare persino le regole più elementari.
Provo anche ad ipotizzare il perché......sostenendo (a ragione) che comunque l'ambiente ci metta molto del suo,(in modo assai pesante)pensano che ne più ne meno il risultato non potrebbe essere buono senza l'implementazione del DRC e a quel punto,preferiscono (anche per comodita' e praticitita' indubbie) lasciar fare tutto(o quasi) a lui.
L'impianto di mio fratello è praticamente identico al suo.
Sto parlando dei diffusori frontali che sono proprio identici(neanche a farlo apposta)e anche del centrale (anche il suo è incassato).
Ebbene posso dire che tra il risultato che sento da mio fratello e il mio,esiste una bella differenza,su tutti i fronti.
Se fosse vero che il DRC e' così importante e che in situazioni difficili, diventa fondamentale,questo gap dovrebbe essere colmato quasi del tutto.
Io nutro fortissimi dubbi e per questo,la prova da Emanuele e' diventata ancora più interessante del previsto.
Ciao.
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Moris, il trattamento passivo preventivo a quello attivo è fortemente suggerito se non auspicabile.
DRC lavora meglio in ambienti trattati.
Ricordo che le prime misure fatte nella mia saletta senza alcun tipo di trattamento con riflessioni ingovernabili erano pessime e DRC faticava moltissimo per trovare la giusta correzione.
Con l'aiuto di qualche intervento, anche se non di grande entità, il lavoro è stato più semplice e sicuramente il risultato ottenuto migliore.
DRC non è la panacea di tutti i mali. Riesce ad intervenire in maniera concreta risolvendo molti problemi, ma se parte da una base sostanzialmente buona i risultati sono decisamente migliori.
Non dimentichiamo che l'azione correttiva non è solo in Frequenza, ma anche in fase che è difficile trattare passivamente se non con spostamenti del punto d'ascolto, dei diffusori, degli elementi d'arredo cosa che in un ambiente domestico difficilmente si possa proporre
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Evidentemente parlo arabo, se qualcuno può tradurre in italiano quanto ripeto da anni ...:
I risultati migliori si ottengono dall'azione sinergica tra trattamento attivo e trattamento passivo dove uno completa l'altro.
Dove uno non può niente o può con grande fatica a costo di compromessi, spesso molto costosi ed esteticamente/praticamente inammissibili in un ambiente domestico, l'altro ci arriva di slancio.
A me sembra molto chiaro, se poi uno vuole a tutti i costi capire come vuole o come gli fa comodo ...
Saluti
Marco
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Citazione:
Originariamente scritto da
Microfast
........A me sembra molto chiaro, se poi uno vuole a tutti i costi capire come vuole o come gli fa comodo ...........[CUT]
La mia era una considerazione fatta quardando le fotografie della sala di Emanuele......non vedo trattamenti passivi e in piu',noto un posizionamento dei diffusori che non condivido.
Ciao.
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Ciao Moris,
non so che foto hai visto della saletta di Ema,
ma il suo fronte anteriore ( diffusori ,centrale e sub ) sono stati fatti apposta per la sua sala dato che le misure erano risicatissime e i diffusori che usava prima non ci stavano e per quello li ha messi in soggiorno.
Poi qualche pannello di trattamento lo ha anche lui più che altro per trattare le prime riflessioni.
PS. non è che hai visto le foto del soggiorno e non della saletta che ha in taverna?