La pena di morte nel mondo: una vergogna da cancellare.
Prendo spunto dalla recente esecuzione di Tookie Williams, per aprire una discussione su quella che ritengo, insieme alla tortura, una delle maggiore vergogne di cui l'uomo si renda responsabile.
Premetto che la mia non è una discussione a carattere politico, anche se lo spunto è dato da una esecuzione (diciamo "omicidio a sangue freddo") fatta in America: del resto, il "paradiso comunista" cinese detiene il record assoluto di esecuzioni annuali (con una media di 30 al giorno), quindi vorrei evitare flame su quanto sono cattivi gli americani o quanto lo siano i cinesi, se sia meglio la destra o la sinistra e fesserie del genere.
No, il senso di questo 3D è se la pena di morte sia giusta o meno, e se costituisca un deterrente valido.
Personalmente, e lo avrete già capito, sono assolutamente contrario, e questo al di là della mia fede politica. Uno Stato che legittima un omicidio a sangue freddo creando di fatto un assassino per punire un omicidio (il boia e tutta la struttura che condanna l'imputato), ma che non punisce se stesso per quanto commesso, crea di fatto un controsenso dal punto di vista legislativo. E questo solo per parlare dal punto di vista -diciamo così- giuridico e non morale.
Immagino che qualcuno farà il solito discorso: "vorrei vedere se tu fossi colpito in prima persona da un omicidio di un tuo amico o parente, se non averssi voglia di vedere l'assassino fritto sulla sedia elettrica o eliminato con metodi analoghi". Certo, sicuramente sarebbe così anche per me: in certi casi, in situazioni così drammatiche, l'emotività supera qualsiasi possibilità di ragionamento. Credo che se mi capitasse una cosa simile,
il primo desiderio sarebbe di fare a pezzi personalmente chi si fosse macchiato di un delitto simile... sarebbe credo normale per tutti, salvo per un Santo.
Ma è proprio in questi casi che lo Stato deve preservare l'integrità morale dei cittadini e proteggerli: e questa protezione non viene messa in atto trasformandosi in "mano armata" che esegue un omicidio in vece della persona offesa, ma garantire che l'omicida sia isolato dal resto della
società... non entro nel merito dell'eventuale recupero, dato che questo è un altro discorso spinoso.
La pena di morte è il prodotto di un sistema sociale incapace di fermare sul nascere il fenomeno della delinquenza, che come tale cerca di reprimerlo agitando lo spauracchio della legge del taglione. Statisticamente è dimostrata la sua completa inutilità, e a volte può essere addirittura controproducente: un omicida che ha ucciso una persona sa che sarà condannato a morte: a quel punto ,che differenza fa ucciderne una oppure 100?
Poi c'è anche la questione politica. Nel caso specifico, Schwarzenegger non avrebbe mai dato la grazia per un motivo molto semplice: nei sondaggi sta andando a picco, e considerando che la maggior parte degli elettori che lo hanno eletto sono favorevoli alla pena di morte, un atto di clemenza avrebbe ottenuto come unico scopo quello di affossarlo definitivamente.
Ciò non toglie che -per quanto mi riguarda- Schwarzenegger è diventato un "Terminator" di nome e di fatto: ha le mani sporche di sangue e personalmente credo che la notte avrei difficoltà a dormire sapendo che avrei potuto salvare una vita ma non lo ho voluto fare per fare contenti i miei elettori.
Bene, a questo punto vorrei sentire le vostre opinioni... ma prima un'ultima considerazione: noi Italiani saremo anche pieni di difetti, ma fortunatamente abbiamo (quasi tutti) una cultura e una morale che ci porta ad avere una "genetica" ripugnanza verso simili "soluzioni" adottate in altri paesi "pseudo-civili".