nessuno sa dove finiscono quei 4.000 euro, ma ......
Non stupitevi più di tanto:
in elettronica oggi è molto meno costoso riacquistare un vecchio marchio, cercare un produttore (magari anche di qualità media o medio-bassa) e farsi “rimarchiare” i suoi manufatti, piuttosto che mantenere una propria linea di produzione ed un proprio team di ricerca e sviluppo. Dopodichè si tenterà di vendere il prodotto non con un prezzo rapportato alla sua qualità, ma rapportato all’ “appeal” del nome con cui viene pubblicizzato e venduto
Sono operazioni commerciali tutt’ altro che infrequenti, e che purtroppo portano ad una proliferazione di marchi che vendono lo stesso prodotto.
Questo è il motivo principale per cui, quando decido di acquistare un apparecchio di fascia medio-alta o alta, per quanto possibile controllo che l’apparecchio sia prodotto dalla casa che gli da il nome, e non fatto rimarchiare dal Coreano di turno ( senza offesa per i Coreani, naturalmente ).
Spero di non essere andato OFF-TOPIC.
Saluti a tutti
Pierino46
Non so se quest'affermazione sia riferita a me ...
Citazione:
N. D'Agostino ha scritto:
Ribadisco, sul prossimo numero di Digital qualche piccola novità farà ragionare molte persone, che sparano giudizi, a rivedere alcune posizioni, tutti gli apparecchi derivati, chiamiamoli cosi', sono diversi.
Ma credo che esistano diversi modi per indisporre, irritare, contraddire o quant'altro una persona.
Il thread aperto voleva solo essere un corollario alla recensione di AF Digitale, riferita ad una macchina che mi lasciava fiducioso sul risultato finale (non l'ho "in mano" e per questo non posso aprirne il coperchio Marco, scusa).
Ho letto quanto scritto (e ne ho tenuto conto nella misura in cui lo faccio anche con le recensioni di DVHT), e sono rimasto profondamente deluso.
Di vedere che "la base 757" non è stato modificato nelle sue "pecche"; di vedere che le connessioni posteriori di un'apparecchio da oltre 10.000.000 delle vecchie lire non contemplano anche DVI o almeno VGA (nessuno pretente la HDMI); di vedere che la meccanica di lettura (con ancora in mente quella rocciosa del VRDS 25) non è una "vera TEAC" ma una via di mezzo.
Su come suoni, su come si comportino i suoi convertitori, su quanto "bello" sia ... poi lo lascio scrivere al recensore. Se poi decido che è davvero meritevole di qualcosa in più di una sola letta su carta, cerco di andarlo a "vedere e sentire", con tutta la calma necessaria a valutare un articolo di questo prezzo. Il fatto che pesi 5 Kg o 50 Kg non mi interessa (al massimo lo farebbe quando dovessi decidere dove e come posizionarlo nel mio ambiente), perchè è un elemento secondario per me nella valutazione di un DVD player che si "spaccia" per top di gamma.
Se è pur vero che tranne gli OEM (a volte solo modificati nella serigrafia o nel colore) i "cloni" sono diversi dall'originale, è anche altrettando indiscutibile che se avevano deciso di mettere in produzione un player "definitivo" potevano curare e risolvere alcuni aspetti che trovo inaccettabili su una macchina di questo costo.
Queste sono solo MIE idee, anche non condivisibili, per carità.
Magari spero di vederlo al TAV e parlarne un èò con i Sig. della TEAC, oppure con Lei, Sig. D'agostino.
Mandi!
Alberto :cool: