Simone Berti: comportamento inqualificabile.
Cercherò di essere sintetico, anche se la storia non è breve.
Tempo fa mi rivolgo a Simone Berti per avere assistenza su un Barco Cine7 (fuoco elettrico “andato”). Simone, che avevo conosciuto in precedenza quando era venuto a casa mia a sostituire le lenti dello stesso video, mi dice che è necessario che gli porti il Cine7 a Perugia, in modo che ci possa lavorare al meglio. Anche se è cosa nota, ricordo che il Cine7 è un videoproiettore a tubi catodici da 7 pollici e, pur non essendo un peso massimo della categoria, non è esattamente comodo da maneggiare. Comunque, decido di smontarlo (è appeso al soffitto), me lo “incollo” fino alla macchina, mi prendo un giorno di ferie e glielo porto a Perugia.
Dopo circa una settimana il video è riparato: altro giorno di ferie e me lo vado a riprendere, me lo “riincollo” fino a casa, lo rimetto al soffitto tutto felice… ma la felicità non dura molto, visto che dopo pochi giorni il fuoco se ne rivà a farsi benedire.
Richiamo Simone, che mi chiede di riportare il video a Perugia e mi tranquillizza che stavolta, dopo averlo di nuovo riparato, lo terrà in prova più giorni in modo da essere sicuri che la riparazione sia definitiva. Un po’ titubante, e sotto lo sguardo di severa disapprovazione di mia moglie (che forse sperava ci saremmo liberati di quell’enorme scatolone appeso al soffitto), mi prendo il terzo giorno di ferie, rifaccio il pieno alla macchina, e rifaccio la “trafila” già illustrata fino a Perugia. Dopo diverse settimane il “ragazzino” è pronto e supertestato da Simone Berti in persona. Bene! Quarto giorno di ferie, e andiamo a riprendercelo, ri-riincolliamocelo fino al soffitto e godiamoci finalmente uno spettacolo che….. ancora una volta dura poco. Non ci crederete, ma il fuoco se ne rivà per i fatti suoi!
Anche se tra fatica, ferie, benzina, autostrada, costo delle due riparazioni, prese per il c… di parenti e amici, avrei avuto buoni motivi per essere piuttosto alterato, mantengo un atteggiamento di assoluta correttezza verso Simone e lo chiamo non già per mandarlo a quel paese, ma per chiedergli se non ha per caso un CRT in buono stato da scambiare con il mio Cine7. Lui mi propone un Sony G70 “come nuovo”: si tratta di un video “uscito male” dalla fabbrica e che lui ha personalmente riparato.
A questo punto qualsiasi persona di buon senso avrebbe detto “no grazie!”: è chiaro che è da pazzi andarsi a prendere un video riparato da qualcuno che ha già ampiamente dimostrato di non essere capace. E invece - e qui spero di avere un po’ di comprensione da chi legge, visto che solo un “appassionato” mi può capire – gli dico di sì. Cavoli!, un G70 nuovo, per chi ama il vecchio tubo catodico, è sempre un bell’oggetto del desiderio. Certo, convincere la “signora” che non solo non ci saremmo liberati dello scatolo sopra la testa, ma che anzi sarebbe diventato più grosso e pesante, non è stato facile, ma alla fine ce l’ho fatta.
E quindi, quinto giorno di ferie (anche se stavolta mi risparmio benza e autostrada) per accogliere Simone a casa con il nuovo “pupo”. Lo issiamo, lo tariamo, gli dò il Cine 7 + 3500 eurozzi, e finalmente l’incubo è finito!
“E invece, invece no” come cantava Bennato quand’ero giovane. A questo punto non ha più senso dire: “non ci crederete”, ma, come prevedibile, si rompe la scheda di input (dopo ca 30 minuti di accensione perde il sincronismo). Dico “come prevedibile” perché è proprio quella che dava problemi e che Simone aveva riparato!
Ancora, mantengo una calma esemplare e un tono assolutamente conciliante ed espongo a Simone il problema. Concordiamo una spedizione a Perugia della sola scheda di input. Simone prova a ripararla, me la rispedisce, ma funziona solo per circa 10 ore, poi ritorna il problema del sincronismo. Pur essendo ormai del tutto evidente che il ragazzo non è che non si applichi, ma è proprio che non è capace, decidiamo che passi da me dopo il Top audio di Roma (marzo 2007) per un ennesimo tentativo di riparazione. … sesto giorno di ferie … Simone passa la mattinata a tentarle tutte, ma alla fine si arrende: la scheda va cambiata perché non si riesce ad individuare il componente che non regge la temperatura.
A questo punto, non dico per correttezza professionale, ma almeno per dignità, considerati i fastidi, il tempo perso e i soldi che gli ho lasciato (oltre al G70 e alle inutili riparazioni del Cine7, ho comprato da Simone uno schermo nuovo, un Crystalio usato + DVD e SAT modificati SDI, tutte cose delle quali senza video non so che farmene), mi aspettavo che Simone avrebbe ordinato la scheda alla Sony e me la avrebbe fatta avere al più presto. Voglio dire, mi sembra veramente il minimo!!! (tra l’altro questo “trattamento” lo ha invece riservato al signore di Abano che ha comprato da lui il mio Cine7: il signore in questione, forse conoscendo bene le capacità “riparatorie” del nostro, ha fatto spedire il video da Perugia direttamente a un centro assistenza vicino a casa sua, facendosi poi rimborsare il costo della riparazione da Simone: così l’irrisolvibile problema del fuoco è stato risolto in quattro e quattr’otto!)
E invece mi dice che si sarebbe messo a caccia di una scheda di input usata su internet!
