Biamping attivo o passivo?
Mi accingerò a fare questa configurazione e mi chiedevo ,visti i vantaggi e gli svantaggi fra un biamping attivo o passivo,se sia il passivo quello che permette un miglioramento limitando gli svantaggi.
Mi spiego meglio,fare un buon bi-amping non é cosa semplice,aiutandosi con un fonometro credo che sia fattibile,basta registrare la risposta con i finali valvolari collegati normalmente,casse ponticellate,quindi inserire il finale da dedicare ai bassi in biamping e,regolando l'uscita di uno dei finali con un attenuatore,riprodurre il più possibile la risposta precedentemente ottenuta,d'altronde ho gli ampli necessari ed i cavi,non devo comprare altro e con la minima spesa di un attenuatore credo giusto provare a vedere se la teoria di far andare il woofer con uno SS,più controllo e velocità di risposta, e i medio-alti con le valvole si riveli corretta anche in pratica.
Come si evince dal sito di TNT,la biamplificazione attiva ha alcuni vantaggi:
-Lavoro ottimizzato degli amplificatori che sono chiamati a fornire potenza solo su una ristretta porzione dello spettro audio.
Collegamento diretto ampli-altoparlante senza elementi passivi frapposti: niente condensatori, niente induttanze, niente resistenze. Un collegamento ideale.
Grande (praticamente infinita) flessibilità operativa: si possono scegliere ampli adatti allo scopo e frequenze di taglio (e pendenze) più adatte agli altoparlanti ed all'ambiente d'ascolto.
Ma ha anche alcuni svantaggi:
-Costi elevatissimi: oltre a quelli del biamping passivo dovete aggiungere quelli di un ulteriore cavo di segnale tra pre e crossover elettronico più il costo di quest'ultimo componente.
Complessità operativa: è una soluzione estremamente complicata da mettere a punto e praticamente impossibile da attuare se non utilizzando un sistema monomarca già previsto per tale scopo cioè: diffusori già predisposti per la multiamplificazione attiva e crossover elettronico della stessa marca dedicato a quei diffusori (Linn fa ancora qualcosa del genere).
Inoltre,importantissimo:
-L'esclusione del crossover del diffusore può comportare notevoli rischi: col crossover elettronico è praticamente impossibile mimare (tutto si può fare...ma è complicato) tutte le funzioni di un filtro passivo quando quest'ultimo non si limita a dividere la banda audio in varie porzioni di frequenze ma linearizza la risposta degli altoparlanti, ne controlla modulo e fase dell'impedenza etc.
Insomma é evidente che risulta meno problematico usare,per provare,la biampli-passiva anzichè l'attiva,ma vorrei che qualcuno che ha già provato mi dicesse i risultati ottenuti e quali accorgimenti ha usato per ottimizzare la risposta ottenuta.
Ciao...:)