Ha ragione chi considera Quattroruote...
... un rivista ormai inutile e piena di pregiudizi.
Ho inviato cinque messaggi ad un chat che pretendeva di essere una risposta di esperti alle questioni sulla nuova fiscalità automobilistica, e me hanno censurati tre!!!
In uno, fortunatamente pubblicato, facevo anche notare i loro pregiudizi ed la monotonicità delle loro risposte, tutte contrarie al nuovo modo di intendere la fiscalità automobilistica, ma senza uno straccio di proposta alternativa.
Prima, per anni, hanno fatto da grancassa al motore diesel, anche quando era ormai chiaro che fosse una truffa (per la fragilità dei moderni diesel, i loro consumi, i costi di manutenzione, i differenziali di costo con i benzina, le emissioni inquinanti, il filtro antiparticolato che brucia le polvere sottili facendole diventare sottilissime ed ancora più pericolose)... adesso si lamentano che i diesel, sotto determinati livelli di CO, siano maggiormente avvantaggiati!
Poi, se il metano, eccezionale carburante non legato al petrolio, viene favorito rispetto al GPL (che riceve una sostanziale riduzione dell'accisa) ed al gasolio (che riceve un leggero incremento dell'accisa), si stracciano le vesti.
Non solo, probabilmente per questioni di definizione delle categorie, si ritrovano il "contributo SUV" anche veicoli che non lo sono, ed invece di suggerire modifiche al testo, lo attaccano frontalmente.
Premetto che ho una Fiat Uno 45 non catalizzata che soffrirà dell'aumento di €0.42/KW (per un totale di €13.86 in più annuai), ma considero, complessivamente, i provvedimenti un primo passo.
Certo è che dovremmo, anche in questo ambito, prendere esempio dalla Germania e dalla Svizzera che, in pochi anni, ci hanno sorpassato nel numero di distributori di metano (in Italia 571, in Germania hanno passato a settembre la soglia dei 700, in Svizzera 68), che permettono la vendita del biodiesel e che stanno, insieme alla Francia ed alla Svezia, per passare anche all'etanolo.
Ma, del resto, noi abbiamo 300 volte meno energia fotovoltaica di quella prodotta dalla Germania, con un'insolazione che è di qualche ordine di grandezza maggiore.