ETF, impostazioni e misure
Dopo che quel maledetto Microfast ha invaso il forum dei sui post con l'equalizzazione, su ETF, ecc...,che mi ritrovo sempre tra i piedi quando cerco un post su una testina da un milione di dollari che deve essere installata stando a testa in giù metre ci si tocca le Pa**e, ho deciso che magari era ora di informarsi un po'.
Ho scaricato il manuale di ETF che spiega un minimo i principi fisico-matematici su cui questo lavora e qui sorgono i primi dubbi.
Il tono test che genera ETF può avere una durata variabile, dalla quale dipende la minima frequenza che questo riesce a riprodurre e quindi analizzare.
Di contro più è lungo il tono test maggiore è l'influenza delle riflessioni sulle pareti.
In egual maniera una volta parametrizzato il tutto a dovere che sò per un tono di 3ms (supponiamo che abbia un risposta perfetta), posso andare a misurare con un tono di 5-6ms ed ecco che mi si sballa tutto e ottengo una risposta ignobile.
Quindi il mio sistema (stanza, diffusori, tutto insomma) suonerà bene solo per eccitazioni sonore sotto i 3ms.
L'unica è usare ETF e l'equalizzazione assieme ai trattamenti ambientali, magari non eccessivamente spinti, ma mi sembra impossibile che senza questi si riesca ad ottenere una risposta corretta al variare della durata del tono test.
Forse sbaglio qualcosa, anzi sicuramenre, quindi correggetemi!
In particolare sarei anche interessato a sapere che impostazioni usate per fare le vostre rilevazioni.
Re: ETF, impostazioni e misure
Citazione:
Michele Spinolo ha scritto:
Dopo che quel maledetto Microfast ha invaso il forum dei sui post con l'equalizzazione, su ETF, ecc...,che mi ritrovo sempre tra i piedi quando cerco un post su una testina da un milione di dollari che deve essere installata stando a testa in giù metre ci si tocca le Pa**e, ho deciso che magari era ora di informarsi un po'.
Ho scaricato il manuale di ETF che spiega un minimo i principi fisico-matematici su cui questo lavora e qui sorgono i primi dubbi.
Il tono test che genera ETF può avere una durata variabile, dalla quale dipende la minima frequenza che questo riesce a riprodurre e quindi analizzare.
Di contro più è lungo il tono test maggiore è l'influenza delle riflessioni sulle pareti.
In egual maniera una volta parametrizzato il tutto a dovere che sò per un tono di 3ms (supponiamo che abbia un risposta perfetta), posso andare a misurare con un tono di 5-6ms ed ecco che mi si sballa tutto e ottengo una risposta ignobile.
Quindi il mio sistema (stanza, diffusori, tutto insomma) suonerà bene solo per eccitazioni sonore sotto i 3ms.
L'unica è usare ETF e l'equalizzazione assieme ai trattamenti ambientali, magari non eccessivamente spinti, ma mi sembra impossibile che senza questi si riesca ad ottenere una risposta corretta al variare della durata del tono test.
Forse sbaglio qualcosa, anzi sicuramenre, quindi correggetemi!
In particolare sarei anche interessato a sapere che impostazioni usate per fare le vostre rilevazioni.
tutte queste tecniche portano ad una cosa sola fanno diventare la musica assettica andare a correggere i 20 / 40 hz con eq o dsp quando ambienti che siano in grado di riprodurli sono pochi(per riprodurre in ambiente 1 20hz ci vuole una diagonale di oltre i 35 mtlammbda =velocita del suono in mt per freq )soprattutto a quelle frequenze di musica veramente non ne esiste molta per non parlare di quello che il digitale fa alla musica forse e dico forse e megkio qualche risonanza che far passare la musica su algoritmi di calcolo dei dsp
ciao troglos
Re: Re: ETF, impostazioni e misure
Citazione:
troglos ha scritto:
tutte queste tecniche portano ad una cosa sola fanno diventare la musica assettica andare a correggere i 20 / 40 hz con eq o dsp quando ambienti che siano in grado di riprodurli sono pochi(per riprodurre in ambiente 1 20hz ci vuole una diagonale di oltre i 35 mtlammbda =velocita del suono in mt per freq )soprattutto a quelle frequenze di musica veramente non ne esiste molta per non parlare di quello che il digitale fa alla musica forse e dico forse e megkio qualche risonanza che far passare la musica su algoritmi di calcolo dei dsp
ciao troglos
Troglos per favore rimaniamo in Topic senza alimentare polemiche...chi ha mai parlato di agire sui 20/40Hz?
Già per andare a vedere i 150Hz si hanno i problemi che dicevo.
Re: ETF, impostazioni e misure
Citazione:
Michele Spinolo ha scritto:
In egual maniera una volta parametrizzato il tutto a dovere che sò per un tono di 3ms (supponiamo che abbia un risposta perfetta), posso andare a misurare con un tono di 5-6ms ed ecco che mi si sballa tutto e ottengo una risposta ignobile.
Quindi il mio sistema (stanza, diffusori, tutto insomma) suonerà bene solo per eccitazioni sonore sotto i 3ms.
Oohhh, vedo che hai colto il discorso che avevo cercato più volte di far notare. Ovvero che la risposta "perfetta" misurata dopo un'equalizzazione non è poi così perfetta neppure a livello teorico/ideale. Più il segnale è lungo più si aggiungono suoni che si sommano e lo rinforzano; dunque la "correzione" che va bene per un segnale non va altrettanto bene per un'altro, e nella musica il segnale è sempre diverso, e variabile.
Già il fatto di parlare di software per stabilire la correzzione in base alle misure rilevate, dovrebbe far capire che si tratta di un intervento che "statisticamente" si adatta meglio alle esigenze.
E' per questo che non si possono fare confronti fra misure della risposta in freq in ambienti solo trattati, rispetto a quella di impianti equalizzati.
Ciao
Re: Re: ETF, impostazioni e misure
Citazione:
renato999 ha scritto:
Oohhh, vedo che hai colto il discorso che avevo cercato più volte di far notare. Ovvero che la risposta "perfetta" misurata dopo un'equalizzazione non è poi così perfetta neppure a livello teorico/ideale. Più il segnale è lungo più si aggiungono suoni che si sommano e lo rinforzano; dunque la "correzione" che va bene per un segnale non va altrettanto bene per un'altro, e nella musica il segnale è sempre diverso, e variabile.
Già il fatto di parlare di software per stabilire la correzzione in base alle misure rilevate, dovrebbe far capire che si tratta di un intervento che "statisticamente" si adatta meglio alle esigenze.
E' per questo che non si possono fare confronti fra misure della risposta in freq in ambienti solo trattati, rispetto a quella di impianti equalizzati.
Ciao
Se per questo anche i materiali che usi per trattare l'ambiente hanno caratteristiche che variano con le frequenze .
Un tubes traps ha una frequenza di intervento ben precisa, i pannelli anche loro avranno un comportamento diverso al variare delle frequenze e cosi' via .....
Evidentemente il canadese di ETF deve aver trovato dei parametri che ben si adattano allo scopo e probabilmente "legge" quello che serve della risposta all'impulso ( un po come fa manualmente Denis Sbragion con il suo DRC ).
In definitiva se il risultato allo sweep ad orecchio ( o con la funzione RTA dei Behringer ) era inascoltabile ed invece con ETF risulta molto valido ci sara' pure un motivo ......
Saluti
Marco
Ps. sei davvero sicuro di aver risolto i problemi dovuti all'altezza di soli 2,35 mt. del soffitto ?