Moretti sara' anche antipatico a molti, ma ha portato a casa un'altro riconoscmento importante nella sua gia' onorata carriera!
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Moretti sara' anche antipatico a molti, ma ha portato a casa un'altro riconoscmento importante nella sua gia' onorata carriera!
Se guardi piu' giu' , c'è gia' un mio thread su questo (bel) film, che è stato
chiuso.
Lì potrai apprezzare le squisite, e soprattutto circostanziate, critiche mosse al film da diversi luminari che scrivono su questo forum;
fra tutte la migliore è che Moretti è un incapace... comunque anche tu
non mi sembri molto corretto a segnalare questi premi faziosi e politicizzati ;)
lo so ,lo so sei tu che non ricordi, io ho anche scritto qualche post a difesa di Moretti e poi e' finita in malomodo.
Adesso pero' non ricominciamo con le polemiche con questa discussione volevo solo mettere in risalto il premio vinto da il film.
ciao
Mi permetto di esprimere una opinione diversa: l'assegnazione del premio a Moretti mi ricorda il vecchissimo proverbio che "nel paese dei ciechi, l'orbo è Re".
Il più delle volte il nostro cinema è solo capace di produrre le solite pellicole pseudoculturali, terrificantemente caratterizzate, con un considerevole quanto inutile uso del dialetto....nel contesto di un panorama piuttosto tristarello, il fatto che il buon Moretti sia arrivato "1" non credo debba sorprendere più di tanto.
Non amo particolarmente l'opera di Moretti, che mi sembra spesso un pò troppo autoincensatoria e presuntuosa, senza contare il fatto che la sua intensità come interprete mi sembra decisamente scarsa (gli attori davvero bravi, in Italia, direi siano altri) e l'unico suo film che salverei, finora, è "la stanza del figlio"; e tutto questo indipendentemente dalle colorazioni politiche, dato che in caso di cinema, pittura o musica distinguo sempre l'artista dall'uomo (o cittadino), considerandone l'operato in modo decisamente apolitico.
Credo che un David alla sua opera debba essere visto, più che come un effettivo tributo a Moretti, come una acquisita consapevolezza della pochezza del nostro cinema, che tranne alcuni isolati episodi non riesce più ad uscire non solo dai confini del paese, ma a volte della stessa regione nel quale è nato.
Ciao,
Andrea
Parlando da un punto di vista puramente cinematografico, se questo film ha vinto, pensa gli altri che erano :cry:
Una prece :rolleyes:
Ale
"la terra","la bestia nel cuore","romanzo criminale","il mio miglior nemico","notte prima degli esami" non mi sembrano "filmetti" certo non ci sono le ambientazioni e sopratutto i soldi hollywoodiani ma ci sono sicuramente i "contenuti",certo dipende molto da cio' che piace se ti piace il genere "kill bill" allora hai ragione.
Ciao
Scusami ma direi che il tuo giudizio e' esageratamente negativo,Tornatore e Benigni ti dicono qualcosa?( due oscar) non e' che tutti gli anni puoi vincerne uno,Gabriele Slavatores e Paolo Virzi' non sono bravi registi?Lo sai che "romanzo criminale" in Francia e' uno dei film piu' visti?Questo e' un buon momento per il cinema Italiano con tanti bei film nelle sale e mai come in questo momento( almeno negli ultimi dieci anni) il cinema italiano e' ripagato dal botteghino.Citazione:
Originariamente scritto da andrea aghemo
Direi che il tuo intevento sarebbe andato bene qualche anno fa'.
Ciao
Mario, non tutti i gusti sono alla menta, come recita un famoso proverbio.Citazione:
Originariamente scritto da mario
Per farti un esempio, trovo "la leggenda del pianista sull'oceano" o "la gabbianella ed il gatto" delle cose egregie del cinema italiano degli ultimi anni, ma insieme a questi salverei ben poca altra roba.
Non ricerco il budget stellare in un film; il cinema realizzato profondendo milioni a barilate mi diverte ma non mi coinvolge più di tanto, mentre sono spesso film realizzati senza troppi mezzi quelli che ti colpiscono più intensamente.
Cerco il contenuto, ma probabilmente è sulla tipologia del contenuto che siamo in disaccordo. Trovo la stragrande maggioranza dei film italiani "appiccicati" a dei temi triti e ritriti, come il disagio giovanile dei ragazzi di borgata etc etc.
Se ti parlo di pochezza del cinema italiano è in virtù della "esportabilità" del nostro prodotto, pressochè ridotta a zero, tranne forse un paio dei casi da te citati, e comunque relegati, all'estero, nel cinema d'essai.
La scarsa esportabilità non è tanto data dalla lingua, quanto dal fatto di trattare spesso temi troppo "di casa nostra", che perdono di significato appena al di fuori dei nostri confini.
Resta il fatto che le opinioni sono soggettive, ed in quanto tali, non assolute: io ho voluto semplicemente esprimere la mia, che fondamentalmente vede Moretti come un soggetto largamente sopravvalutato in relazione alle sue effettive capacità recitative e direttive, ma credo che Moretti campi benissimo lo stesso anche se io penso che un David sia decisamente immeritato!
Ciao,
Andrea
Ciao Andrea a me piace cio' che e' bello,la mia realta' e' quella Italiana e non mi interessa che un film italiano non abbia successo all'estero perche' tratta argomenti della nostra vita quotidiana, ma come anche per le letture, mi appassionano se mi ci posso rispecchiare o trattano situazioni a me vicine e non i drammi di una famiglia americana lontano da me anni luce come mentalita',cultura e tradizioni.
Poi vedo di tutto, ma mi rimane meno dentro.
Saluti
Mario
bellissimaCitazione:
Originariamente scritto da andrea aghemo
QUOTO IN TODO Andrea Aghemo e Alex_Co ! ;) :cool:
ciao Gianni
Ma voi il film l'avete visto?
Mario, dai: diciamo che ad ognuno di noi piace...ciò che ci piace: dire che "ci piace ciò che è bello" equivale ad autodefinirci dei giudici assoluti del bello e del brutto, e credo nessuno possa ardire tanto.Citazione:
Originariamente scritto da mario
A dire il vero, neanche a me: la mia considerazione, peraltro generica e assolutamente non riferita all'opera di Moretti, era solo di dispiacere su come gli italiani, pur con la ovvia limitatezza di mezzi della nostra cinematografia, non riescano a fare film come "l'ultimo sogno" con Kline (costato quattro lire e che tratta un tema nel quale i cittadini di almeno 60 nazioni si possono identificare), o un piccolo capolavoro (mannaggia, adesso mi sfugge il nome) di produzione tedesca, con il bravo Castellitto come protagonista, che tratta di una simpatica storia d'amore tra un cuoco ed una cuoca di un ristorante di provincia....Citazione:
Originariamente scritto da mario
In altre parole, per meglio far capire cosa intendo, ho la sensazione che i registi italiani si buttino sempre su storie e problematiche troppo "ristrette", troppo regionali, apprezzabili da un pubblico per forza di cose molto limitato.Poi può darsi che la mia sensazione sia sbagliata, per carità...ma è il mio parere, ed in quanto tale lo esprimo.
Dopodichè, concordo sul fatto che un film, per "restarci dentro", ci debba trasmettere qualcosa: ti ho solo detto che, in linea generale, a me capita più sovente con film stranieri (francesi, tedeschi, nordeuropei, britannici....non ci sono solo gli USA, fuori dai nostri confini) che non con i film italiani. Tutto qua!
Quanto al discorso su Moretti, non era una critica specificatamente rivolta ad un suo film piuttosto che ad un altro: anche in questo caso, è semplicemente la mia sensazione. I suoi film li ho visti quasi tutti, e nessuno mi ha colpito particolarmente, per cui mi sento libero di non ritenerlo un genio della cinematografia nostrana.
Ciao,
Andrea
ciao Andrea per carita' non voglio convincere nessuno esprimo anch'io la mia opinione,con "mi piace cio' che e' bello" il mi sottointende per me.
Non condivido ma rispetto la tua opinione sul cinema italiano ma il thread riguardava Moretti e "il caimano",non credo utili alla discussione invece frasi tipo " se ha vinto il caimano pensa cosa erano gli altri" oppure quotare delle frasi senza magari neppure aver visto il film,spero non si tratti di pregiudizi ma non ne sono convinto.
Ciao
Ma figurati, Mario.
Io devo ammettere che "il caimano" l'ho visto...sino a poco più di metà: l'ho trovato davvero insipido, e ho abbandonato la visione per disinteresse.
Come ho detto altrove, "la stanza del figlio" è, a mio parere, il suo miglior lavoro sino ad oggi.
Devo anche riconoscere che ho approcciato la visione de "il caimano" in un momento in cui lo stato d'animo non era dei migliori per altre ragioni, e mi riserverò di "smarronarmi" il DVD , con più serenità, appena uscirà, anche se dubito potrò cambiare completamente parere.... a meno che la seconda metà del film non mi faccia rivalutare il tutto.
Ciao,
Andrea