Mini racconto dal Botswana, giugno 2005
Preso dallo sconforto più totale.. in seguito alla certezza che a causa dei miei impegni lavorativi non potrò ritornare in Africa la prossima estate... pubblico un piccolo racconto che ho già postato su it.hobby.viaggi, relativo al mio viaggio in Botswana del giugno 2005...
07/06/2005 - Masuwe Estate - Zimbabwe
95 dollari per vedere qualche cucciolo di leone... spero di riuscire almeno
a fare qualche bella foto... non ho uno zoom potentissimo... da buon
genovese li avrei risparmiati volentieri... ma l'Elisabetta è stata convinta
dalla signora del Matetsi che le ha sventolato davanti tanto di opuscolo con
quei bei musetti pelosi...
Ora siamo intorno a due guide e ad una bella ragazza bionda (una
studiosa..?) che ci spiegano le finalità del progetto di conservazione dei
leoni.. il mio inglese non è buonissimo e qualche passaggio lo perdo...
intanto penso ai 95 dollari... (che moltiplicati per due sono 190...
porcaccia miseria...)
Ci distribuiscono un bastone... e ci danno mille indicazioni... ma io non ho
dormito tutta la notte, forse un colpo di freddo... e sono stanco... tra il
viaggio e l'attività frenetica al lodge (sveglia alle 6, game drive,
camminate, visita alle Vic Falls...). Mi si chiudono gli occhi..
E' giunto il momento di entrare nella riserva... "hai capito tutto?" chiede
Elisabetta... "certo!" Mento e non capisco il suo sguardo preoccupato..
Si cammina in fila indiana lungo il greto di un fiume secco.. Intorno
cespugli fitti, fitti... Una guida, la ragazza bionda, noi 6 turisti e due
ragazze inglesi che lavorano da volontarie nel progetto.
Dopo un centinaio di metri si unisce un ranger armato di fucile.. Poco più
in la.. altri due ranger... "hello!" "hello!".. gli altri rimangono
bloccati.. sono l'unico che si muove verso i due con il braccio teso per
salutarli... Cazzarola!!!!! ai loro piedi ci sono due leoni!!! cuccioli...
si... ma sono più grossi del mio labrador di 40 kg...!!! Indietreggio
fissandoli mentre giocano con la cacca di un elefante... Sonora risata degli
astanti!!
Altri due, più piccoli, sbucano all'improvviso, correndo, dal bush che
circonda il letto del fiume... Ed io, che immaginavo di vederli da 50 metri,
magari con tanto di rete divisoria, mi rendo conto di essere l'unico a non
sapere che devo fare quando si avvicinano...
L'Elisabetta, tra un insulto e l'altro, mi ripete le indicazioni delle
guide... usare il bastone per distrarli quando sono vicinissimi, mai
piegarsi o accucciarsi, mai dargli le spalle, mai toccarli sulla testa, non
far ciondolare niente (tipo marsupi, macchina fotografica...), mai
assolutamente correre... in caso di morso assoluta immobilità fino
all'arrivo dei ranger...
La passeggiata si trasforma in un continuo thriller...!! I fetenti, infatti,
si rincorrono, borbottano e giocano.. poi spariscono nel bush, assolutamente
invisibili, per poi ricomparire all'improvviso con panico dei miseri turisti
e gran correre dei rangers che devono placcarli quando sono troppo
intraprendenti...
I rangers sono incredibili, prendono i cuccioloni, li ribaltano, li
trascinano per la coda, li sbattono di qua e di la.. li riempono di baci ed
abbracci... "Se volete il rispetto.. trattateli con determinazione e
durezza, come farebbe la loro mamma... non siate titubanti o impacciati..."
Facile... fossero barboncini potrei anche provarci...
Impala è la femmina dominante... è la meno giocosa e comanda giochi e corse
dei suoi compagni...
Dopo una mezzoretta, grazie alla guida e ai rangers.. tutti sono più
rilassati.. A turno giochiamo con le belve, grat grat al pancino, prendi
prendi bastoncino e cosette simili... i cuccioli non fanno molto caso agli
umani...ma il dramma è vicino..!!!
Impala sbuca dietro il gruppo, seguendo l'avvertimento della guida... ci
giriamo tutti e la facciamo sfilare lungo il sentiero... con il bastoncino
davanti alle gambe e senza perderla di vista un attimo... L'infida bestiola
non ci degna di uno sguardo.. evita i bastoni... passa a lato di tutti...
l'americano cicciotto, i due australiani, la signora olandese, me... ha già
superato l'Elisabetta, quando con uno scatto felino (è proprio il caso di
dirlo..) si volta verso il polpaccio dell'Elisabetta e lo addenta con aria
soddisfatta...
Mia moglie si trasforma in una statua di pietra... persino il viso mi pare
assume un colorito grigiastro... Qualche secondo e sono già in due i rangers
che cercano di aprire la bocca ad Impala.. Che non ne vuole sapere di
mollare la preda.. e ringhiotta innervosita aumentando progressivamente la
pressione... Ci vuole almento mezzo minuto per staccarla dalla gamba...
Elisabetta viene allontanata, perchè Impala non ha gradito il trattamento
ricevuto e fa abbondantemente capire la sua intenzione di vendicarsi....
L'episodio alimenta in tutti un grande rispetto del mondo animale... ed un
atteggiamento serio e compunto nei confronti di guide e rangers... (che
d'altronde non hanno un centimetro di pelle di braccia e gambe sano...)
Una bella esperienza... e l'Elisabetta potrà dire a tutti "Mi ha morso un
leone!", aiutata, nell'accreditare la sua affermazione, da una gamba che
rimarrà completamente bluastra e rossa, sotto il ginocchio, per una
settimana abbondante...
Ciao