Ce lo vedete voi Simone Berti, con le duecentomila cose che ha da fare, che passa le giornate su internet a cercare una scheda di input, tra l’altro di un video non esattamente molto diffuso?!
Passano i mesi e ovviamente la scheda non si trova. Ogni tanto mi permetto di chiamare, per sentire se ci sono novità (visto che Simone col cavolo che chiama. Ma della dignità e correttezza professionale abbiamo già parlato…). Quasi sempre trovo Katia la quale, pur gentilissima, giustamente non sa come aiutarmi, salvo ricordare al nostro che forse sarebbe il caso di trovare qualche minuto anche per me.
Passa l’estate e niente. A settembre provo a chiamare (tanto se non mi faccio vivo io…) e una volta addirittura riesco per un attimo a parlare con Simone, riuscendo solo a dirgli chi ero e poi la sua batteria finisce. Ok, capita, ma, Cristo! dopo che l’hai ricaricato, ‘sto benedetto cellulare, mi vuoi richiamare?! E invece nulla.
Alla fine decido di provare con un SMS, in cui gli dico che forse avrei diritto anch’io a 5 minuti del suo tempo. Secondo voi ha richiamato?!
Sapendo che ormai la nascita del pargolo è prossima, immagino che possa essere ancora più incasinato del solito, e quindi aspetto in silenzio (anche se i motivi per iniziare ad incavolarmi stanno diventando veramente tanti).
Tutto tace, ovviamente, e quindi circa un paio di settimane fa mi decido a richiamare per l’ennesima volta: al solito, parlo con Katia (la quale chiamo a testimone di come, nonostante tutto, io sia rimasto calmo e disponibile). Le dico che, per quanto incasinato possa essere Simone, avrei solo bisogno di sapere come intende risolvere il problema del mio G70, che ormai inizia ad avere le ragnatele (come lo schermo, come il Crystalio, come il DVD, come il decoder); le spiego che le soluzione possibili mi sembrano due: ordinare una scheda nuova alla Sony, o, in occasione di un passaggio a Roma di Simone, fargli riportare il video a Perugia per un’ennesima riparazione. Il fatto che io abbia proposto anche questa seconda soluzione dimostra la mia disponibilità: un altro probabilmente avrebbe urlato che se entro una settimana non gli arrivava una scheda nuova dalla Sony sarebbe andato a Perugia con una mazza da baseball!
Katia mi dice che riferirà, che gli dirà anche di richiamarmi, ma che, essendo tale possibilità piuttosto remota, forse è meglio se richiamo io la settimana successiva.
Richiamo io (naturalmente…) e finalmente parlo con sua maestà in persona: purtroppo solo per sentirmi dire di richiamare il giorno dopo perché ha gente della JVC. Ok, per carità, richiamo io il giorno dopo, e che scherziamo che richiama lui?!
Richiamo, immaginando che finalmente avrò l’onore di parlare con Simone per 5 minuti (ci tengo a precisare che non è un “5 minuti” retorico, a intendere un po’ di tempo: sono proprio 5 minuti di orologio, forse anche meno). E invece, mannaggia che sfortuna, quando lo richiamo mi dice che ha lì una persona con la quale non riesce a stare un attimo in pace e che mi richiamerà a breve non appena finito. Mi permetto allora una battuta, dicendogli che non ci credo manco se lo vedo che mi richiamerà lui. Ma comunque, non potendo fare altro, aspetto. Passano quasi 2 ore e Simone non richiama. Of course!
Richiamo io, sai che novità. Solo che sul fisso non risponde, e al cellulare nemmeno. Prova e riprova, nulla. Mi viene il sospetto che, vedendo il numero chiamante, non mi voglia rispondere.
Ma no, non è possibile. Vabbè la correttezza professionale sotto i piedi, vabbè la dignità a fargli compagnia, vabbè l’educazione questa sconosciuta, ma questa è pazzia! Non può essere!
Alla terza/quarta chiamata sul cellulare, da libero che squillava passa sulla modalità segreteria telefonica. Ma allora è vero! Non vuole rispondermi! Be’, a questo punto anche la mia infinita pazienza inizia ad andare in riserva. E allora continuo a chiamare a raffica, lasciando squillare il fisso e lasciando messaggi sulla segreteria del cellulare, del tipo “ti continuo a chiamare finché non rispondi”. Dopo un po’ di minuti che vado avanti, finalmente Simone risponde e indovinate cosa ha il coraggio di dire, piuttosto infastidito? “Stefano, ti ho detto che sto qui con una persona e che ti richiamo quando ho finito!” Faccio in tempo a fagli notare che sono 8 mesi che aspetto che mi lui mi richiami, che mi chiude il telefono in faccia!!!!!!!!
A questo punto mai avrei creduto che non mi avrebbe richiamato. Magari anche solo per dirmi che di me e del mio G70 non voleva saperne più nulla (d’altronde, avendolo comprato usato, non ho nessuna ricevuta o scontrino fiscale per eventualmente fargli causa).
E invece, anche stavolta, è sparito.
Ora, so benissimo che Home Cinema Solution è un “nome”, peraltro ben conosciuto e stimato su questo forum, e che può strafregarsene di perdere un cliente. L’unica cosa che mi domando è questa: perché Simone non mi ha “scaricato” subito? Perché da marzo a oggi m’ha lasciato con 80 kg di acciaio e vetro appesi sulla testa a fare la muffa? Perché non m’ha detto all’epoca: senti, io di aggiustarlo non sono capace, di spendere 800 euro per una scheda nuova non mi va, quindi arrangiati. Voglio dire, sarebbe stato scorretto, non professionale, ma almeno non anche sadico!
Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti.